In un colloquio tenutosi martedì u.s. tra il sottoscritto, in nome e per conto di Comunità Lucana – Movimento No Oil, rappresentata anche dal suo coordinatore cittadino per la città di Potenza, ed il direttore ARPAB, Raffaele Vita, abbiamo analizzato i punti deboli delle attività di monitoraggio svolti finora dall’agenzia, ed in un clima che definiamo di apertura, abbiamo raccolto l’invito, da estendersi ad altre realtà, a fornire suggerimenti pratici circa il miglioramento delle stesse attività.
Di seguito copia della nota inviata al direttore ARPAB.
Gentile dottor Vita,
a seguito dell’incontro avuto, della sollecitazione e dell’invito rivoltoci di inviarLe suggerimenti utili per l’avvio di una “nuova fase” delle attività di un’Agenzia il cui compito riveste una importanza strategica in quei controlli e tutele ambientali che finora hanno suscitato nella nostra Regione molte perplessità e dubbi, minando alla base quel rapporto di fiducia con i cittadini, prima ancora che con la politica, in cui ha sede l’attività istituzionale della stessa Agenzia, Le inviamo alcune prime proposte operative di miglioramento e potenziamento delle attività svolte.
Proposte generali:
a) immediata acquisizione della potestà validante da parte di ARPAB dei dati rilevati nel corso delle attività di monitoraggio
b) immediata pubblicazione delle attività e dei relativi risultati sul sito web dell’agenzia in modo da consentirne una facile lettura in tempo reale
c) riunione mensile tra i vertici dell’agenzia e rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei comitati, anche spontanei, di cittadini allo scopo di analizzare le criticità, suggerire metodi e luoghi di rilevazione dati, sporgere denunce circostanziate, avviare-verificare collaborazioni (proposta lanciata dallo stesso direttore e subitamente raccolta)
d) immediata indagine amministrativa interna allo scopo di verificare competenze in rapporto alle funzioni svolte dal personale e dai ruoli dirigenti
e) realizzazione della piena indipendenza dell’agenzia dal controllo politico
f) apertura di un centralino per la segnalazione delle criticità ambientali
g) immediata segnalazione alle autorità competenti dei superamenti o raggiungimenti di soglie di parametri inquinanti, in particolare rispetto al sotto-elencato punto 9.
h) Ingresso come auditore senza diritto a compensi o gratifiche nel consiglio di amministrazione ARPAB e nel direttivo tecnico di due esponenti segnalati dalle associazioni ambientaliste e dai comitati di cittadini
Passiamo ad elencazione puntuale delle attività in aggiunta a quelle attualmente praticate in valle dell’Agri e segnatamente presso al sito industriale del centro olii di Viggiano:
1. rilevamento storico (prelievo completo attraverso carotaggio) dei sedimenti dell’invaso del Pertusillo in almeno quattro punti (sbarramento, mediana, confluenza Agri, confluenza Alli) allo scopo di riscontrare metalli pesanti ed altre sostanze relative alla estrazione ed al trattamento degli idrocarburi ed indi a cadenza mensile prosecuzione degli stessi
2. rilevazione settimanale attraverso prelievo di campioni a quote differenti di acque invasate e confluenti nello stesso impianto del Pertusillo
3. complete analisi bioptiche dei tessuti vegetali perenni (arborei e popolazioni di muschi e licheni) sopravento e sottovento a distanze progressive dal centro olii di Viggiano in grado di assicurare lettura storica per i passati 15 anni dell’assorbimento di sostanze inquinanti
4. complete analisi bioptiche dei tessuti vegetali annuali da coltivazioni sensibili ai parametri monitorati (fagioli, peperoni, pomodori, zucchine, etc.) sia sopravento che sottovento ed a distanze progressive dal centro olii di Viggiano a cadenza mensile durante le colture
5. complete analisi bioptiche di tessuti animali in rapporto al periodo vitale, comprese analisi dei tessuti umani, ad alimentazione, habitat e zoo-morfologia, sopravento e sottovento a distanze progressive dal centro olii di Viggiano
6. rilevamento del “bianco” da emissioni in atmosfera sopravento a distanze progressive fino all’imbocco a nord-ovest della Valle dell’Agri e mantenimento di centralina di rilevamento in tale sito
7. lettura dei dati in valutazione complessiva rispetto ai fenomeni di accumulo costante degli inquinanti nelle matrici aria-acqua-terreno-tessuti vitali
8. rilevamento dei particolati fino alle minime misure attualmente rilevabili
9. analisi delle acque pluviali da raccolta, al suolo e sottosuolo attraverso collettori del flusso
10. annuncio di uno stato di attenzione quando almeno tre parametri di monitoraggio dell’aria siano contemporaneamente in un range del 15% dal raggiungimento della soglia limite di legge od almeno uno abbia raggiunto tali soglie e di allarme quando vi sia superamento della soglia anche per un solo parametro, con particolare attenzione a H2S, benzene, idrocarburi aromatici, COV e particolato sottile
11. analisi complete a cadenza mensile delle matrici del suolo e sottosuolo (50 cm) sopravento e sottovento a distanze progressive dal plesso industriale
Crediamo che migliori suggerimenti riguardo ad altre aree sensibili di rilevamento possano e debbano essere raccolte anche attraverso lo strumento mensili di consultazione di cui al punto c) con l’ausilio delle associazioni e comitati che finora abbiano svolto lavoro continuativo sulle stesse aree.
Certi di un’attenta valutazione delle proposte di questo movimento al fine di trasformare le aperture in dialogo concreto, fattivo e plurale, ci è grata l’occasione per i
Migliori Saluti
Potenza, lì 30/03/2011
Michele Miko SommaCoordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil