rifiuti a bilancio

Ato rifiuti: domani conferenza stampa commissario Altobello

 

23/03/2011 17:10

 

BAS  Il bilancio di un anno, l’inversione di tendenza nella raccolta differenziata. Sono i temi che saranno affrontati domani nella conferenza stampa convocata dal commissario unico dell’Ato Rifiuti Sabino Altobello che si svolgerà alle 10,30 nella sede dell’Assostampa Basilicata, in via Mazzini a Potenza.

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bilancio disatroso a mio avviso e che pecca di mancata programmazione regionale…ci sarò, anche solo per consegnare ad altobello il nostro piano rifiuti…

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400 alla caserma lucania


Immigrati, Digilio (Fli): Caserma Lucania inadeguata23/03/2011 17:05

BAS “La soluzione della Caserma Lucania, o meglio ex Caserma, dedicata ai militari lucani caduti ad Adua, per i quali non deve mai venire meno la memoria storica e il riconoscimento del servizio per la Patria, non risponde ad alcuna esigenza di ospitalità, dovuta, agli immigrati del Maghreb ed è una sconfitta per la politica che ha creduto in suo riutilizzo come presidio militare permanente e di Protezione Civile”. E’ il parere del coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio per il quale “è evidente che l’assessore Martorano non conosce la condizione di emigrato e si è limitato semplicemente al contenitore, al letto e al pasto caldo da garantire. Chi invece ha toccato con mano le condizioni di vita dei nostri emigrati, nei tempi più bui, sa bene invece – aggiunge – che l’esperienza da “caserma” ha lasciato segni profondi in intere generazioni. Si sottovalutano dunque – dice Digilio – troppi fattori che oltre all’accoglienza e all’integrazione sociale, perché la caserma sarebbe quello che è oggi il campo di accoglienza simile ad un carcere, riguardano l’impatto della presenza di 400 immigrati nella struttura ex militare al rione Santa Maria con tutte le normalità attività quotidiane di uno dei più popolosi rioni della città che ospita istituti scolastici, una villa comunale, esercizi commerciali. Per me l’accoglienza va garantita in alcuni comuni dove esiste un patrimonio edilizio pubblico e privato non utilizzato e ci possono essere le condizioni per offrire attività di lavoro agli immigrati. Si pensi solo alla domanda di manodopera agricola o per le aziende zootecniche e alla possibilità di ripopolare centri storici sempre più abbandonati e spopolati. Ci pensino bene dunque De Filippo e Martorano prima che sia troppo tardi e il sindaco Santarsiero tenuto conto che non sono sufficienti, come sostiene, piccoli lavori di adeguamento interno”.

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sullo stesso tenore del lancio di molinari, questo intervento del senatore di gilio…portare altrove e non concentrare solo nell’ex caserma i 400 rifugiati eventuali…ma mi piace poco quell’accenno alla manodopera agricola…sa di nuovo schiavismo viste le condizioni in cui già operano in regione gli immigrati regolari che giungono per le varie attività di raccolta

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Nucleare, Prefetture–Sogin: siglato protocollo di legalità 23/03/2011 16:33 

BAS  È stato sottoscritto oggi, tra i Prefetti delle sette Province interessate dai lavori di decommissioning degli impianti nucleari (Alessandria, Caserta, Latina, Matera, Piacenza, Roma, Vercelli) e Sogin, società di Stato che cura lo smantellamento degli impianti nucleari italiani e la gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi, un protocollo di legalità per prevenire ogni possibile infiltrazione della criminalità in materia di appalti per lavori, servizi e forniture per gli impianti nucleari italiani oggi in dismissione.

Il Protocollo, di durata triennale,  – spiega un comunicato dell’uffico stampa della Sogin – prevede la richiesta delle informative antimafia per l’intera filiera di imprese e fornitori che eseguiranno lavori negli impianti nucleari gestiti da Sogin, anche per appalti di importo inferiore alle attuali soglie comunitarie. Il limite, infatti, si abbassa da 4.845.000 a 250.000 euro per lavori e da 387.000 a 150.000 euro per servizi e forniture.

In particolare, il protocollo estende le verifiche antimafia anche ai sub-appalti e ai sub-contratti per opere e lavori, e ai sub-affidamenti di prestazioni maggiormente a rischio di infiltrazioni mafiose, indipendentemente dal loro valore.

Le verifiche e l’acquisizione delle informazioni antimafia – conclude la nota –  sono estese anche alle prestazioni non inquadrabili nel subappalto e ritenute sensibili, quali: trasporto di materiali a discarica, trasporto e smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra, materiali inerti, calcestruzzo, ferro lavorato e noli di macchinari.

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a parte il fatto che l’aggiramento di fatto delle normative anti-mafia è cosa semplice a realizzarsi attraverso società pulite e gestite da prestanome puliti, ma viene un dubbio (cose che in realtà son da sempre certezze)…ma vuol dire che fino ad ora non essendosi sottoscritti protocolli specifici, le possibilità che la mafia entrasse in appalti tanto delicati era una realta?…e se si, perchè non raccontano le cose come stanno, questi signori della sogin?

