31/10/2012

la fiat deve riassumere 19 operai iscritti alla fiom per una sentenza del giudice del lavoro e cosa fa?…licenzia 19 operai con il risultato di creare un odio sociale basato però su un errato comportamento aziendale, incrementando quella guerra dei poveri che tanto serve ai poteri forti…e come lo potremmo definire un simile comportamento che riporta le lancette della storia indietro di almeno 60 anni, modernità?…

lasciatemi esprimere però la mia gioia per l’assoluzione perchè il fatto non sussiste di nichi vendola…sono contento!!!…nonostante tutte le mie critiche su molto del suo operare come presidente della regione puglia e come leader del partito che ha “ucciso” rifondazione

miko somma

election day

Cancellieri: election day Lazio-Lombardia-Molise

31 ottobre, 13:49  Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha confermato che le elezioni Regionali di Lazio, Lombardia e Molise saranno in un unico giorno e la prima data utile e’ il 27 gennaio.

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addio alla provincia di matera

Ok al decreto legge Province diventano 51

Patroni Griffi: la riforma sarà attiva dal 2014, elezioni si terranno a novembre 2013

31 ottobre, 13:53

ROMA – Il decreto legge di riforma delle Province e’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri.  Il decreto sulle Province prevede “51 province comprese le città metropolitane”. Lo ha annunciato il ministro Filippo Patroni Griffi illustrando il decreto sulle Province.

Il decreto sul riordino delle Province “è di tipo ordinamentale e strutturale, nella logica avviata con la spending review”, ha riferito il ministro.

La riforma delle Province sarà attiva a partire dal 2014; a novembre del 2013 si terranno invece le elezioni per decidere i nuovi vertici, ha aggiunto Patroni Griffi. La riduzione è “un processo irreversibile e da gennaio verranno meno le giunte provinciali”. Così il ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi spiega il decreto sul riordino delle Province, aggiungendo che il governo “si è mosso tra spinte opposte, tra spinte al mantenimento dello status quo e spinte alla cancellazione totale”.

Sul riordino delle Province delle Regioni a statuto speciale “ci occuperemo in seguito, visto che la legge sulla spending concedeva a queste realtà 6 mesi di tempo in più”, ha detto  Patroni Griffi, aggiungendo che “la Sardegna ha già provveduto mentre la Sicilia ora è impegnata su altro”.

Per assicurare l’effettività del riordino delle Province “senza necessità di ulteriori interventi legislativi, il governo ha delineato una procedura con tempi cadenzati ed adempimenti preparatori, garantiti dall’eventuale intervento sostitutivo di commissari ad acta”.

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provincia di matera dunque addio, come nelle peggiori previsioni, come d’altronde era ovvio da parte di un governo che non ascolta ragioni e da una classe politica regionale che annaspa ed è in grado di partorire solo soluzioni arraffazzonate e che non funzionano (leggi provincia unica a matera, con impossibilità in nuce presente nel decreto che potenza si potesse privare della provincia in quanto capoluogo di regione)…ed ora come rispondere alle condivisibili richieste materane di non perdere un ruolo che significava anche e soprattutto posti di lavoro, nonchè quella ovvia e naturale voglia di protagonismo che è la storia stessa che le assegna?…

abbiamo qualche idea in proposito per ridare a matera un suo ruolo di centralità che questa assurda cancellazione le toglie…ne abbiamo parlato in un comunicato stampa, ma a breve illustremo meglio la nostra proposta di riassetto della governance territoriale e possibilmente vorremmo farlo proprio a matera, convocando una conferenza stampa…il tempo di trovare un luogo (possibilmente gratis visto che non abbiamo denari) 

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e che c’azzecca con la basilicata??????

Centrale nucleare Caorso: il programma lavori bonifica di Sogin  31/10/2012 13:00 

BAS    Ė stato illustrato questa mattina il programma delle attività di decontaminazione e smantellamento della centrale nucleare di Caorso (Piacenza).

