altre conferenze

domani commenterò quanto lanciato oggi sulla finanziaria, nel frattempo in contemporanea con la ripresa dei lavori domani mattina, ecco un’altra conferenza:

DOMANI CONFERENZA STAMPA SU BONIFICA VAL BASENTO
 
21/12/2009 18.26.17
[Basilicata]
(AGR) – Domani mattina, martedì 22 dicembre, conferenza stampa del Presidente della regione Vito De Filippo e dell’assessore all’Ambiente Vincenzo Santochirico sull’Accordo di Programma Quadro per la bonifica della Val Basento.
La conferenza stampa avrà inizio alle ore 10,00 nella Sala Verrastro.

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sarà oltremodo interessante vedere come si riuscirà a far coincidere la bonifica con una decina di progetti ultrainvasivi tutti da realizzarsi in zona…ma volete prenderci per il culo? 

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riconferme

facciamo molta attenzione a questi passaggi ed alle presenze che accompagnano questi passaggi di riconferma e che credo molti avranno percepito dal servizio pd3:

CCIAA POTENZA: RICONFERMA PER IL PRESIDENTE LAMORTE

 
21/12/2009 18.29.40
[Basilicata]
Il presidente uscente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte, è stato riconfermato dal nuovo Consiglio Camerale con 22 voti favorevoli su 24 (due le schede bianche) al timone dell’Ente camerale per il quinquennio 2009-2014…..Il presidente della Regione De Filippo, riprendendo alcuni dati Istat emersi dall’annuario statistico regionale recentemente presentato – si legge ancora nella nota – ha evidenziato come le tante letture del contesto socio-economico lucano siano spesso infarcite da luoghi comuni e a volte condotte “con finalità poco nobili”: “Alle imprese che decidono di restare in Basilicata, ai tanti residenti che hanno scelto di vivere e lavorare qui, non si possono continuamente infondere segnali di sfiducia, alimentando quel declinismo che può portare solo negatività”. Il presidente Lamorte, ringraziando i Consiglieri per la rinnovata fiducia, nel concordare con De Filippo sul liberarsi dal declinismo ha tuttavia richiamato l’attenzione sul pericolo di sconfinare in un possibile “sviluppismo”, che consideri altrettanto scontata la traiettoria di crescita della Basilicata: “Credo che tra questi due estremi possa essere individuato un percorso di sostenibilità in cui ognuno, a seconda del proprio ruolo e delle proprie responsabilità, possa contribuire a leggere, comprendere, e quindi governarne i fenomeni, per puntare allo sviluppo che è anche innalzamento della qualità della vita. Occorre, di concerto con le Associazioni di categoria – che consideriamo i primi azionisti della Cciaa ha detto infine Lamorte- sintonizzarsi sempre di più con le altre istituzioni per continuare a governare i processi e lavorare, con spirito costruttivo, verso frontiere sempre più competitive per i nostri contesti economici e produttivi”.
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più lenticchie

FINANZIARIA REGIONALE, EMENDAMENTI SIMONETTI (PRC)
 
21/12/2009 18.14.27
[Basilicata]

  (ACR) – Un emendamento per tutelare il bacino idrominerario del Vulture e gli altri individuati attraverso l’adeguamento del canone a favore della Regione e una proposta a tutela della salute dei cittadini rappresentano la posizione del Gruppo Prc in merito alla Legge Finanziaria Regionale 2010. L‘iniziativa è spiegata dalla presidente del Gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti.
L’emendamento sul canone dei concessionari per l’acqua minerale – sottolinea Simonetti – prevede che gli stessi versino alla Regione, con periodicità trimestrale, un adeguamento da 0,30 cents. a 1 euro ogni mille litri o frazione di imbottigliato o in alternativa 0,50 cents. per ogni mille litri o frazione di imbottigliato, utilizzato o emunto. In tal modo – sottolinea Simonetti – il canone è commisurato non solo alla superficie da sfruttare ma all’effettivo beneficio ricavabile dal concessionario come previsto dalla Conferenza Regioni del 16 novembre 2006. Lo scopo – precisa la presidente del gruppo Prc – è di tutelare e valorizzare le risorse acqua minerale, acqua di sorgente ed acqua termale nel preminente interesse generale, impegnando infatti la Giunta regionale a riservare i nuovi introiti per progetti riguardanti la conservazione e la ricarica delle falde acquifere nonchè a compensazione dei danni diretti e indiretti provocati nei comuni ove hanno sede gli impianti”…………………….

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e costei crede che mettendo più lenticchie nella pasta, cambi la pietanza ed il bacino idrominerario del vulture venga tutelato?…meno male che siamo alla fine del mandato!!!

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i tappi e la s.e.l.