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belisariate

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Jacques-Louis David, Belisario che riceve l’elemosina

Nucleare, Belisario (Idv): quale pausa, l’iter è concluso

23/03/2011 13:50

BAS   “Dodici mesi, un anno intero: è il tempo di cui ha bisogno il governo non per riflettere sulla pericolosità del nucleare, ma per far fallire i tre referendum. Ma quale pausa! Oggi si è completato l’iter legislativo per convertire l’Italia all’energia atomica“. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, commentando la moratoria prevista nel decreto correttivo sulla localizzazione dei siti. “Infatti, oggi sono state adottate dal governo anche le ultime norme che riattivano il nucleare in Italia che smascherano la moratoria per quello che è, una presa in giro. Alle lobbies che gravitano intorno al governo interessa che parta il progetto nucleare e la privatizzazione dell’acqua, ma a Berlusconi in fondo poco importa di energia e servizi essenziali, lui teme soprattutto il referendum sul legittimo impedimento”. “Alla pausa di riflessione non ci crede nessuno. Perchè -conclude Belisario – come si dice a Napoli, ‘Cà nisciuno è fesso!’ “

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concordo sul senso del lancio (certo non sulla buffonata finale che rivela quel tot di brodo culturale in cui cuoce l’idv)!!!

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maratea

Maratea, presentazione progetto “Porta del Golfo”

23/03/2011 16:00Alla presentazione interverranno il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, l’assessore al Turismo, Erminio Restaino, e il consigliere segretario del Consiglio, Luigi Scaglione

ACR  L’evento avrà luogo il 30 marzo, alle ore 16.00, presso il Grand Hotel Pianeta Maratea Il progetto che parte nel 2006 con “Porta della Calabria”, attraverso un accordo d’informazione intercomunale tra le Pro Loco di Praia a Mare, Tortora, Aieta e San Nicola Arcella, grazie alla sua interazione con il territorio, ha continuato a crescere, inglobando le quattro Pro Loco della Basilicata (Nemoli, Maratea, Rivello, Lagonegro), ed il possibile allargamento anche alle Pro Loco campane.
L’obiettivo di “Porta del Golfo” è quello di garantire uno scambio d’informazioni tra gli otto enti locali con la distribuzione su una vasta area di materiale promozionale. Saranno inoltre istallati quattro gazebo fissi, presso le cittadine di San Nicola Arcella, Praia a Mare, Tortora e Maratea che serviranno come punti informativi e promuoveranno il flusso turistico anche verso le località interne, garantendo un panorama più completo di tutto il territorio. In distribuzione, presso i punti informativi, diecimila questionari allo scopo di creare un osservatorio turistico dell’area, offrendo materiale di studio utile per le Amministrazioni comunali e gli operatori turistici della zona.
Oltre alle amministrazioni comunali, coinvolti nell’attuazione del progetto anche i privati (esercizi commerciali e aziende imprenditoriali) che potranno diffondere la conoscenza delle loro attività iscrivendosi al progetto stesso attraverso le associazioni Pro Loco di riferimento.
Alla presentazione interverranno Vito De Filippo, presidente della Giunta regionale della Basilicata, Erminio Restaino assessore al Turismo, Luigi Scaglione consigliere segretario del Consiglio regionale, Vitantonio Rossi assessore alla Formazione della Provincia di Potenza, Gianpaolo Chiappetta consigliere della Regione Calabria, Pietro Lecce assessore al Turismo della Provincia di Cosenza, Gianpiero Perri, direttore generale dell’Apt di Basilicata, gli amministratori locali e altri rappresentanti delle istituzioni provinciali e regionali della Basilicata e della Calabria.
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mah, questi parlano di promozione turistica e nel frattempo maratea continua a rimanere di fatto isolata a causa delle frase che interessano la ss 18 ed a cui non è dato capire quando, come e chi dovrà porre rimedio…a meno che non pensino questi signori di far arrivare la gente a nuoto!!!

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tutto virtuale, persino l’archeologia

