commenti da studiare

vi riporto un commento postato poco fa in un vecchio articolo sull’argomento delle fonti rinnovabili…non conosco l’oggetto di cui al link, ma un’occhiata credo gli avada data…

riscaldamento globale

La Serpentina di Schietti è un elettrodomestico in grado di produrre acqua potabile ed energia pulita gratis.

http://domenico-schietti.blogspot.com/

Essendo che viene boicottata da tutti i partiti, i media, le organizzazioni e le aziende è anche la prova del complotto globale per generare guerra, povertà e cambiamento climatico.

http://domenico-schietti.blogspot.com/2009/10/la-storia-del-potere-in-base-al.html

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iniziativa a genzano

GENZANO, IL 28 DICEMBRE INIZIATIVA COMITATO “NO DISCARICA”
 
22/12/2009 18.51.02
[Basilicata]
“Centinaia di cittadini hanno aderito, in questi giorni, all’appello lanciato dal Comitato ‘No discarica’ di Genzano, per sostenere davanti al TAR di Basilicata l’annullamento degli atti amministrativi con i quali la Regione Basilicata ha previsto la costruzione della nuova discarica in contrada Mattinella”. Lo afferma, in un comunicato stampa, lo stesso comitato.
“Con varie centinaia di firme, i cittadini di Genzano hanno così raccolto l’invito del Comitato ad intervenire nel giudizio dinanzi al TAR, con quello che tecnicamente si chiama intervento ad adiuvandum, affiancandosi al ricorso già depositato dal Comune di Genzano nelle scorse settimane e agli altri interventi messi in campo dalla Coldiretti e dalla OLA”.
Dopo le diverse assemblee pubbliche con i cittadini degli scorsi mesi, “dopo la pacifica e simbolica occupazione dell’aula consiliare della Comunità Montana Alto Bradano, dopo la grande manifestazione di fine ottobre, il Comitato ‘No discarica’ di Genzano ha organizzato, per il 28 dicembre 2009, ore 18, presso il Centro Informagiovani di via Bachelet, un incontro pubblico nel corso del quale sarà proiettato il film-inchiesta “Rifiuti Connection”. All’incontro parteciperanno Pietro Dommarco della OLA, Paolo Baffari per l’associazione Potenza Attiva, Miko Somma del Comitato No Oil ed i rappresentanti di altre associazioni ambientaliste”.
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alle spalle

LATRONICO (PDL): LA CRISI È ORMAI ALLE SPALLE
 
22/12/2009 17.55.50
[Basilicata]

“Anche gli osservatori più distanti dal Governo ammettono che la crisi è alle spalle e, soprattutto, che questo Paese nel suo insieme ha saputo affrontarla senza disperdere il suo potenziale creativo e produttivo, per stare dentro, con le sue potenzialità espansive, alla ripresa che prende corpo”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico………………

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crisi alle spalle?…vi risparmio il resto del comunicato per rispetto dell’intelligenza…quella statuata a mister b. ha spalancato del tutto le porte alla follia del pdl, anzi no, del partito dell’amore…che fa per le prossime elezioni regionali il partito dell’amore, candida ancora lei, già trombato, candida di gilio, o candida l’immaginetta di amore e psiche?

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viti-bond

AGRICOLTURA, VITI ILLUSTRA L’INTESA REGIONE-ABI
 
22/12/2009 17.48.00
[Basilicata]

(AGR) – Raggiunta un’intesa operativa sul credito di conduzione per le aziende agricole tra la Regione Basilicata e l’Associazione bancaria italiana(Abi). Lo ha comunicato in un’informativa inviata stamani ai presidenti delle Organizzazioni professionali agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri l’assessore regionale all’agricoltura, Vincenzo Viti, che insieme al dirigente generale del Dipartimento, Pietro Quinto, il presidente e il segretario dell’Abi Gianluca Iacobini e Gaetano Gentile ha concordato i contenuti del documento.
L’accordo prevede una serie di contributi ai fondi rischi delle Cooperative e dei Consorzi Fidi, e la stipula di una convenzione con Ismea e Fidagri Basilicata per il Fondo di Garanzia.
“ Anzitutto- fa presente Viti- esprimo soddisfazione non formale per l’accordo che la Regione ha fortemente cercato con l’Abi nell’interesse del mondo agricolo fortemente provato dalla crisi di mercato e dalle calamità. A tal fine la Regione Basilicata si è dotata di appositi strumenti normativi per dare una risposta alle esigenze degli agricoltori. Sui contributi ai fondi rischi – continua Viti- è stato pubblicato un bando per l’integrazione dei Fondi destinati a fornire garanzie integrative agli imprenditori agricoli. Lo scopo dell’operazione è facilitare l’accesso al credito e consolidare le passività delle aziende. I destinatari sono quelle aziende che presentino un’accentuata esposizione debitoria. In proposito la Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione da sottoscrivere con Fidagri Basilicata. La dotazione finanziaria è di 700.000 euro. La garanzia che Fidagri rilascerà alle imprese agricole dopo averne valutato il merito creditizio servirà alle imprese per richiedere alle banche convenzionate un mutuo o un prestito a condizioni favorevoli. Il regime di aiuto applicato alle imprese è il cosiddetto de minimis che nel settore agricolo ammonta ad un massimo di 7.500 euro, nell’arco di 3 anni. Tale cifra dovrebbe consentire di coprire un debito o operazioni fino a circa 150.000 euro. Per quanto riguarda invece il fondo di garanzia– aggiunge l’esponente del Governo regionale- vi è l’accordo che la Regione ha stipulato con l’Ismea coinvolgendo il Consorzio Fidagri Basilicata. Esso affiancherà le misure d’investimento del Psr consentendo alle imprese agricole di accedere al credito degli istituti finanziari per cofinanziare le operazioni dello stesso Psr. Infine il Dipartimento prevede la corresponsione di un contributo in conto interessi nella misura del 50% della differenza tra il tasso Euribor e il tasso applicato al soggetto beneficiario. Le banche interessate – conclude l’assessore Viti- provvederanno, con l’informativa dell’Abi regionale, ai singoli convenzionamenti”.

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e dopo i tremonti-bond, arrivano anche i viti-bond per l’accesso al credito…a parte la dotazione finanziaria ridicola per un fondo garanzia che ha una platea stimabile di almeno 4.000 aziende, soli 700.000 euro, come si riesce a conciliare la corresponsione degli aiuti per aziende in accentuata esposizione debitoria con il merito creditizio che la fidagri dovrebbe stilare?…se un’azienda ha debiti che non riesce ad onorare, la fidagri che pure dovrà “interrogare” l’azienda con dei criteri stabiliti dalle banche come fa a stabilirne meriti, quando evidenti sono invece i “demeriti”?…ora a parte il regime di aiuti de minimis di 7500 euro che è stabilito dalla u.e. e che la commissione europea deve approvare prima che sia effettivo in applicazione dello specifico accordo siglato, spieghiamo in breve magari che si tratta di un regime di piccoli aiuti che deroga rispetto alla normativa di concessione di aiuti finanziari stabiliti con un massimale rispetto all’investimento e che solo dopo un regolamento europeo si può ora applicare alla trasformazione di prodotti agricoli e non alla produzione in quanto tale, cosa quindi che taglierebbe molti beneficiari dalla lista…in ogni caso l’applicazione del de minimis potrebbe portare alla perdita di altri benefici finanziari di cui gode l’azienda stessa, altro che applicazione delle misure del psr!!!…controlli meglio la normativa, assessore, prima di esaltarsi ed esporre la gente a pregiudizi ostativi che porterebbero lcosì e dotazioni del psr a pochi ed interessati beneficiari!!!…o forse è quello che si vuole fare, portare la gente con l’acqua alla gola e costringerli di fatto a cedere le aziende ed i terreni a chi invece ci farà affari con le produzioni energetiche?

in quanto poi alla copertura del 50% della differenza tra tasso euribor (quello praticato dalla b.c.e.) e tasso praticato dalle banche, bisognerebbe magari stabilire un tetto specifico per i tassi da applicare al caso concreto…così come è messa adesso il limite sarebbe quello del tasso di usura!!! 

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ILLUSTRATI I RISULTATI DELL’INDAGINE MET
 
22/12/2009 15.56.28
[Basilicata]

(AGR) – Nel 2008 il PIL della Basilicata è diminuito dell’1,7%, in linea con il sud Italia ma peggiore rispetto al dato nazionale (-1,0%) ed una forte contrazione del Valore aggiunto industriale, per la componente negativa del comparto auto e dell’industria del mobile. Nell’export si afferma il binomio Auto (50-60% del totale) petrolio greggio (20% del totale) mentre perdura la crisi del comparto del mobile
In questo contesto l’indagine MET risponde all’esigenza di comprendere la struttura produttiva ed i comportamenti delle imprese, in modo da individuare i punti critici su cui intervenire con le politiche pubbliche.
In Basilicata è stato intervistato un campione di 800 imprese, nel settore dell’industria in senso stretto ed in quello dei servizi alle imprese; le interviste sono state realizzate fra il 2008 ed il 2009, a ridosso della crisi economica internazionale.
Nel 2008 oltre la metà delle imprese dichiara di aver realizzato investimenti (51,3%) ed è stata rilevata anche una buona propensione a introdurre innovazioni (23,4% delle imprese contro il 22,2% del dato nazionale) mantenuta soprattutto grazie alle microimprese (fino a 9 addetti); pur avendo risentito della generale contrazione delle strategie innovative registrata in Italia nel 2009, in Basilicata ha dimostrato una migliore capacità di tenuta.
Come su scala nazionale, anche in Basilicata la classe di imprese più dinamica è quella delle piccole e medie, mentre ancora inferiore al dato nazionale (5,5 contro 7,5%) è la percentuale di imprese regionali che effettua attività di R&S.
Interessante è poi il grado di apertura internazionale del sistema produttivo regionale: la quota di imprese che hanno svolto attività con l’estero, sia attraverso l’esportazione diretta che come attività commerciali e scambi tecnologici, è passata dal 12,6% nel 2008 al 15,6% nel 2009, soprattutto per un aumento netto delle micro e piccole imprese esportatrici. Fra i settori con le migliori performance, la gomma, la plastica e l’abbigliamento; in contrazione invece le imprese della filiera alimentare.
Sofferenza è manifestata anche nei rapporti con il credito, nel senso di riduzione delle concessioni (45,6%) e/o aumento dei tassi di interesse (45,7%).
Qui come negli altri punti di fragilità occorre l’intervento mirato delle politiche pubbliche, che possono rafforzare i percorsi virtuosi e rimuovere gli ostacoli ai programmi di crescita.

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e se i dati sono del 2008-2009, a ridosso della crisi come dite, non vi passa neppure per l’anticamera del cervello che questi numeri possano non essere più realistici?…certo che poi se l’80% dell’export è affidato a comparti che di locale hanno solo i siti di produzione (fiat-sta di melfi e sistema petrolio in val d’agri) e la manodopera ( in val d’agri neppure quella!!!) di che export stiamo parlando…fa pensare che quella contrazione del settore di filera alimentare, che poi dovrebbe essere il settore di punta a rigor di logica di valorizzazione del territorio, contrazione che si è poi tanto aggravata quest’anno da risultare forse fatale al comparto, meriti solo un piccolo rigo

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DE FILIPPO: 10 MILIONI DI EURO PER FONDO COESIONE INTERNA
Le nuove risorse per i piccoli Comuni sono state approvate all’unanimità dal Consiglio Regionale
22/12/2009 15.41.26
[Basilicata]

(AGR) – Nuovi fondi per i piccoli Comuni lucani. Il Consiglio Regionale ha infatti approvato all’unanimità la disciplina di applicazione del fondo di coesione interna per l’annualità 2009-2011.
Beneficiari del fondo sono i Comuni che, al 31 dicembre 2008, in base ai dati anagrafici dell’Istat, non superano i 2.500 abitanti di popolazione, cioè 70 piccoli centri lucani, che potranno beneficiare di contributi regionali sulla base di una graduatoria costruita su un indice sintetico di disagio dato dalla combinazione di alcuni indicatori statistici di disagio sociale ed economico e riferiti alla gestione del territorio.
Per il 2009, il Fondo di Coesione Interna disporrà di una dotazione di 10milioni di euro cosi suddivisi:
“Progetti di investimento presentati dai Comuni beneficiari” – 5.000.000 euro destinati a progetti o interventi di investimento proposti dai singoli Comuni beneficiari del Fondo di Coesione Interna.
“Interventi di sostegno ai servizi presso i Comuni beneficiari” – 4.000.000 euro destinati al mantenimento e/o al miglioramento quali-quantitativo dei servizi presso i singoli Comuni beneficiari del Fondo di Coesione Interna, anche favorendo condizioni di complementarietà con i servizi in gestione associata.
“Progetti di gestione associata intercomunale di funzioni e servizi locali” – 950.000 euro (incrementato dell’eventuale importo non utilizzato su altre misure) destinati all’avvio e sostegno di forme di gestione associata intercomunale di funzioni e servizi locali;
“Azioni di animazione, assistenza tecnica, formazione, accompagnamento e supporto all’implementazione delle gestioni associate” – 50.000 euro destinati ad azioni di animazione, assistenza tecnica, formazione, accompagnamento, supporto e monitoraggio finalizzate all’implementazione delle gestioni associate a cura dell’Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo della Regione Basilicata……………
I piccoli Comuni – ha sostenuto il Presidente della Regione Vito De Filippo – costituiscono la vera identità ed una grande risorsa, fatta di tradizioni e di opportunità di sviluppo per il nostro territorio. In quest’ottica s’inquadra lo strumento di sostegno regionale, il Fondo di Coesione Interna, finalizzato a progetti di investimento e progetti a sostegno dei servizi essenziali, proprio nel momento in cui lo Stato sembra essere più avaro rispetto alle aumentate esigenze delle Autonomie Locali. Quello regionale è, insomma, un intervento non solo di sostegno, ma di prospettiva per tante realtà comunali che si vedono costrette a frenare e a rinunciare a progetti di ampio respiro, asfissiati come sono dalla carenza delle risorse.
In prospettiva futura, quella della nuova programmazione europea, il Fondo di Coesione – ha concluso il Presidente – si conferma strumento importante in una regione come la Basilicata, caratterizzata da ‘piccoli numeri’ per giunta disseminati sul territorio, in quanto consente di mettere in moto processi aggregativi e di cooperazione interistituzionale; di raggiungere soglie dimensionali tali da determinare economie di scala; di concentrare politiche e risorse su interventi strutturanti e con ricadute da area vasta; di mobilitare le energie e le potenzialità presenti sul territorio; di far convergere gli interventi verso un condiviso obiettivo di sviluppo anche nella imminente prospettiva della ridefinizione della governance del territorio regionale attraverso la nascita delle Comunità Locali.

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con 10 milioni di euro si finanzia la vera identità e la grande risorsa dei piccoli comuni che lei afferma essere prioritaria?…ma mi faccia il piacere!!!

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la finanziata

MANOVRA FINANZIARIA: DE FILIPPO: RIGORE E SVILUPPO
 
21/12/2009 20.23.45
[Basilicata]
(AGR) – “Rigore e sviluppo” sono i termini che meglio sintetizzano la manovra finanziaria illustrata in Consiglio dal Presidente della Regione Vito De Filippo: rigore nei conti e nei bilanci delle Regioni, ma complessivamente del sistema pubblico del nostro Paese e sviluppo in un tempo complicato e difficile da implementare, da praticare.
De Filippo, al di là delle cifre, ha fornito una interpretazione politica della manovra ed ha descritto una strategia ed una traiettoria nell’attività di programmazione che si innestano su un bilancio “molto positivo, con una lunga storia virtuosa di equilibrio”.
Il Presidente ha esordito ricordando la mancata approvazione di programmi già tecnicamente istruiti, assentiti dal Ministero dello Sviluppo Economico, come per esempio il Programma attuativo regionale (Par) del Fondo per le aree sottoutilizzate (Fas), la riduzione consistente di trasferimenti su partite fondamentali per la vita della Regione, ed ha precisato che la manovra risente dello sforzo di compilazione e di impostazione per recuperare gran parte di queste risorse che non sono nella disponibilità della Regione. Ciò nonostante la manovra si mantiene ancora una volta al di sotto della potenzialità di indebitamento che il nostro bilancio potrebbe consentirci, assicurando investimenti nel settore della sanità, nei programmi comunitari 2007-2013 e la conclusione dei programmi comunitari 2000-2006, nelle quote di investimento per programmi che realizzano i Comuni, le Province, i Consorzi di Bonifica: manutenzione e sicurezza delle strade provinciali, i finanziamenti importanti per i piccoli Comuni, recupero di importanti complessi architettonici, sicurezza del sistema scolastico.
Anche quest’anno – ha detto il Presidente – la Regione rinuncia ad utilizzare la leva fiscale: “Siamo rimasti la regione italiana ad avere la più bassa addizionale regionale e abbiamo sgravato dei provvedimenti che abbiamo assunto in questi anni, abbiamo sgravato settori e parti importanti della comunità regionale da ulteriori tassazioni e abbiamo sgravato da tasse che erano state già introdotte nella nostra legislazione regionale e mi riferisco all’addizionale regionale, alle accise regionali.
Per quanto riguarda lo sviluppo, De Filippo ha fatto notare che “ci sono provvedimenti importanti e garanzie finanziarie per provvedimenti importanti che riguardano le famiglie. Si replica l’abbassamento della bolletta energetica, soprattutto sul tema del gas. Il provvedimento nazionale ovviamente inciderà molto limitatamente rispetto alla potente porzione di finanziamenti che noi abbiamo messo a disposizione per lo sconto-gas. Noi vogliamo replicare per il terzo anno questa manovra che ha consentito a 163.000 nuclei familiari q di avere un abbattimento di circa il 15% della bolletta energetica e a 12.000 nuclei familiari più disagiati con un parametro in sé che abbiamo individuato e classificato negli atti amministrativi successivi all’approvazione della legge, una riduzione della bolletta del gas di circa il 35%. Per questa iniziativa prevediamo un investimento di 20 milioni di euro. Stiamo provando a costruire un percorso che allarghi la platea dei beneficiari con redditi più bassi, ritoccando le fasce di reddito medio-alto.
Il Presidente ha poi precisato che si avvia, con risorse regionali, la prima annualità del nuovo ciclo di programma di cittadinanza solidale, e si attueranno investimenti importanti e straordinari a sostegno delle imprese per 280milioni di euro tra agricoltura e attività produttive: 50milioni di euro per il bando che interessa la Provincia di Matera, 30milioni per la Val D’Agri, 6milioni per il Senisese, 140milioni di euro i bandi che riguardano l’agricoltura.
Nella Finanziaria regionale – ha proseguito De Filippo – sono garantiti 45 milioni di euro per la forestazione, nella prospettazione di aumento delle giornate lavorative, di cui all’accordo che abbiamo costruito con il sindacato: oltre 4 mila nuclei familiari avranno la possibilità di registrare un aumento di reddito che si aggira intorno al 20%.
Si rispettano gli impegni con il sistema di trasporti pubblici locali, garantendo 104 milioni di euro per la gestione dei servizi; si prevedono risorse pari a 442 milioni per il FERS, 185 milioni per il Fondo Sociale e 2,4 milioni per il FEP che ci consentiranno di applicare questo programma correttamente anche nell’anno futuro.
Rigore e sviluppo. Il rigore è ancora più apprezzabile, io considero tale il nostro sforzo, in presenza di una puntuale riduzione di risorse dello Stato, alle quali noi abbiamo dovuto supplire e mettere mano sostituendoci ad iniziative che erano in capo allo stato.
Qualche esempio: meno 5 milioni di euro di trasferimento dal Fondo dello Stato sulle politiche sociali nel corso dell’anno finanziario 2009; meno 2 milioni di euro dal fondo per l’occupazione, per le cosiddette politiche attive del lavoro; meno 1,5 milioni di euro per le borse, quelle che abbiamo già allungato con la Finanziaria 2009, con l’assestamento, che sono presenti anche nella manovra finanziaria di quest’anno, sono le borse per gli invalidi che riguardano 100 e più addetti che erano stati reclutati nelle amministrazioni locali attraverso un programma nazionale; meno 7 milioni di euro di trasferimenti per la formazione professionale di cui alla legge 845/78; meno 2 milioni 900 mila euro, di cui 1,2 per contributi per le avversità atmosferiche e 1.7 meuro per fascicoli aziendali nel settore dell’agricoltura; meno 3,2 milioni di euro di trasferimento per i livelli essenziali di assistenza aggiuntivi, finanziati dello Stato, meno 15 milioni di euro per infrastrutture sanitarie, minore assegnazione per l’attuazione del programma decennale di cui all’articolo 20 della Legge 17; meno 10 milioni di euro per l’edilizia agevolata; meno 7 milioni di euro per i sistemi di collettamento e di depurazione delle acque reflue, finanziamenti che prima esistevano con manovre finanziarie dello Stato. Siamo a meno 53,600 milioni di euro.
Lo Stato, mi consentirete, si ritira clamorosamente non soltanto da questi investimenti, ma anche dal tema delle infrastrutture.
Domani, l’ANAS Nazionale ci presenterà il progetto preliminare della Saurina,, ma non ci sono i soldi per la Tito-Brienza. Ci sono zero euro per il sesto lotto della Tito–Brienza, ci sono zero euro per la Saurina. Le risorse che vengono citate ripetutamente come “canto di gioia” per le infrastrutture della Basilicata, sono sempre la solita e ripetuta decennale vicenda della variante di Nova Siri. L’ANAS è a secco, non lo dice il Presidente della Regione Basilicata.
Rigore e sviluppo: noi vorremmo in qualche modo dare risposte concrete a mondi importanti.
In agricoltura – ha puntualizzato il Presidente – abbiamo due strumenti attivati: un fondo di garanzia regionale e un accordo con l’ISMEA; nel quale istituto abbiamo versato 3 milioni e 200 mila euro che servono anche per fare operazioni di cofinanziamento e di investimento per i bandi che sono in corso di pubblicazione e che saranno utilizzati dal mondo agricolo. Poi ci sono le risorse finanziarie per le grandinate e per le calamità del 2009. I temi delle calamità naturali sono incardinati con la legge 102 in capo allo Stato. Anche in questo caso c’è stata una riduzione, anzi non c’è stato un riconoscimento di questa delicata importante calamità che noi abbiamo subito nel corso di quest’anno. Ancora una volta ci sostituiamo allo Stato per la mancanza di trasferimento e di risorse mettendo a disposizione due milioni di euro per la calamità e le grandinate, un 1.700.000 euro per i fascicoli aziendali.
A livello nazionale è’ stato azzerato – ha concluso il Presidente De Filippo – anche il fondo per la montagna, che riguarderà le Comunità Montane e le Comunità locali: ci troveremo in gravissime difficoltà anche per aver organizzato, meno male per tempo, un sistema che riduce consistentemente anche i costi con le sette Comunità locali che si devono avviare rispetto alle quattordici Comunità Montane. Insomma lo Stato si ritira, ma la Basilicata si incammina con sforzi propri, con proprie capacità, con le virtù possibili in questo tempo verso una strada di rigore e di sviluppo.

 ——————————————————————————–ma quale rigore se non a parole, perchè nei fatti la gestione è sempre allegra, ma quale sviluppo, se nei fatti è sotto l’occhio di tutti che per lei e la sua maggioranza questa parola significa solo e soltanto una certa idea di sviluppo molto referente a certi interessi che nulla hanno a che fare con la gente?…progetto di bassissimo profilo e che non si tirino in ballo i minori trasferimenti dallo stato che sono validi per ogni regione italiana…ciò che vorremmo sapere per esempio è come vengono e saranno utilizzati i fondi delle royalties?…come si ha intenzione di procedere per i citati programmi comunitari che dovevano partire dal 2007 e partono invece dal 2010, ad interventi del sessennio 2000-2006 ancora non conclusi?…lo sconto sul gas è una vera e molto costosa stupidaggine che fa l’elemosina, piuttosto che programmare interventi energetici di autosufficienza per 20 milioni?…il reddito di cittadinanza solidale è una presa in giro dell’intelligenza, in primis, e della povertà reale, in seconda battuta, poichè gli elenchi predisposti dai comuni sono largamente inficiati da clientele locali su cui nessuno controlla a fondo…il psr è inficiato dall’incapacità di prevedere sbocchi interni del mercato locale e dalla volontà di cedere la vocazione agricola in favore di una non meglio precisata vocazione energetica a bio-masse (indirizzi per colture no-food) e di localizzazione di impianti energetici. oltre che dalle solite “facilitazioni per i soliti noti”…i 45 milioni per la forestazione sono la consacrazione del nostro patrimonio boschivo ai forni delle tante centrali a bio-massa che il piear consentirà, ma che già nei comuni avanzano senza alcun controllo (sono attualmente una ventina le centrali in predicato in tutta la regione), con la ciliegina della solita elemosina per legare il voto della gente alla precarietà…per i trasporti 104 milioni per un sistema da terzo mondo sono l’ennesimo regalo alle cordate di imprenditori dei trasporti, senza alcuna volontà di cominciare a ripensare al sistema stesso…sulle strade si raggiunge il ridicolo, perchè la regione dice che l’anas non ha soldi, ma la provincia di potenza investe 153 milioni di euro in opere inutili, tra le quali strade che non serviranno mai a nessuno e che da ben altre opere potrebbero essere sostituite…ancora per l’agricoltura si citano denari che sarà l’arbea a dover gestire, con tutto quello che possiamo immaginare…no, presidente, aspetto di poter leggere il testo licenziato in aula con gli emendamenti di piccolo cabotaggio locale che si dovranno concedere ai tanti baroni e baronetti che fanno la sua maggioranza e mi riservo di intervenire con maggiore durezza contro la sua gestione di un futuro della regione che sembra le appartenga per diritto divino e che se anche l’elettorato le concederà per i soliti giretti di voti affidati e clientele ( e per che altro senno?), di certo non le consentono almeno moralmente di fare il monarca 

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la bonifica???…ma di che???

CONFERENZA STAMPA SU BONIFICA VAL BASENTO
 
22/12/2009 12.03.11
[Basilicata]

(AGR) – Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e l’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, hanno illustrato questa mattina in una conferenza stampa l’Accordo di Programma Quadro per la bonifica della Val Basento sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Matera, dal Comune di Ferrandina, dal Comune di Grottole, dal Comune di Miglionico, dal Comune di Pisticci, dal Comune di Pomarico e dal Comune di Salandra.
“La definizione dell’accordo – ha commentato il presidente della Regione, Vito De Filippo – testimonia il prezioso ruolo di coordinamento svolto dal Dipartimento ambiente. Grazie all’attuazione degli interventi – ha aggiunto – si procederà alla messa in sicurezza delle acque di falda e dei suoli della Val Basento, alla caratterizzazione delle acque di falda, alla bonifica delle acque superficiali e dei sedimenti del fiume Basento. Alcuni di questi interventi saranno coordinati direttamente dall’Arpab”. L’importo complessivo delle risorse ammonta a 4,5 milioni di euro di cui il 50% assegnato con decreto Ministeriale del 2006 e il rimante 50% rinveniente dal P0 FESR 2007-2013 della Regione Basilicata. Gli interventi già attuati con fondi regionali – ha spigato ancora l’assessore Santochirico – hanno riguardato la costituzione dell’anagrafe dei siti inquinati, la caratterizzazione delle aree non interessate da attività produttive e i primi interventi di messa in sicurezza delle aree agricole. La Giunta regionale – ha detto infine Santochirico – ha stabilito che spetta al “Comitato di indirizzo” formato dai sottoscrittori dell’Accordo il controllo la gestione di tutte le attività previste.

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cioè soli 4,5 milioni di euro per un’area vastissima e soprattutto 4,5 milioni di euro “pubblici” per danni “privati” che partono dagli anni ’60 e che hanno nomi e cognomi ben definiti (da eni a materit, etc etc) sui quali si potrebbero riversare una parte almeno di quei costi…ma così funziona in tutta italia, non sia mai che a pagare sia chi inquina e quantomeno questo è valido solo dal 2006…messa in sicurezza di che, visto che poi all’inquinamento attuale vogliamo aggiungere altro inquinamento attraverso una serie di iniziative già messe in cantiere, leggi geogastock, eco-oil, centrale a bio-masse veolia, sito di stoccaggio rifiuti speciali, pozzi di petrolio e gas, due centrali termiche per 1200 mw (basento energia e sorgenia), opere di infrastruttura per il passaggio del corridoio 8 (gasdotto del caucaso), etc etc?…nulla è previsto per le bonifiche civili, leggere infatti il lancio seguente, della ineffabile adeltina “nonvedonullatrannechesottoelezioni” salierno, consigliera regionale pd che ribattezziamo subito “nonvedoenoncapiscounacippamavatuttobene”

VALBASENTO, SALIERNO: BONIFICA CONDIZIONE PER INVESTIMENTI

 
22/12/2009 14.36.00
[Basilicata]

  (ACR) – “L’Accordo di Programma Quadro per la bonifica della Val Basento sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e fortemente voluto dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Matera, con il sostegno dei Comuni dell’area, rappresenta un nuovo importante passo avanti per favorire i programmi di sviluppo della Val Basento”. E’ il commento del consigliere regionale del Pd Adeltina Salierno, la quale sottolinea che “la messa in sicurezza delle acque di falda e dei suoli della Val Basento, avrà positive conseguenze sull’intera zona industriale che già da giugno scorso può contare su un’ulteriore quota di 2.850 ettari di superficie esente da fenomeni di inquinamento”.
Nel ricordare il provvedimento in proposito assunto dal Ministero dell’Ambiente che ha raccolto le sollecitazioni della Regione “svincolando” i suoli ricadenti negli ambiti comunali di Salandra (75 ettari), Ferrandina (1.100 ettari), Pisticci (330 ettari) Grottole (303), Miglionico (203), Pomarico (839), Salierno evidenzia che “si stanno creando tutte le condizioni ambientali e di attrattività per nuove localizzazioni industriali. E’ di primaria importanza infatti liberarsi dell’immagine di area ‘cimitero’ di aziende ed attività chimiche inquinanti per trasformarsi in una moderna zona industriale dotata dei servizi fondamentali. E’ questa infatti la condizione prioritaria per dare piena attuazione alla ‘Legge regionale per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo lucano’ e al conseguente ‘Disciplinare per la concessione delle agevolazioni per la realizzazione dei Piani di sviluppo industriale’, altrimenti le risorse finanziarie messe a disposizione dal Bando (50 milioni di euro provenienti da vecchi programmi precedente e dal Bando Treviso) da sole non bastano ad attrarre imprenditori”.
La Valbasento ha pertanto le carte in regola – conclude Salierno – per diventare un polo di attività innovative, nei campi dell’agroindustria, dell’energia e all’automotive e quindi per tamponare la grave emergenza occupazionale recuperando posti a rischio o che si sono persi nel corso degli ultimi due anni e per nuova occupazione specie altamente qualificata”.

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la regione basilicata infatti nel giugno scorso (si era sotto elezioni e ne parlai durante una trasmissione elettorale) chiede lo svincolo delle aree menzionate non perchè siano risultate non inquinate, ma perchè vengano derubricate allo scopo di impiantarvi proprio le attività che ho citato…per il resto sono solo parole che attengono alla caparbietà di questi signori di non voler comprendere che una bonifica è cosa altra…significa ripristinare condizioni di bio-compatibiltà assenti da tempo in quell’area, di vivibilità per gli esseri umani delle comunità attigue e per le attività agricole primarie e non certo per le sole industrie e per gli interessi locali che alcuni hanno in certi affari…no, con questi non si può assolutamente ragionare…vanno semplicemente mandati a casa!!!

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