Imu, Braia: intera filiera agricola a rischio indebolimento

14/03/2012 09:41

Il capogruppo del Pd: “L’imprenditore agricolo deve continuare ad usufruire di una fiscalità ad hoc. Anche la Regione Basilicata, dopo Piemonte, Toscana e Lombardia, approva una mozione proposta dal Partito Democratico”

ACR   “L’imposta municipale unica (IMU) è un tema di assoluta attualità la cui prossima applicazione rischia di indebolire ulteriormente, oltre la crisi congiunturale, il sistema produttivo nazionale in generale e in particolare l’intera filiera agricola”. Ad affermarlo il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Luca Braia che sottolinea come “le nuove disposizione dell’esecutivo Monti ed in particolare il Decreto 23 del 2011, ne hanno anticipato l’entrata in vigore all’anno in corso, rendendo, in linea con quanto già sostenuto dal presidente De Filippo nell’ambito della Conferenza Stato Regione, quanto mai urgente e necessario provvedere ad una revisione complessiva dei moltiplicatori da applicare, soprattutto quelli che riguardano gli immobili agricoli”.

La questione ruota attorno al concetto dell’assoggettabilità: lo spirito del legislatore – si domanda Braia – ha come obiettivo la ‘terra’ come valore che crea valore, l’agricoltura come ‘bene comune’ o come puro e semplice ‘investimento’? Noi siamo convinti che l’imprenditore agricolo, così come già previsto, debba continuare a ad usufruire di una fiscalità ad hoc che riconosce loro, oltre il ruolo di attore economico primario, soprattutto in Basilicata, il ‘servizio’ reso alla società per la salvaguardia e manutenzione del territorio. La mozione presentata ed approvata all’unanimità durante i lavori del Consiglio va esattamente in questa direzione”.

“Insieme ai colleghi in Consiglio del Pd – conclude il capogruppo – abbiamo voluto convogliare l’attenzione e l’impegno del Presidente e della Giunta regionale unitamente ai parlamentari lucani e alle associazioni di categoria per continuare un’azione di sensibilizzazione del Governo centrale a questi temi, anzitutto per cogliere l’opportunità di esentare dal pagamento dell’imposta i fabbricati rurali ad uso strumentale e prevedere il giusto accatastamento dei beni dell’attività agricola. Abbiamo chiesto, inoltre, un impegno diretto verso l’Anci nazionale per richiamare l’intervento dei Comuni, che si dovranno esprimere entro il 30 giugno prossimo, al fine di poter applicare le aliquote minime; per il mondo agricolo nostrano, poi, la richiesta formulata al presidente De Filippo intende esaltare il concetto di equità, affinché sull’intero territorio regionale la tassazione sia minima ed omogenea sul sistema produttivo in generale e sul settore agricolo in particolare già fortemente colpito da quelle gravi calamità atmosferiche che hanno interessato la Basilicata negli ultimi mesi “.

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a volerci scherzare verrebbe da dire che più di così l’agricoltura proprio non può essere rovinata!!!…braia (e l’intero pd) fa parata di buone intenzioni…critica monti, ma lo sostiene e lo sostiene anche sulla dissennata politica dell’imu applicato indiscriminatamente proprio al comprato primario già vessato da logiche di strutture mercantile che non afferiscono alle aziende ed alle loro capacità in quanto tali, ma alla struttura organizzativa di un mercato “bestiale” sul quale non si vuole intervenire…ipocrisie quindi che fanno cassa (o dovrebbero) in tempi di elezioni, quando il voto delle categorie, traslato dalle organizzazioni sindacali può far comodo!!!