Il programma delle attività – spiega una nota della Sogin –  è articolato in quattro fasi: demolizione edificio off-gas e adeguamento depositi temporanei; smantellamento e decontaminazione edificio reattore; conferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale e demolizione degli edifici e dei depositi temporanei; rilascio del sito privo di vincoli radiologici.
Nel 2008 è stato acquisito il Decreto di Compatibilità Ambientale (VIA).
Nel 2012 è stato ottenuto il parere positivo della Commissione Europea per la disattivazione (art. 37 trattato Euratom).
Sarà convocata dal Ministero dello Sviluppo Economico la Conferenza dei Servizi per l’emanazione del Decreto di Disattivazione che consentirà di avviare le operazioni di smantellamento dell’edificio reattore e di portare a termine la bonifica del sito.
Complessivamente i lavori di bonifica della centrale produrranno 320 mila tonnellate di materiali metallici e inerti, che verranno riciclati. I rifiuti radioattivi corrisponderanno a 4.800 tonnellate e saranno temporaneamente stoccati in sicurezza nel sito, in attesa del loro conferimento al Deposito Nazionale.
Finora, sono state complessivamente smantellate, decontaminate e riciclate circa 9.400 tonnellate di sistemi e componenti metallici, il 62% del metallo originariamente presente, circa il peso della torre Eiffel. Ad oggi, la radioattività è stata ridotta del 99% rispetto a quella originariamente presente.
Le attività sono svolte nel rispetto della normativa vigente e vengono realizzate in linea con i migliori standard internazionali, per garantire la massima sicurezza per i lavoratori, la popolazione e l’ambiente. Il valore della bonifica ambientale del sito è di 360 milioni di euro, di cui circa 60 per attività di decommissioning già completate e 60 milioni per il conferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale. Tutte le operazioni sono autorizzate dagli Enti e Istituzioni, locali e nazionali, preposti a sovrintendere e sorvegliare, ciascuno per la propria competenza, lo svolgimento della bonifica ambientale del sito e la gestione dei rifiuti radioattivi.
A garanzia della sostenibilità ambientale, – spiega la Sogin –  gli interventi saranno progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente. A oggi, le principali attività di bonifica della centrale di Caorso hanno riguardato: la decontaminazione del circuito primario; la demolizione delle torri di raffreddamento; l’entrata in funzione di una delle più grandi stazioni di gestione materiali al mondo per lo smontaggio, il taglio e la decontaminazione dei materiali metallici; lo smantellamento dei componenti e la demolizione del camino dell’edificio off-gas; la rimozione dei coibenti, tra i quali l’amianto, dagli edifici reattore, turbina e off-gas; l’allontanamento del combustibile nucleare irraggiato per il suo riprocessamento; lo smantellamento dei componenti dell’edificio turbina.
Il sito, libero da vincoli radiologici, – conclude la Sogin –  sarà restituito al territorio per il suo riutilizzo nel 2025.

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verrebbe da dire – e che “c’azzecca” con la basilicata?…si tratta di una notizia che riguarda la centrale di caorso (piacenza), una delle 4 centrali nucleari italiane “rottamate” dal referendum dell’86 ed a meno non si tratti di informazioni generali ad uso e consumo di una cultura di massa di cui basilicatanet  vuol farsi in qualche modo interprete, gatta ci cova…

e ci cova perchè pur essendo uno “spottone” in favore di sogin, la cosa non pare fermarsi al solito mercimonio tipico di un sito che pur avendo tratti istituzionali, spesso ha avuto funzioni quasi pubblicitarie per eventi che nulla avrebbero a che fare sia con l’attività istituzionale, sia con la ricezione e riproposizione di idee ed opinioni che dalla cittadinanza organizzata si trasmettono verso gli organi di informazione, quale appunto basilicatanet “dovrebbe” essere (e ricordo che noi di comunità lucana non inviamo da molti mesi i nostri comunicati a questa testata che spesso li trascurava senza alcun motivo, trattando i nostri interventi argomenti sempre ripresi con ottima evidenza dalla stampa locale, ed altre volte li tagliuzzava estrapolando sensi iniesistenti ad uso e consumo di una ortodossia servile verso il potere insediato nel palazzo della giunta regionale)…

la cosa non si ferma affatto e nel neretto al lancio abbiamo sottolineato un passaggio delicato, delicatissimo, i rifiuti nucleari che dalla centrale in decommissioning saranno prodotti, 4.800 tonnellate testualmente “…temporaneamente stoccati in sicurezza nel sito, in attesa del loro conferimento al Deposito Nazionale.”…deposito che, vorrei ricordare è sempre in predicato di essere allocato in basilicata (forse mai come oggi in tempi di governi tecnici che riportano in casa governativa alcune scelte di fondo finora delegate alle regioni) e che se per alcuni sarebbe allocabile a scanzano in un sito differente da quello tristemente scelto illo tempore e che scatenò una mobilitazione epocale in italia dei citadini lucani e non solo, noi riteniamo allocabile dal governo forse con maggiore facilità nel territorio di irsina (mt), territorio che molto incoscientemente – per qualche mattone in più, si direbbe – si è privato di un vincolo paesaggistico del ministero che invece lo avrebbe escluso di fatto da una eventuale scelta in merito al sito di stoccaggio…

