LA SEL PRESENTA ALL’API IL PIANO STRATEGICO AZIENDALE |
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Sei anni per valorizzare le risorse energetiche della regione |
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24/03/2009 13.33.19 [Basilicata] |
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Il vice presidente della SEL (la Società Energetica Lucana) Gianfranco Blasi e il direttore generale Massimo Scuderi hanno illustrato presso la sede dell’API di Matera il Piano Strategico Aziendale per il sessennio 2009-2014. —————————————————————————— stanno cominciando a buttare la maschera!!!…accordo bipartizan tra centrodestra e centrosinistra (blasi, colangelo come rappresentanti al momento non direttamente schierati) con l’avvallo dell’imprenditoria lucana e non che vuol farsi energetica e l’appoggio di eni e di alcuni strani personaggi di cui parlaii tempo fa in un articolo dedicato a tessere i rapporti e a fare da garante rispetto ai tavoli dei poteri forti nazionali (non chiedetemi di far nomi adesso, ma andate a ricercare con cura l’articolo in questione) il meccanismo funzionerà così…la sel diverrà gestore del gas lucano e concessionario della produzione di energia su suoli pubblici ed aree demaniali, coinvolgendo i privati “energizzabili” che pagheranno canoni, con l’aiuto dell’eni e di questa nuova compagnia che tutto è tranne che un progetto, trattandosi piuttosto di qualcosa già in itinere con gli accordi del 1998 e tenuto finora in stand-by per non svelare l’arcano di un accordo fatto sopra la testa dei cittadini che nulla sanno di quanto sulla loro pelle si sta giocando, la riduzione della regione a distretto energetico-petrolifero, con tutto ciò che questo comporta in termini di destinazione dell’intero territorio dopotutto la regione basilicata era già stata indicata dall’attuale governo come distretto petrolifero e tutta una serie di altri accordi sempre rigorosamente parcellizzati e tenuti così lontani dallo sguardo dell’opinione pubblica lucana (geogas ed inceneritori in quanto tali ed in quanto travestiti da centrali a bio-masse, sulla base della famosa delibera del novembre 2005 che equipara il cdr da rifiuti solidi urbani a legna ecologica, permessi di ricerca di idrocarburi che cominciano a muoversi tutti insieme, impianti e discariche di samltimento rifiuti tossico-nocivi, e l’elenco potrebbe essere lungo coinvolgendo anche la gestione delle acque e certe società, acqua s.p.a. che sono preludi di privatizzazioni ormai date per scontate) paiono ormai voler indicare chiaramente il destino di una regione che è tanto poco densamente popolata e di così esigua rilevanza politica, soprattutto poi quando la rappresentanza politica stessa fa parte integrante di quei processi, da potersi tranquillamente “destinare” (preferite “nominare”) al ruolo scomodo di damigiana petrolifero-energetica, serbatoio di acque per usi vari e sversatoio di rifiuti…un affare da svariati miliardi di euro sulla pelle della comunità lucana che necessita di forti connubi tra poteri tutte cose che diciamo da sempre e a cui da ora abbiamo deciso di opporci anche politicamente (checchè ne dicano i collaterali comandanti di truppe cammellate al sistema di potere), cominciando dal dire forti e chiari no a quanto sta accadendo e tanto per concludere alla luce di quanto descritto vi appare un po’ più chiaro perchè il piano energetico regionale non sia ancora venuto fuori? |