Forestazione, sindacati: opportunità di sviluppo

16/03/2012 18:30

BAS  “Lo scorso 8 Marzo, in regione Basilicata si è tenuto l’incontro tra CGIL, CISL e UIL, FLAI, FAI e UILA, il Direttore Generale della Presidenza della Giunta Nardozza, il Direttore Generale del Dipartimento Ambiente Viggiani ed il Presidente De Filippo, per discutere di governance e, nello specifico, di forestazione, in conseguenza dello scioglimento delle Comunità Montane.
 

Dall’incontro è emerso, al momento, – si legge in una nota congiunta dei sindacati –  che il piano di forestazione per il 2012 prevede una dotazione finanziaria inferiore rispetto agli anni passati, mettendo in discussione quindi non solo l’ obiettivo sottoscritto dalla Regione in materia di raggiungimento delle 151 giornate e turn over, ma anche la quantità di giornate lavorate nell’anno passato.
Il Sindacato – prosegue la nota –  ha chiesto alla Regione di approvare in tempi rapidi il Piano di Forestazione e di aprire i cantieri il prima possibile e di attivarsi da subito per reperire le necessarie risorse per garantire gli impegni comunemente sottoscritti. Le 151 giornate rimangono per il sindacato obiettivo fondamentale e ogni discussione non può non partire dal consolidato dell’anno passato.
Per noi la forestazione infatti e le attività di prevenzione del dissesto idrogeologico sono una priorità e per questo crediamo che si dovrebbe lavorare in direzione dell’allargamento della platea impiegata, dedicando più energie per un settore che, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, può contribuire fattivamente allo sviluppo economico e occupazionale della regione Basilicata.
Questo obiettivo lo si può perseguire anche attraverso la messa appunto di una vera e propria filiera forestale che vede questo settore come protagonista di una nuova filiera verde, valorizzando anche il recupero e la trasformazione di materiali per il settore energetico (biomasse), e l’affascinante e poco esplorato mercato dei crediti di carbone, fino ad una vera e propria funzione della cura del territorio come volano per l’eco turismo.
Al riguardo chiediamo quindi che siano messe in campo tutte le risorse necessarie al rispetto degli impegni presi per l’anno 2012.
Pronti, ad aprire un tavolo – se richiesto dalla Regione – per un progetto più complessivo di riforma e potenziamento della funzione delle attività di forestazione, che potrà avanzare in un percorso parallelo e non condizionate per la definizione degli impegni presi,relativi all’anno 2012.
Come Sindacato non ci sottrarremo mai, infatti, ad un confronto di merito, pronti ad ascoltare idee e progetti della Regione e, ovviamente, ad avanzare contro proposte e idee, se mossi tutti da un obiettivo condiviso: fare delle attività di forestazione uno dei possibili volani per il rilancio della nostra terra.
Nei prossimi giorni vigileremo affinché, come da nostra richiesta, siano avviati nel minor tempo possibile i cantieri e siano reperite le risorse necessarie, in caso contrario metteremo in campo tutte le iniziative necessarie,senza escludere la mobilitazione dell’intero settore. Al riguardo già nei prossimi giorni si terranno assemblee informative sui posti di lavoro”.

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almeno questi, a differenza del direttore del dipartimento e dell’assessore al ramo, nella loro profondissima ignoranza e nel loro generale usare il sindacato come strumento feudale volto all’elemosina delle 151 giornate (ripetiamo servono per l’accesso all’assegno di disoccupazione) che poi verrà rivenduta al “mercatino regionale del consenso”, dicono chiaramente che aspirano proprio alle bio-masse e quindi all’incenerimento di queste in impianti energetici…certo facciamo cadere un velo pietoso sui crediti emissivi di carbonio, che proprio evidentemente costoro non comprendono a cosa servano!!!

in estrema sintesi, questo piano fa letteralmente schifo, anzi è estremamente pericoloso proprio in virtù di quelle “idee” di voler sottomettere il patrimonio arboreo lucano all’industria energetica, piuttosto che a più nobili utilizzi compatibili con la necessità che abbiamo di incrementarlo sostanziosamente ed in tempi rapidi, sia per esigenze di difesa del territorio che per ricostruire quel manto forestale che diverrebbe, nella sua persistenza e sviluppo a rimediare a decenni e decenni di disboscamenti selvaggi che sono partiti dai savoia e sono continuati fino ad ieri, volano atrattivo per quel turismo “intelligente” a cui la conformazione specifica del nostro territorio dovrebbe aspirare…ma ovviamente sono discorsi troppo alti per la sindacalità reale che alligna in questa terra…speriamo per il futuro in rappresentanze sindacali più intelligenti e meno “serve”!!!

noi continuiamo a pensare che si debba fare altro in questo settore, come molte volte abbiamo detto e proposto nella massima concretezza!!!…dopo quello sui rifiuti, tireremo fuori anche il nostro piano di forestazione!!!