oggi a rionero

non tocca certo a noi commentare la manifestazione contro le mafie di questa mattina a rionero in vulture, manifestazione a cui per senso civico abbiamo aderito, ma alcune considerazioni vanno pur fatte…lodo il coraggio civile di don marcello cozzi che è capace di non osservare il tragico fenomeno mafia nella nostra regione solo limitandosi all’evento criminogeno in quanto tale, così consegnandolo alla fredda statistica, ma riesce, da sacerdote ed uomo, a penetrare nell’aspetto umano che ogni delitto porta con sé, guardandolo anche dalla parte delle vittime, chiunque esse siano…no, non commento quello che don marcello fa e con lui l’associazione libera, forse uno dei pochi esempi di coraggio civile che questo martoriato paese riesce ancora a permettersi, tra l’ansia della sopravvivenza quotidiana minata dall’allegra finanza turbocapitalista e la perdita della memoria collettiva che attanaglia un’intera società nel presente per il presente…quello che commento è invece una partecipazione scarsa della società civile, con gli studenti per circolare tenuti quasi tutti in classe in nome di un assai generico impegno antimafia che si fa solo studiando sui banchi di scuola e non nelle strade attraverso l’impegno civile quotidiano a trasformare i sogni in realtà, una propensione annunciata all’ipocrisia di una regione che non si sente in dovere neppure di spedire uno dei suoi politicanti, limitandosi alla presenza poco impegnativa di un oscuro funzionario di alto rango che tutto e nulla dice nell’azzimato degasperiano trench fuori stagione – anzi nulla dice e basta! – una scarsa presenza di se stessi a se stessi, se un forzaitaliota inneggia a bob dylan e a risposte che soffiano nel vento e dimentica di essere al soldo di un “capo” che si teneva in stalla un mafioso, dallo stesso poi giudicato un eroe, di un sindaco che sembra parlare a folle operaie d’altri tempi, gonfiandosi di una autostima togliattiana che non tiene conto dei numeri, e di tanti altri personaggi di contorno che sembrano venuti fuori da una pessima versione de “l’idiota” di gogol…no, io salvo solo don marcello a cui va tutta la mia stima personale per il suo impegno, ma che non sopporto di veder trasformato in un santino…gli altri facevano soltanto la triste radiocronaca di una incapacità conclamata a comprendere la realtà lucana per ciò che essa è…uno schifo!!!…uno schifo che questo comitato vuol combattere alla radice…ci vediamo a corleto…miko

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il forum ambientalista sul termovalorizzatore materano

PROVINCIA MT, FORUM AMBIENTALISTA SU TERMOVALORIZZATORE
 
09/10/2008 18.12.00
[Basilicata]
“Davvero non si ha pace nel Materano. Sembra che il destino cinico e baro abbia decretato la necessità di far fronte alla mancata raccolta differenziata dei rifiuti attraverso la costruzione di un termovalorizzatore in una delle province italiane che ha uno dei tassi più bassi di RSU prodotti”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Gianni Palumbo, della direzione nazionale del Forum Ambientalista.

“L’idea di praticare la via del termodistruttore – continua Palumbo – è inaccettabile e perdente non solo perché non si giustifica nel ciclo dei rifiuti ma anche e soprattutto perché in questa regione, e quindi nelle sue due province, non si è fatto quasi nulla affinché dai proclami si passasse alla pratica della riduzione del conferimento dei rifiuti, alla raccolta differenziata, al riuso. I cittadini, singoli o organizzati, non potranno permettere che l’assenza della programmazione porti gli Enti pubblici all’esito di costruire un termodistruttore. Perché non è il fato a volerlo ma la mancanza di capacità politica e pratica di dare nuovi e diversi strumenti per risolvere il problema. Non può essere ancora una volta il mercato, con l’affidamento alla filiera industriale dei rifiuti, l’esito di questa complessa questione. La vicenda campana è l’emblema del fallimento delle politiche che volgono lo sguardo alla filiera industriale come soluzione, perché la soluzione è collocata proprio ad un punto cardinale opposto che parla di riuso, riduzione, riciclo. Certo il riuso, la riduzione, il riciclo non garantiscono affari ai potentati economici dell’industria della “monnezza”, non determinano un iperguadagno per gli investitori di borsa che portano al tracollo dell’economia. Invece di essere attenti ai richiami del mercato e prima di arrivare ad un punto di non ritorno sarebbe utile che i nostri Amministratori pensassero, perché in Basilicata siamo ancora nella condizione di farlo, a soluzioni diverse e meno onerose per la salute, per la natura, per le tasche della collettività”.

