buon 2010

un anno personalmente importante sta finendo…non sono abituato a fare buoni propositi per quello in arrivo, in parte perchè i propositi nascono molto più spesso per essere ignorati che per divenire un faro della propria esistenza, in parte perchè questo nuovo anno transita senza una soluzione di continuità rispetto al precedente per la nostra regione ed in un certo qual modo per noi tutti che in questa regione viviamo

niente propositi allora, ma programmi concreti….nei primi giorni di gennaio saranno pronti programma e lista per le regionali di marzo 2010, dopo di che inizieremo subito con la raccolta delle firme che sono davvero tante per questa tornata e per le quali vi chiederemo di non tirarvi indietro e di aiutarci a presentare la lista e poter così concorrere alle elezioni, a prescindere da come la pensiate e come voterete…è importante che ci sia comunità lucana – movimento no oil

andremo ovviamente da soli, con il nostro programma, il nostro simbolo ed il nostro candidato presidente (che poi sarebbe il sottoscritto, come dall’unanimità della designazione del nostro coordinamento a settembre), senza accordarci con nessun altro per coalizioni a più teste che hanno sempre il sapore di accordi presi sulla testa della gente e che di altri tempi avrebbero necessitato per essere convincenti, per essere cioè condivisioni di idee e eprogrammi per la nostra terra e non cartelli elettorali per i “soliti” comandanti di truppe cammellate…ovviamente per chi vorrà stare con noi, con tutte le differenze che sono le benvenute perchè arricchenti e stimolanti, la porta sarà sempre aperta senza alcuna preclusione, poichè comunità lucana non nasce come un partito dogmatico, ma come un’esperienza di democrazia fattiva che necessita di un percorso nuovo rispetto ad un esistente politico-partitico a dir poco deludente, quando non del tutto ormai inutile

correremo così per questa campagna elettorale in cui, al pari della scorsa per le provinciali e comunali di potenza, denuncia e proposizione andranno di pari passo, ma non è certo questo il momento per descrivere cosa faremo fino a fine marzo, oltre alla nostra consueta operazione di informazione critica sia su questo blog, che nella nostra regione

ma ora vorrei augurare a tutti voi un buon 2010 che per quanto mi riguarda e spero ci riguardi tutti, e quindi ben al di fuori da ogni retorica augurale, deve essere un anno di lotta per l’affermazione di un nostro diritto non solo a sopravvivere rispetto a quelle logiche che stanno condannando questa regione a divenire una pila elettrica ed un forno per rifiuti, dopo essere stata trasformata in una damigiana petrolifera, ma a poterci vivere serenamente e democraticamente “sani”…questa regione è nostra!!!

auguri a tutti (o quasi tutti, come ormai di prammatica)
buon 2010
da miko somma e comunità lucana – movimento no oil
 

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Comunicato stampa di Comunità Lucana – Movimento No Oil

Acta s.p.a., ossia come ti privatizzo la monnezza.

  

E’ in discussione al Consiglio Comunale di Potenza la trasformazione dell’ACTA in una s.p.a. nel solco di quella più generale opera di privatizzazione dei servizi integrati in capo alle municipalità o agli ambiti provinciali, che sembra, in nome del mercato, non tener più in conto considerazioni strategiche su servizi come raccolta e trattamento dell’RSU, il cui affidamento a privati pone dei ragionevoli dubbi sulla corrispondenza tra finalità sociali del servizio in oggetto e ricerca di utile delle intraprese.

 

Basti pensare che la trasformazione privatistica di un’azienda finora pubblica ne trasla la titolarità dalla volontà popolare espressa in consiglio comunale ad un consiglio di amministrazione che risponde dei suoi atti ai suoi azionisti, per comprendere che troppa leggerezza è fatale all’idea di servizio pubblico.

 

Si risponderà che la società rimarrà comunque a partecipazione pubblica, come se qualcosa ostasse, a norma di codice civile, ad una successiva vendita a privati delle quote sociali, non essendo per loro intrinseca natura patti di inalienabilità validi per sempre, ma entriamo in merito alla faccenda, usando delle ipotesi per comprendere i probabili scenari futuri legati a questa operazione.

