chiare, fresche acque…privatizzate

AL PROMOSS0 DA ASSOCIAZIONE STUDI PER IL MEZZOGIORNO
 
25/03/2009 18.48.06
[Basilicata]
                                                                                                                         

Si è tenuto presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” a Roma la presentazione del terzo studio sulle “Risorse Idriche e Sviluppo Economico del Mezzogiorno: scenari economico-territoriali, analisi delle infrastrutture, finanza e investimenti” promosso dall’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno.Lo studio presentato ha sottolineato quanto il Paese risente di una stringente necessità di nuovi investimenti, infatti la qualità della risorsa e del servizio offerto costituiscono variabili strategiche su cui agire per il rafforzamento competitivo dell’Italia. Tra le diverse criticità che, però, si frappongono alla modernizzazione del settore idrico nel nostro paese, figura un ancora attuale forte fabbisogno di investimenti necessari a colmare il ritardo strutturale accumulato negli anni. In questo momento il settore idrico attraversa una fase in cui se, da un lato, è diventata improcrastinabile l’esigenza di dare avvio a ingenti investimenti nelle infrastrutture idriche per soddisfare i requisiti di qualità della risorsa richiesti dalle Direttive Comunitarie, dall’altro si stanno progressivamente riducendo i fondi pubblici che hanno tradizionalmente sostenuto finora lo sviluppo del comparto.
“Una prima ed immediata riforma – ha sottolineato il direttore generale di Acquedotto Lucano Gerardo Marotta presente all’incontro – potrebbe essere quella di trasformare i piani d’ambito in piani strategici di medio e lungo periodo, dando al gestore la responsabilità di tradurli in prospettiva operativa che l’Aato periodicamente dovrebbe approvare. In Basilicata – ha continuato Marotta – sono necessari pochi interventi massicci, ma numerosi interventi per correggere, interconnettere, razionalizzare, ridimensionare e rendere più efficiente il sistema, soprattutto quello dello smaltimento e della depurazione…….

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si comincia dunque a parlare quasi sottovoce di privatizzazione e dopotutto l’accordo siglato da regione puglie e regione basilicata sulla gestione delle acque lucane da affidare ad acqua s.p.a., società in cui sembra possibilissimo un ingresso di veolia, holding francese di acqua, gestione dei rifiuti ed energia, pare vada proprio in quella direzione…alla luce dei risultati dell’incontro internazionale in turchia che ha concluso nel suo documento finale che l’acqua è un bisogno dell’uomo, ma non un diritto