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MATERA, “FASCIO E MARTELLO: VIAGGIO NELLA CITTÀ DEL DUCE”
 
12/03/2009 10.50.59
[Basilicata]

(Artè) Matera – A Palazzo Lanfranchi, nel pomeriggio alle ore 16.30, la presentazione del libro: “Fascio e martello: viaggio per le città del Duce”
di Antonio Pennacchi. Seguirà il dibattito che sarà introdotto dall’intervento di Angela Colonna . Moderatore sarà Antonio Conte. Si tratta del terzo incontro dei seminari sulla città della Facoltà di Architettura di Matera.

“Una città non è semplicemente un posto dove abita della gente e dove dorme. Come le stie per i polli o i campi di concentramento. La città è il posto l’incrocio, la cerniera – dove si svolgono i traffici, gli scambi, le comunicazioni. Ed è per questo che una città non è un museo, se non è morta. Se è viva si trasforma, inevitabilmente.” Così come si sono trasformate le “città del Duce”, quelle innumerevoli “città di fondazione” tirate su dal regime tutte più o meno sullo stesso modello, e tutte con lo stesso intento: realizzare la rivoluzione agraria che Mussolini aveva promesso ai suoi reduci e su cui voleva fondare l’impero autarchico. Si comincia nel ’28 con la bonifica delle Paludi Pontine, poi le Puglie, la Libia, il latifondo siciliano. Una vera epopea edificatrice, almeno secondo l’autore che quelle città le ha cercate, visitate, fotografate, studiate una per una arrivando a contarne ben 147. Alcune oggi sono grandi e affollate, altre desolate e spettrali. Eppure hanno molto in comune: la loro storia di “città nuove”.

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non conosco le finalità organizzative ultime, ma credo potrebbe essere interessante dare un’occhiata all’architettura di un periodo storico che ha lasciato alcuni segni anche da noi e non tutti negativi….capire le motivazioni storico-ideologiche che hanno influito sull’architettura di un periodo è comunque capire un pezzo di storia e, rivolgendo l’occhio al nostro presente architettonico, capire un pezzo dell’oggi…interessante però sarebbe tener sempre in mente le immagini del film “gli anni ruggenti” di luigi zampa (zio di renato curcio, ndr) con nino manfredi, gino cervi, gastone moschin,etc etc che nella matera proprio di quel periodo storico offre uno spaccato davvero desolante del regime…altro che camice nere della rivoluzione fascista…mutande nere dell’arraffamento dei poteri!!!