ed ovviamente da basilicatanet (e dal suo direttore che evidentemente dimentica di essere stato contrattualizzato per dirigere il sito istituzionale e non per fare da ufficio stampa della presidenza, essendoci già al suo posto un altro ben pagato “giornalista”) arriva subito il lancio teleguidato sul precedente….

Con Aree programma e Pois risparmio e servizi 17/01/2012 11:26

AGR   Le Aree Programma rappresentano il superamento delle Comunità Montane, la Regione Basilicata si è orientata verso un modello organizzativo più semplice, flessibile e contenitivo delle spese di funzionamento sia per le rappresentanze politiche che per quelle burocratiche. Un modello organizzativo basato sull’associazionismo intercomunale disciplinato su convenzioni. Insieme alle Comunità montane sono state soppresse le Autorità d’Ambito, idrico e rifiuti, adottando un analogo modello partenariale tra Comuni, Regione e Provincie.
Si sono raggiunti, così, un contenimento della spesa pubblica e la semplificazione degli organi amministrativi con la soppressione delle 14 Comunità montane di Basilicata, delle 2 Ato rifiuti provinciali e dell’ATO idrico; l’azzeramento delle cariche nelle Comunità Montane (14 Presidenti, 56 assessori, 342 consiglieri); l’azzeramento degli Organi Istituzionali ATO: Assemblee, Presidenti Consigli (11/13 componenti per Consiglio); l’azzeramento delle indennità e riduzione dei costi di funzionamento (9 Meuro nel 2009 – 5 Meuro nel 2011);, procedendo all’istituzionalizzazione di un sistema di relazioni interistituzionali dirette, lineari ed efficaci, alla valorizzazione delle risorse umane e razionale utilizzo del patrimonio immobiliare delle ex Comunità Montane e alla riallocazione ed unificazione in capo ad un solo ufficio di funzioni coincidenti.
Tutti i comuni di Basilicata, hanno approvato la convenzione quadro per la costituzione delle Aree Programma e con Decreto del Presidente della Regione sono state istituite le Conferenze dei Sindaci; per ciascuna Area Programma, è stata convocata, la 1a conferenza dei Sindaci.

I Pois acronimo, per Piani di offerta integrata di servizi, costituiscono un primo modello di governance territoriale per attuare politiche in materia di servizi assistenziali, di integrazione socio-sanitaria e di lotta alla povertà e alla esclusione. Sono stati costituiti da sette ambiti territoriali ottimali, individuati con criteri di omogeneità, al quale hanno aderito le Province, le due Asl e i Comuni aderenti alla partnership istituzionale. Sono stati firmati gli accordi di programma e attivate 345 operazioni sottoscritte dalle partnership, articolate per tipologia di servizio come indicato sopra nei contenuti del progetto. Il valore medio di ciascuna operazioni è pari a circa € 240.000, con tempi di realizzazione contenuti e comunque antecedenti il 31.12.2013. Sono stati impegnati 47.634.478 euro e spesi finora 14.094.767 euro, avanzamento dei lavori al 25 per cento. In programma la realizzazione di servizi sociosanitari di prossimità al cittadino (ambulatori, Punti Unici di Accesso, ecc); servizi residenziali assistiti per persone anziane; disabili fisici e mentali; centri di prima accoglienza; centri diurni/semiresidenziali per persone con disagio psichiatrico, disabili, minori e anziani, centri di ascolto, asili nido, strutture polivalenti a finalità culturali e a finalità sportive e servizi aggiuntivi di offerta scolastica e alla apertura all’esterno (centri di aggregazione, palestre, ecc); interventi di potenziamento, rifunzionalizzazione ed efficientamento energetico di edifici scolastici.

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il lancio però dimentica di citare nelle partnership il ruolo dei privati che attraverso i pois saranno “costosamente delegati” ad una serie di compiti finora istituzionali, mentre per le aree programma pare esaltare come tappa del programma di istituzione delle stesse la soppressione ope legis delle comunità montane stesse…di fatto se la legge le sopprimeva, qui le abbiamo fatte sopravvivere e continueranno a sopravvivere nelle aree programma che, per come si stanno delineando, pur costando “forse” di meno, continueranno a gestire esattamente come prima