 

1) Se collaudo e prova di produzione (1.800.000 euro totali) dell’inceneritore di Potenza non fossero che le “chiusure” per sottrarre alle maglie della giustizia amministrativa un iter procedurale che ha portato a spese milionarie per la costruzione e la “stramba” gestione del sito, e quindi “bonificare” tutte le giunte comunali che dagli anni 80 ad oggi hanno “pelato” quella scomoda patata?

 

2) Se in realtà qualcuno sapesse che quell’inceneritore non potrebbe comunque mai aprire per una manifesta incompatibilità alle norme sulle emissioni e per una mancanza dei requisiti di accesso ai certificati verdi, quindi alla produzione, che neppure il collaudo potrebbe sanare, necessitando di una ristrutturazione talmente radicale dell’impianto da consigliarne una completa riedificazione?

 

3) Se la riedificazione del sito fosse finanziabile (come lo è) con i lauti contributi europei erogati dalla regione Basilicata attraverso il PIEAR e altri finanziamenti erogati dallo Stato chi lo riedificherebbe?

4) Basterebbe la ricostruzione dell’impianto o non si necessiterebbe anche di una gestione del ciclo dei rifiuti volta alla produzione di energia vendibile a prezzi “favoriti”, essendo nel frattempo diventata la termovalorizzazione dei rifiuti una forma “bizzarra” di energia rinnovabile?

Piano, qui si parla d’affari!

 

La trasformazione dell’ACTA in una s.p.a a motivo della maggiore flessibilità nella gestione non regge, poiché la sua trasformazione implica una capitalizzazione della stessa ottenibile nei fatti solo con la cessione dell’impianto di incenerimento collaudato e “sanato” dal comune di Potenza alla controllata, che avrebbe così i titoli per la variazione di natura giuridica, nessun debito in quanto quelli accumulati rimarrebbero in quota alle casse pubbliche e nel paniere delle sue attività la raccolta RSU della città di Potenza e comuni limitrofi, una cosa da 12-13 milioni di euro l’anno.

 

Un bocconcino molto prelibato per chi, volendo investire sul settore rifiuti in questa regione, potrebbe acquisire in un solo colpo impiantistica e servizio, quindi diritto alla costruzione lautamente finanziata della prima ed espletamento dell’attività ben remunerata della seconda, ed una bella operazione per la giunta Santarsiero alle prese con un debito storico incolmabile se non attraverso la vendita di “gioielli di famiglia”, quali il tribunale, lo stadio Viviani ed il suo terreno di gioco ed appunto l’ACTA.

 

Occorrerebbe allora trovare privati disponibili all’investimento, meglio se già presenti in regione, e chi oggi potrebbe essere a disposizione se non quella multinazionale francese Veolia, che già “gestisce” l’inceneritore in virtù di un contratto ceduto nell’anno in corso? Veolia che naturalmente, pur ceduta a sua volta nel contratto di gestione del sito di incenerimento già oggetto di programmazione provinciale sui rifiuti, continuerebbe a reclamare il canone di gestione, questa volta dall’ACTA che non avendo capitali a disposizione che non siano appunto l’inceneritore ed il servizio di raccolta, metterebbe in vendita una sua rilevante quota sociale che potrebbe arrivare anche al 40%. Privatizzazione forzata.

 

Ad ingresso effettivo nel capitale ACTA la Veolia avvierebbe così le pratiche di finanziamento per la costruzione questa volta di un termovalorizzatore nuovo di zecca per avere a disposizione un impianto di incenerimento con cui “trattare” termo-energeticamente non solo i rifiuti di Potenza e paesi limitrofi, ma anche quelli provenienti dalla zona sud della Provincia, come il Piano Provinciale dei Rifiuti indica.