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un manifesto per la rinascita

sottopongo all’attenzione il seguente appello-manifesto i cui intenti politici appaiono del tutto evidenti…ci sono graditi i vostri suggerimenti, le vostre idee, le vostre critiche, la vostra partecipazione…miko somma 

Noi liberi cittadini…un manifesto per la rinascita della Lucania 

Noi, liberi cittadini lucani…coscienti del diritto-dovere di ognuno di noi, in quanto singolo e dei singoli in quanto comunità solidale, di concorrere alla costruzione di una democrazia che finora ci è mancata e viverla attraverso la partecipazione diretta alla vita pubblica delle nostre città e della nostra regione, coscienti della necessità di dover superare quella deriva etica di a cui gli interessi personali e delle caste organizzate in poteri forti che ingabbia la società lucana in percorsi a senso unico, coscienti di dovere e potere infine voltare pagina in quel triste racconto della Lucania a cui è la nostra stessa coscienza civile a ribellarsi ed a chiedere “altro”, superando l’indignazione e la rassegnazione per cominciare sin da oggi a vivere la nostra città e la nostra terra come protagonisti e non come mere comparse… non delegheremo più ad alcuno che pretenda di fare per noi, ma senza di noi, ma ci armeremo della democrazia reale nella volontà di cambiare per ridare dignità ad un popolo, rispetto ad una terra, speranza alle generazioni che verranno. 

Noi, liberi cittadini lucani…coscienti che alle vessazioni vecchie e nuove di chi ci ha fatto finora confondere il diritto con il favore, costringendoci così all’amaro servaggio clientelare, di chi pretende ancora di ordinare alla società come ad un gregge, costringendoci così alla mite acquiescenza ad un paternalismo fuori dal tempo, di quanti fanno della cosa pubblica un affare per se stessi e per il clan, costringendoci così a subire le disoneste pratiche del malaffare come modo di intendere la politica, di chi nasconde la verità o sistematicamente la distorce in nome di una innominabile fetta di potere, costringendoci così ad una sfiducia nella realtà intorno a noi che divide e non unisce una comunità intorno ad un progetto e ad una idea…non praticheremo alcuna soluzione che non sia nella stessa democrazia e nel diritto del popolo a rispondere con la partecipazione diretta alla difesa di ciò che ci è più caro, la comunità e la nostra terra, mai assunta a sede di egoismi locali, ma offerta come terreno d’incontro e dialogo con chiunque pratichi il reciproco rispetto. 

Noi, liberi cittadini lucani…coscienti che nei principi ordinatori della Costituzione Italiana, e prima di tutto nella cittadinanza come fonte oggettiva di diritti e doveri, risieda la ragione d’essere della nostra libertà di organizzarci intorno alle nostre idee, nel rispetto critico della nostra storia come memoria collettiva e punto di ripartenza per il futuro, nel riconoscimento della nostra identità come base causale della specificità e nell’ambizione al riconoscimento delle vocazioni originarie di questa terra come punto di equilibrio ed incontro irrinunciabile tra società, economia ed ambiente… invitiamo tutti i cittadini lucani

  

  • alla costruzione di una nuova idea di gestione della Lucania da praticare intorno ad un progetto di comunità democratica, solidale, equa, sostenibile, rispettosa e che chiede rispetto,

 

  • alla partecipazione alle vita pubblica ed alle scelte comuni come diritto e dovere di una cittadinanza cosciente, consapevole ed attivamente impegnata alla difesa della democrazia e della giustizia sociale come impegno quotidiano,

 

  • all’abbandono di appartenenze pregresse che non tengano in alcun conto la realtà di una terra e un popolo che ora e qui necessita di soluzioni, tutele, stimoli ed aiuti a trovare da se stesso una risposta al proprio disagio sociale ed economico,

Noi, liberi cittadini lucani, invitiamo tutti i cittadini lucani a camminare insieme a noi per la democrazia, la giustizia sociale, il rispetto del diritto. 

