Comunicato stampa
Lettera aperta al sindaco Vito Santarsiero
Signor sindaco,dal febbraio dell’anno corrente, dieci mesi fa, ad una specifica richiesta del comitato no oil di indire al più presto, sulla scorta dell’allarme per le trivellazioni a Monte Grosso un consiglio comunale aperto nel quale il comitato avrebbe relazionato al corpo consiliare in merito alla situazione dei permessi petroliferi, lei ed il presidente del consiglio Pietro Campagna assicuraste la sollecita indizione dello stesso al fine di rendere partecipe la cittadinanza di una scelta così impegnativa per il territorio e la popolazione per mezzo dello strumento più idoneo a rappresentare la volontà popolare, il consiglio comunale.
Dopo dieci mesi di inutile attesa, pazientemente sopportata per via delle mille urgenze che ogni volta si frapponevano alla convocazione del consiglio sul tema petrolio – elezioni, bilancio, ferie e quant’altro si voglia! – ci tocca ora constatare che nonostante l’impellenza di una risposta da dare entro il 18 dicembre ad un nuovo progetto di ricerca targato ENI che investe il nostro territorio comunale, permesso a nome “Frusci”, pena quel deprecabile silenzio-assenso che troppe volte ha inficiato la democraticità di scelte che dovrebbero essere largamente condivise, il consiglio comunale ancora una volta non si svolgerà per la indisponibilità di date utili di qui al 18 dicembre, ma in realtà per l’opposizione manifestata dal partito democratico ad affrontare il tema, in linea con quanto accade a via Anzio.
Riteniamo tale atteggiamento della principale componente della sua giunta l’ennesimo atto di arroganza che si consuma nelle solite “stanzette della politica”, rifiutando il confronto nell’aula della democrazia, il consiglio, ed allo stesso tempo riteniamo il suo personale atteggiamento al riguardo ben poco confacente a quell’immagine di uomo che mantiene le promesse nell’indipendenza del proprio giudizio, immagine che cerca di accreditare senza riuscirci, visto che è palese la sua ingabbiatura nel sistema delle segreterie di partito.
E non ci consola affatto sapere che la sua giunta esprimerà, a quanto è dato apprendere, parere negativo alla richiesta ENI, poiché a nostro modo di vedere è la democrazia ad uscire perdente dalla volontà di eludere ogni confronto sulla questione petrolio.
Se infatti in questa città, che pure da capoluogo dovrebbe dare esempio di corretta prassi di partecipazione democratica, si preferisce al dialogo con la comunità intera nelle sedi più opportune, i consigli, il metodo del paternalismo e del decisionismo con le sue altre sedi, le giunte e le segreterie politiche, ci chiediamo quanta democrazia sia rimasta in una regione tanto disastrata da entrare in crisi per un articolo di giornale e per un comunicato stampa, mentre non riesce infine a prendere coscienza – ma si tratta di un puro eufemismo! – che il sistema delle multinazionali, tanto gradito ad alcuni poteri forti di questa regione da avergli spalancato ogni porta, spoglia il territorio delle risorse in cambio del paradigma di posti di lavoro evanescenti, sempre ben spartiti dal sistema clientelare, e pronti a svanire all’arrivo di crisi o convenienze a delocalizzare dopo aver disposto di finanziamenti ingenti.
Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, noi non le crediamo più come non crediamo più alla sua giunta umanamente eterogenea, nei fatti più emanazione di poteri e cattive abitudini di certa politica che trovano nella democrazia un solo elemento formale di legittimazione che della volontà di dialogare con la società.
Il rinvio alle calende greche di questo consiglio comunale ne è la prova e stabilire se lei sia ostaggio di tali maggioranze o non ne sia piuttosto un connivente è materia che vorremmo lasciare al libero arbitrio dei cittadini che non sono sudditi o comparse per costose parate mediatiche, ma soggetti di diritto capaci di intendere e volere e magari anche di scegliere.
Miko Somma, portavoce del Comitato No Oil Lucania