 

E ci sarebbe da scommettere che la parte pubblica dell’ACTA non avendo più altri fondi a cui attingere sarebbe così “costretta” a cedere ulteriori quote sociali alla multinazionale francese, ben disponibile a farlo in cambio del controllo pressoché totale del ciclo dei rifiuti finalizzati all’incenerimento dell’RSU.

 Tutta fantasia dei soliti ambientalisti o c’è qualcosa di vero? Attendiamo risposte, sindaco Santarsiero.          Miko Somma, coordinatore regionale di comunità lucana-movimento no oil

interrogazione

VIABILITÀ,INTERROGAZIONE DI LATRONICO (PDL) SU POTENZA-MELFI
 
29/12/2009 10.20.35
[Basilicata]
Un’interrogazione urgente verrà presentata nelle prossime ore dal senatore del Pdl, Cosimo Latronico al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, per conoscere “quali sono i programmi che Anas e Regione Basilicata intendono attuare per rendere più sicura la strada statale 658, da sempre considerata arteria ad alto rischio”.
“Chiederò al ministro – ha detto Latronico – quali sono gli interventi programmati per la Potenza–Melfi, una delle arterie più trafficate e più pericolose della regione, e lungo la quale dall’inizio dell’anno hanno perso la vista già troppe persone. Intanto, nelle more della definizione dei programmi di intervento, chiederò – ha spiegato– che vengano compiuti con la massima urgenza, lavori che nell’immediato rendano più sicura la strada che ormai non riesce più a sopportare il considerevole traffico di auto e mezzi pesanti”.

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beh, se non si accontenta della solita minestrina decotta che il suo “compagno” altero matteoli gli fornirà senz’altro, almeno a qualcosa finora sarà servita la sua presenza al senato…perchè per il resto!!!

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ghergo

GRUPPO GHERGO,FIOM CGIL:POSITIVO APPRODO MERCATO ASIATICO
 
29/12/2009 10.13.12
[Basilicata]
In merito alla notizia sull’approdo del Gruppo Ghergo nel mercato Indiano, si è tenuta l’assemblea con i lavoratori di Tito della Green Power Technology, del gruppo Ghergo.
Lo si apprende da una nota della Fiom Cgil di Basilicata.
“L’assemblea dei 33 lavoratori Gpt di Tito – dice il sindacato – considera importante le azioni che il gruppo Ghergo sta mettendo in campo per la commercializzazione dei “sistemi di stazioni di rifornimento a gas metano” nel mercato asiatico e in particolare per gli accordi con la Indiana Oil & Gas Assam.
La crescita produttiva – prosegue la Fiom – che si potrà determinare con la commercializzazione a livello internazionale dovrà inevitabilmente determinare la crescita dell’occupazione e delle produzioni dei sistemi di stazioni di rifornimento a gas metano progettati e sviluppati proprio nello stabilimento della Gpt di Tito.
Per adeguare e definire le prospettive future dello stabilimento di Tito la
delegazione Fiom Cgil – conclude la nota – sollecita un incontro in Regione Basilicata con la proprietà del Gruppo Ghergo”.

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l’esperienza insegna a non fidarsi…le esternalizzazioni sono in genere precedute da sbarchi sui mercati esteri e francamente che la crescita occupazionale sia una conseguenza di questi accordi è cosa sempre da verificare, prima di lanciarsi in ghirigori che usano il verbo dovere al futuro, considerandolo cosa certa, piuttosto che usare un semplice condizionale in una prospettiva molto più reale

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doppia preferenza?…mah!

CONSIGLIERE PARITÀ SU LEGGE ELETTORALE CON PREFERENZA GENERE
 
29/12/2009 09.59.50
[Basilicata]
La Corte Costituzionale ha legittimato la prima legge elettorale regionale che prevede la doppia preferenza di genere.
Si tratta della legge varata nel marzo 2009 dal Consiglio regionale della Campania, che ora è stata ufficialmente riconosciuta come conforme alla Costituzione italiana. Il provvedimento introduce tre importanti misure per favorire la parità di genere nella rappresentanza, di cui uno senza precedenti nel nostro Paese”.
E’ quanto riferiscono in una nota congiunta la consigliera regionale di Parità Maria Anna Fanelli, e le consigliere provinciali Parità di Potenza e Matera, Liliana Guarino e Antonietta Giacoia.

