MARINAGRI, LATRONICO (PDL) SCRIVE AL MINISTRO ALFANO
 
12/03/2009 15.09.49
[Basilicata]
“Confermando piena fiducia nel lavoro della Magistratura e auspicando una rapida definizione dei procedimenti pendenti, le chiedo di assumere, nei limiti delle sue competenze, ogni utile iniziativa affinchè a pagare le conseguenze di questa sconcertante vicenda non siano le imprese e le centinaia di famiglie coinvolte, loro malgrado, nonchè l’economia della Basilicata”. E’ quanto chiesto dal senatore del Pdl, Cosimo Latronico, in una lettera al ministro della Giustizia Alfano, a proposito del villaggio turistico Marinagri di Policoro, attualmente sotto sequestro. “Fermo restando l’accertamento giudiziario in corso e nel rispetto delle prerogative e dell’autonomia della Magistratura, non si può rimanere insensibili rispetto a decisioni dal forte impatto sociale che generano sconforto e preoccupazione nelle comunità locali. D’altra parte i provvedimenti amministrativi relativi alla realizzazione del centro turistico adottati dalle autorità competenti risultano validi ed efficaci, non essendo intervenuto alcun atto di revoca o di annullamento, avendo, al contrario, le amministrazioni suddette confermato la liceità dell’intervento approvato. I provvedimenti giudiziari hanno, difatti, comportato l’arresto dei lavori e hanno impedito l’avvio delle attività del centro turistico, con gravi danni e ripercussioni economiche e occupazionali sulle imprese che collaborano alla realizzazione del progetto e che in esso hanno investito ingenti risorse. Il blocco dei cantieri ha aperto una grave crisi sui livelli occupazionali, le imprese e le possibilità di sviluppo di un intero territorio. Nella realizzazione del progetto sono impegnate 47 imprese, con 1000 lavoratori, oggi sull’orlo del tracollo finanziario. L’iniziativa, nata per dare prospettive di sviluppo all’area del Metapontino e agli imprenditori e operatori locali, avrebbe dovuto migliorare la qualità e competitività dell’offerta turistica della Basilicata, promuovendo l’immagine dell’arco jonico lucano, e avrebbe dovuto costituire un volano per il rilancio economico ed occupazionale di un territorio che ancora non riesce a sfruttare a pieno il proprio potenziale turistico ambientale. A ciò si aggiunge il danno subito dai terzi che in buona fede hanno investito i propri risparmi nell’acquisto di unità immobiliari e che oggi vedono compromesso tale investimento”.

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vale quanto già detto per il comunicato del sindaco che sollecitava più o meno un intervento del ministro per lo sblocco del cantiere…vogliamo finirla con queste intromissioni della politica in un campo che non può appartenerle, che mai dovrebbe appartenerle?