copincollo e commento:
ARPAB, RSU CGIL E UIL RISPONDE A RSU CISL |
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26/10/2009 13.02.53 [Basilicata] |
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“Appare quanto mai paradossale ed imprudente la difesa strumentale, ma infondata, che ——————————————————————————- non entro nella polemica sindacale, ma simili denunce viste in una prospettiva che oltrepassa la gestione dei rapporti di lavoro stanno a significare che se l’ente non funziona come dovrebbe (e ben sappiamo che non funziona affatto come dovrebbe!!!), tutto ciò non può che non riverberarsi direttamente sui compiti istituzionali di tutela ambientale…e tutti intuiamo come dietro rapporti di lavoro precario facilmente ricattabili e dietro il ricorso alle esternalizzazioni facili ci siano quelle “devianze” nei compiti di sorveglianza, monitoraggio, tutela, nelle stesse misurazioni e parametrazioni che da sempre denunciamo ora in favore del tuttappostismo petrolifero, ora di quello “feniciano” e via discorrendo…qualcuno poi ricorderà la famosa ed infelice frase di sigillito circa il “punto zero” delle emissioni in val d’agri mai misurato (e che peccato – diciamo noi!!!) e qui siamo alla nota politica, all’attachment diretto ad un sistema di potere permissivo e facilmente influenzabile dai poteri forti dell’economia che di fatto ha costruito attraverso assunzioni clientelari un carrozzone inutile volto a legalizzare o rendere più legali situazioni che “devono” trovare legittimazione formale e la trovano in un ente confermativo di volontà altre…un istituto quello dell’arpab non dissimile dal suo omologo campano, quello infiltrato dai mastelliani, ed anche qui scorrendo l’elenco dei suoi dipendenti, funzionari e dirigenti troveremmo sorprese assai inedite, seppur in alcuni casi facilmente prevedibili…che la cultura del tuttapposto cresca anche nella cultura del clientelarismo?…io ne sono del tutto convinto!!! |