Viene data agli elettori – proseguono – la possibilità di esprimere due preferenze, a condizione che una sia per un uomo e l’altra per una donna, mentre in caso di preferenze a candidati dello stesso sesso la seconda verrebbe annullata. Inoltre, nelle liste ciascuno dei due generi non potrà essere rappresentato nella misura superiore ai due terzi, pena la non ammissione della lista, e nelle trasmissioni di campagna elettorale sulle emittenti televisive sia pubbliche che private, dovrà essere assicurata la presenza paritaria di candidati di entrambi i generi. In Campania, quindi si potrà votare con una legge innovativa che tutela concretamente la rappresentanza di genere e l’elezione di tutti i Consiglieri da parte degli elettori.
Le Consigliere di parità della regione Basilicata auspicano che “anche in seno al Consiglio regionale di Basilicata si riapra al più presto il dibattito sulla rappresentanza e sulla democrazia paritaria, considerando che nei mesi scorsi dalla consigliera regionale Adeltina Salierno è stata depositato un disegno di legge che si ispira al modello campano. Segnali precisi in questa direzione arrivano soltanto dalle donne elette, gli altri consiglieri da lungo tempo tacciono. Ci piacerebbe sapere pubblicamente se sono o meno d’accordo ad introdurre un sistema analogo a quello campano e quindi disponibili entro questa legislatura a compiere un atto di civiltà e di democrazia dimostrando che la politica non è chiusa alle istanze delle donne che invece sono suffragate ampiamente dalla Massima Corte”.

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davvero encomiabile l’impegno delle consigliere di parità per quella parità di genere che però non deve ingenerare confusioni e credo che se pur conforme alla costituzione, il meccanismo andrebbe studiato meglio per non creare effetti peggiorativi di una legge elettorale già molto scadente e che modificata a soli tre mesi dalle elezioni e meno di un mese dal limite tecnico-legale di modifica prima dell’ingresso nella gestione dell’ordinario che tocca ad una giunta in scadenza, rischia di diventare un papocchio incomprensibile…se poi avessero anche qualcosa da dire sui meccanismi che porteranno la legge elettorale ad essere modificata a favore dei soli aggregati di centro-destra e centro-sinistra, sarebbe anche meglio, ma temo che le consigliere di parità non siano per la parità di accesso di tutte le donne, ma solo di quelle targate appunto centro-destra-sinistra in qualla generale comparizie che sta distruggendo una regione intera 

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dritti dritti alle prossime regionali con il progetto forte di un’altra lucania possibile, un’altra lucania necessaria e l’entusiasmo contagioso di chi non ha altro che la propria passione a supporto delle proprie idee

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l’incontro di genzano, molto ricco di partecipazione e di contenuti, mi ha tenuto lontano dal blog, ma come ultimo ripasso della sera mi è capitato questo lancio avente ad oggetto la conferenza di fine anno del presidente della regione, lancio di certo stralciato da una comunicazione più vasta, ma meritevole di un commento

PD BASILICATA, DE FILIPPO: CONFRONTO SERIO E TRASPARENTE

 
28/12/2009 18.16.32
[Basilicata]

(ANSA) – POTENZA, 28 DIC – Nel corso del 2009 in Basilicata “c’é stato un confronto trasparente e una discussione aperta e franca all’interno del Partito Democratico e del centrosinistra lucano, che ha dimostrato la voglia e il senso di responsabilità della classe dirigente nei confronti della comunità e per il bene del territorio”. E’ quanto ha detto il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della conferenza stampa di fine anno che si è svolta stamani a Potenza. Il governatore lucano ha quindi evidenziato che “la Basilicata ha dato una buona prova di trasparenza” nonostante la crisi economica e “le inchieste giudiziarie, alle quali la politica ha reagito con sobrietà, pur con un lavoro della stampa nazionale non sempre rigoroso”. Sobrietà è stata anche la parola utilizzata da De Filippo per definire il comportamento da tenere nei prossimi mesi, in particolare per quanto riguarda i costi della politica: “Serve più umiltà – ha concluso – e anche il presidente, ad esempio, potrebbe andare in ufficio con la sua auto, quando questo è possibile“.

