collateralismi energetici

UIL E UILCEM: DOMANI A VIGGIANO CONVEGNO SULL’ENERGIA
 
07/04/2009 11.33.44
[Basilicata]
“Le politiche energetiche regionali: dal petrolio alle fonti rinnovabili” è il titolo di un convegno che la Uil di Basilicata e la Uilcem hanno organizzato per domani a Viggiano presso l’Hotel Lycos.
E’ quanto s’apprende da una nota Uil e Uilcem.
Scopo dell’iniziativa – si legge nella nota – è quello di contribuire al dibattito su come fare dell’energia il volano della nostra economia, mettendola al servizio del nostro sistema produttivo e di tutti i cittadini lucani. L’enorme generosità del nostro sottosuolo in termini di risorse energetiche tradizionali nell’area della Val d’Agri non ha ancora avuto ricadute positive sul territorio sia in termini infrastrutturali, sia in termini di occupazione e ciò malgrado l’accordo di Programma con l’Eni.
Di qui – prosegue la nota – la necessità di rivedere tutte le intese sottoscritte fino ad oggi con le compagnie petrolifere, a partire dalla royalties, collegando questa verifica alla riforma del federalismo fiscale che tante apprensioni sta determinando nelle regioni del Mezzogiorno.
Accanto allo sfruttamento degli idrocarburi – secondo la Uil e la Uilcem – c’è il tema delle fonti energetiche rinnovabili che rappresentano il vero investimento per il futuro perché capaci di conciliare meglio la difesa del nostro patrimonio ambientale con la possibilità di disporre di grandi quantità di energia.
Il convegno, moderato dal segretario provinciale della Uil di Potenza, Carmine Vaccaro, sarà introdotto da una relazione del segretario della Uilcem, Antonio Deoregi. Seguiranno gli interventi del Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, del Presidente della Sel, Rocco Colangelo e del segretario generale della Uil di Basilicata, Michele Delicio.
Concluderà i lavori il segretario nazionale della Uilcem, Marco Lupi.

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la uil storicamente non si è mai molto distinta da lontananze reali ai vari governi nazionali e locali ed anche in questa occasione continua a sostenere il governatorato-esarcato di vito de filippo in opere di costruzione del consenso intorno a progetti, la valle dell’energia e questa malintesa vocazione energetica della regione, che prevedono la totale destinazione della val d’agri e di altre zone della regione a finalità altre, quindi produzione energetica, rispetto ai criteri di destinazione già fissati illo tempore dalla regione basilicata per le stesse zone, nello specifico agricoltura di qualità, turismo, valoririzzazione dell’artigianato locale, conservazione del bio-tipo e delle sopravvenienze storico-culturali-monumentali…la cosa grave è che ciò accade nel silenzio generale e nella non consultazione delle popolazioni locali, agitando la bandiera delle energie rinnovabili che, se realizzate in scale massicce, perdono la loro stessa qualifica di energie in grado di mitigare o portare quasi a zero l’impatto produttivo sull’ambiente, divenendo a quel punto il termine rinnovabile solo relativo alla modalità produttiva e non mai all’occupazione di territorio, e quindi all’impatto, che ne deriverebbe…vogliamo scommettere che nel comunicato che seguirà al convegno si agiteranno migliaia di posti di lavoro?