ma ben oltre quale sarà la scelta finale, se in basilicata o altrove (le mappe dei siti possibili indicano davvero moltissime possibiltà nel paese), e se in basilicata a scanzano o altrove, rimane che, incrociando il dato del deposito da realizzare e questo comunicato, il risultato è facile da immaginare…sin troppo facile da immaginare e come al solito basilicatanet fa da apripista ad una sorta di suasion dolce che comincia forse a preparare il terreno per l’ennesima operazione di colonizzazione del nostro territorio, una persuasione occulta che, a goccia cinese, e giorno dopo giorno, introdurrebbe il tema, trasfromandolo da un tabù ad un argomento non dissimile da tanti altri ed in cui non mancherebbero le ormai solite declamazioni sui tanti posti di lavoro che arriverebbero sul territorio, cose queste che in tempi di crisi occupazionale e crisi politica, aprirebbero “spazi di manovra” a molti baronetti locali…insomma, la solita storia…

se poi incrociassimo questi due dati con le discussioni sulla disarticolazione della regione con le due alternative o dell’accorpamento ad una macroregione con pugli e molise, o, secondo il mai defunto piano della fondazione agnelli, dividerla in due tronconi, matera e provincia alla pugli, potenza e provincia alla campania, la cosa si farebber ancora più preoccupante, poichè gli eventuali centri di dialogo tra governo e territori sarebbero spostati a bari, sia nel caso della scelta di scanzano (o pisticci tra i calanchi, altra possibilità mai esclusa), che di quella di irsina, quindi lontani dal territorio interessato, territorio a cui non rimarrebbe che una mobilitazione popolare che non è detto sia ripetibile nelle forme e nei modi in cui lo fu a suo tempo…

così “c’azzecca” con la basilicata – e come se c’azzecca!!! – un lancio che parrebbe a prima vista frutto di un colpo di fame, un calo glicemico…stiamo molto attenti, molto attenti!!!

e se poi qualcuno di dovere volesse chiedere al direttore di basilicatanet conto di questo lancio, non sarebbe male!!!

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31/10/2012

a roma, il consiglio dei ministri mette l’ultima parola sulle province da abolire, a potenza il consiglio regionale non ha detto nulla e non dice nulla…la regione rischia!!!

miko somma

sodaggio-ipsos.jpg

i sondaggi come sappiamo spesso sono trainati da fatti slegati dal contesto, ma mettiamo che questo sondaggio sia reale…oltre la percentuale di persone che dichiara di non votare e che mina fortemente la rappresentatività, cosa ne emerge?

…una sostanziale ingovernabilità…pd+udc (l’asse che si affermato in sicilia) fanno il 36,4, troppo poco per governare, sia con il porcellum (al senato ci sarebbe piena ingovernabilità), sia con i fumi della nuova legge elettorale che prevede un premio di maggioranza del 12,5%…se a loro si aggiunge sel fa il 41,7% (che potrebbe bastare seppur i margini sono risicati) e se si aggiunge idv fa il 47,2%, un margine bastevole, pur nella lotteria dell’assegnazione dei seggi e dei resti…ma c’è il punto della non convergenza tra udc ed idv (sel potrebbe accettare un patto con l’udc) che mette in ginocchio il ragionamento di un centrosinistra molto eterogeneo…

altre possibilità di maggioranze a numeri attuali non esistono, così l’ipotesi di un governo tecnico all’indomani delle elezioni si fa concreto e con lui lo svanire della democrazia elettiva…ci sono allora da fare dei ragionamenti seri!!!

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30/10/2012

il taglio delle indennità consiliari regionali al limite dei 3500 euro e dei trasferimenti ai gruppi mi vede contento, ma non basta, dimostrandosi questo un totem…il vero costo della politica è nell’inefficienza della rappresentanza!!!

miko somma

30/10/2012

in sicilia il presidente è stato eletto dal 15% degli elettori…credi basti questo dato a frenare ogni altra considerazione e a dover indirizzare ogni lavoro verso la comprensione di un fenomeno che non vive solo nello schifo delle cosiddette caste, ma ha radici socio-antropologiche molto più profonde e preoccupanti…

e francamente l’allegria di alcuni (i grilli), pur condivisibile nel risultato che li premia, ma che non attrae l’astensione, dovrebbe invece tramutarsi in seria preoccupazione per lo stato della democrazia nel paese…ovvio che gli altri, i partiti tradizionali, chiusi come sono nella loro autoreferenza, non si pongono simili problemi, contando per loro solo il “corpus” di seggi che comunque scaturisce da una votazione, fossero i votanti pure solo 3

miko somma

fascismi compulsivi

grillo.jpg 

il carico “etico” che pone una insormontabile divisione tra buoni e cattivi, nel mentre pone dogmi, canoni ed usa linguaggi atti a riconoscersi nella sola rabbia e non mai nel progetto, stabilisce il limite oltre il quale si rischia la deriva antidemocratica e si finisce dritti dritti in una nuova marcia su roma…ho massimo rispetto per chi vota il 5 stelle, comprendendone le motivazioni, ma quest’uomo è un “fascista” e l’intero movimento rischia, se non si distingue presto, di divenire una forma di moderno fascismo conformista, liturgico e confessionale!!!

miko somma

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29/10/2012

ristrutturare una casa non significa raderla al suolo, ma mettere in sicurezza le sue parti sane mentre si lavora a rifare quelle malandate…e questo paese ha ancora molte parti sane!!!

miko somma

ancora sicilia

Seggi scrutinati 4292 su 5308

1. 

