non tutte le crisi vengono per nuocere…

(ANSA) – ROMA, 03 APR – Il 2013 segna un crollo nei prezzi delle abitazioni, scesi del 5,6% rispetto al 2012, quando il ribasso era stato del 2,8%. La diminuzione è quindi il doppio più intensa. Lo rileva l’Istat, ricordando la crisi del ‘mattone’, ovvero che il calo ”si è manifestato in presenza una flessione del 9,2%” nelle compravendite.

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ovviamente il titolo è un po’ forzato, ma il dato deve essere letto non soltanto nella presenza del segno meno che sembrerebbe riportarlo nel quadro generale di una economia ancora in perdita, quanto del fatto che i prezzi che nel corso degli anni si erano gonfiati a dismisura per effetto di una serie di misure speculative dei “mattonari” e delle agenzie immobiliari…

non voglio certo evocare la crisi dei mutui americani, che molti ricorderanno come una delle prime scintille del mercato finanziario mondiale, con il suo rapidissimo crollo delle compravendite, ma l’effetto di calo può essere visto come un riequilibrio dei prezzi assolutamente benefico a mio parere e non solo perché rende meno oneroso l’acquisto di una casa, ma perché frena quelle ulteriori speculazioni costruttive che sono dietro la desueta, eppure ancora viva, convinzione che il mattone sia il motore della nostra economia, drogando in questo modo ancora una volta la stessa con dosi massicce di devastazione del territorio, il cui consumo poco o nulla viene calcolato in termini di costo economico e che invece molto più dovrebbe essere considerato anche in quei termini, visto l’effetto domino sul dissesto idrogeologico che l’occupazione cementizia procura ormai in modo certo al paese…

guai se si pensasse infatti che costruire qualche milione di metri cubi possa essere salvifico per l’economia (come pare pur pensi qualche presidente del consiglio), mentre lo sforzo di sostegno al settore andrebbe indirizzato al ripristino ed alla ristrutturazione energetica dell’esistente…