15/11/2013

le riforme istituzionali “imposte” da napolitano come fondamento del “governicchione” letta suonano a revisione democratica del paese in una direzione affatto democratica(e troviamo sto coraggio di dirlo, cari compagni del pd), quando la prima riforma da fare sarebbe stata la legge elettorale proprio all’indomani della fiducia in parlamento nei numeri che c’erano…

non esistono le condizioni politiche e di personale politico (leggi intelligenza e capacità di andare oltre il proprio naso) per procedere ad alcuna riforma in questo momento, ma solo la certezza che berluskoni e grillo (i due veri pilastri su cui poggia l’architrave delle larghe intese finanziarie) vanno sconfitti alle prossime elezioni da un partito che “deve cominciare a parlare chiaro”

…e sperabilmente presto!!!

miko somma

e se la base smettesse di assumere come probiotico le banalità-becchime che gli propinano i vari leader, male non sarebbe…mantenere i neuroni attivi è prerogativa della sinistra, quindi…