Archeogiordania, un progetto per il sito di Gadara

 23/03/2011 13:59 Mastrosimone: un progetto-pilota significativo anche per il coinvolgimento delle comunità locali AGR   Tecnologie virtuali e forte coinvolgimento delle comunità locali. Sono gli elementi portanti del progetto “Archeogiordania”, che ha l’obiettivo di raccontare, anche virtualmente, il sito archeologico di Gadara-Umm Qais in un’ottica di turismo sostenibile.
Partner di “Archeogiordania”, che è parte del progetto integrato Diacheo per la cooperazione tra le Regioni italiane e i Paesi del Mediterraneo, sono la Basilicata (ente capofila), l’Umbria, la Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera, Sviluppumbria e il Dipartimento delle Antichità Giordane. Il progetto-pilota, con tempi di scadenza aprile 2011, è stato presentato questa mattina a Matera durante un seminario, in cui i vari interventi hanno messo a fuoco i punti salienti delle attività svolte nel territorio giordano della Decapolis, nome che indica le dieci città di cultura greco-romana situate sulla frontiera orientale dell’Impero Romano.
Il Nord della Giordania è un territorio ricco di archeologia, ma poco conosciuto dal flusso di turisti che si dirige, invece, verso altre aree, come per esempio l’antica città di Petra. Si è trattato, dunque, di capire come valorizzare i siti di grande valore storico, traendo da questi anche occasione di sviluppo.
Il progetto si è diramato in diverse direzioni. Una piattaforma virtuale è stata la base su cui ricostruire alcuni edifici, quali il santuario ellenistico, il teatro ovest e una della case più importanti del villaggio ottomano. La ricostruzione permetterà non solo di ‘rimmaginare’ il senso dello spazio antico, ma anche di capire le funzioni politiche, sociali, religiose di quegli spazi continuamente riutilizzati nel tempo, confrontando ad esempio modelli abitativi del periodo romano con quello di una casa del periodo ottomano, per far emergere un senso di ‘riconoscibilità’ di spazi familiari e comuni a culture diverse.
Il progetto ha cercato anche di operare una “ricucitura culturale”. Il mondo arabo tende a non percepire come appartenenti alla propria cultura i siti di origine ellenistica, considerandoli di interesse solo dei turisti. Con il coinvolgimento delle scuole e delle comunità locali, il progetto ha voluto far crescere la consapevolezza del valore del patrimonio archeologico.
Contemporaneamente è stato svolto un lavoro sullo sviluppo economico e sul branding per individuare itinerari e incrementare il turismo e l’economia.
La condivisione culturale che è alla base del Progetto Archeogiordania – ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone, concludendo il seminario – rappresenta un fattore indispensabile per la promozione di processi di cooperazione durevoli ed armoniosi e per l’acquisizione della consapevolezza del patrimonio culturale del territorio. A questo proposito ritengo che il valore aggiunto del progetto è rappresentato proprio dal coinvolgimento delle comunità locali e dal lavoro sulla loro percezione e consapevolezza dei siti archeologici. In quest’ottica appare assolutamente evidente che sarebbe auspicabile dare una continuità al rapporto di collaborazione tra la Regione Basilicata, la Scuola di specializzazione di Archeologia di Matera (la quale svolge un ruolo prioritario per la diffusione della cultura dell’archeologia in Basilicata) e il Dipartimento delle Antichità giordane”.
e

Comune Mt, Adduce: primi contenuti nel gemellaggio con Petra23/03/2011 15:23  BAS “Oggi viviamo in un tempo e in una società particolarmente complessi all’interno del quale credo sia particolarmente importante recuperare il valore del dialogo, del confronto. E credo che la storia millenaria presente nelle testimonianze più antiche che il passato ci ha lasciato in eredità, ci parla proprio di questo, della necessità di tenere aperti i confini e arricchire la conoscenza”. Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, intervenendo stamane alla presentazione del progetto “ArcheoGiordania. Linea di dialogo e cultura – progetto integrato Diarcheo”.
Adduce, nel corso del suo intervento, ha rilevato le diverse affinità fra Matera e Petra ricordando che “esattamente un mese fa, il 21 febbraio, abbiamo firmato il patto di gemellaggio con la città di Petra, alla presenza dell’ambasciatrice della Giordania in Italia, Sua Altezza Reale Wijdan al-Hashemi. Crediamo che questo progetto di promozione turistica dei siti archeologici attraverso le nuove tecnologie della comunicazione contribuisca notevolmente a riempire di contenuti il gemellaggio fra le due storiche città. E proprio in virtù di questa intesa mi auguro che questo progetto possa proseguire per consentire ulteriori sviluppi futuri al percorso di collaborazione italo – giordana intrapreso con il progetto”.
Adduce, inoltre, ha affermato che il progetto Archeogiordania si inserisce coerentemente nel percorso di candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019 grazie alla sua profondità, alla sua capacità di intessere dialoghi e relazioni con una parte molto lontana del mondo, ma molto vicina per tanti aspetti.
Infine, Adduce ha voluto ringraziare personalmente il viceministro del turismo Giordano, Issa Gamooh per le parole usate nei confronti della città di Matera. Infatti, l’esponente del governo Giordano, nel suo intervento, si è soffermato sulla “bellissima idea del gemellaggio tra Petra e Matera. Oggi ho visitato Matera e i Sassi mi hanno fatto nascere molte idee che porterò e realizzerò in Giordana, a partire dai vostri alberghi in grotta, dalla gestione del vostro patrimonio storico”.
—————————————————————————————————————-tutto virtuale dunque, persino l’archeologia che pur necessita di attività di campo non solo per la scoperta del passato, ma anche per la sua conservazione all’oggi ed al domani…in realtà si trata di progetti che mettono in campo dei denari pubblici e che vengono spesi per la realizzazione di supporti informatici e video non sempre all’altezza delle roboanti parole con cui si esprime la mastrosimone (che ben farebbe a a rendere conto dei suoi tanti cambi casacca in virtù dell’ingresso in idv ed in giunta regionale) ed il sindaco adduce che almeno gestisce un patrimonio, mentre lei lo dilapida…quale?…quello della formazione, terreno di caccia idv da due giunte ormai… 

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Policoro, Simone (Dc): “Il crocifisso simbolo di libertà”23/03/2011 12:43

