avrei voluto commentare altre notizie di basilicatanetshop, ma non sono riuscito ad incastrare le cose con i tempi…presentazione piano rifiuti da preparare, appunti sul sistema agricolo da mettere in ordine, incontri vari, studio, poi è arrivata anche un po’ di stanchezza…direi che comunque può bastare come approccio

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Distefano (Cia) su nuova annata agraria

10/11/2010 13:35

BAS“L’avvio dell’annata agraria, che come è nella tradizione del mondo agricolo, cade l’11 novembre festa di San Martino, quest’anno coincide con gli effetti devastanti degli allagamenti delle aziende agricole e con i risultati sempre più allarmanti del rapporto di Bankitalia relativi al primo semestre dell’anno in corso.
Sul fronte dell’emergenza legata a piogge e straripamenti di fiumi e corsi d’acqua, dopo la richiesta della Giunta Regionale al Governo per la dichiarazione dello stato di calamità occorrono risorse adeguate per venire incontro alle necessità di una popolazione duramente colpita, di un sistema imprenditoriale che ha subito conseguenze dilanianti soprattutto nell’area del Metapontino”. Lo afferma in un comunicato il presidente della Cia Basilicata Donato Distefano.
“Per avviare a soluzione, inoltre, le numerose difficoltà del mondo agricolo – prosegue – rivendichiamo la definizione di programmi che riposizionino il settore agricolo nelle politiche di sviluppo regionale, favorendo una effettiva integrazione del settore primario con il resto dell’economia lucana. E’ questa la condizione di base per superare la nuova fase di crisi che Bankitalia ha radiografato nel suo rapporto semestrale, presentato ieri, tenendo conto che il comparto agricolo è fondamentale per la ripresa dell’economia lucana.
Il settore agricolo lucano più di altri è infatti un comparto anticiclico, con una forte capacità di adattabilità e diversificazione, che presenta dati e indicatori sia in termini assoluti che in percentuale assai più bassi relativamente alla contrazione dei livelli produttivi rispetto agli altri comparti produttivi.
La CIA ritiene che per avviare un processo di sviluppo che dia centralità al settore primario ed allo sviluppo rurale, è indispensabile operare coerentemente e valorizzare le effettive propensioni e risorse presenti nella nostra regione.
Tra le proposte a breve e medio termine, indichiamo la ripresa della concertazione attraverso il Tavolo Verde e il Tavolo Agro-alimentare prima di tutto per verificare lo stato della spesa del Psr 2007-2013 e poi per preparare la Conferenza Regionale dell’Agricoltura, da realizzare con le organizzazioni professionali agricole, gli enti locali, le Province, Anci e Upi, e forze economiche e sociali della filiera agro-alimentare, quale occasione e strumento per aggiornare la programmazione delle politiche agricole regionali tanto più necessaria per prepararsi al dopo PAC 2013 e alla luce dei risultati del nuovo censimento sull’agricoltura. Le altre proposte: una normativa quadro sulla competitività del settore agricolo/alimentare e rurale, in grado di determinare imprese di qualità sia sul versante agronomico che multifunzionale; un programma agro-alimentare che trae peculiarità dall’intesa economica e di prodotto con il sistema delle PMI regionale della trasformazione, per rafforzare il “Made in Basilicata” e legando qualità delle produzioni e tecniche di lavorazione al territorio; un grande progetto per l’agricoltura estensiva di qualità e multifunzionale, che veda un protagonismo sociale in grado di cogliere tutte le potenzialità inerenti, a partire dall’uso del suolo, tutte le risorse e di quelle agro-energetiche, in particolare”

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in neretto le proposte, uniche per la verità, che vengono fuori dalla cia…ora oltre al fatto che quando si parla di agricoltura estensiva il termine qualità semmai può legarsi all’utilizzo dei prodotti nella sola filiera industriale, perdendo in buona parte la valenza che in genere si dà al termine “qualità” rispetto al termine “quantità”, a cui invece si lega quasi esclusivamente il concetto di agricoltura estensiva (chiariamo per i non esperti che per agricoltura estensiva si intende nella sua versione moderna, l’insieme di tecniche agronomiche che tende alla massima produzione per unità occupazionale impiegata, con rese anche più basse dell’agricoltura intensiva, ma compensate dalla vastità dei terreni in coltura)…

