inquietante

Una bomba a mano fabbricata nell’ex Jugoslavia, ma ancora in buono stato e completa di spoletta, è stata trovata in un sacchetto appeso all’ingresso degli uffici di Equitalia, a Chivasso. L’ordigno è stato rimosso dagli artificieri del comando provinciale di Torino dei Carabinieri.

Era in un involucro in nylon imbustato a sua volta in un sacchetto in carta verde, dal quale fuoriuscivano cavi elettrici. A dare l’allarme sono stati gli impiegati di Equitalia dell’agenzia, in via Aldo Moro 47.

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…dico, ma stiamo scherzando?…ora anche se è difficile che una bomba a mano possa esplodere senza urti e soprattutto quando fuoriuscendo dei cavi del tutto inutili a farla detonare anche e soprattutto mancando di un detonatore, appare chiaro che si tratti di un avvertimento, la cosa è inquietante ben oltre la rabbia che in generale quasi tutti gli italiani hanno maturato contro questa “vampiresca” agenzia con cui troppe volte sono stati valicati i limiti di esazione per fare cassa soprattutto ai danni delle persone che pur volendo pagare, non ne avevano possibilità (qualcuno dei lettori magari ricorderà i dati ufficiali del recupero fiscale che mentre ha buone capacità di recupero nei confronti dei normali cittadini, pare poi impotente proprio nei confronti di chi, dovendo somme importanti, in genere superiori ai 500.000 euro, può a buona ragione connaturarsi come evasore fiscale)…

e la cosa è inquietante perché una bomba a mano proveniente da un fronte di guerra degli anni ’90 (pur se non se ne specifica la data di fabbricazione se non in riferimento appunto all’esistenza della ex jugoslavia) non è un “oggetto” che in genere un normale cittadino che si sente vessato o tartassato da equitalia possiede…

interrogarsi non è solo compito dei magistrati e delle forze dell’ordine, ma anche dei cittadini, perché a mio avviso sta iniziando a soffiare una brutta aria nel paese, un’aria che mi ricorda, nelle ovvie differenze, periodi molto bui della nostra vita democratica recente!!!