non ho parole

NUCLEARE, I VERDI: CENTRALI DI IV GENERAZIONE PIU’ SICURE
 
03/03/2009 16.10.01
[Scorie nucleari a Scanzano]
“Nei giorni scorsi, nel corso dell’incontro bilaterale Italia – Francia, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il collega Sarkosy per la costruzione in Italia di ben quattro nuove centrali nucleari. Da quel momento, è comprensibile, è scoppiata la bagarre circa la validità o meno di tale accordo, e cioè in pratica se fosse opportuno o meno superare l’esito del referendum del 1987 con il quale il popolo italiano aveva detto no alla produzione in Italia di energia alternativa”. Lo sostengono, in un documento, i Verdi di Basilicata.
“Al momento – sottolineano gli esponenti del Sole che Ride – la scienza non è in grado di distruggere le scorie radioattive o di accelerare il periodi di decadimento della radioattività. Di positivo vi è che il nucleare permette con una minima quantità di uranio di produrre un’elevata quantità energia, e a differenza del carbone o del petrolio, senza emissioni di anidride carbonica (principale causa dell’effetto serra). Uno degli aspetti più pericolosi di tale processo di produzione di energia è legato alle possibili conseguenze derivanti da incidenti. Il noto episodio accaduto a Chernobyl ha causato conseguenze globali e, ancora oggi, non si conosce il reale impatto provocato sulla salute degli abitanti di una vasta area circostante. Se da un lato le nuove centrali di ultima generazione garantirebbero un elevato livello di sicurezza, dall’altro non si può fare a meno di pensare che anche la centrale di Chernobyl a suo tempo era stata considerata sicura”.
“Resta – a parere dei Verdi lucani – il tema altrettanto spinoso delle scorie radioattive che – come è noto – richiedono migliaia di anni per il loro stoccaggio. In Italia, nel 2003, la protesta di un’intera regione, la Basilicata, bloccò la costruzione di un sito unico nazionale per il deposito e lo stoccaggio delle scorie ancora presenti nel nostro paese, lasciando così ancora drammaticamente irrisolto il tema, che si presenta di non facile soluzione”.
“Da circa 15 anni nessun paese occidentale, salvo la Finlandia, ha messo in cantiere nuove centrali nucleari. Il nucleare comporta costi elevati fin dalla realizzazione degli impianti. Vanno poi ad aggiungersi i costi militari per garantire la sicurezza dagli attentati terroristici e i costi per lo smantellamento della centrale nucleare al termine della sua attività. Tutti questi costi non sono sostenibili da un’industria privata. Lo Stato – secondo i Verdi – deve necessariamente intervenire a copertura delle spese aumentando tasse e imposte ai contribuenti. In breve, il basso costo dell’energia in bolletta potrebbe essere più che compensato dall’aggravio fiscale in termini di imposte. A tutto ciò, ultimo ma non ultimo, si aggiunga l’elevata quantità di acqua necessaria nei processi di raffreddamento del reattore”.
“ Le comunità locali sono restie ad accettare un deposito di scorie o una centrale nucleare vicino casa. Di qui una esortazione a un pensiero se si dovesse decidere per il SI , è oltremodo doveroso e giusto aver contezza di ciò che si sta approvando pertanto: Abbiamo considerato sia i pro sia i contro dell’energia nucleare. Volendo sintetizzare il nucleare a fissione realizzato con reattori di ultima generazione (IV generazione) – precisano i Verdi – è relativamente sicuro. Resta però il problema dei costi sociali e quello della localizzazione delle centrali e del deposito di scorie”. I Verdi di Basilicata, infine, ribadiscono la positività, a prescindere da quanto sarà deciso per il nucleare, delle energie rinnovabili e, in particolare, di energia solare ed eolica, biomasse, geotermia e moto delle onde.
“Un caso a parte – conclude l’analisi del Sole che Ride – merita la termovalorizzazione. Secondo alcune interpretazioni è stata equiparata alle risorse rinnovabili, beneficiando in gran parte anche dei contributi statali destinati a queste energie. Per quanto è di nostra competenza continueremo a promuovere iniziative che favoriscano una esatta informazione atta ad un cambiamento di pensiero e soprattutto a un approccio responsabile verso la tutela dell’ambiente e mentre e a tutti noi spetta la scelta per le generazioni future”.

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e questi sarebbero i nipoti di quanti negli anni settanta compresero la necessità che l’ambientalismo militante sussumesse ogni altra battaglia e che negli anni ’80 fondarono i verdi anche sulla scorta della battaglia per montalto di castro?

evidentemente certi verdi sono una cosa ben diversa dai verdi….ripigliatevi mollica, che è meglio