BAS   La Corte europea dei diritti dell’uomo nei giorni scorsi ha bocciato il ricorso contro chi si era rifiutato di lavorare in un ambiente di lavoro pubblico dove c’è esposto il crocifisso. Il consigliere comunale della Dc, Cosimo Simone, componente della segreteria politica regionale ammette: “Quando ho letto la sentenza ho tirato un sospiro di sollievo. Ritenevo inopportuno il ricorso e temevo il peggio per tanti cattolici/cristiani. Ma alla fine ha prevalso il buon senso e anche i giudici europei si sono schierati per la libertà di coscienza e l’orientamento educativo che da esso traspare. Chi si è trovato in condizione di disagio non poteva metterla sul piano giuridico perché mai e poi mai, e lo dico da cattolico, il crocifisso è stato sinonimo di indottrinamento essendo un simbolo in cui ciascuno liberamente ha il diritto di custodire le proprie tradizioni, di considerare il crocifisso un simbolo al contempo religioso e civile, e di riservare alla religione della maggioranza, fino a prova contraria, preponderante in Italia visibilità in ambito pubblico senza la necessità di rimuoverlo. Ma questo non significa che l’Italia non sia uno Stato laico, poiché noi sosteniamo “Libera chiesa in libero Stato”, dove la prima ha una missione spirituale di educare le coscienze e di eticizzare la società in base alla propria dottrina, e la seconda quella di garantire il pluralismo delle confessioni religiose e la libertà di culto, sempre nel rispetto dell’ordinamento giuridico, all’interno dello Stato liberaldemocratico, e questo principio viene garantito a chiunque. Cosa che non accade a tanti cristiani nel mondo, soprattutto dell’oriente, che vengono sistematicamente perseguitati da chi professa altre religioni. Siamo noi cristiani a dover presentare ricorso contro chi professa altre religioni”.

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pubblico questo delirio confuso dove si confondono tutti i parametri tra religione e laicismo dello stato per arrivare ad una sorta di integralismo conservativo e preservativo dei cristiani nel mondo, non per stigmatizzare quanto descritto in piena libertà da un consigliere comunale, ma per sottolineare che su basilicatasoviet trovano spazio molte caz**** e non certo i comunicati di chi come il sottoscritto cerca di ragionare assieme a tutti su argomenti di interesse comune…non voglio aprire guerre con il sito istituzionale il cui responsabile, rivelli, ex gazzetta del mezzogiorno (ma quello che a matera ha chiesto ad una giovane non so chè di chiamare la polizia per la presenza del sottoscritto che aveva portato con sè delle mappe del petrolio e non certo delle molotov…roba da mattri, no?…ma forse è solo regime e servi sciocchi), se possibile è anche peggio del suo predecessore, ma insomma…non bastava la pubblicità occulta, ora anche i deliri mistici!!!

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Si costituisce il Terzo Polo a Melfi23/03/2011 12:10

BASAPI – FLI – LIBERAL – MPA e UDC con la propria classe dirigente ha definito una proposta politica individuando i 5 punti da realizzare e programmare nei primi 100 giorni di governo della città.
E’ quanto stabilito dai massimi esponenti Regionali delle forze politiche costituenti il Terzo Polo Melfitano , in un vertice tenutosi ieri sera a Melfi.
“Il Terzo Polo cosi costituito – si legge in una nota – si apre alla condivisione della proposta politica e programmatica alle altre forze democratiche della città che meglio garantiscono il raggiungimento degli obbiettivi che la città attende da molti anni”.

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non che m’importi più di tanto di questo terzo polo, ma se l’udc sta al governo regionale, non si apre forse un “problema”, considerando che melfi è la terza realtà lucana per numero di abitanti?

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400 eventuali profughi a potenza

Accoglienza immigrati, Napoli: “Questione delicata”

23/03/2011 11:04

Per l’esponente del Pdl in Consiglio regionale “non si tratta semplicemente di fornire letti sicuri e pasti caldi ma bisogna garantire una buona integrazione, sia pur temporanea, di un popolo alla ricerca di una diversa possibilità di vita”

