lo statuto – titolo III – la vita democratica nel partito

STATUTO – Titolo III – LA VITA DEMOCRATICA NEL PARTITO

 

Art. 10 Diritti dell’iscritto

a). Ogni iscritto a Comunità Lucana ha il diritto di partecipare alle attività, alla discussione e ai meccanismi decisionali del Movimento con piena libertà di fare proposte di discussione e di lavoro ed è inoltre suo diritto che queste proposte vengano prese in esame ed abbiano una risposta, oltre che potere essere messe ai voti delle assemblee e direttivi nei modi consentiti dal presente statuto.

b). Ogni iscritto ha il diritto di sostenere liberamente le proprie opinioni e di formulare critiche ad ogni istanza del partito, avendo altresì diritto a che dette critiche vengano verbalizzate e nel caso esse determinino necessità di voto sulle istanze in esso contenute in forma di mozione che vengano votate nello stesso ambito nel quale sono state formulate, purché  tali critiche avvengano nelle sedi proprie dell’espressione della vita del partito stesso e siano coerenti ai principi espressi nello statuto.

c). Ogni iscritto ha il diritto di esprimere anche esternamente al partito le proprie opinioni politiche, senza che ciò impegni in alcun modo il movimento se non nei limiti e modi consentiti per gli incarichi direttivi.

d). Ogni iscritto, fermo il vincolo di pre-iscrizione, ha il diritto di elettorato attivo e passivo secondo le norme del presente statuto, con ciò intendendosi sia la legittimità ad esprimere sempre e senza limitazioni, perdurando lo stato di vigenza della sua tessera,  il proprio voto per la scelta delle cariche elettive interne al movimento, sia a proporsi in prima persona, e così sottoporsi a giudizio tramite votazione, per lo svolgimento delle stesse.

e). Ogni iscritto ha il diritto di essere informato delle discussioni e delle decisioni da parte delle varie istanze organizzate del movimento, discussioni e decisioni che, ove presenti, dovranno indicare sempre le mozioni di minoranza. 

Art. 11 Doveri dell’iscritto

a). Gli iscritti a Comunità Lucana sono tenuti a contribuire alla realizzazione delle proposte e delle iniziative del partito assunte in sede collettiva e dagli organi dirigenti, a promuoverne la crescita, a prendere parte alla sua vita interna e ad avere in essa comportamenti democratici, solidali, leali ed improntati ai principi di rispetto delle differenze opinioni, nonché di genere, anagrafiche, provenienza, condizione sociale ed economica, a contribuire al suo finanziamento e a votarne sempre le liste elettorali, ad esserne un sostenitore nella società e nelle sue varie istanze, ad essere candidati, previa disponibilità personale, nelle sue liste elettorali.

b). Gli iscritti a Comunità Lucana accettano senza riserve di sottoporre i propri comportamenti al giudizio della commissione di garanzia, ove si evidenzino palesi incongruità tra quanto ai diritti-doveri del tesserato, regolati da questo statuto, e quanto invece praticato sia nella vita interna al partito, con comportamenti ed atti non conformi allo statuto ed ai suoi principi ispiratori, sia nella vita esterna a questo, quando comportamenti privati del tesserato siano sottoposti al vaglio della giustizia civile e penale per presunti reati gravi in sede istruttoria e dibattimentale (causa di sospensione temporanea della tessera e degli incarichi di partito) e fino a sentenza definitiva sugli stessi (causa di ritiro immediato della tessera).

c). Gli iscritti a Comunità Lucana accettano senza riserve le decisioni assunte a maggioranza e negli organi di partito come criterio di formazione della volontà politica del partito, potendo esprimere altresì il proprio dissenso interno esclusivamente nelle sedi di discussione e di deliberazione nelle modalità descritte, in ogni caso rispettando, assumendo ed adoperandosi con lealtà e correttezza affinché le stesse decisioni collettive siano rese concrete ed operative anche quando, assunte, su di esse si sia espresso proprio personale dissenso.

d). Gli iscritti a Comunità Lucana hanno il dovere di informare gli organismi dirigenti locali e regionali ed il Collegio Regionale di Garanzia di ogni irregolarità o malfunzionamento del partito e di ogni atto e/o comportamento degli iscritti che sia ritenuto violare le norme del presente statuto e comunque poco confacente al complesso dei diritti e doveri del tesserato ivi sanciti in ogni sua parte, rispettando in ogni caso le decisioni degli organismi competenti che in merito a tale informativa assumeranno decisioni. 