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presidente, con tutto il rispetto per la carica istituzionale, “ma mi facci il piacere” di non fucilare stupidaggini pensando che i lucani siano dei sudditi delusi e amareggiati, ma pronti a correrle in soccorso solo perchè inneggia ad un francescanesimo automotive del tutto fuori luogo a soli tre mesi dalle elezioni…ben altro servirebbe che queste blandizie offensive della comune intelligenza!!!

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il santo risparmiatore

SANTOCHIRICO: CASE CERTIFICATE PER RISPARMIARE ENERGIA
 
27/12/2009 16.13.12
[Basilicata]

(AGR) – Esattamente come lavatrici e lavastoviglie, anche le case in vendita e in affitto in Basilicata saranno catalogate in base alla loro efficienza energetica e suddivise per classi. La novità è stata introdotta nella Finanziaria regionale approvata nei giorni scorsi, con modifiche sostanziali alla legge sul miglioramento delle prestazioni energetiche e della sostenibilità ambientale degli edifici.
Sarà la Giunta regionale, ora, a stabilire gli standard di efficienza per quanto riguarda il consumo di energia delle abitazioni. In particolare, saranno introdotti un sistema di certificazione energetica ed ambientale degli edifici ed un sistema di accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio dell’attestato di certificazione.
“Il costo del petrolio in costante ascesa e gli alti tassi di inquinamento derivanti dalle caldaie ad uso domestico impongono scelte innovative anche per quanto riguarda la costruzione e la ristrutturazione delle nostre case – spiega il vice presidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico – . Si tratta di un provvedimento che inciderà con sempre maggior forza sul mercato degli immobili e che innescherà una positiva rivisitazione delle procedure di progettazione e delle modalità con le quali gli edifici utilizzano l’energia. Il risparmio energetico e la consapevolezza del consumo (da qui la necessità di associare ad ogni immobile un attestato di certificazione energetica) sono le due principali leve per il raggiungimento del prezioso obiettivo del risparmio economico ed energetico tanto per le famiglie quanto per le imprese, che potranno beneficiare di forme di incentivazioni economiche e di sostegno”.
La certificazione energetica consisterà sostanzialmente in una dichiarazione, rilasciata da personale qualificato, in grado di attestare il consumo degli edifici esistenti. L’attestato di certificazione energetica indicherà la classe energetica di appartenenza dell’edificio oltre a possibili interventi migliorativi delle prestazioni energetiche.
La Giunta dovrà stabilire la metodologia per il calcolo delle prestazioni energetiche integrate degli edifici; l’applicazione di requisiti minimi e di prescrizioni specifiche in materia di prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione e di quelli da ristrutturare; il sistema di certificazione energetica ed energetico – ambientale degli edifici; le ispezioni periodiche degli impianti termini e dei sistemi di condizionamento d’aria; il sistema di accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio dell’attestato di certificazione energetica ed energetico–ambientale degli edifici e allo svolgimento delle ispezioni degli impianti termici e dei sistemi di condizionamento d’aria; la promozione dell’uso razionale dell’energia anche attraverso l’informazione e la sensibilizzazione degli utenti finali, la formazione e l’aggiornamento degli operatori del settore; forme di incentivazioni economiche e di sostegno per i cittadini e le imprese.
Intendiamo individuare parametri di efficienza e requisiti di professionalità dei certificatori- afferma il vice presidente Santochirico – attraverso un percorso condiviso con gli ordini professionali e le associazioni di categoria. Nei prossimi giorni sarà avviata, insieme al Dipartimento Attività produttive, una consultazione per arrivare, nel più breve tempo possibile, a stabilire regole e procedure chiare di un sistema che porterà benefici all’ambiente, ai cittadini e alle imprese”.