ACR“Nell’ambito del piano approntato dal governo nazionale per far fronte all’ondata di immigrati provenienti dal nord-Africa, anche la Basilicata ha dato la sua disponibilità all’accoglienza. Un atto sentito e doveroso che interesserà tutte le regioni italiane e che dovrà necessariamente avere un coordinamento tanto nazionale quanto regionale. E’evidente che la disponibilità ad utilizzare la struttura dell’ex caserma ‘Lucania’, indicata dall’assessore alla Sanità come sito probabile per l’accoglienza, pone alcune questioni non secondarie rispetto alla futura organizzazione”. Lo sostiene il consigliere regionale e comunale del Pdl, Michele Napoli per il quale “la necessità di regolamentare i flussi migratori deve necessariamente essere di pertinenza europea ma, considerando l’attuale stato di emergenza vissuto a Lampedusa, è necessario che tutte le regioni si attivino per sollevare l’isola da un carico eccessivo e non più sostenibile”.
A parere del consigliere del Popolo della Libertà “le responsabilità che vedranno coinvolta la regione Basilicata riguardano soprattutto l’organizzazione del sito che dovrà ospitare gli immigrati e il ruolo che la Regione deve avere nel contesto nazionale per attuare quelle azioni necessarie a risolvere la questione immigrazione. Il sito della caserma ‘Lucania’ sembra idoneo come area ma pone sicuramente una serie di problemi concernenti la gestione complessiva del ‘campo’”. “Sarà fondamentale, a nostro avviso – afferma Napoli – stabilire sia un limite massimo, non superabile di accoglienza, sia i tempi di permanenza. La questione è molto delicata perché non si tratta semplicemente di fornire un letto sicuro e un pasto caldo ma bisogna garantire il buon funzionamento di una integrazione, sia pur temporanea, di un popolo di immigrati alla ricerca di una diversa possibilità di vita.
Il rischio che si corre è che, come accade di frequente in Basilicata, si viva di improvvisazione, senza aver adeguatamente previsto e organizzato un sistema capace di far funzionare la macchina in maniera adeguata, sia pure per fronteggiare la semplice emergenza”. “La Basilicata è terra di accoglienza e, nonostante la sua povertà economica, ha sempre saputo esprimere una solidarietà che va oltre le semplici parole. Non bisogna però correre il rischio di tendere una mano senza pensare a cosa si nasconde dietro quella solidarietà. Occorre, perciò – conclude Napoli – prepararsi ad avere le carte in regola per poter gestire una situazione certamente non facile. I nostri amministratori, regionali e comunali che siano, devono attivare necessariamente tutti i canali per evitare che le situazioni degenerino per prepararsi alla convivenza civile, cercando di prevenire quelle situazioni di pericolo a cui potrebbe essere esposta la comunità potentina”.

 

Comune Pz, Molinari su profughi a Potenza

 23/03/2011 12:05

BAS
Senza mettere in discussione la necessaria e dovuta solidarietà ai profughi in fuga dai Paesi in cui è scoppiata la rivolta civile come in Libia, noi dell’opposizione al Comune di Potenza (Dec, Lista Per la città, Fli, I Socialisti e Mal) abbiamo proposto che siano prese in considerazione altre ipotesi per ospitarli nella nostra città e nella nostra regione. La proposta avanzata dall’assessore regionale Attilio Martorano di indirizzare i profughi nella caserma Lucania non ci sembra la migliore soluzione sia dal punto di vista logistico che di sicurezza. Bisogna anche prendere in considerazione la storia della caserma e la sua particolare posizione all’interno della città. Per questo crediamo sia, invece, più opportuno spalmare i profughi nei comuni lucani, in base alle possibilità delle amministrazioni con le quali sarebbe necessario discutere approfonditamente sulla questione”. Così il consigliere comunale Giuseppe Molinari, ieri nel corso del Consiglio, ha evidenziato la necessità di un maggiore coinvolgimento dei comuni per offrire ai profughi la migliore soluzione per la loro accoglienza.
E’ da far notare – ha continuato Molinari – come lo stesso assessore alle politiche sociali Donato Pace non sapesse nulla dell’ipotesi avanzata per ospitare i profughi nella caserma Lucania. Questo non deve mai più ripetersi in quanto prima di fare proposte ed ipotesi è necessario consultare i diretti interessati, i padroni di casa che non si tireranno certo indietro davanti all’urgenza di dare sostegno alle popolazioni in difficoltà ma è fondamentale – ha sottolineato – pensare ad una soluzione condivisa dalla maggior parte soprattutto dei cittadini di Potenza e della Basilicata intera. Così come già accaduto con l’ondata di profughi albanesi si potrebbe pensare ad una distribuzione nei paesi lucani dove, tra l’altro, certamente non si sta stretti alla luce del forte spopolamento in atto da anni”.

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che differenza di stile tra un post-fascista della destra, oggi prestato al pdl per via della surroga all’elezione in senato di digilio, ed un ex-democristiano, oggi prestato ad una cosa che non si sa bene cosa sia al comune di potenza, ma pur sempre destra è…mentre napoli rimarca “problemi ed pericoli dell’integrazione” (che se non alimentati dai soliti fuochisti di stampo nazional-popolare e demagogico rimangono problemi e non assurgono quasi mai al ruolo di problemi), di fatto non dicendo nulla di nulla se non pompare su un “razzismo di fatto” che serve a quelle parti politiche per sopravvivere (ma volete che una persona sinceramente democratica e dotata di buon senso possa mai votare per la destra di storace?), molinari pone invece un problema serio, serissimo…quello se non sia il caso di evitare che 400 eventuali asilanti (mi scuso per la mutuazione del termine dal tedesco), di cui non esiste ancora certezza dell’arrivo, ma certo ragionevole prudenza che possano arrivare, si concentrino tutti in un solo sito, per di più in una città che ha davvero grossi problemi…l’idea di attrezzare in ogni paese luoghi idonei all’ospitalità di poche persone, magari gruppi familiari, gioverebbe alla buona convivenza e forse anche alla cultura dell’accoglienza di un popolo da sempre emigrante e che ora si scopre “immigrato”…io credo che sia una strada da praticare nella condivisione e nel consenso, ma in tempi brevi e soprattutto nelle more delle possibiltà reali, anche aprendo la messa a disposizione volontaria da parte di privati cittadini delle proprie case vuote

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Comune Mt, Adduce plaude Al: via bottiglie di plastica23/03/2011 10:28

