il millantatore

copincollo dal sito (meno male che hanno ripreso con i comunicati, sennò come ci facciamo due risate?) l’estrema arroganza delle dichiarazioni di vincenzino l’assessore petrolifero:

SANTOCHIRICO: SUPERARE L’APPROSSIMAZIONE SU VICENDA PETROLIO
 
28/12/2008 15.57.18
[Basilicata]

(AGR) – Occorre investire sull’ambiente, utilizzando le risorse ai fini dello sviluppo, ma salvaguardando il territorio monitorandolo costantemente e dotandolo, con l’aiuto dello Stato, di fondamentali infrastrutture. Lo ha detto il vice presidente e assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico a conclusione dei lavori del convegno sul “Petrolio dei lucani”, organizzato a Lagopesole dall’associazione politico-culturale “100 Comuni”, cui hanno partecipato, tra gli altri, il consigliere regionale del Pdci Giacomo Nardiello, il sindaco di Avigliano Domenico Tripaldi, rappresentanti di partiti, associazioni ambientaliste, cittadini comuni. Il convegno è stato introdotto dal coordinatore dei “100 Comuni”, Giovanni Samela, ed è stato arricchito dalla proiezione di schede sulle estrazioni petrolifere in Basilicata e documentazione giornalistica visiva. L’appuntamento è stato determinato dalla presentazione da parte dell’Eni del cosiddetto “Progetto Frusci” che prevede uno studio del sottosuolo in una vasta area che comprende i Comuni di Avigliano, Potenza, Bella, San Fele, Atella, Filiano e Pietragalla. Il progetto è stato presentato lo scorso anno al Comune di Avigliano ed è in una fase avanzata per gli espropri dei terreni ai fini deell’effettuazione di sondaggi diretti a verificare l’esistenza di idrocarburi e la convenienza economica per una eventuale loro utilizzazione commerciale.
L’assessore Santochirico ha fatto chiarezza sulla vicenda del petrolio, ripercorrendo le tappe significative che hanno portato alle estrazioni in Val d’Agri, al riconoscimento delle royalties, alla loro utilizzazione da parte delle comunità locali, alla necessità di un adeguamento della compensazione attraverso una rinegoziazione con lo Stato e con le compagnie petrolifere, ai processi di sviluppo che si sono avviati, alla riqualificazione urbanistica dei centri interessati alle estrazioni. Santochirico ha insistito molto sulla opportunità di far tesoro di questa prima esperienza nel settore, riconoscendo alla Basilicata il merito di aver ottenuto dieci anni fa un ristoro economico che altre regioni come il Piemonte e l’Emilia Romagna non erano riuscite a farsi riconoscere. Più che royalties – ha precisato – servono maggiori investimenti da parte delle compagnie petrolifere, per radicarle al territorio.
L’assessore ha poi rimarcato con decisione la necessità di istituire non solo il Centro di monitoraggio ambientale (presumibilmente dalla prossima primavera), quanto la costruzione da parte dell’Università della Basilicata di una rete unitaria di costante e rigorosa osservazione dove far affluire, gestire e pubblicare i dati in modo da garantire la massima trasparenza possibile e il più democratico coinvolgimento delle popolazioni. La complicata vicenda petrolio – ha osservato Santochirico – richiede da parte di tutti protagonisti istituzionali e privati una grande capacità di ascolto e una grande predisposizione alla verità dei fatti. Bisogna superare la sensazione che possa esserci un’aggressione al territorio, valorizzando maggiormente i primi benefici che dal petrolio la Basilicata ha ottenuto, con investimenti significativi sull’Università, con la riduzione della bolletta energetica (lo sconto gas sarà ora esteso anche alle famiglie non allacciate alle reti del metano), con nuove risorse a disposizione di fonti energetiche alternative. La Basilicata non è mai stata né il Texas, né la California, né l’Arabia Saudita. Finora è stata dilatata la percezione degli svantaggi ed ora è necessario cominciare ad avvertire i benefici, isolando giudizi sommari ed esaltando il processo di creazione di un clima di fiducia, senza il quale nessuna società è mai riuscita a svilupparsi.
L’assessore Santochirico ha infine ricordato che negli ultimi anni alcun permesso di ricerca e di esplorazione è stato rilasciato dalla Regione alle compagnie petrolifere. Le autorizzazioni sono datate, soprattutto agli anni ’80 e comunque coprono non più del 20 per cento dell’intero territorio lucano.

