non c’è da preoccuparsi

Allarme occupazione: bruciati 370mila posti di lavoro in due mesi

10 marzo 2009 – Assume dimensioni sempre più drammatiche la crisi dell’occupazione in Italia. Secondo le stime dell’Inps, i lavoratori che hanno presentato domanda di indennità disoccupazionale sono stati 370.561, in percentuale il 46,13% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

I dati in aumento dall’inizio dell’anno –  A gennaio le domande pervenute sono state 169.274 (con un picco nella sola giornata del 15 di 11.653 richieste) contro le 95.851 dello stesso mese del 2008. A febbraio sono salite a 201.287 (il picco è del dieci del mese) contro le 157.727 dello stesso mese dell’anno precedente. 

Come sono suddivise le richieste all’Inps – Riguardano la disoccupazione ordinaria, a requisiti ridotti e speciale. Quella ordinaria spetta ai lavoratori licenziati, ma anche sospesi da aziende colpite da eventi temporanei, come la mancanza di lavoro, di commesse, di ordini o per crisi di mercato. Per ottenerla bisogna essere assicurati all’ente da almeno due anni e avere almeno 52 contributi settimanali nel biennio precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro. L’indennità con i requisiti ridotti spetta ai lavoratori che non hanno 52 contributi settimanali negli ultimi due anni, ma che nell’anno precedente hanno lavorato almeno 78 giornate. L’indennità speciale interessa l’edilizia ed è una prestazione riservata ai lavoratori del settore quando termina l’attività aziendale, c’é una riduzione di personale o un cantiere viene ultimato.

Almunia sulla crisi: “Nessuna ripresa nel 2009” – Per il commissario Ue agli Affari economici e monetari molto probabilmente non ci sarà alcuna ripresa nel 2009. “Presenteremo la nostra nuova previsione a maggio, ma cominciamo a pensare che lo scenario di ripresa graduale inizialmente previsto nel 2009 sarà trasferito al 2010”, ha detto Almunia nel corso della conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo. Il 2009 sarà “un anno di recessione economica e di incertezza”. Una incertezza “elevata” destinata a persistere, “in particolare per quanto riguarda le prospettive per il 2010”.

La Bce pronta a tagliare i tassi – La Bce non esiterà a tagliare i tassi fino a zero se l’economia di Eurolandia sarà minacciata dalla deflazione – ha affermato il componente del board Lorenzo Bini Smaghi, in un’intervista al giornale finanziario tedesco Borsen-Zeitung. E questo vale soprattutto, ha proseguito, “se l’economia sarà effettivamente minacciata da una deflazione”, vale a dire un calo generalizzato e durevole dei prezzi. In ogni caso, ha aggiunto, attualmente non è questo il caso.

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seguiamo le indicazioni del nano-premier berluskoni e recitiamo il mantra…non siamo affatto preoccupati…non siamo affatto preoccupati….non siamo affatto preoccupati….non siamo affatto proccupati… – ce lo dice lei, premier, quando dobbiamo proccuparci, vero? – …non siamo affatto preoccupati…non siamo affatto preoccupati…

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