10/05/2013

è del tutto evidente che un pensiero di sinistra matura che si ponga l’obiettivo del governare, governando i cambiamenti e mediando tra gli interessi sociali, deve considerare il rapporto ed i rapporti con il capitale, sia esso finanziario che produttivo, come un rapporto maturo, giungendo a forme di coesistenza fattiva e collaborativa tra se stesso e quest’ultimo, per l’importanza che esso assume nelle sue dimensioni di referente sociale, ma nella stella polare dell’interesse pubblico (dei più) a guidare il rapporto stesso…

un po’ tutto il contrario di quello che ha finora fatto il pd, che ha accettato acriticamente la formula importata illo tempore dall’esperienza blair di una delega post-ideologica della guida dei processi alle dinamiche del capitale ed alle sue necessità, finendo per flirtare con questo troppo spesso per essere ancora credibile agli occhi della gente…

credete allora che basti un segretario od un altro per evitare il collasso o non serva piuttosto invertire la rotta e tornare a pretendere, memori ed attenti che allo status quo ante non si torna mai, che sia la politica a riprendere le redini dei processi sociali?

miko somma