hanno solo dato delle valutazioni di impatto ambientale positive a tutto…mente e sa di mentire per reggere il bordone a de filippo, ma ci mette anche del suo!!!…lo abbiamo già sbugiardato sui media illo tempore all’epoca di un confronto televisivo dove millantava di controlli e monitoraggi ambientali di arpab ed agrobios e della conta per lui evidentemente nuova dei permessi ed istanze chiedendone anche le dimissioni, ma alla luce dei fatti farebbe ridere chiederle ancora e magari ottenerle per poi riavere ancora il peggiore assessore di tutti i tempi…questa è gente da  da rimandare subito a  casa!!!…vergognatevi!

a proposito assessore, ma lo sa che molti di quei comuni hanno detto no a quel permesso e lei che fa lo magnifica pure?…non è così che guadagna in immagine, non ci riuscirebbe più neppure con l’ausilio del miglior chirurgo plastico-politico della galassia!!!

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andiamo avanti!!!

l’eccesso di presenza di italia dei valori, una certa attitudine alla sovradeterminazione da salotto da parte di alcuni personaggi, la stramba idea di alcuni di poter associare i partiti della ex sinistra arcobaleno, l’inconcludenza delle riunioni sin qui tenute, la non chiarezza programmatica e di percorso sin qui seguito mi inducono a terminare personalmente l’esperienza che presso il ce.st.r.im. si stava tentando di portare avanti in previsione di una ipotetica lista per le prossime amministrative a potenza

troppi i dubbi che ho rilevato sulla reale volontà di incidere sulla situazione cittadina attraverso quelle idee forti che oggi più che mai sono necessarie all’individuazione di un’altra città possibile, le idee che sole possono reggere il peso di quelle scelte programmatiche importanti che porterebbero a soluzione una continuità di gestione pseudo-democratica fallimentare che è sotto gli occhi di tutti, ma al tempo stesso indicherebbero una via d’uscita possibile dalla crisi di una città e di una regione

il comitato no oil lucania e comunità lucana, movimenti che rappresento ed alla cui volontà non posso far riferimento senza una riunione specifica sull’argomento, avevano a suo tempo già esplicitato la necessità di elaborare propri programmi e di formare proprie liste sia alle comunali che alle provinciali, mi attengo quindi a quelle scelte

il percorso non cambia affatto, solo riprende quel suo naturale procedere che non si è mai interrotto, sospendendosi piuttosto nella volontà di dialogo che abbiamo inutilmente cercato di portare avanti in quelle riunioni e che evidentemente riguardava solo noi

andiamo avanti!!!comunita-lucana-logo-piccolo.jpg

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continua il massacro

Nuovi raid contro Gaza: almeno 400 i morti

Si aggrava di ora in ora il bilancio dell’incursione aerea dell’aviazione israeliana contro il sud della Striscia di Gaza. I morti, stando a quanto dichiarato da un portavoce di Hamas, sarebbero 400 mentre il numero dei feriti avrebbe ormai superato i mille. La tensione nell’area è altissima. Molti carri armati israeliani sono al momento schiarati al confine meridionale del paese con la Striscia di Gaza.

L’Egitto accusa Hamas: “Impediscono trasferimento dei feriti” – “Noi abbiamo aperto il valico di Rafah e aspettiamo che i feriti di Gaza lo attraversino – ha affermato il ministro degli esteri egiziano, Ahmed Abul Gheit, nella conferenza stampa congiunta con il presidente palestinese, Abu Mazen – ma questo non è permesso loro” perché, ha aggiunto Mazen, il movimento integralista di “Hamas ha ormai assunto il potere nella Striscia”.

Diverse le zone interessate dai bombardamenti aerei – Stando a quanto fatto sapere dai giornalisti sul posto sarebbero state bombardati dall’aviazione israeliana anche diversi centri del sud di Israele, come Ashkelon, Sderot, Gan Yavne e Ashdod. In queste località comunque non vi sarebbero vittime.

Gli attacchi proseguiranno – Un portavoce militare israeliano a Tel Aviv ha dichiarato “noi proseguiamo i nostri attacchi contro le installazioni rilevanti di Hamas nella Striscia di Gaza”. Secondo il portavoce, l’aviazione israeliana nella notte fra sabato e domenica ha condotto “un certo numero di raid, in particolare contro una moschea del quartiere di Rimal, nella città di Gaza, che dava riparo a terroristi”. La radio pubblica israeliana ha parlato di una ventina di raid dell’aviazione.

