riporto questa dichiarazione di salicone (pd):

PROVINCIA PZ, SALICONE (PD):APRIRE CONFRONTO FRA ISTITUZIONI

 
02/12/2009 12.06.42
[Basilicata]

“Dichiarare lo stato d’emergenza della città di Potenza, sembrerebbe voler esasperare una questione che, posta in questi termini, porterebbe a facili strumentalizzazioni, soprattutto in tempi da considerarsi sospetti. Si tratta, invece, di riaprire un serio confronto fra istituzioni, forze politiche e cittadini per comprendere e verificare, alla luce di fatti vecchi e nuovi, il destino ed il ruolo del capoluogo”. E’ quanto dichiara il consigliere provinciale di Potenza Antonio Salicone (Pd).
“La chiusura della caserma, la paventata chiusura dei corsi di laurea universitari, il trasferimento della direzione delle ferrovie italiane – aggiunge Salicone – si aggiungono ad altri atti che in questi ultimi anni hanno visto svuotare il capoluogo di quelle funzioni rilevanti e necessarie a conferire alla città un ruolo nei confronti della sua provincia e dell’intera regione. Non siamo in assenza di un progetto, ma siamo nella condizione di esprimere forti dubbi sulla possibilità che esso possa realizzarsi”.
Secondo Salicone “la questione del ruolo della città, del rapporto dialettico con il suo territorio, si è già evidenziato fin dagli anni sessanta, in un periodo di forte fervore programmatorio iniziato con il Piano proposto dal Comitato di Studio della Camera di Commercio e con il primo schema di sviluppo economico redatto dal C.R.P.E. nel 1967 e ha trovato maggiore concretezza nei progettiobiettivo 1973-1977 proposti dalla Giunta regionale. E’ proprio con l’istituzione dell’Ente Regione e con il consequenziale trasferimento dei poteri dalle sedi romane alle sedi regionali – continua Salicone – che prende corpo una prima proposta concreta che affida alla città un nuovo ed interessante ruolo. “Potenza Città Regione” sembra essere lo slogan che identifica una complessa ed articolata proposta rafforzata da una nuova capacità decisionale decentrata in materia di urbanistica, economica, culturale e politica. Potenza Città Regione è il capoluogo che offre ad un territorio più vasto servizi altamente qualificati, fruibili attraverso un programma di mobilità interna ed esterna. Sono le stesse istituzioni presenti in città, insieme all’ospedale, all’università, alle scuole, alle banche, alle strutture sportive, agli spazi culturali, ai musei, agli enti pubblici e privati, a rappresentare l’offerta del capoluogo all’intero territorio regionale”.

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caro salicone, ma ciò che manca è invece proprio il progetto, altro che i dubbi sulla possibilità di realizzarlo…sempre nella scorsa tornata elettorale quando abbiamo tentato di mettere in evidenza che la città capoluogo deve necessariamente vivere in sinergia con il territorio provinciale e regionale, abbiamo tentato di ragionare su una ipotesi che ponesse potenza al centro di una rete di servizi e competenze vecchie e nuove che potessero fare da volano al rilancio di una città da cui giocoforza dipendono i destini di molte altre comunità, e non solo nel suo immediato hinterland, siamo stati ascoltati come i marziani che parlavano di trasporti pubblici gratuiti in città o di uffici e servizi per l’accoglienza e l’indirizzamento dei visitatori a qualunque titolo in città…certo eravamo molto più piccoli in termini di visibilità nei mesi di aprile e maggio, ma stia pur certo che ad una maggior visibilità corrisponderà non solo una maggior capacità di intercettazione dell’attenzione pubblica alle nostre proposte, ma anche una maggiore ampiezza delle soluzioni che proporremo ad una serie di problemi che non crediamo sia solo la cattiva fede o la distrazione di atenzione di tanta politica regionale a non voler risolvere, ma molto più spesso una vera e propria “limitatezza di orizzonti”, che a voler essere più cattivi definiremmo stupidità…niente di personale, per carità, ma c’è una classe dirigente lucana che dai più piccoli comuni ed uffici e più su fino a via anzio proprio dovrebbe tornarsene a casa!!!