(ANSA) – ROMA, 07 MAG – “Bisogna immediatamente riformare la legge elettorale senza aspettare le riforme istituzionali, che pure sono le benvenute”. Lo ha detto Pietro Grasso intervistato in diretta da Radio Anch’io di RadioUno. “Se una priorità come la legge elettorale viene subordinata alle riforme, allora significa – ha proseguito il presidente del Senato – che non è la vera priorità”.

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sottolineo questo lancio ansa che riprende un intervento del presidente del senato, pur puntualizzando che a mio avviso il problema non è di carattere “etico”, come pur apparirebbe, ma strettamente logistico e provo a sintetizzarlo in una domanda…”ma se dovesse cadere il governo, oltre che per avvenimenti più o meno fisiologici alla sua composizione e ancora da manifestarsi, proprio per una impasse o qualche ostacolo nel cammino verso le riforme, il paese può ancora sostenere una simile legge elettorale (voluta dal caimano e predisposta da calderoli)?”…

e proprio perchè appare chiaro a chiunque che ripetendosi quanto accaduto (poi chissà, visto che i sondaggi paiono voler consegnare il paese in mano alla destra, dopo le scelleratezze del pd e le “follie” di grillo – che fosse tutto accortamente studiato in quest’ultimo caso?), credo anche io che a questo punto la priorità sia una nuova legge elettorale ed in tempi rapidissimi per impedire nuovi e questa volta ancor più pericolosi stalli istituzionali, anche in previsione di un possibile “impedimento non temporaneo” del presidente della repubblica (per carità gli auguro personalmente vita lunga, ma a 87 anni simili calcoli son pure da farsi), impedimento al quale nell’immediato potrebbe rispondere la figura del presidente del senato in sua sostituzione, ma che comunque riaprirebbero la pagina di una nuova e difficile elezione presidenziale…

noi abbiamo provato a dare qualche suggerimento con la proposta di un doppio turno misto contestuale (proporzionale il primo e maggioritario il secondo nel medesimo turno di votazione)…