Almeno due morti nella Moschea colpita – Almeno due palestinesi sono rimasti uccisi ieri sera nella città di Gaza quando un missile israeliano ha colpito una moschea. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi.

Soldati al confine con la Striscia di Gaza – Una operazione terrestre contro Hamas a Gaza è possibile. Lo ha detto stamani il ministri israeliano della Difesa, Ehud Barak, in una dichiarazione riferita da un portavoce del suo ministero. “Siamo preparati a ogni eventualità. Se è necessario dispiegare truppe per difendere i nostri cittadini, lo faremo”, ha dichiarato Barak secondo quanto ha riferito il suo portavoce. Secondo i media israeliani, l’esercito ha cominciato ad ammassare soldati al confine con la Striscia di Gaza. Un portavoce militare si è però rifiutato di commentare l’informazione.

L’Onu chiede la fine delle attività militari – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha lanciato un appello alla fine di tutte le attività militari nella striscia di Gaza. Si tratta, secondo la prassi del massimo organo dell’Onu spesso seguita in simili casi, di una dichiarazione del presidente del Consiglio stesso, il rappresentante croato Neven Jurica. La richiesta non ha valore vincolante. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu aveva iniziato sabato sera alle 22 ora locale (le quattro del mattino in Italia) una riunione d’urgenza per discutere di una richiesta libica di arresto immediato dei raid aerei israeliani sulla striscia di Gaza in rappresaglia ai tiri di razzi da parte di Hamas. I rappresentanti dei 15 membri del Consiglio di sicurezza avevano avviato le consultazioni a porte chiuse per decidere dell’eventuale convocazione di una riunione formale sui raid israeliani. “Il nostro principale obiettivo è un cessate il fuoco immediato” aveva dichiarato il vice-ambasciatore libico all’Onu, Ibrahim Habbashi, precisando di aver domandato questa riunione d’urgenza “in coordinamento con il gruppo arabo all’Onu”. “Abbiamo l’intento di ottenere una dichiarazione della presidenza” dei 15 membri del Consiglio. I rappresentanti delle 15 nazioni del Consiglio hanno discusso a porte chiuse un documento preparato dalla Russia che chiede un alt alle operazioni militari di Israele a Gaza e ai lanci di razzi su Israele.

Abu Mazen: “Massacro poteva essere evitato” – Se le fazioni palestinesi avessero continuato il dialogo, si sarebbe potuto evitare il massacro di Gaza. Lo ha affermato il presidente palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen), in una conferenza stampa al Cairo con il ministro degli esteri egiziano, Ahmed Abul Gheit. Il rais egiziano ha affermato che continueranno i contatti per riprendere la tregua scaduta il 19 dicembre, anche in vista della scadenza del mandato di Abu Mazen alla presidenza palestinese fissata per il 9 gennaio. Una riunione dei ministri degli esteri arabi che era stata convocata d’urgenza per stasera dalla Lega Araba al Cairo è stata rinviata a mercoledì, mentre per venerdì è stato confermato a Doha, Qatar, un vertice straordinario dei capi di stato arabi. Manifestazioni di protesta sono previsti oggi nelle università egiziane contro l’operazione militare israeliana.

continua dunque il massacro a gaza e sembra non importare a nessuno che dietro i miliziani di hamas ci sono comunque esseri umani che definire genericamente come “terroristi” non aiuta a comprendere la complessa geografia delle fazioni palestinesi

hamas è un movimento radicale che raccoglie molti consensi tra la diaspora palestinese in libano (tra le più antiche e risalente alla guerra del ’48), soprattutto tra i campi profughi del sud del paese dei cedri, per via di una sua vecchia “attitudine sociale” che forniva delle risposte di solidarietà e di organizzazione sociale a profughi abbandonati da tutti, mentre nella striscia di gaza l’attività del gruppo si è estesa e radicata anche per via di un esteso malcontento popolare riguardo della gestione dell’anp degli aiuti della comunità europea (principale sostenitore economico della zona), gestione contestata e contestabile anche per via dei numerosi casi di corruzione e “distrazione” degli aiuti fin qui registrati