Comitato no oil Lucania

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manifestazione no alle mafie

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Il Comitato No Oil Lucania parteciparà alla manifestazione contro le mafie indetta da Libera Basilicata a rionero in vulture giovedì 9 ottobre. In un tessuto sociale minato dalla presenza della criminalità organizzata non può non trovare terreno fertile anche lo strapotere degli interessi ecomomici delle grandi multinazionali e  di una politica ad esse subalterna e complice.

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a vicenza va di scena la democrazia

In queste ore a Vicenza si sta svolgendo un grande esercizio di democrazia, i cittadini ed i comitati, dopo che il consiglio di stato ha ritenuto illeggittimo lo svolgimento del referendum riguardante l’allargamento della base militare Dal Molin, stanno svolgendo lo stesso la consultazione popolare in maniera autorganizzata e trasparente. Non si può non guardare con simpatia questo sforzo di partecipazione e di impegno civile al di là se si è d’accordo o no con quanto propongono i comitati No Dal molin. Un esempio di cui tener conto.Di seguito un servizio sull’avvenimento tratto da un sito d’informazione indipendente.nicola

Vicenza, via il bavaglio!

Domenica 5 ottobre 2008 Oggi, dalle 8.00 alle 21.00 si vota.Per difendere la democrazia

Segui tutti gli aggiornamenti sulla consultazione dal sito www.nodalmolin.it

È arrivato il giorno della grande consultazione popolare con la quale Vicenza decide il futuro dell’aeroporto Dal Molin. Oggi si vota per difendere la democrazia.


Esprimi il tuo voto anche online (il voto online non sostituisce quello al seggio!)

È arrivato il giorno della grande consultazione popolare con la quale Vicenza decide il futuro dell’aeroporto Dal Molin. Dopo l’atto di dispotismo del Consiglio di Stato che, esprimendo una sentenza ben poco fondata giuridicamente e molto filogovernativa, ha annullato la consultazione ufficiale organizzata dall’Amministrazione comunale, centinaia di volontari si sono offerti per garantire l’apertura dei 53 seggi; i quali, invece di essere all’interno delle scuole, saranno davanti ai cancelli di queste ultime dove questa mattina all’alba sono stati sistemati gazebo, tavoli e urne.

Sarà, quello di oggi, un referendum vero, con tanto di liste elettorali, presidenti di seggio e scrutatori; seggi aperti dalle 8.00 alle 21.00, poi lo scrutinio. Per votare è necessario il documento d’identità e si può consegnare la scheda soltanto nel proprio seggio di appartenenza. Chi non avesse ricevuto a casa la scheda – o l’avesse perduta – può chiederne un duplicato direttamente al seggio.

In città, ieri, si respirava un clima di effervescenza. Come riporta l’Ansa, furgoncini e auto private giravano i quartieri della città berica con gli altoparlanti per invitare al voto; ai banchetti organizzati nelle piazze si fermavano tanti cittadini intenzionati a esprimere il proprio parere sul futuro della grande area verde alla periferia della città. È il giorno della dignità di Vicenza: un voto che non ha soltanto a che fare con il progetto statunitense, ma che rappresenta soprattutto un momento di difesa della democrazia che a Vicenza è stata calpestata da chi ha fatto dell’imposizione la propria forma di governo.

Dopo la splendida risposta di mercoledì sera – quando 12 mila vicentini sono scesi in piazza per protestare contro le sentenza del Consiglio di Stato emessa poche ore prima – oggi Vicenza dimostra la propria determinazione a difendere la democrazia e la dignità di una città che qualcuno vorrebbe silenziosa e accondiscendente. A nulla sono serviti, in questi giorni, gli insulti piovuti sulla città berica da chi, come il governatore veneto Giancarlo Galan, non riesce ad accettare che i cittadini possano esprimersi democraticamente.

Nel frattempo, messaggi di solidarietà e appoggio alla popolazione vicentina sono giunti da tutta Italia; e, in molte città, quest’oggi saranno aperti dei seggi simbolici dove i cittadini voteranno sulla stessa scheda sulla quale migliaia di vicentini porranno la propria croce. Un modo per dimostrare il proprio sostegno al diritto di Vicenza di potersi esprimere liberamente, ma anche di ricordare che la città del Palladio non è sola nell’opposizione alla militarizzazione del territorio. Ma la vicenda Dal Molin supera anche i confini nazionali, tanto che ieri si è svolta una protesta davanti al consolato italiano di Barcellona e oggi avverrà altrettanto in altre città europee.

Buon voto, dunque: Vicenza, via il bavaglio!

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multinazionali in basilicata: senza confini

ormai le azioni propagandistiche e mistificatorie delle multinazionali in tutti i gangli della vita regionale non si contano più , di seguito un ‘altra ipocrita iniziativa, questa volta della shell, di cui già abbiamo sottolineato i crimini in giro nel mondo:
 
03/10/2008 17.51.22
[Basilicata]
Dal 1985 una sola mission: aiutare giovani attivi, intraprendenti, dinamici ad accettare le sfide che lancia la modernità. E anche per l’edizione 2009 Shell lancia la sfida ai giovani universitari.
Martedì 7 ottobre, a Potenza, alle ore 16.00 presso l’Aula Galileo, Viale dell’Ateneo Lucano 10, Shell da il via alla presentazione della manifestazione proprio dall’Università di Potenza, che, nella persona del Prof. Vinicio Magi, Presidente del C.I.P.(Commissione Istruttoria Permanente) del CdL in Ingegneria Meccanica, ha accolto l’invito per avvicinarsi e far conoscere agli studenti un evento molto impegnativo ma che porta grandi soddisfazioni e che vuole affrontare sempre più concretamente l’importante tema della sostenibilità ambientale.
L’incontro prevede gli interventi del Professor Vinicio Magi, Presidente del C.I.P. del CdL (Corso di Laurea) in Ingegneria Meccanica, del Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne Shell Italia Patrizia Sferrazza, di Valerio Conti, team leader del Diamond Style Team, e del Direttore Risorse Umane Shell Italia Alessandro Coppedé.La Shell Eco-marathon, infatti, ha tra gli obiettivi quello di stimolare i giovani progettisti e ingegneri di tutto il mondo a sviluppare nuovi approcci per una mobilità sostenibile, sfidandoli a progettare, costruire e testare un veicolo che utilizzi la minor quantità di carburante per percorrere la maggiore distanza possibile, producendo il minor tasso di emissioni. L’obiettivo che i team sono chiamati a raggiungere non è quello di battere i record di velocità o di essere i primi a tagliare il traguardo, bensì consumare la minore quantità di carburante possibile in una distanza prestabilita.
L’efficienza in termini di consumi di carburanti e la mobilità sostenibile sono sempre stati la “raison d’être” della Shell Eco-marathon, sin dalla prima edizione.
(bas – 04)
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comunicato stampa del comitato no oil potenza ora cellula del comitato no oil lucania

Comitato No Oil Potenza

Tra recenti installazioni di telecamere e annunci di ronde effettuate da fantomatici “Custodi della Città”, sembra che Potenza sia vittima di un clima da far west e che i cittadini rischino la vita al solo mettere piede per strade invase da orde di teppisti e malintenzionati. Le campagne sulla sicurezza messe in piedi a livello nazionale da organi di informazione che poco informano e molto mistificano e da politici da operetta che soffiano sul fuoco delle paure e delle incertezze, di una società afflitta dal malessere sociale ed economico provocato dalla sottomissione dell’ intero pianeta alla logica del profitto per pochi e della miseria per molti, sembra in qualche modo prendere piede anche nella città di Potenza.