è da aggiungere che la fondamentale differenza tra agricoltura estensiva ed intensiva è nel maggior ricorso ad input energetici e di concimazione per unità di superficie da parte della seconda, ma questo non vuol certo dire che tali input non vi siano affatto e che non rappresentino un rischio di accumulo nelle falde…in ogni caso è da ricordare che l’agricoltura estensiva è la forma meno invasiva della penetrazione agro-industriale e delle sue necessità produttive stabili nel corso dell’anno nel sistema agricolo, che per sua natura è stagionale

ma il punto rimane proprio quel continuo ricorrere all’agri-energia che la cia ed altre strutture sindacali agricole continuano ad agitare come soluzione ai mali dell’agricoltura lucana…allora se il paesaggio tipico dell’agricoltura estensiva è la piantagione ed i prodotti piantati sono a carattere agri-energetico, quale basilicata agricola si prospetta?…quella dell’agricoltura di qualità introdotta in filiere corte, cortissime e specializzate o quella dell’agricoltura al servizio del mostro energetico a bio-masse?

ah, la zappa!!!!!!!! 

 

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Nuovi materiali, soluzioni da “MaTech Point®Basilicata”

10/11/2010 13:42Oggi a Potenza un workshop di carattere teorico-pratico organizzato da Basilicata Innovazione e rivolto alle imprese lucane

AGRL’innovazione di prodotto è fondamentale per mantenere elevata e incrementare la competitività delle imprese. Come può essere realizzata? Attraverso un’opportuna scelta di materiali e processi innovativi? Mediante il trasferimento tecnologico, che può rendere soluzioni già consolidate in alcuni settori fonte di innovazione per altri? Per dare risposta a queste domande, Basilicata Innovazione ha organizzato oggi, presso la sua sede di Potenza, un workshop tecnico, illustrando le numerose opportunità offerte da MaTech Point® Basilicata: inaugurato lo scorso 20 luglio 2010, è il primo e unico centro al sud specializzato in assistenza alle imprese nella scelta e utilizzo di materiali e tecnologie innovativi.
Coinvolte principalmente, nell’appuntamento odierno, le aziende operanti nei settori meccanica, automotive, stampaggio materie plastiche, edilizia e particolarmente interessate ad alcuni tematiche, quali: trattamenti superficiali, lubrificazione a secco, trattamenti anticorrosivi, compositi naturali, tessuti non tessuti e molto altro. Ai partecipanti la possibilità di “toccare con mano” alcuni campioni di materiali innovativi, conoscerne le caratteristiche tecniche, economiche e produttive, le specifiche applicazioni già presenti sul mercato e quelle potenzialmente realizzabili. Tutte informazioni utili per lo sviluppo di nuovi prodotti, il miglioramento funzionale ed estetico di quelli esistenti e per trovare soluzioni a problematiche tecniche, ingegneristiche o di processo e di riduzione dei costi.
Tra i materiali e le tecnologie di maggior interesse presentati nel corso del workshop, la lubrificazione a secco a base di bisolfuro di tungsteno che aderisce molto bene su qualsiasi metallo e sulla maggior parte delle plastiche. Nata per soddisfare le esigenze delle applicazioni aerospaziali, è oggi utilizzata anche nei settori automobilistico, meccanico, alimentare ed anche nello stampaggio ad iniezione: rivestendo, infatti, con questo prodotto la superficie interna dello stampo, è possibile ridurre l’attrito di scivolamento del materiale termoplastico iniettato e sarà quindi più semplice il riempimento delle cavità dello stampo e l’estrazione del pezzo stampato.
Tra le novità di materiali, i compositi ‘green’, in cui la fibra di rinforzo è di origine naturale: legno, bambù, canapa e soprattutto lino. Rispetto alle classiche fibre tecniche, queste soluzioni ottenute da fonti rinnovabili hanno il vantaggio di ridurre le emissioni di CO2, non producono irritazioni della pelle, sono riciclabili e compostabili. Il settore automotive è il primo a utilizzare questi prodotti compositi per la realizzazione di inserti in pannelli interni che, oltre a offrire maggiore leggerezza, manifestano ottime proprietà di assorbimento delle vibrazioni. Nel campo dei compositi innovativi, degno di nota un prodotto nuovo che sfrutta le qualità della pietra naturale e le migliora, grazie alla sinergia con la fibra di carbonio: si crea un materiale leggero, flessibile e caratterizzato da un comportamento dinamico interessante, impiegabile non solo nel settore dell’edilizia come ottimo sostituto di acciaio, alluminio e calcestruzzo, ma anche in tanti altri campi industriali.
MaTech Point® Basilicata, il cui spazio espositivo è allestito presso Basilicata Innovazione, dispone di oltre 1.600 materiali innovativi, 100.000 materiali consolidati in alcuni settori e potenzialmente innovativi in altre applicazioni; di uno staff tecnico specializzato in grado di individuare i materiali più rispondenti ai requisiti richiesti e di supportare lo sviluppo di progetti che trasformino idee in prodotti competitivi e da lanciare sul mercato in tempi brevi.
In programma domani a Matera, presso la Sala Convegni “Le Monacelle”, un ulteriore workshop, questa volta con focus sui settori arredamento, imbottito e agroalimentare, durante il quale saranno approfondite tematiche come packaging biodegradabile, materiali dalla natura, materiali termoregolanti, tessuti etc.
MaTech Point® Basilicata è un’iniziativa di AREA Science Park e Basilicata Innovazione in collaborazione con MaTech® e Parco Scientifico e Tecnologico Galileo
 ——————————————————————————————————–ecco rapidissima la risposta alle mie domande da parte di basilicatanetshop, il nuovo portale di e-commerce in cui si è trasformato il sito istituzionale…ora abbiamo degli elementi su cui giudicare l’innovazione, resta il fatto che sempre di pubblicità si tratta!!!