il “colpo di stato” di hamas di qualche tempo fa nella striscia di gaza ha di fatto già esautorato il controllo e l’amministrazione dell’autorità nazionale palestinese e dei fedeli di abu mazen, ridotta così alla sola cisgiordania ed incapace ormai di rappresentare un momento politico unitario per il popolo palestinese residente, tanto che i raid attuali, più che rappresentare una risposta ai lanci di missili verso insediamenti israeliani e città del sud (ben poco concludenti militarmente), sembra andare nella logica di impedire qualsiasi seduta di hamas ad un tavolo della trattativa, dove per via di uno status quo evidente questa pur avrebbe dovuto sedere in rappresentanza della popolazione della striscia di gaza…piaccia o meno questa è la realtà dei fatti nella zona ed una prossima occupazione militare israeliana, come appare del tutto probabile, non farebbe che radicalizzare ulteriormente la situazione a danno di ogni accordo di pace…evenienza questa tutt’altro che sgradita al partito della guerra israeliano (militare ed industria bellica), ai falchi della politica di bush (che è ancora lì ad avvelenare il mondo con le sue strategie), agli iraniani (ben contenti che gaza tenga occupata israele), ai siriani in cerca di nuovi assi strategici che abbiano al centro damasco ed agli egiziani, a cui il contrabbando con gaza rende benissimo…e nel frattempo la gente crepa!!! 

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non ci siamo!!!

a proposito delle riunioni che si stanno tenendo a potenza al ce.st.r.min in vista dell’assemblea, pubblico questa singolare mail ricevuta da pietro bianchi:

Scusandomi per il ritardo (dovuto a problemi tecnici), vi invio la bozza di manifesto e la versione definitiva del volantino, da utilizzare come proposta per la raccolta delle firme. Con l’occasione faccio presente che è stata avanzata la richiesta di spostare l’assemblea al giorno 17 gennaio. Ritengo la richiesta meritoria di essere accolta, considerando che solo il 23 dicembre ho avuto la disponibilità dell’aula Magna (e non della Quadrifoglio). Rinviare l’assemblea di solo una settimana ci consente di preparare adeguatamente l’iniziativa, senza modificarne la sostanza. Invito tutti, pertanto, a raccogliere le firme da porre in calce al manifesto entro il prossimo 5 gennaio. L’appuntamento previsto per il giorno 29 dicembre è, pertanto, rinviato al 5 gennaio alle ore 18.30 presso il Ce.St.Ri.M. con le firme raccolte (possibilmente riportate in un file di testo al fine di velocizzarne il trasferimento sul manifesto). Chi non potesse essere presente il 5 gennaio, è pregato di inviare le firme tramite posta elettronica al mio indirizzo.
Su richiesta di alcuni amici è stata espressa la volontà di incontrarsi il prossimo 30 dicembre alle ore 18.30 presso il Ce.St.Ri.M.. Chi ne avesse voglia e tempo è pregato di venire, soprattutto coloro che non hanno potuto seguire tutti gli incontri.
In ultimo, ritengo arbitrario aver già inserito delle firme sul manifesto, soprattutto di chi non ha mai partecipato agli incontri e non ha ancora avuto modo di esprimere la propria adesione, ma ritengo ancora più arbitrario che il manifesto sia comparso, con le suddette firme, sul sito di qualche organizzazione che ha partecipato agli incontri. Mi pare non fossero questi gli accordi, ma di raccogliere le firme e poi ufficializzare il tutto. Se vi era la necessità di far comparire delle firme (a mò di gruppo promotore) erano da evitare quelle di chi non ha mai partecipato agli incontri, a meno di averne formalmente raccolto la disponibilità.
Auspico per il futuro un miglior coordinamento e meno “slanci in avanti”. Nel frattempo pregherei di togliere il manifesto con le firme dai siti che lo hanno reso pubblico, almeno fino alla prossima riunione, mentre può restare quello senza firme, aggiungendo il volantino (allegato al presente messaggio) e spiegando le modalità di adesione (anche invitando all’incontro del prossimo 30 dicembre)
Auguro a tutti buone feste.
 Pietro Bianchi mail a cui ho appena risposto in questo modo:

preciso quanto segue dopo la mail ricevuta da pietro bianchi:

1) la bozza del manifesto aveva dei nomi solo ed unicamente a titolo
esplicativo e non certo quale gruppo “dirigente” o “promotore” e giova ricordare
che simile procedura era stata approvata da tutti i partecipanti alle riunioni
come metodo per sottolineare una partecipazione già attiva dei firmatari…
l’unico nome inserito tra i non partecipanti era quello di don marcello, cosa
di cui mi scuserò con lui personalmente all’occorrenza e se da lui stesso
richiestomi, ma che francamente, essendo l’associazione LIBERA partecipante
direttamente alle riunioni come esplicitato più volte, non mi appare
assolutamente grave…non si capisce infatti come un rappresentante di una
associazione non debba sentirsi rappresentato da un percorso della stessa
associazione…forse se ci sono cose che non capisco e dovrei capire, “qualcuno
mi illumini”!!!
2) mi pare che se si critica l’iniziativa di apporre già dei nomi ad una
bozza provvisoria di manifesto, ci si dovrebbe chiedere come mai il volantino
viene dato invece per definitivo quando da più parti si sono espresse critiche
serrate e costruttive tanto alla sua forma, tanto alla sua sostanza che appare
vacua, generalistica e non includente alcuni temi importanti di cui pure si era
discusso
3) ) la pubblicazione del manifesto sul sito del comitato no oil  è scelta
personale del sottoscritto che avendo materialmente “fatto” il manifesto è
libero di pubblicarlo in forma di bozza (come chiarito bene, ma evidentemente
non letto altrettanto bene) senza che alcuno parli di “slanci in avanti” con
atteggiamento censorio assolutamente fuori luogo, visto il metodo seguito poi
nell’elaborazione del volantino dato per “definitivo”…non esiste alcun
problema nel ritirare la stessa bozza di manifesto ed invitare al non utilizzo
dello stesso, cosa a cui chiedo a tutti di attenersi da subito.
4) se il comitato no oil è di intralcio a percorsi che a questo punto paiono
inesplicabilmente (visto il concetto di partecipazione) come immodificabili,
questo comitato valuterà la continuazione della propria partecipazione a questi
percorsi in una propria riunione, se il problema è invece l’irruenza dialettica
del sottoscritto che lo si chiarisca subito…il sottoscritto può fare a meno
di partecipare se il proprio atteggiamento critico, ma estremamente costruttivo
(mi pare che alcune, tra le poche proposte concrete ascoltate siano venute
fuori proprio da lui!), è visto da taluni come un ostacolo a non si comprende
più bene quali percorsi partecipativi…avendo delle idee, il sottoscritto è
libero di esplicitarle anche in altre sedi
potenza, lì 27/12/2008
miko somma

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l’altolà di bossi

ROMA, 17.18
Riforme: Berlusconi, prima il federalismo e poi la giustizia
27/12/2008 17.18.00
[Italia/mondo]

(ANSA) – ROMA, 27 DIC -‘Prima federalismo poi giustizia’.E’ l’ordine delle riforme per Silvio Berlusconi, quindi il presidenzialismo non e’ ‘all’ordine del giorno’. Questo anche se ‘a seguire faremo altre importanti riforme’. Il premier sottolinea che nella conferenza stampa di fine anno aveva gia’ chiarito come il presidenzialismo non era tra i temi di questa fase, che lo sarebbe stato ‘eventualmente nella seconda parte parte della legislatura’ ma sempre ‘con il concorso di tutti’. ‘Ma i direttori dei giornali si sono telefonati e hanno deciso di montare la panna – ha continuato – e hanno fatto disinformazione’. D’altra parte, ha riconosciuto, ‘una parte specifica della Costituzione si puo’ cambiare ma si deve avere il consenso di tutte le forze politiche. Lo faremo da soli se vi saremo costretti per un comportamento irragionevole dell’altra parte’, ha aggiunto Berlusconi. Quanto alla crisi economica, occorre ottimismo e fiducia da parte di tutti, tanto piu’ che ‘l’impegno del governo e’ far si’ che quest’ anno che abbiamo davanti non sia cosi’ terribile. Dobbiamo avere fiducia – aggiunge – e continuare con il nostro stile di vita, aiutando chi si trova in difficolta”. In questo ambito ha spiegato come siano prioritari provvedimenti per garantire il diritto di voto ai disabili.

 l’altolà di bossi sul presidenzialismo fa effetto persino sul berluskaiser…inutile che svicoli opportunisticamente da un progetto che accarezza da tempo, menando il can per l’aia di altre priorità…chiara persino la minaccia “lo si fa insieme, ma se non vogliono lo faccio da solo!” soprattutto pensando che al termine della legislatura la strada per il quirinale gli sarà aperta dalla fine del settennato di napolitano…magari però  cambia idea e la riforma costituzionale forse sarà addirittura napoleonica…arriverà silvio I, imperatore di tutte le italie, cesare dall’alpe a lampedusa?…ai posteri l’ardua sentenza!  

