acquedotti loro

ASSEMBLEA AL, APPROVATO PIANO DEGLI INVESTIMENTI
 
11/12/2009 14.16.50
[Basilicata]

È di oltre 400 milioni di euro il piano triennale (2010-2012) degli investimenti di Acquedotto Lucano approvato questa mattina nel corso dell’Assemblea dei Soci.
Nei prossimi anni si provvederà a soddisfare le esigenze e i fabbisogni delle singole realtà territoriali e in particolare si realizzerà: il completamento dell’installazione dei misuratori delle utenze pubbliche, delle utenze private e delle fontane pubbliche, l’ottimizzazione della gestione con la riduzione delle perdite grazie all’adeguamento e alla ristrutturazione delle reti idriche, il potenziamento di alcuni schemi con interventi sulle addutrici e sui sollevamenti, la riduzione delle spese energetiche e di quella dei volumi immessi, la progettazione e il potenziamento degli impianti di depurazione a servizio di alcuni Comuni.
Parte delle risorse economiche individuate (complessivamente la disponibilità è data dagli introiti delle tariffe e dai fondi pubblici) saranno utilizzati da Acquedotto Lucano per 5 aree di intervento: gli schemi idrici intercomunali regionali a cui saranno destinati 162 milioni euro; gli acquedotti comunali e reti di distribuzione idrica per i quali è previsto un investimento di 123 milioni 250 mila euro; le reti fognarie a cui saranno destinati 38 milioni 950 mila euro; gli impianti di depurazione per i quali è previsto un investimento di 47 milioni 550 mila euro; gli interventi per la riduzione dei consumi energetici ai quali si farà fronte con 16 milioni 500 mila euro. Acquedotto Lucano si conferma, in questo modo, la prima stazione appaltante della Regione Basilicata e si colloca nel panorame regionale come Società maggiormente capace di condizionare, favorevolmente, la crescita del Pil della Basilicata. Va ricordato, infatti, che Acquedotto Lucano ad oggi ha appaltato 117 interventi per un importo di circa 320 milioni di euro. Interevnti che, è notizia degli ultimi giorni, hanno ricevuto valutazione positiva da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che, tra l’altro, si è espresso positivamente anche sul sistema di governance della Società lucana.

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a parte la stupidaggine finale tutta teorica e soprattutto molto vecchia, degna di uno schema da politica economica tardo-democristiana sposato in pieno dai “demamogo-cristi” della giunta regionale e dintorni, che gli appalti dati da un ente pubblico e che muovono il pil, poi alla fine si riversino direttamente sulla comunità attraverso il lavoro (cosa che presuppone che le regole dei contratti nazionali siano rispettate nei sub-appalti, quindi diritti negati) e non solo nei ricavi delle ditte ed in qualche “ritorno” per il sistema appaltante, ciò che fa pensare è che il miglioramento della rete idrica lucana, operazione di tipo straordinaria, viene affidato anche all’ammontare delle bollette pagate, che servirebbero invece alla gestione ordinaria…di fatto i lucani pagano di tasca propria attraverso il servizio, opere che dovrebbero essere finanziate da fondi ben differenti e provenienti o dalla fiscalità generale attraverso i fondi attribiuti alle regioni, o dalle contribuzioni pubbliche, europee e nazionali…un giochetto contabile che frutta molto alla regione basilicata e che consente ad acquedotto lucano di costruirsi nuove reti che di fatto, sostituendo le vecchie, non sono più di proprietà ato, quindi del settore pubblico, ma di proprietà privata di una spa seppur per ora ancora pubblica, quindi acquedotti loro…come privatizzare l’acqua e farla pagare pure al popolo!!!…meditiamo gente meditiamo