pizzini di chiarimenti avvitati

Il chiarimento di Viti (Pd) sulle nomine nella sanità

02/01/2012 12:56

“Un chiarimento doveroso sulle mie valutazioni in ordine alle nomine nelle Aziende sanitarie lucane”

 ACR  “Viene proposta una curiosa e controversa interpretazione delle mie osservazioni sulle logiche che hanno ispirato la nomina dei nuovi Amministratori nelle Aziende sanitarie lucane. Non sono – dice Viti – fra i laudatori a tempi alterni delle scelte che compie il Governo regionale, né è nel mio costume discutere valore e profilo delle persone investite di responsabilità così delicate. Mi preoccupa piuttosto il malvezzo di considerare gli Amministratori come patrimonio, in qualche caso, peculio di ristretti potentati o lobbies o addirittura di singole filiere della politica regionale o nazionale. Sono convinto si tratti di un riflesso ottico o di una lettura perversa che solo la prassi a venire saprà scongiurare. Le mie riserve nascevano e nascono dalla difficoltà di trovare una spiegazione lineare, oserei dire comprensibile, alle scelte compiute dal punto di vista del criterio adottato, se quello dello spezzatino o del gioco dell’oca o del giudizio universale”.Mi sono apparse prevalenti – sostiene Viti – le ragioni dell’opportunità che, com’è noto, si prestano a letture plurime, tutte ugualmente efficaci e aperte alle domande che non solo da me erano state poste innanzitutto al Presidente della Regione. Ho voluto per queste ragioni sottrarre le mie garbate valutazioni ad ogni tipo di utilizzo, da quello omeopatico a quello contundente. Per chiarezza e lealtà, com’è giusto per chiunque assolva ad un ruolo nel quale responsabilità e autonomia devono sempre coerentemente associarsi”.

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bene, questo il comunicato di viti in chiarimento del suo precedente che per stile e contenuto non si distinguono l’uno dall’altro…o meglio delle note ci sono, ma lo stile è talmente autoreferente al linguaggio interno ai partiti che al normale cittadino non rimane che concludere che costui soffra di qualche patologia senile che si aggiunge alla ben più grave patologia del considerare la politica talmente “cosa loro” da non abbisognarsi neppure di una linearità nello scrivere (e quindi nel comunicare) che sia minimamente comprensibile…questo quello che penserebbe un cittadino normale…

facciamo finta che invece il sottoscritto normale non lo sia affatto e che nelle cripticità di viti, capogruppo pd in consiglio, legga qualche sgarro fatto alle sue filiere di relazione da un presidente che ormai crede di poter fare come crede ed in nome di questo faccia e disfaccia a proprio piacimento ogni cosa, scegliendosi volta per volta gli alleati che gli interessano…

viti, cioè quella politica che pur dovrebbe essere in pensione da tempo (la legge lo consente), recuperato dallo stesso de filippo sul finire della passata consiliatura come assessore esterno all’agricoltura, evidentemente legge oltre il dato di contesto che sottrae a lui ed al suo gruppo consiliare l’assenso alle nomine, e forse individua un rischio che proprio i vecchi politici democristiani meglio di tutti avevano imparato ad evitare…quello che uno comandasse su tutti…

e come un vecchio boss al declino di fronte a nuovi boss emergenti, s’affida ai pizzini per minacciare di dichiarare una guerra senza assumersene alcuna responsabilità…

comunque poreannuncio comunicato stampa sul tema o sulle vicinanze…