BAS   Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, esprime soddisfazione e apprezzamento per la decisione di Acquedotto Lucano di accogliere la sua proposta, lanciata nel corso dell’ultima assemblea dei soci, di eliminare dalle mense scolastiche le bottigliette di plastica per l’acqua.
In particolare, nel corso del suo intervento all’assemblea dei soci di Acquedotto Lucano svoltasi lo scorso mese di gennaio, il sindaco propose “un vero e proprio patto per portare l’acqua pubblica nelle scuole lucane eliminando le bottigliette di plastica. La città di Matera ogni giorno serve circa 1200 pasti al giorno e altrettante bottigliette di plastica. Attraverso un patto con acquedotto lucano è possibile risparmiare l’uso di circa 200 mila bottigliette di plastica all’anno con quel che significa per l’ambiente e con quel che significa in termini di educazione e valorizzazione dell’acqua come bene pubblico”.
E così in questi giorni Acquedotto Lucano ha inviato a tutti si sindaci della regione la proposta, con un vero e proprio progetto allegato, di eliminare le bottigliette di plastica dalle mense scolastiche.
“Sono certo che tutti i sindaci si adopereranno per promuovere l’uso dell’acqua pubblica nelle mense scolastiche. La città di Matera farà la sua parte, e già dal prossimo incontro con la commissione comunale sulla mensa scolastica a cui parteciperà, fra gli altri, anche la società aggiudicatrice del servizio, proporrò, di concerto con l’assessore all’Istruzione, Antonio Giordano, di organizzare la distribuzione prevedendo la fornitura di apposite caraffe concesse gratuitamente da Acquedotto Lucano”.

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e così pezzo dopo pezzo, faticosamente si estende una cultura che dovrebbe òlimitare al massimo l’uso di bottiglie di plastica (PET), così come cercare di ridurre a monte l’immissione di ulteriori rifiuti in un sistema che così come è messo non reggerà a lungo se non si adottato soluzioni di sistema che inquadrino i rifiuti in una logica più ampia e regionale…noi attendiamo ancora l’audizione in commissioni ambiente ed attività produttive per parlare del nostro piano rifiuti…nel frattempo, meglio un piccolo accordo ed una piccola riduzione, che nessun accordo e di conseguenza…

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Cisl, decolla il salario di produttività23/03/2011 09:22

BAS   Più contrattazione di secondo livello uguale più salario nelle buste paga dei lavoratori lucani. È questo in sintesi il senso dell’accordo siglato nei giorni scorsi tra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria di Basilicata sull’applicazione dell’imposta sostitutiva del 10 per cento sul salario di produttività corrisposto dalle imprese lucane aderenti al sistema di rappresentanza di Confindustria per il periodo d’imposta 2011. Lo rende noto il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, che sottolinea come “questo accordo sia il frutto della riforma contrattuale e del conseguente rafforzamento della contrattazione decentrata, fattori che producono benefici concreti sul salario dei lavoratori e che possono contribuire in maniera sostanziale al rilancio dei consumi interni e, quindi, alla ripresa economica”. Falotico sostiene, inoltre, la necessità di estendere i benefici della riforma contrattuale del 2009 al pubblico impiego, ed è per questo che la Cisl, unitamente alla Uil di Basilicata, appoggiano la campagna promossa dalle rispettive categorie del pubblico impiego affinché la tassazione del salario di produttività per i dipendenti pubblici venga ridotta dall’oltre 30 per cento attuale al 10 per cento.
L’accordo siglato con Confindustria prevede, in particolare, che gli incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa corrisposti nel 2010 saranno sottoposti al nuovo regime fiscale agevolato. Le imprese applicheranno l’imposta sostitutiva del 10 per cento a tutti i lavoratori dipendenti anche se occupati presso sedi o stabilimenti situati al di fuori della Basilicata.
Per il segretario della Cisl Falotico “l’intesa siglata con Confindustria integra la contrattazione nazionale stabilendo un quadro normativo certo per l’applicazione delle agevolazioni fiscali stabilite dalla legge e rappresenta un ulteriore passo in avanti verso un sistema contrattuale sempre più articolato in grado di assicurare una più equa redistribuzione della produttività”. Secondo Falotico, infine, “questo accordo rappresenta il primo significativo passo verso una compiuta forma di democrazia economica in cui i lavoratori e le imprese cooperano non solo nella fase della produzione ma anche nella distribuzione dei vantaggi che derivano da un più elevato livello di produttività aziendale”.