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in neretto le principali motivazioni…siamo in campagna elettorale, le promesse son partite e se nel materano gli ingegneri premono con un comunicato inusuale sull’approvazione del piear, il santo risparmiatore non può far altro che individuare parametri per certificare chi farà le certificazioni e presenterà le parcelle…caro assessore e vicepresidente, intanto il vento soffia nella collina materana!!! 

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clima di dialogo a roma, domande in lucania

 

                                                                                                                         

 

FLC-CGIL: DIECI DOMANDE ALL’ASSESSORE ALLA CULTURA AUTILIO
 
27/12/2009 14.49.06
[Basilicata]
                                                                                                                         

Con il comunicato stampa del 22 dicembre 2009, in risposta alle prese di posizione della Cgil e Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil di Basilicata, l’Assessore Autilio continua a “menar il can per l’aia”, perché, invece di rispondere nel merito sulle questioni relative alle azioni che la Regione Basilicata intende realizzare a sostegno del sistema scolastico regionale e all’occupazione dei precari, utilizza argomentazioni “altre” e di “bassa fattezza” per giustificare nervosamente le proprie inadempienze tanto che molto spesso “inavvertitamente” sconfina nell’offensivo politico.
Dato che con le nostre posizioni pubbliche non riusciamo ad ottenere riposte adeguate dall’Assessore, proviamo a porgli “10 domande” dirette al fine di ricevere risposte di merito:
1. Corrisponde al vero che la dichiarazione “…….abbiamo forzato la mano col Governo facendo un protocollo d’intesa del tutto simile a quello della Lombardia, che anticipava l’applicazione l’applicazione del titolo V, cioè ci dava la possibilità di entrare a gestire la scuola, ma questo è stato bloccato dal Ministero del Tesoro, che infatti non ha dato esecuzione all’accordo con la Lombardia, epurandolo di tutte le parti che riguardavano l’applicazione del titolo V, per cui tutto è rientrato nell’ambito della gestione dei precari.” è stata espressa all’Audizione della IV Commissione del 26 novembre 2009 ?

2. Corrisponde al vero che l’INTESA MIUR / REGIONE BASILICATA dal titolo “Realizzazione di interventi triennali per la qualificazione, il rafforzamento e l’ampliamento dell’offerta formativa scolastica” si differenzia da quelle sottoscritte dalle altre regioni ?

3. Corrisponde al vero che l’INTESA MIUR / REGIONE BASILICATA prevede:
• L’attivazione di modelli sperimentali di organizzazione e gestione didattica, seppur previa adesione delle singole istituzioni scolastiche, atteso che il DPR 275/98 sull’autonomia scolastica è ancora vigente?
• La definizione di innovazioni relative agli aspetti organizzativi e didattici previsti dall’articolo 64 comma 4 della legge 133/08, con particolare riferimento all’istruzione tecnica e professionale, riconfermando la possibilità di assolvere il diritto dovere all’istruzione fino a 16 anni anche nel sistema di formazione professionale ed in particolare nei percorsi triennali programmati dalla Regione, nonostante i regolamenti attuativi della Secondaria Superiore non siano ancora stati approvati e il Consiglio di Stato abbia sollevato eccezioni sulle bozze presentate dalla Gelmini?
• La pianificazione di un sistema di formazione continua per circa 3000 docenti in tre anni, nonostante la formazione dei docenti e del personale ATA sia materia esclusiva dello Stato?

4. Corrisponde al vero che in Basilicata, l’autonomia scolastica, privata delle offerte formative fondamentali (tempo pieno, tempo prolungato, sostegno ai diversamente abili, classi carcerarie, corsi per adulti, strumento musicale, ecc.) e dell’organico ATA indispensabile per l’apertura e la chiusura dei plessi, per i servizi amministrativi e laboratoriali, per il supporto alla mensa, per la vigilanza degli alunni e l’assistenza ai diversamente abili, continua a non poter garantire la sicurezza ed i servizi fondamentali per il suo funzionamento e per assicurare gli standard dell’organizzazione e della didattica?

