la nuova giunta adduce a matera

La lista degli assessori al Comune di Matera:

1. Trombetta Nicola Programmazione e realizzazione opere pubbliche.

2. Scarola Giovanni Attività produttive, politiche attive per il lavoro, politiche per lo sviluppo economico dell’impresa, commercio, sviluppo dell’innovazione democratica e trasparenza.

3. Infantino Salvatore Politiche finanziarie,tributarie e per il reperimento delle risorse, bilancio, politiche di programmazione integrata e comunitaria, economato.

4. Falcone Giuseppe Politiche per la sostenibilità ambientale, servizi per la tutela dell’ambiente, igiene pubblica, decoro urbano, benessere animale, gestione del verde pubblico,energia e risparmio energetico.

5. Rivelli Rocco Sicurezza, protezione civile, polizia municipale, viabilità, toponomastica, gestione mobilità e dei trasporti, contenzioso, contratti, personale, organizzazione interna, servizi demografici e statistici, servizio civile e volontario, attività motorie e sportive.

6. Cappella Sergio Politiche sociali, parità e pari opportunità, politiche di inclusione, politiche a favore dei giovani, benessere e salute, famiglia, politiche a favore diritti umani, della pace e della solidarietà. Politiche per la tutela dei diritti umani e della solidarietá, politiche per la qualità della vita, politiche a favore dei diversamente abili, per la scuola, l’infanzia, l’adolescenza.

7. Lionetti Pasquale Politiche per il governo del territorio ed edilizie, tutela e ripristino del paesaggio, qualitá urbana ed architettura, politiche abitative, tutela patrimonio UNESCO, sassi, Murgia materana e centro storico,politiche governo territorio.

8. Perrone Luciano Gestione e manutenzione Patrimonio, edilizia privata.

Turismo, marketing territoriale, cultura, universitá, rapporti con le associazioni culturali e tutte le altre deleghe non espressamente attribuite rimangono in capo al sottoscritto Sindaco.

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canapa sativa…

Tutt’altro che spinelli. In Calabria ed in Puglia si coltiva l’ “oro verde” in centinaia di ettari di terreno “perché è l’economia del futuro, se si esce dai pregiudizi”. L’unico accorgimento, per evitare di incappare in una denuncia penale, è compilare un modulo e consegnarlo alle forze dell’ordine. Ad investire sulla cannabis è stato anche Antonino Chiaramonte, un agricoltore di Mendicino in provincia di Cosenza, che ha sostituito le foglie di marijuana al grano, ormai “non più conveniente per i prezzi troppo alti”. Dai mattoni della bioedilizia per costruire case ai vestiti, passando gli alimenti, gli olii e persino i cruscotti delle auto, la sua canapa viene destinata agli stabilimenti per la produzione di diversi oggetti.

In Italia 850 piantagioni
Secondo i dati di ‘Assocanapa’, in Calabria gli agricoltori di cannabis sono già una decina ed in costante aumento in tutta Italia, con piantagioni in 400 ettari di terreni al nord e 450 al sud del Paesema dall’anno scorso ho deciso di coltivare cannabis nel mio ettaro di terreno e per ogni raccolto guadagno 1.300 euro“. Chiaramonte ha piantato i semi un anno fa e subito dopo ha comunicato ai carabinieri di avere la piantagione di cannabis a scopo industrialetanto che sono stato costretto a mettere un cartello dalla scritta: ‘Se volete una piantina non strappatela, ve la regaliamo’”.

(ndr. occorrerebbe però distinguere tra cannabis indica, ricca in sostanze cannabinoidi, la cui coltivazione è associata alla produzione di stupefacenti, ma verso cui l’attenzione sta aumentando per i noti effetti curativi del principio attivo in diverse patologie gravi, tanto che molte regioni stanno autorizzando  l’uso degli stessi farmaci derivati pur se la legislazione è ancora farraginosa, soprattutto in merito alla possibilità di coltivazione, e cannabis sativa, meno ricca di cannabinoidi, pianta di coltivazione tradizionale in italia fino agli anni ’50, quando venne incomprensibilmente vietata con una errata interpretazione “al plagio” di alcune normative anti-droga made in usa e che recentemente è stata “liberata” da quel fardello, pur rimanendo ancora dei vincoli) 

Servirà per costruire case
La canapa da fibra prodotta da Chiaramonte viene lavorata in uno stabilimento a Taranto e servirà in un cantiere di Brindisi per costruire “la prima abitazione ‘a base di cannabis’ in Italia”. Per ora, invece, l’unico stabilimento autorizzato a produrla a scopo farmaceutico è Rovigo. “La canapa è un ottimo investimento per tanti usi – spiega ancora l’agricoltore – rigenera i terreni, non necessita di diserbanti ed ha ottimi costi
Ed ora grazie ai guadagni del “piccolo tesoro” nell’orto di casa sua, Chiaramonte ha messo in piedi un’azienda agricola per farne una fattoria sociale dove ospitare i bambini autistici a fare ippoterapia con gli asinelli. Dalla cannabis alla solidarietà, per “sfatare un tabù”.

