satriano…il consiglio comunale dice no alle trivellazioni

vi comunico con quella gioia soddisfatta delle battaglie civili vinte prima di tutto perchè ci si crede fortemente, che questa sera in una seduta aperta il consiglio comunale di satriano (PZ) ha detto no alle trivellazioni della shell…dopo i comuni di brienza, sasso di castalda, anche satriano si aggiunge ad una lista che a partire da potenza vorremmo divenisse tanto lunga da comprendere ogni comune della nostra regione…eravamo lì, invitati dal comitato satria-no! alle trivellazioni ed abbiamo testimoniato la nostra soddisfazione di lucani alla cittadinanza di satriano…fuori le multinazionali dalla basilicata!!!…miko.

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la risposta del sottosegretario

caso monte grosso…proviamo a fare due considerazioni sulla lettera di risposta di alfonso gianni (sottosegretario alle attività produttive) alla richiesta di sospensione dell’autorizzazione in questione della deputata angela lombardi e della senatrice annamaria palermo, sollecitate illo tempore dal comitato no oil potenza ad un intervento in merito…lettera del sottosegretario d’altronde da noi e dalle interessate già consegnata alla stampa…
la lettera non introduce quasi nessuna novità, e dico quasi, perchè in realtà ci fornisce un elemento prezioso per dipanare tutta la faccenda della perforazione a monte grosso, che solo a prima vista pare grottesca…
leggiamo che la richiesta di un provvedimento di sospensione per “…un progetto esplorativo per ricerca di idrocarburi denominato monte grosso 2…” inoltrata dalle due parlamentari lucane, reca la data del 5 febbraio 2008…il 19 febbraio 2008 il sottosegretario ci dice che dalla data del 17 dicembre 2007 con un decreto ministeriale si sospende il permesso di ricerca serra s. bernardo, permesso in cui è compreso anche il sito di monte grosso…sembrerebbe che il ministero abbia voluto darci una mano prima ancora che noi chiedessimo nulla…e invece, come ho già avuto modo di scrivere (vedi ns. articolo del 16 febbraio 2008 integrazione al comunicato…), conoscendo già il decreto dal buig del 31 dicembre 2007, la sospensione del permesso serra s. bernardo riguarda il solo decorrere temporale del permesso stesso, che altrimenti sarebbe andato in scadenza il 23 febbraio 2008, cioè dopodomani, e soprattutto allo scadere di un sequestro sul sito monte grosso operato nel dicembre 2007 dal corpo forestale dello stato di potenza…
quella della sospensione è una mossa a cui si ricorre spesso prima della scadenza di un permesso e che per serra s. bernardo sarebbe già la seconda (vedi ns. articolo del 17 febbraio 2008 eccovi la lista delle perforazioni…in cui troverete tutti i dati sul permesso serra s. bernardo, ad eccezione dell’ultima sospensione)…ricordiamo che la concessione originaria è del 11 luglio 1994 e che tra sospensioni varie ed una proroga siamo arrivati all’oggi…quindi nulla cambia e tutto si sospende…
ma l’elemento di novità della lettera del sottosegretario, tra l’altro già contenuto nel decreto di sospensione del 17 dicembre, è che, stante una “vivace azione di protesta del nostro comitato, tale sospensione si deve solo al mancato invio di una valutazione di impatto ambientale da parte della regione basilicata a riguardo del pozzo monte grosso 2, ribadendosi così per espresso una competenza assoluta della regione basilicata in materia di valutazione di impatto ambientale, leggi v.i.a, dell’opera di trivellazione…
l’unica valutazione di impatto ambientale di cui siamo a conoscenza è quella presentata in data 30 novembre 2006 della società intergas più srl, per la quale si sarebbe dovuto provvedere alla valutazione entro i 60 giorni (motivo per cui si sopendono i limiti temporali del permesso), e che il comitato tecnico regionale per l’ambiente approva solo in data 10 agosto 2007, con la strana composizione di voto che già conosciamo (vedi ns. articolo del 27 12 2007 – la delibera di giunta)…un vero pastiche burocratico, penserebbe chiunque…noi abbiamo le nostre idee al riguardo, ma andiamo al dunque nell’immediato…
crediamo che a questo punto le parole di un sottosegretario di stato abbiano il loro peso in tutta la faccenda…l’assessore santochirico nella ormai nota trasmissione televisiva “doppia battuta” del 1 febbraio 2008 non solo fornisce cifre e stato di permessi ed istanze campate in aria, ma a riguardo delle affermazioni di competenza egli cita il ministero delle attività produttive come unico referente decisionale…bene se il ministero ci dice che è competente in via assoluta la regione, noi cittadini a chi dobbiamo dare retta?…certo le scelte energetiche che portano alle trivellazioni sono del ministero, ma le regioni possono opporsi con lo strumento della valutazione di impatto ambientale ed in modo assoluto (vedi il ns. articolo del 9 febbraio 2008 vincere conto i petrolieri si può…caso paderno d’adda – 2002)…e se questa delle competenze è l’ulteriore inesattezza madornale, blandente ed offensiva dell’intelligenza comune fornitaci, per questa inesattezza circa le competenze invitiamo ancora una volta l’assessore santochirico a rassegnare le sue dimissioni…e poi una ancora domanda…che ci sia qualcosa di strano sotto tutta questa storia?…
chiediamo ufficialmente alla magistratura di intervenire al più presto per dipanare questo interrogativo
che ormai assilla l’intera società lucana, intervento dal quale potrebbero venir fuori elementi inquietanti sui quali a noi normali cittadini non è lecito indagare, ma legittimo sospettare e di cui abbiamo il sacrosanto diritto di sapere…miko
  

