sperando di fare cosa gradita al dibattito ed alla conoscenza, pubblico la seguente tabella
Corpo elettorale in Italia per anno di elezione e suffragio
Anno |
Corpo elettorale |
Note |
418.695 |
Prime elezioni del Regno d’Italia. La legislazione sarda (Regio editto n. 680/1848; R.d. n. 3778/1859), estesa al nuovo Stato (l. n. 4385/1860), prevedeva un suffragio particolarmente ristretto (circa il 2 per cento della popolazione maschile), che combinava alti requisiti di censo (patrimonio che viene sottoposto a tributo), ed età (25 anni), oltre al requisito di saper leggere e scrivere |
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504.265 |
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498.208 |
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530.018 |
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571.939 |
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605.007 |
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621.896 |
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2.017.829 |
Esteso il diritto di voto con le leggi del 22 gennaio e del 7 maggio 1882 ai cittadini con età maggiore di anni 21, in grado di leggere e scrivere e che avessero uno dei seguenti requisiti: avere sostenuto con buon esito l’esperimento sulle materie comprese nel corso elementare obbligatorio (seconda elementare), oppure pagare annualmente per imposte dirette almeno lire 19,80. Rispetto alla precedente legge elettorale la nuova legge abbassava il censo, lasciato come alternativa all’esame di II elementare, da 40 lire a 19,80 |
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2.420.317 |
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2.752.658 |
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2.934.000 |
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2.120.000 |
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2.458.388 |
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2.568.388 |
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2.928.749 |
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2.930.473 |
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8.672.000 |
Esteso il diritto di voto con l’introduzione del primo suffragio universale maschile con la legge del 30 giugno 1912, n. 666 esteso a tutti i cittadini con età maggiore dei 30, senza restrizioni, rimanendo elettori i cittadini di età inferiore, maggiorenni e con le restrizioni precedentemente in vigore |
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10.235.874 |
Con la legge 16 dicembre 1918, n. 1985 fu ampliato l’elettorato, sempre maschile, a tutti i cittadini con età maggiore ai 21 anni o che avessero prestato il servizio nell’esercito mobilitato, quindi avessero avuto il richiamo alle armi durante il primo conflitto mondiale |
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10.475.164 |
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9.460.737 |
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10.433.536 |
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28.005.449 |
Il 31 gennaio del 1945, con l’Italia divisa ed il Nord sottoposto all’occupazione tedesca, il Consiglio dei ministri, presieduto da Ivanoe Bonomi, emanò un decreto che riconosceva il diritto di voto alle donne (decreto legislativo luogotenenziale nº 23 del 2 febbraio 1945). Il 2 giugno e la mattina del 3 giugno 1946 ebbe luogo il referendum per scegliere fra monarchia o repubblica a cui i cittadini e le cittadine italiane votarono per la prima volta con suffragio universale. In seguito il suffragio universale venne inserito nella costituzione all’art.48, primo comma, mentre agli art. articoli 56 e 58 stabilisce le limitazioni di suffragio universale per le votazioni alla Camera dei Deputati, aperta a tutti i cittadini maggiorenni, e al Senato della Repubblica, a tutti i cittadini con età superiore ai 25 anni. |
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29.117.544 |
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30.280.342 |
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32.446.892 |
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31.766.058 |
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35.566.681 |
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37.049.654 |
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40.423.131 |
Nel 1975 il limite della maggiore età viene abbassato dai 21 ai 18 anni |
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42.203.314 |
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44.047.478 |
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44.412.456 |
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45.689.829 |
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46.335.433 |
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47.435.689 |
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48.235.213 |
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48.846.238 |
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49.256.295 |
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49.425.690 |
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50.257.534 |
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50.399.841 |