Nella sua azienda agricola, Antonino Chiaramonte coltiva la Cannabis per uso industriale (FOTO FRANCESCO ARENA) (foto: ANSA)

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tornerò davvero a breve su questo argomento in occasione di un discorso più ampio da fare sulle bonifiche di val basento e tito scalo, che a breve dovrebbero partire, e per le quali  l’utilizzo di coltivazioni di canapa potrebbe avere buoni risultati almeno nelle aree meno compromesse delle bonifiche stesse (per le altre, quelle più compreomesse ci sarà necessità di scotichi profondi di terreno e di riporti di terreno sano e probabilmente utilizzo di masse batteriche di digestione), visto l’effetto fito-drenante verso i metalli pesanti (n.b. non verso i polimeri) effetto non depurante o amenità simili ascoltate o lette ultimamente, che esercita l’apparato radicale delle piante (che poi occorre però smaltire per ovvi motivi di accumulo degli stessi)…

ci tornerò appunto a breve anche e soprattutto per scongiurare alcune intenzioni di installazioni di colture no-food a valenza bio-industriale in terreni che comunque, anche a bonifiche eseguite, rimarrebbero ancora vietati alle coltivazioni per uso alimentare umano ed animale, ma avrò appunto modo di spiegare…

ed esiste ovviamente un discorso più prettamente agricolo che sarebbe interessante avviare per questa nostra regione…ma anche su questo avrò appunto modo di tornare a breve…

per ora una piccola panoramica dei possibili utilizzi di questa coltivazione ingiustamente penalizzata da una legislazione assurda, delle possibilità reddituali per i singoli agricoltori e del ciclo economico interessante che si potrebbe avviare se si ponesse in atto una seria, attenta e lungimirante politica del non essere mero luogo di coltivazione, ma luogo di sviluppo e produzione di una filiera estremamente interessante…

 

 

 

 

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i soliti ignoti…

(ANSA) – IVREA (TORINO), 31 MAG – Come nel film di Monicelli “I soliti ignoti”, si sono messi a tavola nella casa che avevano deciso di svaligiare. E’ accaduto alle porte di Ivrea, a Chiaverano. I ladri sono stati arrestati dalla Polizia mentre pranzavano nella casa dove si erano introdotti. In manette un romeno di 24 anni e un albanese di 31. Sono sospettati di almeno altri tre furti avvenuti nella notte nelle abitazioni del paese.
 Avevano anche abiti di marca, cellulari, gioielli e circa mille euro.

 (foto: ANSA)

e per gustarvi ancora questa scena

www.youtube.com/watch?v=y2rMI7MyVms

 

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(ANSA) – MILANO, 31 MAG – Rimangono molto alti ma migliorano i tempi di pagamento tra aziende, uno dei maggiori indici della situazione finanziaria delle imprese: nei primi tre mesi dell’anno sono stati in media di 77,5 giorni, 3,7 giorni in meno rispetto allo stesso periodo 2013. Secondo dati Cerved il passo avanti è in tutte le aree italiane, mentre sono state 19mila le società protestate, il 14,4% in meno dello stesso periodo dell’anno precedente, ma ancora il 27% in più rispetto al periodo pre-crisi.

