un porcellum tutto lucano

VICECONTE (PDL): ALLA REGIONE SBARRAMENTO AL 4 PERCENTO
 
14/12/2009 16.01.03
[Basilicata]
“La riforma della legge elettorale regionale non può risolversi nel mero referendum tra chi è d’accordo all’abolizione del listino e chi non lo è”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Guido Viceconte, coordinatore regionale del Pdl. “Il PdL di Basilicata ritiene che sia necessario, come accaduto in altre regioni ed a livello nazionale, rivedere integralmente la normativa vigente partendo da due principi fondamentali: rafforzamento del bipolarismo; riduzione dei gruppi consiliari. Per realizzare ciò, il PdL – continua Viceconte – ritiene che mutuando la normativa nazionale sia necessario introdurre uno sbarramento al 4% per i singoli partiti ed al 15% per le coalizioni. In tale contesto si può procedere anche alla eliminazione del listino, integrando, comunque gli opportuni accorgimenti normativi per garantire il premio di governabilità. Su tale linee il PdL è aperto ad un confronto con il centrosinistra. Revisioni parziali – conclude Viceconte – tese a realizzare operazioni di piccolo cabotaggio pre-elettorale non ci interessano e saranno duramente contrastate dai Consiglieri Regionali del PdL”.

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le piacerebbe vero, senatore viceconte, importare il porcellum nel sistema elettorale lucano e drenare nella vostra coalizione (ma anche nell’altra) ogni dissenso che voglia considerare il consiglio come una sede per manifestarlo?…non abbiamo numeri per impedire questo ennesimo scempio elettorale che sul’onda del “solidarismo” a berluskoni (che sempre con la kappa pronunceremo), ma stia ben certo che anche al 4% comunità lucana – movimento no oil questa volta passerà il quorum ed in consiglio regionale per la prima volta siederà una voce di quel dissenso che voi ed i vostri “amici” pd stigmatizzate come il partito del no, ma che in realtà ha tanti, ma tanti si da pronunciare ad un nuovo “momento” per questa terra tanto sfortunata da avere solo rappresentanti “sciocchi” in parlamento e nei consigli

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ma come fate l’opposizione?

INQUINAMENTO AREA ASI, IN V CCP AUDIZIONE SINDACO DI TITO
 
14/12/2009 16.13.12
[Basilicata]

  (ACR) – Nella riunione odierna della quinta Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale (“Verifica, controllo, monitoraggio”) si è svolta l’audizione del sindaco di Tito Pasquale Scalone sullo stato di inquinamento dell’area Asi ricadente nel territorio. È quanto riferisce il presidente dell’organismo, Sergio Lapenna.
“Le aree industriali da bonificare, come la Valbasento e l’aera di Tito – ha detto Lapenna – come ha sottolineato il sindaco parlando di un vero e proprio scempio, destano allarme nella nostra comunità, al punto che si sospetta un presunto stoccaggio illegale di rifiuti. La Regione Basilicata non si è mai posta in maniera seria il problema della bonifica, tanto meno si è impegnata a presentare un vero programma di sviluppo alternativo all’industrializzazione chimica ed energetica degli anni passati. Attualmente nell’area Asi della zona industriale di Tito vi sono circa 1200 aziende che non hanno ricevuto rassicurazioni in ordine alla bonifica della zona. La ha registrato una molteplicità di ritardi e di disattenzioni e poca informazione sui fondi già destinati negli anni passati per la messa in sicurezza delle aree. Infatti, come ha riferito lo stesso sindaco, anche gli enti preposti al monitoraggio dell’inquinamento di queste aree forniscono dati incompleti e discordanti, mentre il Ministero parla apertamente di presenza di sostanze altamente tossiche e cancerogene”.
Il presidente Lapenna chiederà in merito la convocazione del presidente della Giunta regionale, del presidente della Provincia di Potenza e del sindaco di Potenza, in qualità di presidente dell’Anci “al fine di valutare le proposte operative e poter avviare una discussione per la risoluzione di questo grave problema”.
La Commissione si inoltre è riservata – ha detto ancora Lapenna – di esprimersi in Consiglio in merito agli atti del bilancio e della legge finanziaria”.

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si sospetta?…guardi consigliere la penna che i rifiuti tossici in quella zona sono una certezza…per tito scalo, la regione il problema della bonifica se lo è posto solo in tema di consulenze che hanno esaurito i pochi fondi a disposizione, per la val basento è invece il suo governo ad aver fatto “sparire” i fondi…e poi cos’è questa storia delle aziende?…i cittadini non contano forse nulla e comunque meno delle aziende dove pure lavorano dei cittadini o vogliamo solo farne un problema economico?…gli enti proposti al monitoraggio non hanno mai monitorato nulla (tranne poi scoprire che non ne hanno competenza!!!) e vincenzo sigillito se ne rimane al suo posto all’arpab, nonostante un’audizione in cui pure avreste potuto fargli qualche domandina più approfondita…e magari fare anche qualche domanda a navazio, attuale commissario e suo collega di partito, ed ai precedenti responsabili di un ente, l’asi, di cui abbiamo chiesto nella scorsa campagna elettorale la chiusura e di cui continueremo a chiuderla, convinti come siamo che il consorzio sia solo una costosa foglia di fico per molti “affari”…ma come la fate l’opposizione voi del centro-destra…con le pere cotte?…da qui, i peracottari che sappiamo essere razza che alligna bipartizan in tutta la regione…e come dico spesso, se non sono collusi, allora sono ignoranti!!!…ma proprio tutti, eh?

