Ospedale Chiaromonte: le precisazioni del sindaco Vozzi04/01/2012 16:14

BAS  In riferimento a un articolo pubblicato oggi da un giornale regionale interviene con le seguenti precisazioni il sindaco di Chiaromonte Antonio Vozzi: Al sottoscritto, parlando dell’Assessore Regionale Mancusi è stata attribuita la seguente frase: “…A Chiaromonte non l’abbiamo mai visto e si è caratterizzato per il suo silenzio…”.
Quanto riportato non corrisponde a quanto da me dichiarato
. L’Assessore Mancusi è stato sempre presente negli incontri svoltisi in relazione al problema della riorganizzazione dell’Ospedale di Chiaromonte. In particolare, sentito l’Assessore, lo stesso si è impegnato a costituire un tavolo di concertazione, al quale siederanno, oltre allo stesso assessore, anche il Presidente della Regionale Basilicata, Vito De Filippo, l’Assessore alla Salute e alla Sicurezza, Dott. Martorano e il nuovo Direttore Generale dell’ASP Basilicata, Dott. Mario Marra. Se tale tavolo non è stato ancora convocato è stato unicamente per l’assenza, dovuta agli impegni istituzionali fuori regione del Presidente De Filippo.
Si precisa altresì, che l’autosospensione dal partito, è legata solo alla vicenda dell’Ospedale di Chiaromonte, e una favorevole risoluzione di tale vicenda farebbe venir meno ogni presupposto per autosospendersi e consentire al sottoscritto di continuare a svolgere la propria azione politica all’interno del’UDC, come è accaduto fino ad oggi”.

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Sezione Udc Chiaromonte su sistema sanitario regionale04/01/2012 18:07

BAS  “La difficile, travagliata e complessa vicenda della Riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale, con la Riconversione dei Piccoli Ospedali e quindi anche della Struttura Ospedaliera di Chiaromonte, testimonia la distanza della politica Regionale dalle aree interne, costrette ancora una volta a subire passivamente decisioni che mortificano e deprimono il territorio compreso tra le valli del Sinni-Serrapotamo-Sarmento”. Lo dichiara in una nota indirizzata ai vertici provinciali e regionali del partito la sezione Udc di Chiaromonte.
“L’orografia e la geografia di queste zone, unitamente alle condizioni climatiche, – prosegue la nota – non possono essere in alcun modo equiparate ad altre aree della Regione, e la programmazione della stessa, avrebbe dovuto considerare in primis le difficoltà e gli elementi basilari che determinano le forme ed i tempi di collegamento ad altri Presidi Ospedalieri”. “Le ultime notizie che pervengono dalle strutture Regionali, sembrano ancora una volta, voler fomentare ed accrescere gli elementi di conflitto interni al territorio, privilegiando il comune di Senise (con apertura di nuovi servizi ambulatoriali) a discapito della Struttura Ospedaliera di Chiaromonte”.
A fronte di tutto questo, come partito di maggioranza che amministra il comune di Chiaromonte, e parte integrante della Maggioranza Regionale, non ci rimane altro che autosospenderci dal partito, in segno di profondo e totale dissenso da azioni e scelte sbagliate che scoraggiano anche chi come noi, ha scelto di lottare ed impegnarsi per tenere viva la speranza di un futuro meno difficile nella nostra area”.

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bene, a parte il fatto che personalmente tutto ciò che è targato udc mi fa letteralmente schifo, tanto l’appartenenza a quel partito è liquidità di convenienza dei suoi aderenti che inneggiano a qualche dottrina religiosa e si comportano da veri e propri predatori, la faccenda dell’udc di chiaromonte è sintomatica…la questione ospedale, già trattata in lanci precedenti, viene però sollevata a ragione e quanto riportato nel secondo lancio a motivazione di quella “lontananza” della politica regionale dalle questioni locali è ben individuata proprio in quella non considerazione delle peculiarità locali che meglio andrebbero indagate prima di depennare un ospedale con l’allegria del ragioniere che deve far tornare i conti dopo decenni di “vacche grasse”…non è questa la sede adesso per tornare su una faccenda triste sulla quale siamo già intervenuti, quanto per sottolineare la profonda spaccatura interna all’udc (partito che vorrei vedere scomparire presto insieme al ghigno dell’ipocrita casini) che è un riverbero profondo ed intestino delle “manovre” di allargamento della giunta regionale