doppia preferenza?…mah!

CONSIGLIERE PARITÀ SU LEGGE ELETTORALE CON PREFERENZA GENERE
 
29/12/2009 09.59.50
[Basilicata]
La Corte Costituzionale ha legittimato la prima legge elettorale regionale che prevede la doppia preferenza di genere.
Si tratta della legge varata nel marzo 2009 dal Consiglio regionale della Campania, che ora è stata ufficialmente riconosciuta come conforme alla Costituzione italiana. Il provvedimento introduce tre importanti misure per favorire la parità di genere nella rappresentanza, di cui uno senza precedenti nel nostro Paese”.
E’ quanto riferiscono in una nota congiunta la consigliera regionale di Parità Maria Anna Fanelli, e le consigliere provinciali Parità di Potenza e Matera, Liliana Guarino e Antonietta Giacoia.

Viene data agli elettori – proseguono – la possibilità di esprimere due preferenze, a condizione che una sia per un uomo e l’altra per una donna, mentre in caso di preferenze a candidati dello stesso sesso la seconda verrebbe annullata. Inoltre, nelle liste ciascuno dei due generi non potrà essere rappresentato nella misura superiore ai due terzi, pena la non ammissione della lista, e nelle trasmissioni di campagna elettorale sulle emittenti televisive sia pubbliche che private, dovrà essere assicurata la presenza paritaria di candidati di entrambi i generi. In Campania, quindi si potrà votare con una legge innovativa che tutela concretamente la rappresentanza di genere e l’elezione di tutti i Consiglieri da parte degli elettori.
Le Consigliere di parità della regione Basilicata auspicano che “anche in seno al Consiglio regionale di Basilicata si riapra al più presto il dibattito sulla rappresentanza e sulla democrazia paritaria, considerando che nei mesi scorsi dalla consigliera regionale Adeltina Salierno è stata depositato un disegno di legge che si ispira al modello campano. Segnali precisi in questa direzione arrivano soltanto dalle donne elette, gli altri consiglieri da lungo tempo tacciono. Ci piacerebbe sapere pubblicamente se sono o meno d’accordo ad introdurre un sistema analogo a quello campano e quindi disponibili entro questa legislatura a compiere un atto di civiltà e di democrazia dimostrando che la politica non è chiusa alle istanze delle donne che invece sono suffragate ampiamente dalla Massima Corte”.

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davvero encomiabile l’impegno delle consigliere di parità per quella parità di genere che però non deve ingenerare confusioni e credo che se pur conforme alla costituzione, il meccanismo andrebbe studiato meglio per non creare effetti peggiorativi di una legge elettorale già molto scadente e che modificata a soli tre mesi dalle elezioni e meno di un mese dal limite tecnico-legale di modifica prima dell’ingresso nella gestione dell’ordinario che tocca ad una giunta in scadenza, rischia di diventare un papocchio incomprensibile…se poi avessero anche qualcosa da dire sui meccanismi che porteranno la legge elettorale ad essere modificata a favore dei soli aggregati di centro-destra e centro-sinistra, sarebbe anche meglio, ma temo che le consigliere di parità non siano per la parità di accesso di tutte le donne, ma solo di quelle targate appunto centro-destra-sinistra in qualla generale comparizie che sta distruggendo una regione intera