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31/05/2014

che dite, faccio più il bene della mia terra stando nel pd e spargendo semi di pensiero libero e critico nel partito-regione, o standone fuori, coltivando un orticello sterile (zappatori di terra tosta, si direbbe)?…allora lasciate perdere queste critiche da idiozia conclamata e fatemi lavorare!!!

miko somma

p.s. le critiche sono relative ad alcune obiezioni davvero risibili…

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una campagna contro i lupi sobillata ad arte?…

come i miei lettori più affezionati sapranno molto spesso anticipo gli argomenti e ne tratto persino quando ancora non si è sedimentata alcuna opinione, ma non è questione di bravura, quanto di velocità di esecuzione…passiamo al punto…

avrete letto al post precedente della mia accorata difesa del lupo, difesa che troverete in tanti articoli precedenti, in particolare in alcuni recenti dove denunciavo un atteggiamento culturale verso la fauna selvatica che si sta cercando di sobillare, aizzando verso campagne di abbattimento, se non peggio, ma oggi si è superato ogni limite a mio avviso…

il fatto…

sul tg3 regionale di oggi passa un lunghissimo servizio sull’ultimo di una serie di predazioni di animali da allevamento sulle dolomiti lucane, e più in generale nella regione (si citano 300 capi abbattuti dal 2012) che si riconnette alla più lunga serie di danni della fauna selvatica ai danni di agricoltori ed allevatori della regione…e parrebbe nulla di particolare, un semplice evento informativo su una tematica che comunque esiste…

ma non è così…la contemporanea presenza di diversi personaggi dell’associazionismo agricolo tutti favorevoli come da lanci pubblici sulla stampa ed in pubblici convegni alle campagne di abbattimento della fauna selvatica (usare il termine riduzione o contenimento secondo voi, significa altro?), del sindaco del paese in cui si è consumato il “misfatto”, di un veterinario della asl che era lì per un esame sommario allo scopo di certificare l’uccisione stessa e così dare avvio alle operazioni di risarcimento previste dalla legge, tutti pronti a giurare che trattasi di un attacco di lupi, non viene contrappesata da alcun parere contrario o quantomeno dubbioso del fatto che proprio di un attacco di lupi possa trattarsi…

e di dubbi ce ne sono tanti…

in primo luogo mi chiederei se tutte le autorizzazioni sanitarie ed urbanistiche degli ovili esistano e siano conformi a leggi nazionali, regionali e regolamenti comunali, soprattutto in termini di protezioni esterne degli allevamenti dalla fauna selvatica in zone a protezione ambientale rilevante, ma questo sarebbe il minimo e non vale la pena di soffermarsi oltre…nell’allevamento in questione, ripreso dalle telecamere e nelle parole dello stesso allevatore, si evidenzia il carattere di piccola impresa (una decina di capi), quindi più ad un carattere strettamente di sussistenza, visto il piccolo reddito che si desume dalle dimensioni del gregge…

il vero punto, il secondo, è nelle parole del veterinario che conferma che l’uccisione multipla è stata causata da lupi all’esame della conformazione del morso…e qui subentra una domanda topica…

ma se l’impronta del morso di un grosso cane non è affatto dissimile da quella di un lupo all’esame esterno dello stesso morso (ed ovviamente l’esame non poteva che essere esterno, visto che si era sul luogo dell’uccisione), dovendosi per appurare la vera natura dell’impronta dentale sulle carni procedere ad un esame autoptico che riveli la profondità con cui i canini sono penetrati nelle carni di pecore la cui uccisione in verità non appariva proprio recente, come dimostravano evidenti segni di decomposizione che lasciavano presumere una morte risalente ad almeno due-tre giorni prima (chiamiamolo punto 2.a), come ha fatto questo veterinario così preparato ad asserire senza dubbi che si trattava di “un attacco di lupi a giudicare dai morsi”?…

ma all’esperto veterinario sfugge forse un altro particolare che qui assume il valore di terzo punto…i lupi hanno un etologia conclamata, osservata e pacifica da decenni e decenni che li spinge alla predazione singola della preda, quindi all’uccisione della sola preda di cui si nutriranno e non di più animali, come invece si vedeva chiaramente dalle immagini…addirittura il veterinario si spingeva ad affermare che trattasi di una coppia di lupi…l’uccisione di più animali è evento che nelle specie canine appartiene alle volpi, che nel caso specifico però, viste le loro dimensioni ed attitudine predatorie, proprio non avrebbero potuto essere chiamate in causa…

e dal momento che appare difficile che i lupi possano in tempi di crisi aver cambiato abitudini e fare un inutile massacro, l’esperienza minima derivante dalla connessione logica di un evento con una causa, tale uccisione pare più essere stata procurata da cani da pastore inselvatichiti (viste le dimensioni occorrenti all’abbattimento di una pecora da più di una generazione (figli o nipoti quindi di cani domestici fuggiti od abbandonati) che abbiano perso ogni imprinting, che da lupi più adusi semmai a penetrare un recinto ed abbattere una singola preda da trascinare via e consumare lontano…

