ma di che stiamo parlando?

copincolon

TURISMO E CULTURA, PERRI (APT): LA BASILICATA E’ PRONTA

 
09/03/2009 17.20.05
[Basilicata]
                                                                                                                         

Turismo e Cultura è un binomio che può offrire un importante contribuito a far uscire l’Italia dalla dilagante che nei prossimi mesi morderà ancora di più sull’onda del drammatico contesto internazionale. E’ questa la conclusione della V conferenza nazionale biennale degli assessori al Turismo e alla Cultura che si è svolta nei giorni scorsi a Torino mettendo a confronto amministratori locali, politici, manager pubblici sul tema: “Le città della cultura. Territori, reti e innovazione per la Società della Conoscenza”.
Esperti e addetti ai lavori si sono soffermati sui numerosi punti critici del “sistema turistico-culturale”, un sistema che ha bisogno di efficienza e di un’offerta rinnovata, sperimentando nuove forme di integrazione tra pubblico e privato sul territorio. Un segnale di speranza viene, invece, dai dati sui consumi culturali: pur in presenza di un’evidente crisi economica, nel 2008, il settore ha segnato un timido ma incoraggiante +0.8%. . Negativa la performance, invece, del turismo culturale, che assicura un terzo dell’intero fatturato del settore con “una flessione preoccupante” (-4,3% secondo fonte Mercury) dopo anni di crescita costante, eppure meno pesante rispetto ad altri “comparti produttivi e del commercio”.
In calo anche gli altri segmenti del comparto (secondo dati Mercury: -2,3% turismo termale; -1,6% agriturismi; -1% balneare) per un esito finale di una perdita in un anno di 4 miliardi di fatturato e di 40mila posti di lavoro, come ricordava il sottosegretario Michela Brambilla alla Bit di Milano. Un andamento negativo che è in realtà il prodotto di una cartografia dello sviluppo turistico a macchia di leopardo, tra realtà mature come Roma che perdono colpi e altre aree, come il lago di Garda, che guadagnano posizioni significative.
In questo contesto acquista maggior valore la performance della Basilicata che in controtendenza con i dati nazionali (e soprattutto con quelli assai peggiori del Mezzogiorno: -18% di pernottamenti) ha visto nel 2008 la crescita di tutti gli indicatori: strutture ricettive (+4.3%), posti letto (+0.5%), arrivi (+3.95%), presenze (+0.30). Per il “Rapporto sulla stagione turistica estiva 2008” dell’Osservatorio nazionale del turismo”, invece, in Italia “diminuisce il numero dei viaggiatori per vacanze, sia stranieri che italiani, e soprattutto il numero dei pernottamenti, con un calo quindi anche della durata media delle vacanze”.
“Sulla centralità del binomio turismo & cultura – spiega il direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri – per il rilancio turistico della Basilicata converge le analisi di mercato sviluppate a supporto del Piano turistico regionale. In Italia sono 8 le regioni che spingono sull’asse del mare (le tre regioni meridionali ma anche le isole, le Marche, l’Emilia e la Liguria), tre su arte&cultura (Veneto, Toscana e Lazio), tre sulla montagna (Piemonte, Val d’Aosta e Friuli), quattro sulla natura (Abruzzo, Umbria, Lombardia e Trentino). Da questa analisi trova forza il tema trainante della Basilicata come il “giardino più segreto d’Italia“, per un posizionamento che combini gli assi attrattivi della natura incontaminata e delle perle degli innumerevoli giacimenti storici e culturali. L’idea forza del Ptr è quindi di un posizionamento regionale unico, che punti al valore aggiunto dell’abbinata cultura-natura, fondata sul concetto, appunto, di “paesaggio culturale”.

—————————————————————————————–

ma di che stiamo parlando?…i dati sono tutti negativi come si evince dal rapporto unioncamere di cui abbiamo già avuto modo di parlare, ma pur dando per buoni i dati citati da perri, il fatto che aumentino le strutture recettive ed i posti letto, non significa che in quelle strutture ci sia qualcuno a villeggiare o in quei letti a pernottare, tanto che se pure gli arrivi sembrano in aumento, i soggiorni fanno registrare un sostanziale 0….ma ciò che innervosisce è l’assoluta assurdità creatività da sottoscala di quella dizione di tema trainante della basilicata come “giardino più segreto d’italia” – ma che siamo nella baghdad delle mille e una notte? o si parla dei tanti segreti e misteri lucani che forse si vorrebbe far divenire un’attrattiva turistico-giudiziaria a fondo insabbiato? – e poi che combini gli assi attrattivi di una natura incontaminata – e magari!!!…ecco quello che davvero potrebbe divenire un attrattore, ma c’è un problema, anzi parecchi, petrolio, gas, rifiuti, termovalorizzatori camuffati da centrali a bio-massa, rifiuti, ecoil, chimica sporca, amianto, polivinile, stoccaggio sotterraneo di gas, etc. etc. etc. etc….è una questione di scelte strategiche per le vocazioni del territorio, non di slogan pubblicitari ad uso e consumo dei comunicati stampa – e delle perle degli innumerevoli giacimenti storici e culturali – che esistono e sono tanti ed importanti, ma gli unici giacimenti che si valorizzano in questa regione sono quelli petroliferi e quelli in esaurimento, però, della pazienza della gente che non ne può più di essere presa per i fondelli da questi costosi esempi di inefficienza sempre a spasso per congressi come moderni cicisbei di una politichina senza idee e tanta voglia di vendersi al primo venuto…che queste dichiarazioni di perri siano il belletto che rende ancor più attraente quella basilicata che è una bella donna che non si sa vendere di defilippiana memoria?…a me pare più il cerone con cui si tinge una consumata hostess per apparire ancora piacente o magari è solo l’allume di rocca?

(ndr – l’allume di rocca, noto astringente che molti ricorderanno in forma di piccole matite anti-ematiche per tagli ed abrasioni da rasatura, era usato in bordelli e lupanari, dall’antica roma fin quasi ai giorni nostri, allo scopo di restringere il lume vaginale e dare così la sensazione ai clienti più ingenui di avere a che fare con delle vergini dal costo molto più elavato delle navigate colleghe)