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Decrescita contro globalizzazione e deregolamentazione

Nel congratularmi con tutte le associazioni (compresa la mia: il CAI), i movimenti, i sindacati, i comitati, i partiti della sinistra arcobaleno, gli altri partiti e con tutti i cittadini che aderiscono a questa lotta, vorrei esprimere con forza un concetto che il Comitato NO OIL sta valorizzando e comunicando in ogni sua manifestazione e iniziativa:
UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE!
In questi giorni siamo affogati da dibattiti televisivi, slogan e televendite da parte dei vari rappresentanti di una classe politica del tutto autoreferenziale e incapace di affrontare e risolvere la complessità dei problemi della modernità che, appunto richiede analisi, strategie, soluzioni complesse e multidimensionali e non solo particolari, settoriali, demagogiche: banali.
Tutti si differenziano e fanno annunci di programmi , obiettivi, anche di valori e principi…
Ma  tutti sono accomunati da una medesima logica: quella di difendere l’attuale visione del mondo e dello sviluppo, fondato sul PIL, sulla crescita economica e produttiva senza limiti, sul consumo inutile e superfluo, sulla globalizzazione selvaggia, sullo scambio di merci, che non sono solo quelle prettamente materiali, ma includono anche i beni naturali come l’acqua e l’aria, i patrimoni ambientali e culturali, gli esseri umani, altri beni immateriali quali la democrazia, la legalità, l’equità e la solidarietà sociale, etc.
Il modello di crescita economica , di produttività e competitività difeso e idolatrato da questa classe politica e dirigenziale e dai partiti è il modello costruito in questi ultimi cinquant’anni dai poteri finanziari ed economici, quelli delle multinazionali, della finanza e del WTO (L’organizzazione mondiale del commercio), che le rappresenta tutte. 
Questi burocrati, chiusi in un palazzo di Ginevra, dettano ormai le leggi politiche, economiche, quelle della sopravvivenza o meno dei paesi poveri; hanno annullato la sovranità delle nazioni e dei popoli, promuovono i programmi politici ed economici degli stati e delle nostre classi politiche. nazionale e locali. 
Questo modello di sviluppo è la causa:
-del crescente divario tra ricchi (pochi e sempre più potenti e senza nome) e i poveri (sempre più numerosi), tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo;
-delle nuove colonizzazioni che le potenze (USA e Russia in particolare) stanno attuando in continenti come l’Africa attraverso guerre di pacificazione o di esportazione di democrazia, con il sostegno delle banche e delle multinazionali;
-delle colonizzazioni nei nostri territori, con la privatizzazione di beni comuni quali l’acqua, l’esportazione di modelli di sviluppo turistico e industriale distruttivi per i territori, le perforazioni selvagge per estrarre combustibili fossili (petrolio, gas, etc.);
-della legittimazione del lavoro precario, dei salari sempre più vicini a quelli già applicati nel terzo mondo, delle morti sul lavoro;
-della vile perpetuazione ed evidenziazione di falsi problemi ed emergenze finalizzate a mantenere le comunità in uno stato di continua tensione, paura, emarginazione, necessità, in modo da poterle controllare utilizzando paure insicurezze e disperazioni appositamente create;
-del bombardamento mediatico per abituare i cittadini a non pensare criticamente, a deresponsabilizzarsi, a consumare merci inutili e costose, a consumare e distruggere sempre più velocemente, così da alimentare quel ciclo di produzione-consumo-rifiuti senza il quale il loro modello di crescita  e sviluppo non può alimentarsi.
UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE: E’ NECESSARIA UNA RIVOLUZIONE CULTURALE CHE SPEZZI QUESTO FOLLE CIRCUITO E INTERROMPA QUESTA IPNOSI DI MASSA (NECESSITA’ DI PRODURRE-CONSUMARE-DISTRUGGERE SEMPRE PIU’ VELOCEMENTE), CHE COSTITUISCONO I NUOVI STRUMENTI DEL TOTALITARISMO ESERCITATO SULLE NAZIONI E SUI POPOLI.

QUESTA NON E’ DEMOCRAZIA E’ SOLO UNA FORMA DI MISTIFICAZIONE AL SERVIZIO DEI POTENTI: APRIAMO GLI OCCHI E LE MENTI!

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adesioni

Prima di ulteriori “proteste” segnalo altre due adesioni:

centro di documentazione “Michele Mancino”, università della saggezza di potenza e sant’angelo le fratte.

nicola

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