quindi di fronte ad una predazione quanto meno dubbia, come fa costui, il veterinario, ad affermare che trattasi di lupi?…e come mai poco prima della testimonianza di costui sindaco e rappresentanti di associazioni si sperticano a chiedere una nuova legge che garantisca maggiore celerità nei risarcimenti (ci potrebbe stare, ma credo sia più semplice ed efficace una semplice circolare interna), minore burocrazia (è di moda) e soprattutto una campagna di “riduzione della fauna selvatica”?…

avevo già denunciato in un lungo articolo precedente di un tentativo molto strumentale che se da un lato mirava a creare proprio una più semplice filiera degli accertamenti e dei risarcimenti in questione (uso non a caso il termine filiera) attraverso una vera e propria operazione culturale di deviazione del senso comune, dall’altro tendeva a “far superare” la tutela delle specie protette, da un lato chiedendo proprio campagne di abbattimento (che con il lupo però poco potrebbero, vista la natura di specie strettamente protetta, valendo al più con il cinghiale e qui occorrerebbe aprire un’altra pagina, essendo di fatto la presenza degli stessi ormai oltre il limite di guardia), dall’altro però stimolando degli atteggiamenti di bracconaggio da necessità che vanno ben oltre quello attualmente già praticato da molti criminali (questo è il termine da usarsi, visto il carattere penale del reato) con esce avvelenate, trappole, fucilate e chissà cos’altro ancora…

è cioè in atto una vera campagna di lobbying da parte di associazioni agricole e di allevatori (che meglio farebbero a preoccuparsi dei controlli di filiera, della qualità dei prodotti e di quant’altro attiene direttamente la loro opera di rappresentanza), campagna di cui spiace la sede rai di basilicata (o qualche giornalista) si rende in qualche modo complice, o consapevolmente (con ciò turbando profondamente il concetto stesso di deontologia) od inconsapevolmente (cosa forse anche più grave per evidenti motivi), illustrando con dovizie una problematica e le ragioni a sostegno di una tesi, ma non preoccupandosi di alcun contraddittorio…

così mentre spero che si avvii al più presto una indagine della magistratura per una serie di ipotesi di reato tutte da accertare, spero si dia corso  subito ad un serio esame autoptico per accertare la natura dei morsi e in caso di controversia evidente tra la tesi del veterinario e la realtà scientifica legale, provvedere ad una indagine sul funzionario asl in oggetto ed a tutto quanto previsto dai regolamenti interni…

in quanto al tg3 sarebbe cosa buona ascoltare le altre tesi e non procedere monocraticamente e monoculturalmente verso una direzione suggerita ad hoc e che pare recitare che “nei nostri boschi s’aggirano lupi cattivi…occorre il fucile!!!”…

non si tratterebbe di buon giornalismo…

miko somma

 

  

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abbiatene sempre gran rispetto…

abbiatene sempre un gran rispetto…il lupo è al vertice della catena alimentare dei nostri boschi ed è l’unico mammifero non solo in grado di contrastare l’alto numero di cinghiali balcanici (introdotti per la caccia sportiva e sfuggiti di mano), che hanno soppiantato i più piccoli e meno invasivi cinghiali appenninici, ma di contribuire alla selezione di una fauna più sana e quindi concorrere alla migliore salute dell’habitat forestale…

in grado anche di stimolare un settore turistico in gran crescita, quello del watching, che localmente riesce a produrre anche interessanti prospettive di reddito proprio a coloro che oggi ne paventano la crescita, gli allevatori e gli agricoltori di montagna…

denunciate chi li abbatte con l’uso di esche avvelenate o con il bracconaggio (uccidere un lupo è un reato punibile con la reclusione fino a tre anni) e guardatevi da quelle organizzazioni datoriali che “soffiano” sui danni della fauna selvatica per far riaprire fronti di caccia ai veri ed unici legittimi abitanti dei boschi

miko somma

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paradigmi ideologici…

30/05/2014

ma a qualcuno viene in mente che il solo intervento di coibentazione con materiali naturali del patrimonio immobiliare pubblico e privato si otterrebbe un sostanziale 10% di risparmio energetico globale, attivando tra l’altro cicli economici per il comparto edile?…ed a qualcuno viene in mente che ridurre il consumo di carburante per autotrazione del 10% a chilometro comporta un ulteriore 6% di risparmio sulla stessa bolletta?…ora questi due soli interventi bastano ed avanzano per compensare i pretesi aumenti di produzione nazionale di idrocarburi…questione di paradigmi ideologici?…

miko somma

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30/06/2014

la presenza di una coppia di lupi in gabbia l’avrei francamente evitata alle processione dei turchi…gli animali non sembravano troppo scioccati, ma è stata comunque una barbarie!!!