PETRONE (SEL) SU ASSEMBLEA COSTITUENTE ROMA
 
21/12/2009 17.03.07
[Basilicata]

“Il processo costituente del Partito “Sinistra Ecologia Libertà” è iniziato a Roma il 19 e 20 dicembre e si concluderà con il primo Congresso nazionale nel Giugno 2010.
A Roma è stato presentato il nuovo simbolo di Sel, e sono stati eletti il portavoce nazionale, Niki Vendola, il Coordinamento nazionale e il Comitato scientifico che dovrà disegnare l’assetto di valori, idee e programmi su cui fondare il nuovo partito”.
Ad affermarlo è il coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà di Basilocata Carlo Petrone che aggiunge: “Lavoriamo per una Sinistra determinata nei principi e nei contenuti, con una cultura di Governo delle contraddizioni, che vuole indicare risposte ai grandi e piccoli problemi della società italiana, alle ingiustizie crescenti e che vuole farlo senza populismi facili ma diventando una Sinistra popolare, autonoma, che lavorerà con le altre forze di opposizione nella ricerca di una nuova coalizione alternativa al centro destra.
In Basilicata abbiamo già raccolto circa 500 adesioni: cifra importante che dimostra l’attenzione verso il nostro lavoro.
Porremo all’attenzione dei cittadini lucani il progetto di “Sinistra Ecologia Libertà”, i visi e le sensibilità che lo sostengono, in un chiaro rapporto di fiducia tra gli elementi veri del disagio di questa regione e la nostra idea di società e di una nuova, moderna sinistra.
In Basilicata – conclude Petrone – saranno presenti le liste di “Sinistra Ecologia Libertà” alle prossime elezioni regionali e al comune di Matera. Lavoreremo perché rispetto a questi appuntamenti si discuta di qualità del centrosinistra, dei problemi veri di questa regione, delle sfide future che insieme dovremo affrontare per assicurare lavoro, qualità ambientale, istruzione adeguata, cultura.”

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dunque il tappo a sinistra del pd, quella sinistra e libertà di vendola oggi diventata sinistra ecologia e libertà (il cui acronimo è curiosamente s.e.l.) continua la sua corsa verso il nulla in una contiguità continuista con il centrosinistra che lascia non sgomenti, perchè i soggetti sono conosciuti come poltronisti, non sbigottiti, perchè le pratiche con cui hanno “affondato” il prc hanno dimostrato di che pasta sono fatti i portatori di truppe cammellate, ma semplicemente annoiati, poichè non c’è mai limite al peggio e certi personaggi (petrone, romaniello, pesacane e compagnia bella) ne sono l’eterna conferma…tanto per dirne una, per confermare il loro appoggio al centrosinistra sul piear si sono inventati il termine “bio-massa eco-sostenibile”…parolai?…no, cazzari!!!

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i patti ed i cambiamenti

MPA E FDC UNITI NEL “PATTO PER IL CAMBIAMENTO”
 
21/12/2009 15.38.09
[Basilicata]

“Tra l’Mpa (Movimento per l’Autonomia) e la Fdc (Federazione di Centro) si è costituita la Federazione dei due schieramenti per intraprendere insieme un percorso politico che attraverso un partito radicato nel territorio, per il territorio, federalista ed autonomista risponda alle necessità e alle esigenze dei lucani”. E’ quanto si legge in un documento diffuso agli organi di stampa.
“L’accordo – specifica il documento – è stato ufficializzato nella conferenza stampa tenutasi alla presenza dell’on. Luciano Sardelli commissario regionale dell’Mpa, del consigliere regionale Francesco Mollica segretario regionale della Fdc, di Giuseppe Musacchio segretario provinciale Mpa, del segretario provinciale Fdc, Franco Simone e Nino Garramone segretario cittadino MPA di Potenza e di tanti altri dirigenti regionali, provinciali e comunali. Gli interventi dei presenti hanno evidenziato le numerose problematiche politiche e sociali della nostra regione. ‘Il Patto per il cambiamento’, che da oggi l’Mpa e la Fdc lanciano, riguarda una reale partecipazione ed un pieno coinvolgimento della società lucana, basato non solo sui contenuti programmatici ma su un effettivo cambiamento di metodi e comportamenti”.
“Primo obiettivo – conclude il documento – della Federazione Mpa – Fdc è quello di coinvolgere, nel Patto per il Cambiamento, tutte le forze politiche e sociali che siano protagoniste anche nei prossimi appuntamenti elettorali”.

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a me viene un bel po’ da ridere, perchè ognuno di costoro di “cambiamenti” ne ha già fatti tanti che uno in più da patteggiare…

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ENERGIA, ORDINE INGEGNERI MT: URGENTE APPROVAZIONE PIEAR

 
21/12/2009 12.36.07
[Basilicata]

L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Matera, lancia l’allarme sulle conseguenze negative legate alla mancata approvazione del Piano di indirizzo energetico ambientale regionale (Piear). “La classe politica e l’apparato dirigenziale della Regione Basilicata, rischia di far perdere, ai professionisti e alle imprese della Basilicata, un’opportunità di sviluppo legato alla green economy che può avere importanti risvolti occupazionali e reddituali per le imprese e per i cittadini lucani”.
“Il Piear – sottolinea l’Ordine – doveva essere approvato nel mese di luglio 2009, ma ad oggi, benché approvato in III Commissione, il Piano non sembra essere vicino all’approvazione del Consiglio Regionale, anche a causa delle numerose richieste di modifica. Inoltre, con le elezioni alle porte, sembrano mancare i tempi tecnici necessari per emanare ed approvare il Regolamento di attuazione del Piano che lo renderebbe di fatto applicativo”.
Dopo aver “appreso degli emendamenti presentati dalla Presidenza e dalla vice-Presidenza della III Commissione sulla semplificazione autorizzativa degli impianti di micro-generazione (fino ad 1 MW)”, l’Ordine invita “il Consiglio Regionale ad approvare tali emendamenti, che rappresentano l’ultima possibilità che ha l’attuale Giunta di non mandare in fumo milioni di euro di investimento stanziati dalle imprese lucane sull’onda euforica generata dalla presentazione del Piear nel lontano mese di aprile 2009”.

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ed i lucani per fare una favore agli ingegneri della provincia di matera, dovrebbero bersi un piano energetico che è una follia e che “svende” il territorio tutto alle logiche di una produzione energetica di cui francamente questa regione non ha bisogno affatto?…in ogni caso non certo in quei termini assurdi…comunicato di pressione lobbysta che dovrebbe riequilibrare le tante criticità espresse…cmq, stamane manifestazione del comitato di tricarico contro la centrale a bio-palle, promesse dei politici (straziuso promette di votare no il 12 gennaio, quando l’argomento ritornerà in consiglio…sarebbe il caso di controllare!!!) ed il pd3 non ha dato neppure mezza notiziola…fatti curiosi, stamane incontro al bar vicino il palazzo della giunta un “imprenditore” del settore rifiuti che mi dice che i rifiuti industriali sono una merce come un’altra e che tutte le nostre paure degli imprenditori che ci lavorano sono ingiustificate…”ci sono anche imprenditori onesti e che danno lavoro” – dice costui – “peccato però” – rispondo io subito dopo – “che ne basti anche uno solo disonesto per fare danni enormi!!!”

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gli asini volano?

PD, CONFERENZA STAMPA SU VERTICE COPENAGHEN
 
21/12/2009 11.24.50
[Basilicata]
Domani 22 dicembre alle 11,30 presso la sede del Partito democratico di Basilicata è convocato un incontro con la stampa in cui l’on. Salvatore Margiotta, che ha fatto parte della delegazione italiana al vertice di Copenaghen sul clima, illustrerà i contenuti dell’accordo. Parteciperà all’incontro il segretario regionale del Pd, Roberto Speranza.

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se non mi prende l’influenza, ci vado….per farmi due risate…perchè se il pd lucano per bocca di margiotta ed orecchie di speranza, crede che quell’accordo-pagliacciata serva a qualcosa in tema di riduzione di gas-serra e che vi siano contenuti nel vuoto, vuol dire che allora gli asini volano e sulle montagne nevica marzapane

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mah!!!

FEDERAZIONE SUI-GENERIS: A PZ ASSEMBLEA NAZIONALE
 
21/12/2009 11.14.36
[Basilicata]
Si è tenuta nei giorni scorsi a Potenza l’assemblea nazionale della Federazione Sui-generis.
Nel corso dell’incontro – riferisce la Federazione – vi è stato il rinnovo della fiducia unanime al presidente nazionale della Federazione Eugenio Delvacchio ed al responsabile politico Antonio Candela.
La Federazione Sui-generis ha deciso – si legge – di scendere nei territori come movimento politico indipendente. In questi anni,
l’esperienza universitaria ha dimostrato come, sui temi e sulle
problematiche, la Federazione sia riuscita a tradurre in fatti
le proprie idee. La volontà di questo movimento è di affermare la propria autonomia ed indipendenza cercando di mettersi al
servizio della comunità.
La “coscienza del giusto” è per “Sui-generiS” – prosegue la nota – la fonte dei propri principi fondamentali”.
Nelle prossime settimane si insedieranno l’Ufficio di Presidenza ed i Coordinamenti provinciali.
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policoro

POLICORO, SINDACO: BELLA NOTIZIA SBLOCCO LAVORI MARINAGRI
 
21/12/2009 11.13.55
[Basilicata]
“E’ stato un anno terribile che fortunatamente sta passando, anche se l’11 dicembre scorso c’è stata fortunatamente una delle più belle notizie di questo 2009: lo sblocco dei lavori di Marinagri, cittadella sull’acqua che sorge alla foce del fiume Agri, il volano della nostra economia turistica locale e anche grazie alla quale siamo veramente una città diversa rispetto al panorama regionale e per alcuni aspetti meridionale”. Lo ha detto il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, tracciando un bilancio politico dell’attività amministrativa svolta nella consueta conferenza stampa di fine anno. “In questo anno pieno di amministrazione, visto che nel 2008 si è votato, altri sono stati i risultati raggiunti: la stabilizzazione dei 12 lavoratori socialmente utili del Comune; il mercato contadino che viene aperto ufficialmente oggi tre volte a settimana; le opere pubbliche rese esecutive come il raddoppio di viale Salerno e i lavori di rifacimento di piazza Eraclea; l’abbattimento dopo due decenni degli ‘scheletri’ del Delfino in via Lido; l’apertura delle iscrizioni per il campus estivo italo canadese in programma per la prossima estate; le relazioni internazionali intessute in questi mesi con Canada e Romania per internazionalizzare la nostra città e le politiche di welfare per i giovani disoccupati i cui bandi sono in preparazione”.

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in questa bella sequenza di cose fatte o da fare (perchè parlare di cantieri non significa aver terminato opere e parlare di preparazione non significa aver bandito alcunchè) e di relazioni “diplomatiche”ha solo dimenticato di citare il pozzo per idrocarburi gassosi!!!…ed in quanto alla cittadella sull’acqua, lo vedremo alla prima piena o alla prima mareggiata veramente “dura”…ma lasciamo perdere!!!

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ferrosud

FERROSUD, EVANGELISTA (FIM-CISL): INCERTEZZA SUL FUTURO
 
21/12/2009 11.04.32
[Basilicata]

Quale futuro per la Ferrosud? Se lo chiede il segretario regionale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista, che torna a sollecitare l’intervento della Regione e della Provincia di Matera. Il segretario della Fim parla di “ombre minacciose sulla più importante azienda metalmeccanica del materano, stretta tra commesse ferme o affidate in subappalto, ritardi nell’erogazione degli stipendi, investimenti al palo e un lungo contenzioso con Trenitalia”. E così “le aspettative legate al piano di rilancio – continua Evangelista – stanno lasciando il posto al pessimismo in vista della prossima scadenza della cassa integrazione, prevista per il prossimo mese di maggio, e delle difficoltà economiche che i lavoratori scontano ormai quotidianamente”. Secondo Evangelista “l’accordo sottoscritto in Regione alcuni mesi fa stabiliva il coinvolgimento del sindacato per traghettare la Ferrosud oltre la crisi, gestendo nella maniera meno dolorosa possibile la fase di cassa integrazione, ma questo non sta avvenendo”. Da qui l’appello che il segretario della Fim lucana lancia alla Regione e alla Provincia affinché si attivino per “vigilare su questa realtà produttiva che è stata simbolo e orgoglio della Basilicata e di tanti lavoratori, che hanno creduto e continuano a credere nella possibilità di fare anche a Matera una produzione industriale con qualità e professionalità”.

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tranquilli, non sto facendo la corte al sindacato ex dc, creato dalla cia per contrastare la cgil comunista all’epoca della guerra fredda, o la sindacato quasi-pdl-lino che oggi magnifica il governo del signor b….la problematica ferrosud c’è tutta, ma anche se previdentemente il sindacalista comincia a dar voce alla questione per tempo (5 mesi prima della scadenza della cassa integrazione), il problema rimane intatto se non si fa un salto concettuale che disloca i problemi dell’oggi nella programmazione del domani…spesso ho parlato di una possibile soluzione del problema ferrosud all’interno di un piano dei trasporti che, sterzando decisamente sull’opzione strade ferrate, ne costruisca qualche tratta locale (potenza – laurenzana, potenza-val d’agri, potenza-matera, potenziamento potenza-melfi) da gestire in house e faccia viaggiare, nell’attesa di queste infrastrutture che richiedono finanziamenti e progetti validi, sui binari attuali di rfi e ferrovie appulo-lucane qualche carrozza per il traffico pendolare acquistata dalla regione basilicata e commissionata proprio alla ferrosud-matera…e se pensiamo ai milioni di euro che la regione sborsa a trenitalia per il traffico locale (del resto assolutamente carente), qualche rapido conticino indicherebbe subito la strada 

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s.p 12

VIABILITÀ, SINDACO VIETRI DI POTENZA: URGE RIAPRIRE SP 12
 
21/12/2009 10.40.15
[Basilicata]
“Urge l’immediata messa in sicurezza della Sp 12. L’apertura al transito della bretella di collegamento vietrese rappresenta di fatto una priorità che non può più attendere”. A sostenerlo è il primo cittadino di Vietri di Potenza, Giuseppe Pitta.
“Da circa due mesi la comunità vietrese vive in una situazione di isolamento – afferma Pitta – con notevoli ripercussioni sull’economica locale. Si è costretti quotidianamente a fare i conti con forti disagi legati ai collegamenti viari, purtroppo interrotti da qualche tempo. Attualmente i percorsi alternativi, per quanti devono congiungersi alla Ss 95 della Tito-Brienza o alla 19 ter che procede per Buccino, sono sempre più lunghi e tortuosi. Si registrano forti disagi anche per i pendolari che procedono verso l’area industriale di Isca – Pantanelle. Una situazione che non può più essere sottaciuta poichè crea notevoli ripercussioni sull’economia in loco”.
“Con l’approssimarsi dell’inverno – aggiunge il sindaco – i disagi sembrano accentuarsi ulteriormente. Le sollecitazioni dell’Amministrazione comunale di Vietri di Potenza alle Istituzioni regionali e provinciali hanno portato, in tempi celeri, ad un susseguirsi di sopralluoghi. Vista la delicatezza e l’urgenza della questione l’Amministrazione di Vietri di Potenza ha chiesto un tavolo tecnico per valutare in modo sinergico il da farsi. Le Istituzioni provinciali e regionali ci hanno già assicurato che sono state contattate alcune ditte specializzate per una valutazione tecnico-economica e giungere poi ad una successiva predisposizione di un cronoprogramma di attività al fine di risolvere la questione della Sp12. Confido nelle Istituzioni affinché si giunga alla transitabilità della Sp 12 in tempi davvero celeri”.

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forse il presidente della provincia di potenza piero lacoriazza non sa che vietri è appunto in provincia di potenza e che quella strada è di competenza provinciale, così quando stanzia soldini per opere nuove ed assolutamente inutili (villa d’agri-marsicovetere per citarne una), dimentica ciò che c’è e che andrebbe magari rimesso in opera tanto perchè una comunità si senta parte del resto della comunità

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24h

DIGILIO E COVIELLO (PDL) SU QUALITA’ VITA A POTENZA
 
21/12/2009 09.44.00
[Basilicata]

“Non sarà facile questa volta per il sindaco di Potenza Santarsiero spiegare il “tonfo” in classifica nel cosiddetto giro d’Italia della Qualità della vita de Il Sole 24 Ore nello specifico settore dei Servizi ed Ambiente. In questo settore Potenza, per il 2009, è 99esima rispetto alla 17esima posizione assegnata nel 2008. E’ quanto sostengono in una nota congiunta il sen. Egidio Digilio, coordinatore regionale vicario del Pdl e Rocco Coviello consigliere comunale Pdl e presidente della Commissione Permanente Bilancio.
Nel sottolineare che il settore, secondo la metodologia di indagine de Il Sole 24 Ore, prende in esame “aspetti fondamentali per determinare la qualità della vita dei potentini” tra i quali infrastrutture, ecosistema, clima e scuole, Digilio e Coviello affermano che “i risultati dell’indagine sono oggettivamente negativi e inficiano notevolmente la strategia di città metropolitana perseguita dal sindaco. Una città che non è in grado di garantire condizioni ambientali accettabili e di erogare servizi efficienti ai suoi residenti non può candidarsi a diventare capoluogo-metropoli per decine di comuni dell’hinterland. Del resto non c’era bisogno della tradizionale classifica del quotidiano economico-finanziario per scoprire – continuano gli esponenti del Pdl – che la città è in forte declino specie per tenore di vita e affari-lavoro. Ma sono soprattutto le infrastrutture e i servizi essenziali ad allontanare il capoluogo di regione dagli standard medi di qualità della vita delle città italiane e non certo per competere con quelle tra le prime in classifica. Per questo più che un finanziamento di 5 milioni di euro come proposto da un esponente regionale di primo piano del Pd, con tanta demagogia e un pizzico di campanile, c’è bisogno di un insieme di provvedimenti di programmazione e finanza per tentare almeno di risalire la china”.

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prendendo con le molle i risultati dell’indagine del sole 24 ore (che ricordiamo che è l’organo di confindustria), che portano dove si vuole sulla base di criteri abbastanza approssimativi se non valutati sulla scorta di chiare evidenze parametriche e di misure reali (da noi poi molte misure ambientali sono state prese dai dati ufficiali dell’arpab…e la cosa è tutto dire!!!) e dell’evidente tentativo del centro-destra di cavalcare la tigre, il risultato comunque è evidentemente suffragato dai fatti, osservabili da qualunque cittadino senza le fette di prosciutto di pd-parma sugli occhi, che parlano di una qualità della vita del capoluogo precipitata nel baratro nel volgere di pochi anni (particolarmente proprio quelli della giunta sant’arsiero, rieletto sindaco proprio da quei cittadini “leggermente miopi” di cui sopra)…ed a tutto questo ora costui vuole aggiungere anche il suo inceneritore di monnezza, nella caparbietà tipica di un testardo aviglianese (con tutto il rispetto degli aviglianesi!!!) che sarebbe capace di negare anche l’evidenza più conclamata, mentre tronfio e gonfio di sè come un palloncino pieno d’acqua (o magari anche altro…l’immaginazione faccia il resto) troneggia onnipresente in convegni, presentazioni ed occasioni mondane a parlare e straparlare di una città che non esiste abitata da cittadini che se non sono d’accordo con lui (e dovrebbe essere lecito!!!) sono giudicati in guisa di bestie arretrate…la democrazia avanza con il cemento, regola prima delle orazioni del santo padrone di potenza!!!

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i meccanici

FORMAZIONE,APOF-IL:MOTORE CRUSCOTTO OSSERVATORIO PROVINCIA
 
21/12/2009 09.42.15
[Basilicata]

“L’Apof-Il, come ha dimostrato nell’intensa attività svolta durante l’anno che sta per concludersi, è pronta a supportare l’Amministrazione Provinciale di Potenza nella gestione dell’Intesa Istituzionale tra Regione e Province nel settore dell’orientamento, della formazione professionale e delle politiche di accompagnamento al lavoro che segnerà nel 2010 una svolta nelle politiche di formazione e lavoro”. A sostenerlo è il presidente dell’Apof-Il (Agenzia Provinciale per l’Orientamento, la Formazione e il Lavoro) di Potenza, Antonio Giansanti, condividendo le valutazioni e le preoccupazioni del Presidente della Provincia Piero Lacorazza sulla limitatezza ed inadeguatezza dei fondi messi a disposizione dalla Regione perché – dice Giansanti – “i programmi del “cruscotto” dell’Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro oltre al “volante” della Regione hanno bisogno del “motore”, che l’Apof-Il in sinergia con i Centri per l’Impiego ha da anni costruito, ma anche di “carburante” (finanziamenti).
Per Giansanti “è comunque particolarmente significativa la disponibilità espressa dall’Assessore regionale alla Formazione-Lavoro Antonio Autilio di una modifica della L.R. 33/2003 che richiama il ruolo e le competenze delle Province in materia di delega delle funzioni amministrative di settore e che risulta datata e pertanto va ammodernata. La svolta che auspichiamo nel nuovo anno, insieme a finanziamenti adeguati – precisa il presidente dell’Apof-Il – è nella direzione di sostenere e rendere più efficace il sistema regionale di orientamento, di istruzione e formazione professionale e di politiche attive del lavoro, mediante una azione programmatica condivisa a livello di autonomie locali, improntata alla collaborazione operativa fra i soggetti individuati nell’attuazione dei relativi programmi. Gli interventi che saranno quindi interamente trasferiti alla competenza delle Province riguardano alcuni Servizi che l’Apof-Il e l’Ageforma di Matera svolgono da tempo con i risultati unanimemente giudicati positivi specie nell’apprendistato, nei servizi di inclusione sociale, per aumentare efficacia e qualità delle istituzioni provinciali del mercato del lavoro, per la formazione continua, oltre che l’affidamento di progetti speciali.
Il “campo di sperimentazione” – conclude – è rappresentato dai Patti Formativi Locali: attraverso i servizi che svolgiamo intendiamo dare un contributo alle azioni dei Pfl come struttura tecnico-progettuale anche per adeguare il sistema formativo-culturale voluto dalla nuova Amministrazione Provinciale“.

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volante, cruscotto, motore…ma questi stanno proprio fuori di brocca!!!…che cosa credono di amministrare un’autofficina?…e loro sarebbero i meccanici?…e poi il “carburante”, cioè i finanziamenti per attività che costui autoglorifica ed autocertifica senza che vi sia alcun riscontro pratico a ciò che predica…fino ad ora se vogliamo rimanere in tema, quel motore ha consumato tanto carburante per risultati scarsini, anzi direi nulli…e chiunque abbia provato a frequentare uno dei corsi messi in piedi dalla miriade (circa duecento) di aziende operanti nel settore formazione in regione sa di cosa stiamo parlando!!!

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fascisti su marte…no sulla basilicata!!!

CILIENTO (MS-FT): CONTRO OGNI ODIO E DISORDINE SOCIALE
 
21/12/2009 09.38.04
[Basilicata]
La Fiamma Tricolore deplora ogni esagerazione nelle dichiarazioni di confronto politico, che rendono il dibattito uno scontro infruttuoso e ossessivo, fomentando, negli irresponsabili, odio e disordine sociale”. E’ quanto dichiara in una nota Enrico Ciliento, dirigente regionale di Fiamma Tricolore . “Oggi 21 dicembre alle 18 davanti a Montecitorio si svolgerà una fiaccolata contro la violenza politica, una fiaccolata – spiega Ciliento – a sostegno della ‘sovranità popolare, contro ogni violenza e contro l’imbarbarimento della politica. L’aggressione a Silvio Berlusconi non va sottovalutata e necessita della condanna unanime, senza alcuna ipocrisia”. “Con questa iniziativa – aggiunge Ciliento – si vuole contribuire a dare un segnale di forte solidarietà al premier Berlusconi e a lanciare un appello in modo che i toni del dibattito politico siano ricondotti al civile confronto: basta con la demonizzazione dell’avversario, la sovranità popolare va rispettata, senza istigare la piazza come unico strumento di opposizione”.

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ah, e su cosa sono innestate le torce?…sui manganelli?…e sono alimentate ad olio di ricino?…un’altra delle colpe storiche di berluskoni è quello di aver sdoganato forze che dovrebbero essere consegnate alla storia del nostro paese ed ai cattivi ricordi…imbarbarimento della politica?…ma andatelo a raccontare alla mussolini ed alla santanchè!!!

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il governo dell’amore e l’esercito privato

da repubblica-on line, questo articolo che mette in luce alcuni aspetti inquietanti del governo dell’amore

Forze armate e privatizzate   di Gianluca Di Feo   Tutta la gestione della Difesa passa in mano a una società per azioni. Che spenderà oltre 3 miliardi l’anno agli ordini di La Russa. Così un ministero smette di essere pubblico     Le forze armate italiane smettono di essere gestite dallo Stato e diventano una società per azioni. Uno scherzo? Un golpe? No: è una legge, che diventerà esecutiva nel giro di poche settimane. La rivoluzione è nascosta tra i cavilli della Finanziaria, che marcia veloce a colpi di fiducia soffocando qualunque dibattito parlamentare. Così, in un assordante silenzio, tutte le spese della Difesa diventeranno un affare privato, nelle mani di un consiglio d’amministrazione e di dirigenti scelti soltanto dal ministro in carica, senza controllo del Parlamento, senza trasparenza. La privatizzazione di un intero ministero passa inosservata mentre introduce un principio senza precedenti. Che pochi parlamentari dell’opposizione leggono chiaramente come la prova generale di un disegno molto più ampio: lo smantellamento dello Stato. “Ora si comincia dalla Difesa, poi si potranno applicare le stesse regole alla Sanità, all’Istruzione, alla Giustizia: non saranno più amministrazione pubblica, ma società d’affari”, chiosa il senatore pd Gianpiero Scanu.
Stiamo parlando di Difesa Servizi Spa, una creatura fortissimamente voluta da Ignazio La Russa e dal sottosegretario Guido Crosetto: una società per azioni, con le quote interamente in mano al ministero e otto consiglieri d’amministrazione scelti dal ministro, che avrà anche l’ultima parola sulla nomina dei dirigenti. Questa holding potrà spendere ogni anno tra i 3 e i 5 miliardi di euro senza rispondere al Parlamento o ad organismi neutrali. In più si metterà nel portafogli un patrimonio di immobili ‘da valorizzare’ pari a 4 miliardi. Sono cifre imponenti, un fatturato da multinazionale che passa di colpo dalle regole della pubblica amministrazione a quelle del mondo privato. Ma questa Spa avrà altre prerogative abbastanza singolari. Ed elettrizzanti. Potrà costruire centrali energetiche d’ogni tipo sfuggendo alle autorizzazioni degli enti locali: dal nucleare ai termovalorizzatori, nelle basi e nelle caserme privatizzate sarà possibile piazzare di tutto. Bruciare spazzatura o installare reattori atomici? Signorsì! Segreto militare e interesse economico si sposeranno, cancellando ogni parere delle comunità e ogni ruolo degli enti locali. Comuni, province e regioni resteranno fuori dai reticolati con la scritta ‘zona militare’, utilizzati in futuro per difendere ricchi business. Infine, la Spa si occuperà di ‘sponsorizzazioni’. Altro termine vago. Si useranno caccia, incrociatori e carri armati per fare pubblicità? Qualunque ditta è pronta a investire per comparire sulle ali delle Frecce Tricolori, che finora hanno solo propagandato l’immagine della Nazione. Ma ci saranno consigli per gli acquisti sulle fiancate della nuova portaerei Cavour o sugli stendardi dei reparti che sfilano il 2 giugno in diretta tv?
Lo scippo. Quali saranno i reali poteri della Spa non è chiaro: le regole verranno stabilite da un decreto di La Russa. Perché dopo oltre un anno di dibattiti, il parto è avvenuto con un raid notturno che ha inserito cinque articoletti nella Finanziaria. “In diciotto mesi la maggioranza non ha mai voluto confrontarsi. Noi abbiamo tentato il dialogo fino all’ultimo, loro hanno fatto un blitz per imporre la riforma”, spiega Rosa Villecco Calipari, capogruppo Pd in commissione Difesa: “I tagli alla Difesa sono un dato oggettivo, dovevano essere la premessa per cercare punti di convergenza. La tutela dello Stato non può avere differenze politiche, invece la destra ha tenuto una posizione di scontro fino a questo scippo inserito nella Finanziaria”. 
Non si capisce nemmeno quanti soldi verranno manovrati dalla holding. Difesa Servizi gestirà tutte le forniture tranne gli armamenti, che rimarranno nelle competenze degli Stati maggiori. Ma cosa si intende per armamenti? Di sicuro cannoni, missili, caccia e incrociatori. E gli elicotteri? E i camion? E i radar e i sistemi elettronici? Quest’ultima voce ormai rappresenta la fetta più consistente dei bilanci, perché anche il singolo paracadutista si porta addosso una serie di congegni costosissimi. La definizione di questo confine permetterà anche di capire se questa privatizzazione può configurare un futuro ancora più inquietante: una sorta di duopolio bellico. Finmeccanica, holding a controllo statale che ingaggia legioni di ex generali, oggi vende circa il 60 per cento dei sistemi delle forze armate. E a comprarli sarà un’altra spa: due entità alimentate con soldi pubblici che fanno affari privati. Con burattinai politici che ne scelgono gli amministratori. All’orizzonte sembra incarnarsi un mostro a due teste che resuscita gli slogan degli anni Settanta. Ricordate? ‘L’imperialismo del complesso industriale-militare’. Un fantasma che improvvisamente si materializza nell’opera del governo Berlusconi.