5. Corrisponde al vero che ad anno scolastico ampiamente inoltrato i circa 700 precari storici della scuola lucana, al contrario dei colleghi di altre regioni che già lavorano, continuano a rimanere inoccupati?

6. Corrisponde al vero che l’emanazione degli avvisi pubblici per la realizzazione dei progetti regionali che comprendono una quota obbligatoria di personale docente e ATA, prevista per la prima decade di Gennaio, tra i tempi di presentazione dei progetti e l’attivazione di reclutamento del personale precario, al massimo potranno realizzarsi solo nel secondo quadrimestre dell’a.s. 2009/2010?

7. Corrisponde al vero che ai bandi regionali non potranno accedere le scuole ed i precari del primo ciclo (infanzia, primaria, secondaria di primo grado) considerato il mancato stanziamento negli stessi bandi di 1.800.000 euro già promessi dalla Regione con fondi ordinari per il sostegno di questi ordini di scuola già fortemente penalizzati dai tagli operati dal governo?

8. Corrisponde al vero che i precari che nell’a.s. 2008/2009 hanno contratto un rapporto di lavoro annuale e che hanno prodotto domanda entro il 9 ottobre 2009 ai sensi del DM 82 dal 29 settembre 2009, sono stati utilizzati nelle scuole soltanto per supplenze brevi e saltuarie?

9. Corrisponde al vero che il MIUR, solo in data 17 dicembre 2009 ha emanato un ulteriore D.M. per aprire i contratti di disponibilità anche ai precari che nell’a.s. 2008/2009 avevano contratto rapporti di lavoro per 180 gg. nella stessa scuola?

10. Corrisponde al vero che anche la Regione Basilicata, allo stesso modo delle altre Regioni e senza aspettare i tempi del MIUR, avrebbe potuto emanare i bandi per i progetti in tempo utile per permettere alle scuole di ottenere subito dopo l’inizio dell’anno scolastico il tempo pieno, il tempo prolungato, il sostegno ai diversamente abili, le classi carcerarie, i corsi per adulti, lo strumento musicale e l’organico ATA indispensabile per l’apertura e la chiusura dei plessi, i servizi amministrativi e laboratoriali, il supporto alla mensa, la vigilanza degli alunni e l’assistenza ai diversamente abili e che, pertanto, i precari lucani avrebbero potuto risolvere il problema occupazionale alla stessa stregua dei colleghi ?

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come è arcinoto la posizione della cgil basilicata è tutta spalmata sul centrosinistra e sul pd, ma quindi in queste domande che riproponiamo perchè crediamo sia importante che autilio si esprima in merito con delle risposte chiare, c’è anche un segno del nuovo clima di dialogo inciucista tra pdl, che richiede una marginalizzazione dell’idv, e pd, che sarebbe ben felice di farlo?

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il dottor petrolio vuole la sua parte

passato è il natale ed io mi sento più buono…cominciamo la rassegna a partire da qualche lancio di ieri (sembra strano ma anche in una sonnolenta domenica post-natalizia c’è qualcuno che ha qualcosa da dire…i contenuti?…mah)

P.O. VAL D’AGRI: PRINZI (IDV), DA FINANZIARIA UNA SVOLTA

 
27/12/2009 14.36.59
[Basilicata]

