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Cia: blocchi tir determinano prezzi ortofrutta alle stelle25/01/2012 16:01BAS   Le zucchine dal fruttivendolo sono schizzate di prezzo sino a 6 euro al kg (sui campi al produttore sono pagate ad 1 euro al kg); le arance anche a 2 euro al kg (sul campo 0,40 cents); l’insalata anche 4 euro (0,50 sul campo).
Analogamente i frutti stagionali come le arance sono rincarate del 100 per cento (da 1 euro a 2 euro al chilo). Le mele sono passate da 1,20 euro al chilo a 2,10 euro al chilo; mentre le pere sono cresciute da 1,30 euro a 2,30 euro al chilo. E’ l’effetto dello sciopero dei tir. E così la speculazione comincia a far da padrona. In queste ultime ore sono arrivati alle stelle soprattutto i prezzi di ortaggi, verdure e frutta. Questo l’allarme lanciato dalla Cia- Confederazione italiana agricoltori, fortemente preoccupata per uno scenario che rischia di avere effetti deleteri per le tasche e anche per la salute dei cittadini e per i produttori agricoli, impossibilitati a smerciare le loro produzioni e a sostenere costi sempre più onerosi.
“Siamo in presenza di una situazione assurda. E’ bastato un blocco di tre giorni dei tir –dichiara il direttore regionale della Cia Donato Sileo – per dare vita ad un’ondata speculativa che sta assumendo contorni drammatici. E questo è ancora più grave se si pensa che i pochi agricoltori che hanno la possibilità di trasportare i loro prodotti stanno vendendo agli stessi prezzi di un mese fa. Per gli agricoltori al danno si aggiunge così la beffa. Per questo motivo la Cia richiama l’attenzione delle istituzioni preposte a vigilare e a fare gli opportuni controlli, in modo da stroncare le manovre speculative che mettono in ginocchio i consumatori e provocano conseguenze negative all’intero sistema produttivo, a cominciare dall’agricoltura che, oltretutto, fa i conti con problemi complessi che riducono drasticamente l’attività imprenditoriale.
Che gli ultimi provvedimenti approvati in Parlamento colpiscono duramente tante categorie indiscriminatamente e senza equità, è una realtà ben nota anche al mondo agricolo duramente penalizzato con l’introduzione dell’IMU sui bene strumentali (come stalle, fienili, ricoveri attrezzi, strutture di stoccaggio, terreni, ecc…) nonché dalle accise sui carburanti e dall’aumento degli oneri previdenziali,  Bisogna però – dice Sileo – che si metta fine ai blocchi dei tir nell’interesse dei consumatori e dei produttori agricoli”.