miko somma

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l’esercito delle 613 scimmie…

(ANSA) – ROMA, 29 MAG – Nelle banche dati del Viminale risultano censite 613 organizzazioni criminali in Italia, cui appartengono 25 mila soggetti. Lo ha detto il vicecapo della polizia, Francesco Cirillo, in audizione alla commissione Antimafia. Per quanto riguarda la ‘ndrangheta, ha aggiunto, “sono state censiti 166 gruppi con 4.683 affiliati. Negli ultimi 12 mesi, ha proseguito, “sono state controllate dalle forze di polizia 11,5 milioni di persone. Ci sono stati 750 mila denunciati e 237 mila arrestati”.

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mi sembrano dati piuttosto trattati male…diciamo che ci sono 613 clan che a loro volta fanno riferimento in maniera diversificata alle mafie storiche che sono cosa nostra, ‘ndrangheta, camorra, casalesi (sono una cosa diversa dalla camorra), evoluzione della sacra corono unita e filiali nordiche delle stesse, ma non vedo alcun dato rispetto alle mafie cinesi, nigeriane, sudamericane che comunque esistono e sulle quali inspiegabilmente non ci sono dati certi…i 237.000 arrestati poi andrebbero tradotti nel numero di quanti in carcere ci rimangono oltre i giorni consentiti dai vari gradi inquirenti…

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l’analfabetismo per de mauro

ricordate quante volte ho parlato dell’analfabetismo di ritorno e del suo potenziale destrutturante l’attività di espressione, comprensione e critica del reale (quindi di ciò che accade intorno a noi), e della ricerca di tullio de mauro a riguardo?…

bene, la ricerca potrete trovarla facilmente anche in rete, io per il momento vi segnalo questo articolo del mattino di napoli sull’argomento…

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irrituale e sconveniente…

Visita in Regione ambasciatore britannico Christopher Prentice

AGR Il Presidente della Regione, Marcello Pittella, ha ricevuto oggi la visita di Christopher Prentice, Ambasciatore Britannico in Italia.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Raffaele Liberali, assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, lavoro, Formazione e Ricerca, e l’amministratore delegato di Shell Italia, Marco Brun

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bene incontri istituzionali che si susseguono con un curioso avvicendarsi di ambasciatori in una regione così piccola…quello che proprio non convince è come mai ad un incontro istituzionale partecipi l’amministratore di una società petrolifera che è una delle 4 grandi maggiori multinazionali del settore?…

una partecipazione questa del tutto irrituale e sconveniente, a mio modo di vedere, a pochi giorni dall’incontro inter-istituzionale del 4 giugno che dovrà trattare dell’appetito di idrocarburi che si pensa di saziare qui in basilicata…

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29/06/2014

trovo del tutto sopra le righe che qualcuno si “intesti” dei sindaci…

occorre che il loro lavoro sia per una comunità, non per una filiera!!!

miko somma

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duplice omicidio a gorgoglione…

(ANSA) – GORGOGLIONE (MATERA), 29 MAG – I cadaveri di due giovani allevatori, di circa 30 anni, sono stati trovati stamani, in un’automobile, in un terreno alla periferia di Gorgoglione (Matera). Sul posto ci sono i sanitari del 118 e i Carabinieri che stanno effettuando i primi accertamenti scientifici. Secondo quanto si è appreso, i due giovani sono stati uccisi con colpi di arma da fuoco.

(ANSA) – GORGOGLIONE (MATERA), 29 MAG – I Carabinieri hanno fermato e stanno interrogando un agricoltore, di circa 30 anni, di Gorgoglione (Matera), accusato di aver ucciso stamani due allevatori con un fucile da caccia. I due sono stati colpiti mentre erano all’interno di un fuoristrada, con cui si stavano recando nei campi. Il fermato è il cognato di una delle due vittime: secondo le prime informazioni, il duplice omicidio potrebbe avere come movente anche motivi passionali.

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notte tra il 28 ed il 29/05/2014

molte le analisi logiche in punta di lingua del voto alle europee…io vado per la mia strada, convinto che la dignità paghi non al mercatino della sopravvivenza, ma alla certezza di fondo che la politica possa non essere più svendita intellettuale e neppure meretricio…

miko somma

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