A noi sembra che se di pericoli per i cittadini si debba parlare, essi siano rappresentati dai rischi per la salute che vengono dall’uso sconsiderato del territorio e della città che vengono dalla proliferazione incontrollata dell’elettrosmog, da un traffico sempre più incontrollabile, da una cementificazione selvaggia e indiscriminata di ogni angolo di città e dintorni, senza dimenticare gli inceneritori ”fantasmi” e i progetti di discariche, e ovviamente tra questi pericoli vanno annoverati quelli rappresentati dalle estrazioni petrolifere per le quali la città di Potenza è interessata a causa del pozzo di Monte Grosso e dell’attraversamento quotidiano di innumerevoli autobotti. Per concludere i problemi di degrado e di disagio sociale non saranno risolti certo da costose installazioni di telecamere e da goffe e patetiche iniziative di presunti “Custodi”. Politiche di coinvolgimento, di aggregazione sociale, di garanzia e di estensione dei diritti e “ultimo ma non ultimo” una città più vivibile e preservata dall’ aggressione ambientale è quello che le istituzioni devono garantire e che i cittadini devono pretendere.

Potenza 3 ottobre 2008 per il Comitato No Oil Potenza

 

Nicola Magnella

acqua e multinazionali

dopo le  multinazionali del petrolio anche la coca-cola instaura un rapporto “coloniale” con il territorio che sfrutta, anche qui le istituzioni e le amministrazioni locali come il comune di Rionero appaiono succubi   
e servili come in val d’agri e val camastra, di seguito, la cronaca dell’ iniziativa tenutasi a rionero nei giorni scorsi dove la multinazionale americana, nota nel mondo per i danni  ambientali causati e per i crimini nei confronti dei lavoratori si autoproclama paladina della difesa della risorsa acqua, paricolarmente odioso che ci si rivolga particolarmente ai “piccoli cittadini” , ricordiamo che la coca-cola tra l’altro è accusata di aver provocato la morte di bambini in india a causa dell’inquinamento delle falde acquifere.

nicola

RIONERO, “ACQUANDO-LA FESTA TRASPARENTE PER NATURA”
30/09/2008 10.27.00
[Basilicata]

(Artè) – “Non è vero che l’acqua è un bene inesauribile” è stato detto nella cerimonia di apertura della manifestazione “Acquando – La Festa trasparente, per natura”, sabato 27 settembre. Nell’Auditorium del Centro Sociale “P. Sacco” sono intervenuti tutte le istituzioni che hanno patrocinato l’evento, la Regione Basilicata, il Comune di Rionero, Apt, Confindustria, Aato e Mineracqua. Insieme ai realizzatori e promotori dell’evento, Coca Cola Hbc Italia e Fonti del Vulture, si è cercato di sensibilizzare la popolazione ad un utilizzo intelligente di questa risorsa così preziosa e indispensabile. Ivo Ferrario della Coca Cola Hbc Italia ha ribadito che l’evento è rivolto maggiormente ai piccoli cittadini, per far sì che in loro cresca la consapevolezza del rispetto dell’ambiente. Evitare lo spreco è stata l’esortazione del sindaco Placido ricordando che l’acqua è fonte di reddito e lavoro per il territorio circostante. L’acqua, bene primario nella vita di un pianeta, che per fortuna ancora copioso sgorga dalle pendici del Vulture, va preservato come parte integrante di questo territorio. L’attento consumo del bene prezioso è stato illustrato ai bambini con la proiezione di un cartone animato e con la presentazione di un libro per ragazzi “Il mistero dell’acqua” scritto da Laura Walter con le illustrazioni di Benedetta Pasetto. Durante le due giornate in tanti sono venuti ad assistere ai giochi dell’acqua dedicati ai bambini a cui sono seguiti spettacoli e mostre, come “Io amo l’acqua” a Palazzo G. Fortunato. La serata del 27 settembre si è conclusa con un grande successo per lo spettacolo del comico Pino Campagna che ha riempito il Centro Sociale “P. Sacco”. La seconda giornata di Acquando ha avuto inizio la mattina del 28 con l’incontro di scolaresche, cittadini volontari e rappresentanti delle associazioni. Hanno piantato numerose varietà di pini su un’area di 15 mila metri quadrati nei pressi dello stabilimento di imbottigliamento di acque minerali. Un momento di vera condivisione nel rispetto dell’ambiente e nello sviluppo sostenibile di una terra genuina ancora lontana da operazioni abusive.

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