riporto questa dichiarazione di salicone (pd):
PROVINCIA PZ, SALICONE (PD):APRIRE CONFRONTO FRA ISTITUZIONI |
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02/12/2009 12.06.42 [Basilicata] |
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“Dichiarare lo stato d’emergenza della città di Potenza, sembrerebbe voler esasperare una questione che, posta in questi termini, porterebbe a facili strumentalizzazioni, soprattutto in tempi da considerarsi sospetti. Si tratta, invece, di riaprire un serio confronto fra istituzioni, forze politiche e cittadini per comprendere e verificare, alla luce di fatti vecchi e nuovi, il destino ed il ruolo del capoluogo”. E’ quanto dichiara il consigliere provinciale di Potenza Antonio Salicone (Pd). ——————————————————————————- caro salicone, ma ciò che manca è invece proprio il progetto, altro che i dubbi sulla possibilità di realizzarlo…sempre nella scorsa tornata elettorale quando abbiamo tentato di mettere in evidenza che la città capoluogo deve necessariamente vivere in sinergia con il territorio provinciale e regionale, abbiamo tentato di ragionare su una ipotesi che ponesse potenza al centro di una rete di servizi e competenze vecchie e nuove che potessero fare da volano al rilancio di una città da cui giocoforza dipendono i destini di molte altre comunità, e non solo nel suo immediato hinterland, siamo stati ascoltati come i marziani che parlavano di trasporti pubblici gratuiti in città o di uffici e servizi per l’accoglienza e l’indirizzamento dei visitatori a qualunque titolo in città…certo eravamo molto più piccoli in termini di visibilità nei mesi di aprile e maggio, ma stia pur certo che ad una maggior visibilità corrisponderà non solo una maggior capacità di intercettazione dell’attenzione pubblica alle nostre proposte, ma anche una maggiore ampiezza delle soluzioni che proporremo ad una serie di problemi che non crediamo sia solo la cattiva fede o la distrazione di atenzione di tanta politica regionale a non voler risolvere, ma molto più spesso una vera e propria “limitatezza di orizzonti”, che a voler essere più cattivi definiremmo stupidità…niente di personale, per carità, ma c’è una classe dirigente lucana che dai più piccoli comuni ed uffici e più su fino a via anzio proprio dovrebbe tornarsene a casa!!! |