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speranze…

Mancino, Cotugno, Badursi: documento per nuova fase nel Pd

10/11/2010 12:02

BASDocumento politico dei sostenitori delle liste “Il Futuro con Speranza”, “Riformisti Speranza” e “Lavoro e Diritti per Speranza”, riunitisi a Matera il 9 novembre 2010 per un bilancio della fase congressuale e della situazione politica, sottoscritto da Francesco Mancino, Angelo Cotugno e Andrea Badursi:

“Abbiamo la convinzione e la consapevolezza che la fase iniziata con il congresso regionale PD del 2009 si sia conclusa, che non siano più validi e attuali gli schemi che allora si proposero, conservati con molta difficoltà e disagio nell’anno trascorso, e si apre una nuova fase.
Dovremo interrogarci in profondità sulle cause e sulle conseguenze di questo esito e, in particolare, sul precoce esaurimento delle motivazioni e delle finalità che avevano generato e alimentato quello al quale avevamo aderito, che portò all’elezione di Roberto Speranza a segretario regionale.
Nel frattempo, noi che abbiamo sostenuto le liste “Il Futuro con Speranza”, “Riformisti Speranza” e “Lavoro e Diritti per Speranza”, e che in questo anno abbiamo continuato a impegnarci per i valori e gli obiettivi che ne erano alla base, riteniamo di proseguire questo impegno a servizio del PD, delle sue ragioni fondanti e della sua missione nelle forme nuove che saranno individuate.
Vogliamo preservare e potenziare il patrimonio di intelligenze, capacità e responsabilità che su questo terreno si è costruito e che ha ricevuto significativa conferma nel congresso provinciale.
Per questo con autonomia e generosità ci sentiamo ancora più motivati ad affermare la linea dell’innovazione, dell’apertura alla società, della partecipazione democratica, dei valori del lavoro, della tutela dell’ambiente, dei diritti, del territorio, contrastando chiusure, verticismi, neocentralismi.
Più confronto meno conta, più iniziativa politica meno gestione, più idee meno potere.
La ricchezza dei fermenti sociali e culturali, di particolare intensità e diffusione a Matera, deve costituire fonte preziosa e irrinunciabile dell’elaborazione e dell’attività politica del PD.
Un PD unito e pienamente democratico rimane decisivo per il futuro della Basilicata e dell’Italia.
A questo obiettivo vogliamo concorrere con lealtà, determinazione, senza ipocrisia e falsi unanimismi, né tentazioni minoritarie, con un confronto aperto e libero da schemi precostituiti.
Le scadenze che ormai si presentano sempre più ineluttabili e decisive per il Paese vedranno in prima fila chi, come noi, ha creduto e crede nel rinnovamento della politica e della società italiana.
Le modalità e le forme in cui si dovrà concretizzare il nostro specifico e autonomo impegno nel PD saranno oggetto di una consultazione ampia e approfondita, che sarà coordinata da Franco Labriola e si concluderà in un nuovo incontro fissato per il 20 novembre”.