Crocetta (Pd-Udc) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

30,9%    4. 

Micciche (Civica) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

15,5%
2. 

Musumeci (Pdl) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

25,2%    5. 

Marano (Sel-Idv) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5,9%
3. 

Cancelleri (M5S) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

17,9%    6. 

Ferro (Forconi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1,6%

rimane confermato quindi l’andamento fin qui emerso dal voto…crocetta (pd-udc) è il nuovo presidente siciliano…per quanto riguarda il numero di seggi, la situazione è di fatto invariata, come variabile sarà invece la maggioranza che dovrà sostenere il governo regionale…prevedo molta “maretta” e non solo in sicilia…ricordo infatti che non solo a breve ci sarà il voto in lazio e lombardia (le vicende che hanno “chiuso” le consiliature sono note ed è inutile ripeterle ancora), ma anche nel piccolo molise dove per vicende giudiziarie riguardo le elezioni del 2011, si tornerà molto presto al voto…e si può star sicuri che nel volgere del 2013 molte altre regioni seguiranno…con quali esiti?…probabilmente in quadri di riferimento assai simili a quello siciliano, quindi grande astensione e voto frantumato fino all’ingovernabilità…

da noi speriamo invece che la presenza alle prossime elezioni di COMUNITA’ LUCANA porti a qualche sostanziale “mutamento” 

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in sicilia

Seggi scrutinati 3150 su 5308

1. 

Crocetta (Pd-Udc) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

30,8%    4. 

Micciche (Civica) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

15,1%
2. 

Musumeci (Pdl) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

24,9%    5. 

Marano (Sel-Idv) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

6,1%
3. 

Cancelleri (M5S) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

18,4%    6. 

Ferro (Forconi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1,7%

emerge sempre più chiaramente lo stato di ingovernabilità della regione…questi infatti i seggi presumibili allo stato attuale…crocetta dovrà cercarsi i voti in aula, nell’indisponibilità del 5 stelle…

Movimento Cinque Stelle (14 seggi), Mpa (10), Grande Sud (4), Pd (14), Lista Crocetta Pres. (4), Udc (12), Pdl (14), Lista Musumeci (4), Cantiere Popolare (4)

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 elezioni regionali siciliane

Seggi scrutinati 716 su 5308

1. 

Crocetta (Pd) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

31,8%    4. 

Micciche (Civica) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

15,8%
2. 

Musumeci (Pdl) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

26%    5. 

Marano (Sel-Idv) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5,1%
3. 

Cancellieri (M5S) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

16,6%    6. 

Ferro (Forconi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

2,4%

pare, dai dati ancora molto parziali che si ricevono, che in sicilia crocetta (pd) sia al 31,8%…in caso quindi di vittoria con questi numeri, il premio di maggioranza al 9% non basterà per governare, e neppure con l’aggiunta del 5,1% di sel/idv, nell’esclusione di altre possibili alleanze (in consiglio si entra con il 5%)… si prepara così un grande inciucio con miccicchè e con il rientro dalla finestra di lombardo?…grillo, ottimo risultato, ma “calmierato”, dopo qualche exit poll discutibile che lo dava al 27% e forse in via di ridimensionamento, forconi spuntati, il resto non da’ alcun resto…

miko somma

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ansa – A PALERMO AFFLUENZA CALA DEL 22,8% RISPETTO 2008


Il calo dell’affluenza alle urne per le regionali siciliane dal 66,68 del 2008 (3.049.266 elettori) al 47,4, meno 19,24%, ha riguardato tutte le province ma soprattutto i due capoluoghi principali: Palermo e Catania. A Palermo nel 2008 aveva votato il 69,11 % degli elettori mentre ieri il 46,31 % con un calo dell 22,8 %. A Catania alle scorse regionali aveva votato il 71,05% degli aventi diritto mentre ieri il 51,12% con un calo del 19.93%. Entrambe le città hanno superato la media regionale. Grosso calo di affluenza anche a Ragusa dove nel 2008 aveva votato il 70,29 % (la provincia con la percentuale più alta di votanti) e questa volta il 49,79 % con un calo del 20,5%. A Trapani l’affluenza nel 2008 era stata del 68,23 per cento e ieri del 47,55 con un calo del 20,68 %.

…questo mi pare l’unico dato di rilievo, perchè chiunque vincerà governerà con la percentuale di voti che prenderà diviso due…ed in queste condizioni parlare di democrazia è già una forzatura!!!

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