oggi alla conferenza degli ammazza-lucania!!!

non mi va di scrivere…stasera sono stanco!…vi dico solo quelli della medoilgas italia spa li abbiamo azzannati al collo, senza mezzi termini, ma con l’educazione dei signori…abbiamo atteso le loro tranquillizzanti, soporifere, mendaci, irreali spiegazioni su quanto sarà soft il pozzo a monte grosso, abbiamo atteso le ovvie osservazioni della stampa (ovvie perchè era una conferenza stampa), abbiamo appreso di un benevolo “redazionale” che tg3 basilicata avrebbe girato con un loro ingegnere (a questo proposito rivedremo di molto le nostre posizioni su di una redazione che non ci lascerebbe un diritto di replica), poi ci siamo scatenati alla parola d’ordine di “noi non vi vogliamo perchè…” e giù di fila tutte le osservazioni che voi già ben conoscete…vi annuncio un comunicato stampa durissimo per domani (avrei dovuto scriverlo oggi, ma troppi intoppi!)…e poi mi fermerò per un po’…forse per sempre…forse mento a proposito…forse dico la verità…miko

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la pochezza di idee, l’ignoranza, la protervia, l’incapacità

qualche considerazione sulla politica lucana e sulla sua pochezza…in questi tre mesi di lotta contro il pozzo di monte grosso 2 e contro tutti i pozzi in basilicata, abbiamo finalmente riesumato dall’oblio ipocrita nel quale era caduto l’argomento della estrazione di idrocarburi in basilicata e questa è già una prima importante vittoria del comitato e di questo sito di controinformazione (o se mi permettete di informazione tout cort)…siamo abbastanza sicuri di riuscire a vincere la battaglia per monte grosso e speranzosi di poter avviare finalmente un percorso critico virtuoso dell’opinione pubblica lucana circa il tema delle estrazioni e dello spossessamento del territorio e delle sue vocazioni che ne consegue…progetti ambiziosi – certo! – progetti per i quali combattiamo perchè crediamo in un’altra possibilità, crediamo nell’equilibrio tra uomo ed ambiente, crediamo nella democrazia delle scelte partecipate dalle popolazioni, crediamo nella possibilità di un futuro altro…ma in questi mesi, dovendosi confrontare quotidianamente con tutto l’apparato che sta dietro quelle estrazioni, mi sono emersi chiaramente una serie di dati a volte sconcertanti…che le compagnie petrolifere facciano quello che fanno è cosa ovvia, genetica direi…le compagnie petrolifere sono avvolte da un odore inconfondibile di avidità e sfruttamento che a volte puzza di morte e guerra, a volte di corruzione morale e materiale, a volte ancora di blandizie informative e rimescolamenti cinici delle carte in gioco…i loro mezzi economici sono illimitati e loro capacità di influire sulla formazione delle idee attraverso i media è alta (dovrei forse ricordare quanto fa incassare ad un giornale una pagina di pubblicità o un redazionale o magari una serie di spot televisivi?…quando la proprietà stessa dei media non sia direttamente nelle mani delle compagnie!!!)…ma queste cose le conoscevamo già, come conoscevamo la loro incessante attività colonizzante che agisce a tutti i livelli direzionali, scavalcando di fatto la democrazia quando non è direttamente questa a partecipare gioiosamente al “gioco della cavallina”…quindi conoscevamo le “basse” capacità di opposizione delle classi politiche lucane a progetti che hanno origine e terminano sempre fuori dalla nostra regione, transitandovi solo per lo stretto necessario, e cioè installarsi, dominare, pompare, traferire…sapevamo tutto ed in qualche modo abbiamo cercato e cerchiamo ancora di condividere le poche cose che sappiamo con chi è ancora dotato di un senso critico sufficiente a vedere, oltre gli effeti immediati, le cause degli stessi…potevamo utilizzare la retorica dell’identità negata e depredata o quella della rivendicazione “non nel mio giardino di casa”, piuttosto che il romantico e nichilista pessimismo delle “cose che si stanno perdendo”…no, noi abbiamo usato ed usiamo la ragione contro quel complesso di fatti, cose e persone che stanno schiavizzando la