Art. 12 Libero dibattito e partecipazione dell’iscritto

a).  Il libero dibattito e la pluralità delle posizioni rappresentano l’essenza della vita democratica del partito, che è impegnato nei suoi organismi alla ricerca costante della sintesi tra le differenti posizioni, senza che alcuna di esse, anche quando sia maggioritaria una proposta differente, ne venga sminuita nel valore democratico di espressione e senza che alcuna di esse, anche quando sia minoritaria, possa dare origine a non condivisione delle scelte assunte a maggioranza.

b).  Ogni iscritto al partito che ricopra incarichi negli organismi ha il dovere di informare gli iscritti delle decisioni attinenti al proprio incarico in sede assembleare e di permettere che gli iscritti esprimano le proprie opinioni, critiche e suggerimenti in modo libero ed assolutamente non condizionato, avendo obbligo non solo di informare correttamente sui propri atti, ma concorrendo alla migliore e più ampia possibilità di espressione di ogni voce nelle sedi di dibattito.

c).  E’ fatto obbligo ad ogni iscritto di denunciare agli organismi competenti ogni lesione o tentativo di lesione del principio del libero dibattito tra gli iscritti al partito, anche quando tali eventi non riguardino personalmente la propria sfera di espressione, essendo cura di ogni appartenente al partito che in ogni sua istanza tale principio venga rispettato ed è obbligo degli organismi competenti raccogliere la denuncia ed indagare sui fatti oggetto di denuncia, siano essi comportamenti personali o di gruppi di iscritti o anomalie nell’applicazione o nel merito delle norme statutarie a riguardo, circostanza questa che deve trovare temporanea soluzione fino a deliberazione in ambito di Congresso Regionale.

d).  Il partito della Comunità Lucana si fa interprete di ogni forma di informazione e dibattito tra i suoi iscritti anche nelle forme e nei mezzi della comunicazione elettronica, avendo cura attraverso deliberazione del Congresso Regionale, di individuare i mezzi e le forme in cui a tale dibattito segua la partecipazione alle decisioni assunte attraverso espressione di voto.

e).  Ogni proposta, critica o censura deve avvenire nelle sedi ad esse competenti e nei tempi e modi stabiliti dal presente Statuto, riservando alla forma della mozione da iscriversi all’ordine del giorno e da sottoporre a dibattito ed eventualmente a votazione tra gli iscritti, sia in sede locale che in sede regionale, la priorità di discussione e quindi di votazione nel merito, fermo restando la possibilità di discutere in assemblea anche con altre forme che si rendano necessarie, ma non potendosi su queste addivenire a votazione, che rimane esclusiva rispetto alla sola mozione iscritta all’ordine del giorno.

f).  E’ facoltà di ogni iscritto chiedere preventivamente in sede di formazione dell’ordine del giorno che al dibattito possa dare contributo su materie specifiche e solo su queste, anche chi non sia iscritto al partito, ma abbia competenze comprovabili ed accettate, nella potestà dell’organismo che lo redige di rifiutare a maggioranza dei suoi membri la proposta quando la materia del contributo o la competenza specifica venga ritenuta non utile, fuorviante o strumentale e la rispondenza etica ai principi statutari del soggetto proposto sia acclarabile od evidente, avendo comunque l’organismo obbligo di indicare le l’eventuale richiesta e motivazioni dell’esclusione, a margine dell’ordine del giorno.

g).  Non è in alcun modo ammissibile al dibattito qualsiasi proposta di discussione o votazione che leda sia iprincipi di legalità previsti dalle vigenti leggi, sia i principi sanciti nella Costituzione Italiana e nel presente Statuto.