  Gli immobili. Questa Finanziaria in realtà realizza un altro dei sogni rivoluzionari: l’assalto alle caserme. È una corsa agli immobili della Difesa per fare cassa, sotto la protezione di una cortina fumogena. La vera battaglia è quella per espugnare un patrimonio sterminato: edifici che valgono oro nel centro di Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino, Venezia. Un’altra catena di fortezze, poligoni, torri e isole in località di grande fascino che va dalle Alpi alla Sicilia. Da dieci anni si cerca di trovare acquirenti, con scarsi risultati: dei 345 beni ex militari messi all’asta dal governo Prodi, il Demanio è riuscito a piazzarne solo otto. Adesso, dopo un lungo braccio di ferro tra La Russa e Tremonti, si sta per scatenare l’attacco finale. Con una sola certezza: i militari verranno sconfitti, mentre sono molti a pensare che a vincere sarà solo la speculazione. All’inizio Difesa Servizi doveva occuparsi anche della vendita degli edifici: la nascente spa a giugno si è presentata alla Borsa immobiliare di Cannes con tanto di brochure per magnificare il suo catalogo. Qualche perla? L’isola di Palmaria, di fronte a Portovenere, gioiello del Golfo dei Poeti affacciato sulle scogliere delle Cinque Terre. L’arsenale di Venezia, con ampi volumi e architetture suggestive, e un castello circondato dalla Laguna. La roccaforte nell’angolo più bello di Siracusa, pronta a diventare albergo e yacht club. La Macao, un complesso gigantesco con tanto di eliporto nel cuore di Roma, palazzi a Prati e ai piedi dei Parioli. Aree senza prezzo in via Monti incastonate nel centro di Milano. Ma il dicastero di Tremonti ha puntato i piedi: proprietà e vendita restano al Tesoro, che le affiderà a società esterne. Con un doppio benefit, secondo le valutazioni del Pd, per renderle ancora più appetibili. Chi compra, potrà aumentare la cubatura di un terzo. E avrà bisogno solo del permesso del Comune: Provincia e Regione vengono tagliate fuori, aprendo la strada a progetti lampo. Questo banchetto prevede che metà dell’incasso vada allo Stato; ai municipi andrà dal 20 al 30 per cento; il resto ai militari. Difesa Servizi però intanto può ‘valorizzare’ i beni. Come? Non viene precisato. In attesa della cessione, potrà forse affittarli o darli in concessione come alberghi, uffici o parcheggi.
Intanto però gli appetiti si stanno scatenando. E fette della torta finiscono in pasto alle amministrazioni amiche. Con giochi di finanza creativa. A Gianni Alemanno per Roma Capitale sono state concesse caserme per oltre mezzo miliardo di euro. O meglio, il loro valore cash: il Tesoro anticiperà i quattrini, da recuperare con la vendita degli scrigni di viale Angelico, Castro Pretorio, via Guido Reni e di un paio di fortezze ottocentesche ormai inglobate dalla metropoli. Qualcosa di simile potrebbe essere regalato a Letizia Moratti, per lenire il vuoto nelle casse dell’Expo: un bel pacco dono di camerate e magazzini con vista sul Duomo. “Così le logiche diventano altre: non c’è più tutela del bene pubblico ma l’esternalizzare fondi e beni pubblici attraverso norme privatistiche”, dichiara Rosa Calipari Villecco, sottolineando l’assenza di magistrati della Corte dei conti o altre figure di garanzia nella nuova spa. Un anno fa i militari avevano manifestato insofferenza per questa disfatta edizilia. Il capo di Stato maggiore Vincenzo Camporini aveva fatto presente che era stato ceduto un tesoro da un miliardo e mezzo di euro senza “adeguato contraccambio”. Oggi, come spiega l’onorevole Calipari, “non si sa nemmeno tra quanti anni le forze armate riceveranno i profitti delle vendite”. Eppure i generali tacciono. Una volta ai soldati veniva insegnato ‘Credere, obbedire, combattere’; adesso il motto della Difesa privatizzata è ‘economicità, efficienza, produttività’. La regola dell’obbedienza è rimasta però salda. E con i tagli al bilancio imposti da Tremonti – in un trennio oltre 2,5 miliardi in meno – anche gli spiccioli della nuova holding diventano vitali per tirare avanti e garantire l’efficienza di missioni ad alto rischio, Afghanistan in testa.
  Business con logo. Di sicuro, Difesa Servizi Spa sfrutterà le royalties sui marchi delle forze armate. Un business ghiotto. Il brand di maggiore successo è quello dell’Aeronautica. Felpe, t-shirt, giubbotti e persino caschi con il simbolo delle Frecce Tricolori spopolano con un mercato che non conosce distinzioni d’età e di orientamento politico. Anche l’Esercito si è mosso sulla scia: sono stati aperti persino negozi monomarca, con zaini e tute che sfoggiano i simboli dei corpi d’élite. Finora gli Stati maggiori barattavano l’uso degli stemmi con compensazioni in servizi: restauri di caserme, costruzione di palestre. D’ora in poi, invece, i loghi saranno venduti a vantaggio della Spa. Questo è l’unico punto chiaro della legge, che introduce sanzioni per le mimetiche senza licenza commerciale: anche 5 mila euro di multa. “La questione delle sponsorizzazioni è una foglia di fico per coprire altre vergogne. Tanto più che alla difesa vanno solo briciole”, taglia corto il senatore Scanu. E trasformare il prestigio delle bandiere in denaro, però, non richiedeva la privatizzazione. La Marina ha appena pubblicato sui giornali un bando per mettere all’asta lo sfruttamento della sua insegna: si parte da 150 mila euro l’anno. Con molta trasparenza e senza foraggiare il cda scelto dal ministro di turno. (15 dicembre 2009)

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