il valore dell’arte e della storia…

Corte Conti chiede 234 mld danni a agenzie rating

Contestato l’errore fatto dagli analisti che ‘non hanno calcolato l’alto valore di arte e cultura’

05 febbraio, 09:31

ansa – La Corte dei conti cita le tre maggiori agenzie di rating internazionali, S&P, Moody’s e Fitch per il downgrade dell’Italia del 2011 e chiede danni per 234 miliardi di euro. E’ quanto riportava, ieri sera l’edizione online del Financial Times, ripresa da alcuni giornali italiani.

Secondo quanto scrive il quotidiano britannico nell’atto di citazione che Standard & Poor ha detto di aver ricevuto i magistrati contabili avrebbero sottolineato l’errore fatto dalle agenzie nel non tenere conto dell'”alto valore del patrimonio storico, culturale e artistico del nostro paese che universalmente riconosciuto rappresenta la base della sua forza economica“.

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e dal quotidiano la repubblica riporto…

In maniera evocativa, il quotidiano della City parla dell’incapacità delle agenzie di dare un valore alla “dolce vita” felliniana del Belpaese, ma ricorda anche che da parte di S&P la questione è stata definita “poco seria (frivolous) e senza merito”. Anche da parte delle altre due agenzie sono arrivati commenti simili, mirati a sminuire la portata dell’intervento dei magistrati contabili. La questione si dovrebbe approfondire il 19 febbraio, quando la Procura renderà noti ulteriori dettagli. La sostanza è però presto detta: la Corte vuole capire in che misura il giudizio espresso dalle agenzie di rating, che più volte hanno ribassato il merito di credito dell’Italia fino a portarlo a un passo dal giudizio “spazzatura”, ha gettato benzina sul fuoco della crisi dello spread, che ha costretto i governi di Monti e Berlusconi a prendere misure drastiche.

Nel frattempo, però, già si intuisce la linea difensiva che le agenzie di rating dovrebbero far valere: S&P non ci ha messo molto a ricordare che la giurisdizione della Corte dei Conti è limitata ai dipendenti pubblici e non alle agenzie di rating, visto che la sua missione è salvaguardare le finanze pubbliche e garantire il rispetto del sistema giuridico del Paese.