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ancora violenza in palestina

Israele attacca Gaza, è strage: quasi 200 morti

Un attacco aereo israeliano coordinato su tutta la Striscia di Gaza, scattato alla stessa ora, intorno alle 11.30 locali (10.30 in Italia) ha colpito stamane basi e impianti militari di Hamas, causando, stando alle prime testimonianze un gran numero di vittime, pare duecento. Un centinaio sardbbero invece i feriti.

Ucciso anche il capo della polizia di Hamas – Tra gli uccisi anche il capo della polizia di Gaza Tawfik Jaber. Intorno alle 11.30 locali (10.30 in Italia) sui cieli di tutta la striscia sono apparse aerei F.16 e elicotteri israeliani che hanno cominciato sistematicamente a colpire basi, arsenali e installazioni di Hamas e delle milizie palestinesi, in gran parte situate nel cuore di aree densamente abitate da civili. Gli scoppi, le colonne di fumo che si sono subito levate in cielo, il crollo degli stabili colpiti, i corpi degli uccisi e dei feriti riversi nelle strade hanno causato grande panico e scene di isteria popolare.

Hamas: “Reagiremo” – Da Hamas e dalle milizie è partito l’ordine di usare tutti i mezzi a disposizione contro Israele per vendicarsi dell’ attacco. ”Tutti i combattenti hanno ricevuto l’ordine di rispondere al massacro perpetrato da Israele”, afferma un comunicato del gruppo della Jihad islamica, che riecheggia dichiarazioni analoghe di Hamas e di altre fazioni armate.

“L’attacco potrà allargarsi” – Un portavoce militare israeliano ha annunciato stamane l’inizio di un’offensiva militare aerea contro basi e strutture di Hamas nella striscia di Gaza, precisando che l’operazione potrà essere ampliata a approfondita secondo le necessità. ”Le forze armate – ha detto – continueranno le operazioni contro il terrorismo sulla base di costanti valutazioni dello stato maggiore. L’operazione continuera’, sara’ ampliata e approfondita, secondo le necessita. Tutti gli aerei che hanno preso parte all’operazione sono tornati senza danni alle loro basi”. ”Gli attacchi aerei – ha continuato – sono attuati in seguito alla continuazione delle attivita’ terroristiche di Hamas dalla striscia di Gaza, il proseguimento dei tiri di razzi contro la popolazione civile nei villaggi e nelle citta’ nel sud del paese”. ”Gli obiettivi che sono stati attaccati erano stati individuati dai servizi informazione negli scorsi mesi e comprendono terroristi di Hamas che operavano da basi, comandi, basi di addestramento e arsenali bellici. Il governo di Hamas, i suoi capi e i suoi miliziani attuano il terrorismo, agendo da tempo all’ interno della popolazione civile, hanno la sola responsabilita’ per la reazione militare israeliana, che e’ necessaria per tutelare le esigenze di sicurezza di Israele e dei suoi cittadini”.

La Casa Bianca: “Stop ai missili”
– Gli Usa chiedono a Israele di evitare perdite civili nei suoi attacchi contro Hamas a Gaza e ha aggiunto che i missili di Hamas contro Israele devono cessare se si vuole porre fine alla violenza. Secondo la Casa Bianca Hamas deve fermare le attività terroristiche se vuole avere un ruolo nel futuro dei palestinesi. Nella dichiarazione del portavoce Gordon Johndroe la Casa Bianca non ha chiesto a Israele di interrompere i raid aerei che hanno ucciso almeno 155 persone a Gaza, ma invita a ‘evitare perdite civili mentre prende di mira Hamas a Gaza”. Quanto a Hamas, “i missili sul territorio di Israele devono cessare se si vuole che finisca la violenza. Hamas deve fermare le sue attività terroristiche se intende avere un ruolo nel futuro del popolo palestinesé, ha detto il portavoce in una dichiarazione diffusa a Crawford in Texas.