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pura casualità

VITI: UN’INIZIATIVA PER RIVITALIZZARE LA VALLE DEL SAURO
 
14/12/2009 12.07.02
[Basilicata]

(AGR) – Un evento fieristico annuale con relativo centro logistico tesi a favorire il rilancio dell’economia della Valle del Sauro. E’ quanto discusso in un incontro operativo a Stigliano presieduto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, al quale hanno preso parte i sindaci di Stigliano, Cirigliano, Gorgoglione, Aliano, Corleto Perticara e Guardia Perticara, funzionari regionali dei Dipartimenti agricoltura e Attività produttive, responsabili del mondo dell’associazionismo e professionisti. Secondo Viti che ha reso noto di aver già messo a disposizione 10mila euro per l’avvio dell’iniziativa…..nell’iniziativa saranno interessate le Province di Potenza e di Matera, Unioncamere di Basilicata, il Distretto agroalimentare del Metapontino ma anche i privati. La proposta è stata ampiamente condivisa dai sindaci…..

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e per pura casualità mentre si parla (o non si vuol far parlare) della centrale a bio-masse a stigliano, esce fuori viti che propone la fiera…si, la fiera delle ipocrisie e delle blandizie!!!

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la centrale di tricarico

COMITATO: MANIFESTAZIONE CONTRO CENTRALE A BIOMASSE
 
14/12/2009 10.23.36
[Basilicata]

Il comitato intercomunale “Uno si distrae al Bivio” in una nota comunica che “martedì 15 dicembre 2009 in occasione del Consiglio Regionale, avrà inizio presso la Regione Basilicata una manifestazione organizzata delle popolazioni dell’area per dire no alla centrale a biomasse che si intende realizzare in località “Piani Sottani” approvata dall’amministrazione comunale di Tricarico ed autorizzata dalla Regione Basilicata con D.G.R. n. 151 del 3.02.2009.
I partecipanti alla manifestazione esprimeranno in maniera democratica e pacifica il loro dissenso nei confronti di una scelta negativa per il nostro territorio e che gravi danni arrecherebbe alle attività del posto ed alla nostra salute”.
Il Comitato stigmatizza gli atteggiamenti della Regione, che, a suo parere non ha dato risposte alle segnalazioni pervenute in merito alla centrale a biomasse, e dell’amministrazione comunale di Tricarico, “che all’unanimità ha approvato un atto deliberativo in cui si chiede alla Regione di verificare la legittimità dell’iter amministrativo che ha portato al rilascio dell’autorizzazione unica alla soc. Clean Energy srl”, scaricando su altri enti le proprie responsabilità.
“Non permetteremo a nessuno – conclude il Comitato – di trasformare la nostra area in una grande pattumiera e, pertanto, ribadiamo che continueremo la nostra lotta ad oltranza fin quando non ci sarà la revoca dell’autorizzazione unica regionale.

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comunità lucana – movimento no oil sarà presente, come lo è stata già a tricarico…quella centrale non si deve fare, nessuna di queste centrali si deve fare

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origini lucane

E’ DI ORIGINI LUCANE L’AGGRESSORE DI BERLUSCONI
 
14/12/2009 09.05.10
[Basilicata]
E’ di origine lucane Massimo Tartaglia, l’aggressore del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E’ figlio di Alessandro, nato a Melfi e partito per la Lombardia nella fase acuta dell’emigrazione.
Massimo Tartaglia è nato però a Milano, 42 anni fa. E’ grafico e lavora nell’hinterland milanese, a Cesano Boscone. nell’azienda che produce schede elettriche di proprietà del padre Alessandro.
A Melfi Massimo Tartaglia “scendeva” poche volte. Non di recente.
La famiglia Tartaglia è definita “tranquilla” dai vicini di casa.
“In casa – ha raccontato Alessandro Tartaglia – si è sempre parlato di politica, quello che accade nel Paese, ma nessuno ha mai mostrato un’esasperazione particolare”.

Nell’immaginario popolare l’aggressione a Berlusconi ad opera di un giovane di origine lucane è stata collegata ad un altro episodio di violenza per mano di un anarchico lucano, Giovanni Passannante (Salvia di Lucania, 19 febbraio 1849 – Montelupo Fiorentino, 14 febbraio 1910) che nel 1878 fu protagonista di un attentato fallito ai danni di Umberto I di Savoia.

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non vedo come si possa accostare accadimenti tanto diversi, ma evidentemente la tass ha una sua visione dell’immaginario popolare alquanto “bizzarra”

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