CRPO A PRIMA CONFERENZA MONDIALE DONNE LUCANE NEL MONDO
 
11/12/2009 02.58.05
[Basilicata]

  (ACR) – Le componenti della Commissione regionale per le Pari Opportunità della Regione Basilicata, Teresa Gullà e Lella Romagno, designate a partecipare alla Prima Conferenza delle donne lucane nel mondo che si svolge a Paipa, in Colombia, hanno aderito in pieno al progetto finalizzato a favorire l’incontro e l’instaurarsi di rapporti di scambio e di collaborazione per l’istituzione di una rete mondiale delle donne lucane. Con le loro relazioni, hanno portato un contributo importante all’evento. Teresa Gullà dopo aver ricordato che “nel 1993, in Colombia, e precisamente a Cartagena, i Sassi di Matera sono stati dichiarati patrimonio mondiale dell’Umanità, durante la Conferenza mondiale dell’Unesco”, ha proposto “un progetto per l’estensione della vaccinazione per il papilloma virus che consente di prevenire il cancro del collo dell’utero, attualmente riconosciuto come prima causa di morte delle donne colombiane”. “Secondo l’Oms – riferisce Gullà – l’82 per cento di nuovi casi di questa grave patología si verifica in Africa e in America Latina”.
Il progetto prevede – spiega la componente della Crpo – un fondo comune finalizzato all’acquisto dei vaccini per le donne lucane residenti all’estero, iniziando dagli stati in cui e’ più alta l’incidenza della patología, auspicando che questa iniziativa divenga impegno prioritario all’interno del progetto ‘Donne lucane nel mondo'”. A Teresa Gullà è stata richiesta, nell’occasione, una concreta e fattiva collaborazione dalle donne rappresentanti le associazioni lucane di Panama, Ecuador, Argentina, Cile, Venezuela, Colombia, Uruguay e Perù. La Crpo ha realizzato un opuscolo informativo sullo sviluppo del carcinoma ad opera del papiloma virus, curato dalla stessa dott.ssa Gullà che sarà inviato alle associazioni per svolgere un programa educativo che spinga le ragazze lucane residenti all’estero alla prevenzione ginecologica.
Lella Romagno, che ha partecipato alla Conferenza anche come rappresentante della Cgil di Basilicata, dal canto suo, ha parlato in maniera approfondita “delle tematiche del lavoro, riconoscendo il valore della gente lucana che molti anni fa ha lasciato la Basilicata per cercare un futuro migliore”. La Romagno ha, quindi, affrontato le tematiche della precarietà, soffermandosi “sull’importanza delle donne nel mondo del lavoro, facendo rilevare la necessità di mettere in campo azioni mirate per contrastare il fenomeno della disoccupazione femminile e per garantire ‘la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro delle donne’, questioni risultate comuni nella vita sociale e lavorativa qualunque sia il Paese in cui le donne vivono”.

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non ci sono parole…eventi inutili sempre a carico nostro!!!…ma in base a quale regola si individuano le donne lucane nel mondo da vaccinare?…la partecipazione a qualche associazione od una inesistente anagrafe?…non sarebbe meglio far confluire fondi di contribuzione nei rispettivi programmi nazionali ed assicurarsi della corretta prassi di vaccinazione, piuttosto che adombrare impossibili programmi di individuazione anagrafica dei soggetti…quell’opuscolo realizzato da una delle relatrici è stato compensato e nel caso quanto?…e per quella partecipazione anche a nome della cgil, contribuisce il sindacato alle spese di viaggio ed alloggio del soggetto in questione?…e quanta gente si è recata in delegazione-viaggio premio in colombia?

3 pensieri su “

  1. anche io voglio andare in colombia aconoscere le colombiane lucane…..vi prego aiutatemi…magari solo mazza pensione….vado di corsa aiscrivermi alla cgil

  2. ahahaha….marcella, perchè non ci parli di te e del tuo lavoro, e magari anche del significato reale di operazioni come questa di cui discutiamo?…se mi invii via e-mail qualcosa la pubblico volentieri

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