L’UEe chiede il cessate il fuoco – Anche la Commissione Europea è scesa in campo oggi per chiedere a israeliani e palestinesi il ritorno immediato a un cessate il fuoco. Il commissario Ue per le relazioni esterne, Benita Ferrero-Wadner, ha espresso in una nota “grande preoccupazione” per l’offensiva aerea lanciata da Israele sulla striscia di Gaza ed ha chiesto a israeliani e palestinesi di porre fine “all’escalation delle violenze che stanno mettendo in pericolo la popolazione civile”.

personalmente non ho alcuna simpatia per hamas e per i suoi metodi di lotta, ma credo che questo attacco in cui appare evidente la sproporzione di mezzi sia l’ennesimo regalo avvelenato degli amici di bush lo sterminatore ad ogni tentativo di mettere fine ad una guerra inutile e selvaggia…da entrambe le parti c’è chi non può permettersi la pace, l’industria militare israeliana ed i militari stessi, chi gioca politicamente sugli interessi dei coloni, chi conduce una partita a scacchi di strategia globale di divisione del mondo arabo sulla pelle della gente da un lato, chi necessita della guerra come fonte della sua stessa esistenza politica dall’altra…in mezzo due popoli che hanno entrambi diritto ad una terra e ad una pace…fermatevi, bastardi!!!

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a villa d’agri il 3 gennaio

sabato 3 gennaio 2009 alle ore 18.00 presso il centro sociale di villa d’agri di marsico vetere (PZ) il comitato no oil lucania terrà un convegno sulla situazione delle estrazioni in val d’agri e più in generale sulla spirale di colonizzazione che avvolge la regione…titolo definito, ma non lo annuncio ancora (sorpresa), platea degli interventi molto ricca di contenuti…si accettano volontari per l’organizzazione e la logistica, la diffusione del manifesto e naturalmente la partecipazione!!!

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la conf. del pres.cons.

CONSIGLIO REGIONALE, IL 30/12 CONFERENZA STAMPA DI FINE ANNO
 
27/12/2008 10.44.02
[Basilicata]
  (ACR) – Per imprevisti impegni istituzionali la conferenza stampa di fine anno, convocata per lunedì 29 dicembre, è stata spostata a martedì 30 dicembre, alle ore 11,00. Il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi, e i componenti dell’Ufficio di Presidenza incontreranno i giornalisti nella sala “B” al piano terra del palazzo del Consiglio regionale (Viale della Regione Basilicata, 6 – Potenza). L’incontro sarà trasmesso in diretta web sul portale basilicatanet.it.

quasi quasi ci vado!…dopotutto anche questo blog è un servizio stampa e qualcosina al presidente de franchi avrei voglia di chiederla anche io…lui è di corleto e qualcosa avrà pure da dirla sul totalgate e sul penoso spettacolo di un’intera collina sventrata, mentre quei lavori andrebbero subito fermati, tolta la concessione per indegnità morale alla total e chiesti i danni…tutto a posto anche lì?

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la regione dei tre mari

la basilicata è l’unica regione italiana ad essere bagnata da tre mari…da un’idea di nicola cuccaro raccolta durante la raccolta firme del 24 sera a potenza, eccovi una simpatica cartografia della nostra regione:

la basilicata è bagnata da tre mari…mar tirreno, mar ionio…mar giotta!!!

mar-giotta.jpg

che gentaglia che siamo!!!

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povero lionel

copincollo e commento con la morte nel cuore:

POTENZA, 17.45
Tangenti: petrolio, Natale in carcere Potenza per ad Total
26/12/2008 17.45.00
[Italia/mondo]

(ANSA)- POTENZA, 26 DIC – Natale in carcere per l’amministratore delegato della Total Italia, Lionel Levha, arrestato il 16 dicembre. Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dal pm Henry John Woodcock, sul Comitato di affari che sarebbe stato costituito in Basilicata per gestire lo sfruttamento del petrolio. I difensori di Levha stanno preparando le carte per l’udienza davanti al Tribunale del Riesame, convocata per il 30 dicembre: chiederanno la scarcerazione dell’ad di Total.

 

poverino, certo che via appia non ha quella patina di storia che ha la conciergerie, ma neanche lui ha la patina dell’ancien régime, anzi sembra molto moderno nei capi d’accusa rivoltigli…mah, vedremo!!!…magari per capodanno se ne andrà a spasso per avenuè des invalides, attraversando gli champs de mars fino al palais de chatillon e tutto sembrerà più bello!!!