“Il “capitolo di spesa” per 66 milioni di euro contenuto nella Finanziaria Regionale 2010 per il completamento del P.O. Val d’Agri è un’occasione da non sprecare per dare una svolta, nel nuovo anno, ai programmi di sviluppo e di nuova occupazione da realizzare in Val d’Agri”. E’ il commento del capogruppo di Idv alla Provincia di Potenza Vittorio Prinzi, per il quale “a fronte dei tanti bisogni dei territori, la Provincia deve rivendicare un ruolo di protagonismo nell’utilizzo più efficace e produttivo delle risorse finanziarie derivanti dall’attività estrattiva e deve sedere, con pari dignità, al tavolo con Sindaci e Regione, non da parente povero. Non possiamo continuare ad avere strade inadeguate, scuole insicure, strutture fatiscenti, con milioni di royalties non spesi o spesi senza rispettare necessità vere e priorità, e provo talvolta sinceramente rammarico nell’appartenere ad una classe politica incapace di trasformare tali risorse in posti di lavoro, infrastrutture e quant’altro necessario alle nostre popolazioni, che vedono deluse le loro aspettative. Sul piano dell’occupazione – aggiunge Prinzi – è questo senza dubbio il principale obiettivo mancato nella scommessa sul petrolio. Obiettivo mancato sia per i posti di lavoro che avrebbe dovuto garantire l’ENI direttamente o attraverso il suo indotto, sia per i posti di lavoro che l’impiego delle royalties avrebbe dovuto creare sul territorio. Davanti a tanta ricchezza non è tollerabile la disoccupazione, causata anche dall’arrivo di maestranze da fuori Regione e dalla mancanza di opportunità offerte ai giovani dalla stessa ENI (come abbiamo avuto modo di rilevare recentemente sull’assunzione di trenta giovani operata dall’ENI, tra i quali non figurava neanche un lucano! A riguardo vi è stata solo un timida ed imbarazzata smentita della Direzione del Distretto di Viggiano e nulla più!), ma non è tollerabile neanche, per chi ha la fortuna di lavorare nelle attività di estrazione e coltivazione del petrolio che fanno capo all’ENI, una diversità di trattamento per i lavoratori, sia in termini di condizioni di lavoro e di contratto, sia in termini di sicurezza.
Per tutte queste motivazioni e dopo l’odg approvato in Consiglio Provinciale con l’impegno a tenere una seduta straordinaria del nostro Consiglio sul petrolio – conclude il capogruppo di Idv – siamo moderamente fiduciosi perché nel nuovo anno si determinino le condizioni per rendere più efficace la spesa legata alle royalties del petrolio e per dare peso alla Provincia, al pari dei Comuni, nei programmi del P.O. Val d’Agri”.

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costui, il dottor petrolio, ex sindaco di viggiano all’epoca della prima colonizzazione petrolifera. prova quindi rammarico per appartenere ad una classe politica che…e chi gliela fatta fare allora di farsi candidare dall’idv (che ne è stata ben fiera visti i voti che costui controlla chissà come) alla provincia di pz?…ma ben oltre i rammarichi di questo “signore”, si intravede un chiaro tentativo del gruppo di affari dell’idv locale e regionale di farsi sponda attiva nella gestione delle risorse delle royalties…altro che italia dei valori, italia dei lavori semmai, dei lavori ipocriti che costoro fanno quandfo denunciano e predicano una cosa e ne razzolano altre…in campagna elettorale per le comunali a potenza, l’assessore autilio, candidato sindaco idv del capoluogo, eletto consigliere e subito dimessosi per fare spazio ad altri compari di cordata, dichiarò pubblicamente in un incontro presso il museo provinciale di potenza che sul petrolio non c’erano criticità di nessun genere, quando solo qualche mese prima il senatore belisario aveva fatto un fuoco fatuo di dichiarazioni estemporanee volte alla captatio benevolentiae ed emendamenti fasulli nel milleproroghe per dire che c’erano invece grossi problemi…problemi che solo il prossimo 8 gennaio in un convegno del wwf a villa d’agri, altre esponenti dell’idv denunceranno (si spera)…nel frattempo registriamo che il gruppo di potere idivvino si struttura per accogliere maggiori responsabilità, quelle legate ai soldini ed alle comparizie di quei 66 milioni con cui si baratta la democrazia, le vocazioni originarie del territorio e la salute della gente…ma si sà, il dottor petrolio vuole ora la sua parte!!!

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