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a parte l’ovvia domanda “ma chi cacchio sono mancino, cotugno e badursi?”…pare più uno studio di azzeccagarbugli che altro…

leggo solo parole prive di qualunque aggancio con una realtà che non si riassume certo nelle dinamiche interne del pd, il partito regione delle consulenze e degli incarichi, ed ancora una volta mi chiedo quale sia il progetto di speranza, ammesso ne abbia uno con una valenza comunicabile al di fuori della cerchia degli aderenti pd…

mi corre alla mente il partito dei rottamatori di matteo renzi, che più che lanciare idee pare avere come proposito la rottamazione dei rottami…

il problema purtroppo per costoro non è certo nello svecchiamento della clase dirigente, ma nello svecchiamento delle idee…se infatti il pd continua ad abbarbicarsi intorno a parole come competizione, mercato, consumi (ancorchè parole di cui tener di conto nelle dinamiche sociali) non riuscirà a smettere il vestito di fotocopia dei partiti-potere che, ben oltre il colore politico che abbiamo imparato tutti a considerare come un paravento di una completa sottomissione ai massimi poteri economici e finanziari, poco mostrano in differenza l’uno dagli altri…questo il problema per il maggior partito d’opposizione e per il partito di governo regionale 

che senso hanno infatti parole come…affermare la linea dell’innovazione, dell’apertura alla società, della partecipazione democratica, dei valori del lavoro, della tutela dell’ambiente, dei diritti, del territorio, contrastando chiusure, verticismi, neocentralismi…?…se non declamate come assi portanti di impegno concreto dal valore assoluto e non, come invece appare chiaro, come slogan politically correct?… il problema è che con questa gente, pd ed accozzaglia, pdl ed accozzaglia, non se ne viene fuori ed il progetto di restituire un volto programmatico al futuro del paese e della nostra regione, rimane confinato nelle stanze del potere salottiero a cui questi partiti si son ridotti, l’uno per catarsi di rinuncia alla lotta sociale e per sindrome edipica (uccidi il padre, il marxismo, e sposa la madre, la cultura catto-moderata), l’altro per vizio terato-genico di nascita, l’essere un partito-azienda dove la condivisione (e quindi la discussione) non esiste, contando nei fatti la sola voce del padrone (ancorchè preso più dai suoi problemi di mutanda e a latere da quelli giudiziari, che dai problemi del paese che pur dovrebbe almeno tentare di governare)… occorre forse cominciare a riempire di contenuti reali la voce di un dissenso che non ha bandiere, ma bisogni e sogni che un’altro paese sia possibile, che un’altra regione sia possibile…il sottoscritto sarà lì

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Ortofrutta, a Metaponto il Progetto Italia – Egitto

09/11/2010 10:42

BAS
Nella giornata del 9 novembre 2010 imprenditori del sistema ortofrutticolo egiziano saranno in visita in Regione Basilicata. Il programma prevede visite presso le aziende ortofrutticole della Basilicata e successivamente un tavolo tecnico presso il centro di ricerca della Metapontum Agrobios. L’incontro rientra nel progetto di attivazione di sistemi produttivi integrati Italia – Egitto, che ha come “mission” quella di sviluppare e rafforzare il flusso commerciale di prodotti freschi dell’ortofrutta tra Egitto e Italia. Il progetto è coordinato dall’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari e vede la Metapontum Agrobios, quale Ente attuatore della Regione Basilicata, nel ruolo di supporto scientifico dell’iniziativa, anche al fine di valorizzare le qualità delle produzioni, ottenute con protocolli tecnici condivisi, nel rispetto della salute del consumatore e della salvaguardia ambientale

