Berlusconi: “No al dialogo
col Pd”
“Fin quando sarò al governo non mi siederò mai ad un tavolo con questi individui”. Per l’ennesima volta Silvio Berlusconi sbatte risoluto la porta del dialogo in faccia alla sinistra. Sulla giustizia come su tutto il resto. “Marxisti leninisti”, li bolla il premier, citando Dante per dire invece che il suo governo è “un nuovo inizio, il Paradiso che promette all’Italia il cambiamento necessario”. A partire da una riforma della giustizia, da fare anche mettendo mano alla Costituzione, che “si può cambiare dando poi l’ultima parola ai cittadini, perché questa è la democrazia”.
Parlamento e “garantirà i cittadini con la separazione degli ordini, perché un pubblico ministero deve avere gli stessi diritti doveri di un avvocato, andare dal giudice, bussare la porta e prendere un appuntamento”.
italiane in Afghanistan”, sostiene sicuro che “per la nuova Alitalia siano da preferire accordi commerciali con partner stranieri ad ingressi nel capitale”, promette che penserà “ad un aumento degli ammortizzatori sociali con fondi Ue se la crisi di estenderà”.
Parole tenere solo per la moglie Veronica, tornando sulla solitaria presenza di lei alla prima scaligera domenica scorsa. “Volevo farle una sorpresa, ero tornato a casa per accoglierla al suo ritorno ma mi sono ritrovato solo da solo”. E a Vespa che galante sottolinea l’eleganza della mise della first lady: “Ho visto. Ed anche molto apprezzato”.
come commentare se non con una semplice parola…eversione!!!
mdificare ancora una volta la costituzione e sull’argomento giustizia, segnatamente sul ruolo del csm che è l’organo di auto-governo di una funzione dello stato che “deve” rimanere indipendente e separata, esattamente come tutte le altre, significa stravolgere l’impianto basato sui principi generali della stessa ed avviarsi verso una dittatura del premier
ma questa eversione ha un complice che ha dimostrato una stupidità politica senza confini, topo gigio ed il suo pd, che per l’ennesima volta ha creduto alle parole che invitavano al dialogo di uno spacciatore di autoritarismo che l’italia intera dovrebbe aver imparato a conoscere sin dai tempi della famosa bicamerale di d’alema…ma questo è il clima politico che si respira in questo paese ormai sull’altro versante di una cresta sottile che divide la democrazia dalla dittatura…il delirio piduista di berluska però è tale poichè vi sono larghi settori del suo schieramento che plaudono a quelle che nessuno può più attribuire alle boutades cabarettistiche di un neofita politico, giudizi con cui si è creduto di esorcizzare un pericolo che parlava esattamente lo stesso linguaggio che pensava e praticava…purtroppo molti argomenti sono stati forniti all’eversore proprio da un centrosinistra senza alcuna identità che non fosse quella spartitoria e qualcosa in questa regione pure ne sappiamo!!!