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copincollo:

AMELIA (TERNI), 19.32

Berlusconi: sara’ un 2009 terribile con elezioni e riforme
26/12/2008 19.32.00
[Italia/mondo]

(ANSA) – AMELIA (TERNI), 26 DIC – ‘E’ un anno terribile, quello che ho davanti’ dice Berlusconi in colloqui telefonico con la Comunita’ Incontro di Amelia. ‘C’e’ il governo del Paese -spiega il premier-, in un momento difficile, e ci sono tante riforme, a cominciare da intercettazioni e giustizia, che ci occuperanno molto’. Nel 2009, prosegue, ‘abbiamo le elezioni amministrative ed europee’. ‘Oltre a tutto questo, mi trovo, per la terza volta, ed e’ un record assoluto, ad essere presidente del G8 e del G14′.

…beh, vista l’età speriamo che sia l’ultima!!!… 

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l’organigramma ambientale

diffondo, copincollato dal sito istituzionale della regione basilicata  e da quello dell’arpab(attività assolutamente lecita) i relativi organigrammi come documenti scaricabile:

dipartimento-ambiente.doc                             arpab.doc

premettendo che i dati forniti hanno solo carattere informativo, l’analisi delle posizioni dei funzionari e dei dirigenti (incrociando tra loro i dati) potrebbe fornire elementi utili a comprendere alcuni aspetti legati all’affare petrolio…buon lavoro!!!

  

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morti all’uranio

anche se la fonte (falco accame) non è sicuramente tra le migliori, pubblico il seguente lancio di agenzia:

Uranio: Accame, altro soldato morto

 

(ANSA)-BARI,26 DIC- La morte di un maresciallo dell’Aeronautica in servizio a Gioia del Colle,attribuibile all’uranio impoverito,e’ stata resa nota da Falco Accame. Il maresciallo e’ morto 2 anni fa, ma solo oggi se ne apprende il decesso. Nel 2008 si aggiungono, a quelli gia’ conosciuti, i casi di 2 carabinieri malati in Sardegna, un maresciallo a Venezia e 2 militari veronesi. Accame rende noto che il numero dei morti per possibile contaminazione oscilla tra 80 e 160, e dei malati tra i 300 e i 2.500.

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convenzioni

cominciamo a vederci chiaro in molte attività collaterali della regione basilicata

premettiamo che i dati relativi alle convenzioni con soggetti esterni al personale regionale sono pubblici, sulla base della legge 244/2007 che ha integrato, modificandolo, il decreto legge 165/2001 e la legge 662/1996, art. 1 comma 123 e 127

pubblico di seguito il link alla pagina del portale della regione basilicata contenente i dati con il motore di ricerca personale e per anno di attribuzione dell’incarico

http://elenco-consulenti.regione.basilicata.it/Elenco244_2007/

premettendo che non si ha alcuna intenzione di sindacare sulla natura degli incarichi e sulle competenze in merito delle persone interessate, tutto ciò allo scopo di verificare quanti dei soggetti interessati siano direttamente collegabili alla politica (cognomi, parentele & affini) e quanti a quei rami di interessi che ai connubi tra politica ed imprenditoria fanno riferimento

raffrontando poi i dati contenuti nelle pagine linkate con i dati degli elenchi degli anni precedenti, da cui si nota come la natura discrezionale degli incarichi sia rilevante, si apre un panorama molto interessante

2005 – http://www.regione.basilicata.it/presidenza/default.cfm?fuseaction=linkdoc&doc=917&link=1339

2006 1° semestre – http://www.regione.basilicata.it/presidenza/default.cfm?fuseaction=linkdoc&doc=917&link=919

2006 2° semestre – http://www.regione.basilicata.it/presidenza/default.cfm?fuseaction=linkdoc&doc=917&link=1233

2007 1° semestre – http://www.regione.basilicata.it/presidenza/default.cfm?fuseaction=linkdoc&doc=917&link=1456

2007 2° semestre – http://www.regione.basilicata.it/presidenza/default.cfm?fuseaction=linkdoc&doc=917&link=1486

elenco incarichi liquidati nel 1° semestre 2007 conferiti negli anni precedenti – http://www.regione.basilicata.it/presidenza/default.cfm?fuseaction=linkdoc&doc=917&link=1455

elenco incarichi liquidati nel 2007 conferiti negli anni precedenti – http://www.regione.basilicata.it/presidenza/default.cfm?fuseaction=linkdoc&doc=917&link=1487

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