la sanità lucana

avrei avuto molto da commentare oggi, ma a volte la vita mette di fronte a scelte e priorità verso cui la scelta è praticamente ovvia…accade che dalla mattina un mio familiare molto intimo (mia madre) ha una serie di problemi fisici che vista anche l’età (73) preoccupano molto l’intera famiglia…serie di telefonate al medico di famiglia che prima fa una diagnosi telefonica che si rivelerà assolutamente errata (mi riservo di denunciarla per tutta una serie di cose), poi si rifiuta di effettuare una visita a domicilio perchè si sta recando al suo studio ambulatoriale (e diamine! – ma chi ha la forza di recarsi allo studio del proprio medico magari non sta poi così male e forse può aspettare un quarto d’ora-mezz’ora in più), poi solo dopo le mie insistenze tenaci mi indica un farmaco (un antispasmo via intramuscolo o endovena che io stesso inietto al mio familiare), poi ancora dopo altre telefonate se ne esce seraficamente con un “ricoveratela!!!”…ma dico, se uno non può contare sul proprio medico di base, allora se ne va direttamente in ospedale – che consiglio idiota, vista la situazione!!!

ma non è finita qui…ore 19.15, pronto soccorso…accettazione…codice verde…attendiamo…finalmente l’ingresso e la prevedibile lunga attesa (ci saranno da fare delle flebo ed infatti è così)…dopo circa due ore un infermiere ci chiama ed accompagnandoci verso gli ascensori ai reparti ci dice che deve prendere un treno e quindi se non ci dispiace dobbiamo spingere la carrozzina al reparto di radiologia dove ci hanno inviato per una serie di esami ecografici…non riesco a crederci, ma l’emergenza mi fa passare sopra la cosa…dopotutto se ha finito il suo turno posso lavorativamente capirlo, ma umanamente e deontologicamente no…spingerò la sedia con mia madre che si contorce dai dolori

pronto soccorso-radiologia…dobbiamo attendere dopo aver bussato che arrivi un portantino con un’altra sedia a rotelle che semplicemente bussa ancora ed apre tranquillamente la porta (caspita! – noi avevamo semplicemente atteso che qualcuno aprisse come recitava il cartello bene in vista sulla porta dell’ingresso del reparto rigorosamente al buio, eccezion fatta per una brevissima illuminazione azionata da fotocellula)…chiudo ancora gli occhi…pazienza…si entra…lastre e poi ancora giù verso il pronto soccorso…attesa…finalmente un’infermiera apre ed una dottoressa molto gentile invia mia madre per una visita al reparto di chirurgia d’urgenza…urca!!!

la stessa infermiera molto gentilmente ci dice che non c’è personale e che a meno di non aspettare l’arrivo di un portantino del “samaritano” che ha una convenzione con l’ospedale s. carlo (andremo poi a vedere quanto costa questa ulteriore esternalizzazione dei servizi pubblici), dobbiamo arrangiarci da soli a spingere la sedia…pazienza!!!…per salire al 5°piano del padiglione A, continua l’infermiera, dobbiamo riprendere l’ascensore fino al corridoio centrale, ma non possiamo però usare gli ascensori del personale (dotati di ampie porte per l’ingresso di lettighe e sedie, quindi adatti alla bisogna a cui ci accingevamo ancora) perchè utilizzabili solo con la chiave, ma quelli per il pubblico che hanno ingressi da calcolare al millimetro per l’introduzione di una sedia a rotelle ed un lunghissimo corridoio pieno di spifferi da percorrere prima dell’accesso agli stessi

ancora pazienza certosina…seguiamo le indicazioni….reparto chirurgia d’urgenza…rapida visita e ci rimandano al pronto soccorso…ma è una presa per il culo o cosa?…rifacciamo al contrario il tragitto penoso, ascensori per il pubblico e lungo corridoio spifferato, quindi ancora pronto soccorso ed ulteriore attesa…finalmente si entra

la dottoressa del pronto soccorso guarda il referto di radiologia e si mette al pc per scrivere delle cose che finalmente hanno un certo senso, ma siamo ormai alle 22.00 e meno male che uno in ospedale ci va per sapere principalmente cos’ha e cosa si puo fare perchè non lo abbia più!!!

nuovo invio ad un altro reparto per il ricovero, chirurgia d’urgenza (non c’è da operare nulla e tantomeno d’urgenza, ma scopriamo che è l’unico reparto ad avere letti liberi!!!)…dobbiamo ancora una volta scegliere se spingere noi per i corridoi e gli ascensori al millimetro la carrozzina od attendere il “samaritano” (aspetta che ne trovo uno!!!), ma ovviamente se non vogliamo aspettare l’arrivo del signore in oggetto (e voi credete che con una persona che sta male ci sia da scegliere?), ci tocca ancora una volta spingere, ma ci toccherà per un crudele scherzo del destino anche riportare giù la carrozzina…ma porco cane!!!…qui siamo al paradosso!!!

ok…si spinge ancora, si riprendono gli ascensori, si arriva al reparto e qui finalmente si fa il ricovero d’urgenza (siamo alle 23!!! – quasi quattro ore dall’arrivo al pronto soccorso!!!)…infermieri gentili e competenti, ma lenzuola usurate e piene di buchi, comunque finalmente la mamma è in ricovero per gli accertamenti di rito su una persona della sua età…tocca solo riportare giù la sedia…eddai!!!

questa lunga cronaca per sottolineare qualcosa che sentiamo solo quando l’emergenza ci mette in condizione di sentirla, ma la stessa emergenza ci mette in condizione di non poterci pensare affatto poichè altre sono le priorità quando si porta in ospedale qualcuno che sta male…la terribile precarietà di un servizio essenziale su cui dovremmo invece fare il massimo affidamento!!!

mi chiedo…di chi sarà la colpa di tanta disorganizzazione?…fatti salvi gli operatori (che tranne pochi deprecabili casi fanno ciò che possono ed al meglio), non rimane che rivolgersi al grande trust della sanità che mette insieme politici, dirigenti ed operatori privati accomunati dall’unico scopo di sabotare il pubblico per favorire il privato e spartirsi la torta di un affare per il quale si spendono tante decine di miliardi di euro ogni anno in italia e circa 850 milioni di euro nella sola basilicata…un grande affare che stimoli vigorosi appetiti

cmq sia, mamma in buone mani (speriamo), ma rabbia tanta

seguirà comunicato stampa…e sarò molto incazzato!!!

4 pensieri su “la sanità lucana

  1. Un affettuoso agurio di pronta guarigione alla tua mamma.
    La faccenda del “pronto” soccorso, che tanto pronto non è merita di essere sicuramente approfondita, anch’io in passato ho vissuto analoghe esperienze e quel reparto deve essere efficientissimo…..

  2. ahimè,si chiudono gli occhi finchè nn li chiude (purtroppo)il paziente e questo nn va!!!!!!…bisogna avere sempre il coraggio di far notare le cose che nn vanno bene.un augurio di presta guarigione. L

  3. grazie astro per gli auguri…per ciò che attiene al colpo di telefono a potenza, caro mario, glielo darei volentieri in testa (si intende metaforicamente!!!…troppi leccaderetani leggono il nostro sito solo allo scopo di trovarvi materiale atto ad una denuncia!!!)…in ogni caso credo i tempi siano maturi per una seria critica all’intero sistema della sanità pubblica lucana come strumento di base programmatico…se conosci quello che non funziona, puoi evitarlo o farlo invece funzionare…io sono per la seconda

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