basilicata, opponendo progetti ed idee generali e particolari, articolando ragionamenti complessi in proposte semplici, ma non facili, limitando gli slogan allo stretto indispensabile per sentirci parte di un tutto sociale che necessita anche di parole d’ordine intorno a cui stringersi per ritrovarsi…ed in tutta questa attività frenetica crediamo di essere riusciti ad avviare un senso critico generale…qualcuno lo definirebbe un successo politico, lì dove al termine politica si ritrovasse il suo vero significato semantico, quello di un’attività per la città e nella città, quindi per i cittadini e nei cittadini (termine che mi è caro, come si sarà notato, perchè in esso, in quel suono, che in francese ha la musicalità del risveglio delle coscienze, c’è la matrice di quella democrazia moderna che non è certo morta nell’agonia mutante dei partiti tradizionali)…quattro scalmanati, o come ci definiamo scherzosamente tra noi, quattro gatti anche un po’ spelacchiati, riaprono una vertenza seppellita nella burocrazia e la mettono al centro dell’agenda politica comune come necessità…ma basta con le apologie di noi stessi e del nostro comitato…ciò che invece è emerso con sconfortante chiarezza in questi mesi è purtroppo la pochezza di idee, l’ignoranza, la protervia, l’incapacità di una intera classe politica a gestire democraticamente una risorsa, trasformandola in un incubo, e le sue ricadute sociali, economiche, ambientali che da potenzialmente virtuose si sono trasformate in concretamente mostruose, ad avviare percorsi di partecipazione reale, ad innescare meccanismi di auto-riforma di se stessa, a trovare forse per la prima volta quel senso di rappresentanza unitaria degli interessi sia ideali che concreti dei lucani in una cornice di comunità ragionante condivisa con la popolazione, a partire proprio dalla gestione dell’affare idrocarburi, e non invece imposta dallo storico paternalismo poco illuminato e dalle logiche della consorteria clientelare a cui loro stessi ci hanno desolantemente abituati per spirito di attaccamento alla poltrona ed al potere personale, relegando la ragione causale del loro stesso esistere alla rassegnazione con cui i lucani sono costretti a sceglierli in mancanza di meglio!!!…e parlo della classe politica tutta, maggioranza ed opposizioni, in tutte le sue componenti di una piramide del potere che scende dai “piani alti del palazzo” alle più cellulari attività di gestione della vita pubblica…inesistenza di programmi di ampio respiro che non si esauriscano in quella passiva “vocazione energetica della regione” che mi fa rabbrividire pensando a cosa questa terra diventerà in un futuro prossimo, insussistenza di ragioni concretamente plausibili a riforme dell’esistente che non si esauriscano nelle logiche della spartizione comparizia fine a se stessa, inadeguatezza al confronto con la complessità di problematiche energetiche, sociali, economiche, politiche che intrecciano continuamente il globale al locale e che necessitano di risposte fuori dalle logiche consolidate di uno sviluppo con alla base la sola idea fuorviante ed acritica della crescita del prodotto interno lordo e del consumo come indicatore del benessere reale delle popolazioni, inabilità alla gestione di una società multiculturale, multigenere, multietnica che necessita di progetti reali e percorsi di dialogo partecipato nella stessa progettualità per ritrovarsi “comunità” e non per sentirsi massa-oggetto, ridotta al mero ruolo di consumatori, come vorrebbero certe logiche economico-politiche dei cui ritagli e frattaglie questi signori si servono per stabilire bieche egemonie di potere non fondate su altro che sulla paura del domani e sull’ansia del presente…bene, questa a mio giudizio è la politica lucana, anzi i politici, se è vero che oggi le idee le fanno gli uomini e non più viceversa!!!…a ciascuno le proprie scelte…noi scegliamo l’intelligenza e la passione del percorso che abbiamo sperimentato nel nostro comitato…miko somma.     

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