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tutto bene parrebbe a leggere l’entusiasmo di falotico e del suo sindacato governativo che fa siglare referendariamente e sotto l’egida di un ricatto occupazionale agli operai fiat accordi-capestro senza lo straccio di un piano industriale…tutt’apposto, quindi!!!…ma qui si parla d’altro evidentemente, perchè legare il salario alla produttività va bene, ma questi sgnori dimenticano che la produttività è legata intimamente alla “vendibilità” di un prodotto ed a stabilire quanto e come si vendano i prodotti sono competizioni internazionali che sempre più spesso riguardano assetti di ricerca e di investimenti che, avendo ricadute dirette sulla qualità del prodotto, influiscono poi sul relatico posizionamento di mercato…quindi la vendibilità di un prodotto risiede sempre meno nella perizia o nella volontà delle maestranze e sempre più in piani industriali a monte…ciò significa che se aumento potenzialmente la capacità reddituale in rapporto alla produttività, quindi elesticizzando una quota parte del salario, e la produttività risente delle quote di mercato, anche una parte del salario risentirà appunto di questa, ponendosi così una situazione di vera e propria precarizzazione della qoata parte dello stesso…ora l’abbassamento delle aliquote fiscali su quella parte di salario influiranno davvero poco se poi contingenze di mercato obbligheranno, come nel caso fiat-sata, a dover inquadrare una settimana al mese di cassa integrazione come parte del salario degli operai…insomma alla fin dei conti l’entusiasmo di falotico dovrebbe fare i conti con la contingenza lucana per rendersi conto che non tutto va bene e che “hai voglia” a parlare di detassazioni se poi il lavoro non c’è e quello che c’è tende ad evaporare… 

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FOTOVOLTAICO SELVAGGIO.

Zuzzurellando per siti internet, mi imbatto in questo articolo della Gazzetta del Mezzogiorno. Interessante notare come l’iniziativa di fare chiarezza sulla situazione, sia partita da un Presidente di Provincia. Nella nostra regione, nonostante sia dalle pagine di questo blog, sia a “viva voce”, in tutte le situazioni di incontri (politici e non) ai quali abbiamo partecipato intervenendo nella discussione, si sia rimarcato, senza mezzi termini, che i campi fotovoltaici che si voleva impiantare qui da noi, avessero la bieca caratteristica di essere “studiati” ad hoc per aggirare le procedure di VIA, nulla si è mai mosso nella direzione di provare almeno a chiarire il tutto! Differenze di consapevolezza e responsabilità da parte di diversi amministratori? O dobbiamo pensare che, magari, oberati dal troppo lavoro, gli amministratori di questa regione si siano fatti sfuggire certi dettagli? Il beneficio del dubbio è concesso sempre e comunque ma, visto che da altre parti (non in capo al mondo, ma nella regione immediatamente confinante con la nostra), qualcuno ha avuto la voglia di andare fino in fondo per cercare di chiarire, auspichiamo che analogo sforzo avvenga in questa regione dove, come si può vedere andando in giro per le campagne, i campi fotovoltaici stanno proliferando in maniera preoccupante. Adesso, con questa notizia, non si può avere più nessuna possibilità di dire: “Non lo sapevo”. O no?

Antonio Bevilacqua – Responsabile (immeritatamente) per la città di Potenza di Comunità Lucana – Movimento no oil.

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Maxi-operazione della Finanza:
146 amministrazioni coinvolte

BRESCIA
Un giro d’affari milionario sfruttando autovelox non a norma, una truffa colossale che ha interessato mezza Italia, sfociata nella denuncia di 558 persone, di cui 367 dipendenti comunali o funzionari pubblici compiacenti, ora nei guai per truffa aggravata, turbativa d’asta e corruzione. È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Brescia (tenenza di Desenzano) in cinque anni di indagini.

A tirare le fila di un sistema capillare e articolato che ha coinvolto mille comuni italiani – 146 quelli in cui sono state riscontrate anomalie – è un sessantenne di Desenzano del Garda, Diego Barosi. L’uomo, titolare della ’Garda segnalè e di numerose altre società aperte e chiuse secondo gli inquirenti per poter catalizzare gli appalti delle amministrazioni per la gestione degli autovelox, era già noto alle forze dell’ordine e alle cronache per vicende simili. Il bresciano è finito nel mirino di numerose Procure italiane, tra cui quella di Sala Consilina (Salerno) dove un automobilista fece ricorso per disconoscere una multa per eccesso di velocità.

In parallelo i riscontri degli inquirenti di Brescia hanno permesso di appurare che Barosi attraverso una cinquantina di autovelox di cui soltanto due omologati è riuscito in molti casi a ottenere gli appalti attraverso finte gare cui partecipavano solo ditte a lui riconducibili, in molti casi con la compiacenza della Polizia locale o di funzionari comunali ripagati con una congrua percentuale. Il sistema avrebbe fruttato 11 milioni e mezzo di sanzioni irregolari – gli autovelox erano tarati al rialzo per truccare la velocità rilevata del 15-17% in più rispetto al reale – delle quali l’interessato intascava fino al 40%. Un imponente flusso in denaro confluito in un impero immobiliare. Sono 245 secondo le Fiamme gialle gli immobili riconducibili a Barosi, di cui 51 sono già stati confiscati.

