un sindaco che non ha capito-valsinni

Sindaco di Valsinni su ricerche petrolifere nel Metapontino

26/03/2012 11:42

BAS   In questi giorni, in alcuni comuni del metapontino – basso sinni si sta dibattendo sulla opportunità di opporsi alla richiesta della Total E&P Italia S.p.a. di eseguire lavori per la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo. Appena avuta notizia sono scesi in campo ambientalisti, antinuclearisti, esponenti politici, associazioni di cittadini (alcune formatesi per l’occasione), nonché alcune amministrazioni comunali che hanno deliberato la loro opposizione a qualsivoglia attività nel proprio territorio.
Sono certo della buona fede di chi pensa che una attività estrattiva possa creare problemi ad un territorio vocato al turismo ed all’agricoltura, ma opporsi in maniera pregiudiziale ad una attività di ricerca ( non estrattiva) mi pare un atteggiamento ideologico sbagliato ed un voler apparire a tutti i costi politicamente corretti, dividendo gli amministratori in buoni (chi difende il proprio territorio) e cattivi (chi lo vuole distruggere)”. Lo dichiara in un comunicato il sindaco di Valsinni Gennaro Olivieri.
A mio parere – aggiunge – sarebbe più corretto permettere la ricerca, che con le attuali tecnologie risulta molto poco invasiva, e successivamente, se si rileva la presenza di petrolio e quindi si potrà procedere all’estrazione, chiedere alla Total un tavolo di concertazione in cui porre tutte le condizioni a salvaguardia della salute dei cittadini e delle attività economiche. Una volta valutati i benefici e le criticità si deciderà se dare o meno l’assenso alle attività estrattive, coinvolgendo nel dibattito le popolazioni interessate”.

—————————————————————————————————————

allora costui, o ci è o ci fa o davvero nulla ha capito di come funzionano gli iter procedurali di concessione…caro sindaco di valsinni, le ricerche, ancorchè poco invasive come lei afferma (ma forse non ha letto bene le carte) sono atti del tutto propedeutici, una volta esaurite le stese ed esperite tutte le formalità di legge, alla trasformazione prima con approvazione in conferenza unificata, poi con variazione presso gli uffici ministeriali dello status della istanza, che nel caso specifico della istanza in questione, se approvata dalla regione, darebbe il via prima alle ricerche (dapprima geo-territoriali, poi con uno o più pozzi esplorativi da autorizzarsi anche essi da parte di un ente regione che finora non ha mai detto no) e poi alla trasformazione della stessa, una volta trovato greggio, gas o entrambi in richiesta di concessione…e qui viene il punto…

ora a parte le more dell’approvando decreto competitività agli art 57 e 61 che spostano le competenze in ambito ministeriale, con ciò violando persino il titolo V della costituzione, e che in caso di mancata intesa danno potestà al ministro di procedere di ufficio all’intesa (e già su questo si dovrebbe riflettere quando si parla di concertazione…), mi preme sottolinearle qualche concetto…

primo, una volta che la regione concede l’assenso, sul quale pesa solo politicamente l’atteggiamento dei comuni, il comune stesso non ha più alcuna potestà di intervento in alcuna delle fasi amministrative che seguono all’assenso stesso, e quindi fino a nuova richiesta inerente la trasformazione della natura dell’istanza (quindi a lei sarà richiesto un parere solo a trasformazione avvenuta e solo per interventi diretti nel suo comune, come la realizzazione tramite procedura v.i.a. di ricerche nel sottosuolo, anche attraverso pozzi esplorativi)…

secondo, le royalties che lei pregusta “scattano” solo alla messa in produzione in regime di concessione (quindi esperite tutte  le fasi anche amministrative della ricerca in regime di permesso di ricerca e della richiesta di concessione all’estrazione) e salvo franchigia da legge di 20.000 tonn/anno (circa 180.000 barili)…

terzo, chi le dice che sarà nel suo comune che si realizzerà un ipotetico pozzo e non, come potesta assoluta della compagnia, nel territorio di una altro comune ricadente nel permesso?…

il suo atteggiamento possibilista è sinonimo quindi o di profonda ignoranza sulle procedure (e ci potrebbe stare la buona fede) o di un atto ipocrita di indirizzo verso la sua popolazione con la scusa che le ricerche non sarebbero invasive…aggiunga quindi semmai “in questa fase”, perchè nelle prossime lo saranno senz’altro!!! (e qui la presunzione di buona fede latita alquanto)…

mi dia retta, faccia scorrere un bel no del suo comune su quella richiesta total, perchè se crede che le sarà concesso di concertare alcunchè, si sbaglia di grosso!!!

un appello quindi alla popolazione di valsinni…sorvegliate cosa fa il vostro sindaco!!!