L’uomo con 4 complici delle province di Roma, Vicenza a Verona – ai cinque è contestata anche l’associazione a delinquere, la frode fiscale, la bancarotta fraudolenta – avrebbe costituito una fitta rete di società che hanno sottratto a tassazione 18 milioni e evaso imposte per 13. Il gruppo acquistava ingenti proprietà immobiliari – cinema, alberghi, villaggi turistici individuati tra Vicenza, Verona, Foggia – senza pagarle, anzi, provvedendo a rivenderle. Le violazioni del codice illecitamente contestate sarebbero 82mila con indebite richieste di sanzioni per circa 11,5 milioni di euro. Il Codacons chiede un intervento del governo «tramite i ministeri competenti». «Molti consumatori, infatti, non sapendo che le multe erano illegali e le apparecchiature truccate hanno pagato le multe e ora non possono più presentare ricorso né al Prefetto né al Giudice di pace, sia perché sono passati i 60 giorni dalla notifica sia perché gli articoli 203 e 204 bis del Codice della Strada stabiliscono che si possa impugnare la multa “qualora non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta”». Per questo il governo, nel caso siano già trascorsi i 60 giorni per presentare ricorso, «deve intervenire affinché siano restituiti sia i punti della patente ingiustamente decurtati sia i proventi delle sanzioni indebitamente incassati dagli enti coinvolti nell’inchiesta», chiede il Codacons.

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in grassetto i comuni lucani coinvolti…e se le accuse fossero dimostrate come sembra lo siano (ovviamente al netto di risultanze giuridiche)?…dovreste dimettervi!!!

Questo l’elenco dei Comuni coinvolti nell’inchiesta della Gdf di Brescia sugli autovelox taroccati: Abbadia S. Salvatore (Si), Acquasanta Terme (Ap), Airole (Im), Aisone (Cn), Albuzzano (Pv), Alleghe (Bl), Altavilla Milicia (Pa), Altofonte (Pa), Altomonte (Cz), Anversa Degli Abruzzi (Aq), Aragona (Ag), Ardore (Rc), Arquata Del Tronto (Ap), Arsoli (Rm), Artena (Rm), Badolato (Cz), Balsorano (Aq), Basciano (Te), Binetto (Ba), Bitritto (Ba), Bonate Sotto (Bg), Brezzo Di Bedero (Va), Brienza (Pz), Brolo (Me), Brugnato (To), Brusasco (Sp), Brusnengo (Bi), Buccinasco (Mi), Budoni (Nu), Bugnara (Aq), Cadeo (Pc), Canepina (Vt), Canosa Sannita (Ch), Casei Gerola (Pv), Castellabate (Sa), Castiglione D’orcia (Si), Chiaramonte Gulfi (Rg) Chiusa Di Pesio (Cn), Cicciano (Na), Civitella D’agliano (Vt), Cogorno (Ge), Collarmele (Aq), Colledara (Te) Corbara (Sa), Cupello (Cn), Fabrica Di Roma (Rm), Ficarazzi (Pa), Filandari (Vv), Fluminimaggiore (Ca), Forza D’agro (Me), Francofonte (Sr), Fratta Todina (Pg), Gagliole (Mc), Gallicchio (Pz), Gargnano (Bs), Gizzeria (Cz), Greggio (Vc), Grottolella (Av), Isola Delle Femmine (Pa), Issiglio (To), Itala (Me), Leggiuno (Va), Leporano (Ta), Letojanni (Me), Licenza (Rm), Licodia Eubea (Ct), Loiri Porto San Paolo (Ss), Maiori (Sa), Maissana (Sp), Malvito (Cs), Mandatoriccio (Cs), Manta (Cn), Maruggio (Ta), Melicucco (Rc), Montefalco (Pg), Montefortino (Ap), Montelanico (Rm), Montemurro (Pz), Monteroni Di Lecce (Le), Monterosi (Le), Monterubbiano (Ap), Morciano Di Romagna (Fo), Moresco (Ap), Morlupo (Le), Morolo (Fr), Mottalciata (Bi), Nazzano (Rm), Noepoli (Pz), Oria (Br), Ospedaletto Lodigiano (Lo), Palermiti (Cz), Palestro (Pv), Palmi (Rc), Palosco (Bg), Paterno (Pz), Patrica (Fr), Pedrengo (Bg), Piancastagnaio (Si), Pietravairano (Ce), Pieve Albignola (Pv), Pincara (Ro), Podenzana (Ms), Poggiorsini (Ba), Pollina (Pa), Portopalo Di Capo Passero (Sr), Pray Biellese (Vc), Pratella (Ce), Radicofani (Si), Ripe (An), Rivodutri (Ri), Rocca D’evandro (Ce), Roccafluvione (Ap), Roccagorga (Lt), Roggiano Gravina (Cs), San Giovanni Lipioni (Ch), San Gregorio Magno (Sa), San Michele Di Ganzaria (Ct), San Salvatore Telesino (Bn), San Sostene (Cz), Sant’angelo D’alife (Ce), Santa Maria Imbaro (Ch), Santa Maria Nuova (An), Santo Stefano Di Camastra (Me), Saviano (Na), Sermoneta (Lt), Serralunga Di Crea (Al), Serre (Sa), Sizzano (No), Stigliano (Mt), Stimigliano (Ri), Torrenova (Me), Torrice (Fr), Torricella (Ta), Tossiccia (Te), Tramonti (Sa), Tramutola (Pz), Trappeto (Pa), Trecchina (Pz), Treglio (Ch), Unione Dei Comuni Santi Sanniti (Bn), Urago D’oglio (Bs), Vejano (Vt), Vico Nel Lazio (Vt), Villa Del Bosco (Bi), Villar Perosa (To),iverone (Bi).

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