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e così, invece di aiutare i mercati locali, facciamo collaborazioni con altri paesi che producendo a prezzi minori, ovviamente conquisteranno mercato, a discapito delle produzioni locali…

è comunque da spiegare che non è con la chiusura dei mercati che si protegge l’agricoltura locale, ma con azioni di tutela del prodotto locale su filiera locale ad evidenti motivazioni igieniche, ambientali e nutrizionali…

rimane sempre il sospetto che la parola internazionalizzazione da noi rappresenti sempre la stessa fregatura, sponsorizzata dalle istituzioni locali

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Presentazione a Milano per il puntino ad ago di Latronico

09/11/2010 10:43

BAS
Fausto De Maria, assessore al turismo comune di Latronico, informa che domenica 14 novembre a Milano, Angelo Fusco, creatore e design della cravatta a sette pieghe in seta pura, nella sua galleria al numero 25 di via Montenapoleone, presenterà il puntino ad ago di Latronico. Il puntino ad ago di Latronico è un pizzo, proposto come finitura di piccoli capi di biancheria in nuance pastello, ma che trova impiego anche nelle più svariate tipologie di accessori per la casa e per l’abbigliamento.
Il puntino ad ago, brevettato dall’amministrazione comunale di Latronico ha già avuto grande rilevanza anche sulla rivista “Rakam” ed altre riviste importanti del settore, nonché esposto alla fiera internazionale di merletti e ricami di Parma

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non commento che è meglio!!!…da mettere in relazione quindi all’articolo precedente

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Basilicata Innovazione, workshop su materiali innovativi

09/11/2010 11:24

AGRE’ prevista per metà del 2011 l‘uscita dei primi prodotti con materiali innovativi realizzati in Basilicata grazie alla collaborazione di imprenditori lucani col MaTech Point® di Basilicata Innovazione. Intanto va avanti l’attività mirata a sostenere l’innovazione delle imprese e Basilicata Innovazione ha organizzato due workshop teorico-pratici, rivolti alle aziende lucane, per illustrare le numerose opportunità offerte da MaTech Point® Basilicata, il primo e unico centro al sud che offre assistenza alle imprese nella scelta e utilizzo di materiali e tecnologie innovativi. Il primo incontro avrà luogo a Potenza il 10 novembre, alle ore 17.00, presso la sede di Basilicata Innovazione; l’altro a Matera, l’11 novembre, sempre alle 17.00, nella sala convegni de “Le Monacelle”.
Relatori del workshop in programma il 10 Novembre: Ing. Paolo Cattapan – Responsabile di Basilicata Innovazione, Ing. Martina Terconi – Responsabile MaTech Point® Friuli Venezia Giulia c/o AREA Science Park e Ing. Luigi D’Amato – Responsabile MaTech Point® Basilicata c/o Basilicata Innovazione. A Matera, l’11 novembre, interverranno: Dott. Andrea Trevisi – Responsabile Servizio di Trasferimento Tecnologico presso Basilicata Innovazione, Ing. Martina Terconi e Ing. Francesca De Sua, Responsabile MaTech Point® Basilicata.

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questa è pubblicità e nemmeno occulta, ma del tutto palese!!!…e spiace che l’organo di informazione istituzionale si riduca a tanto!!!…lo avevamo spesso indicato come la tass, ma credo che oggi gli vada cambiato nome…basilicatanetshop va bene?…ed io che credevo che i nostri comunicati non fossero pubblicati per ordini superiori e per motivazioni politiche…macchè…non avevano valenza commerciale, ecco tutto!!!

in quanto ai materiali innovativi, poi non se ne indica uno!!!

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forestazione

Si terrà giovedì 11 novembre, a partire dalle ore 9,30, presso il Museo Provinciale di Potenza, in Via Ciccotti, l’iniziativa della Flai Cgil Potenza dal titolo: energia, forestazione, sviluppo rurale: prospettive di crescita.
Alla giornata di lavori parteciperanno, il segretario generale della Flai Cgil, Vincenzo Esposito, i docenti universitari Severino Romano e Francesco Contò, gli assessori regionali Agatino Mancusi e Vilma Mazzocco, il segretario regionale della Cgil, Antonio Peper e il segretario regionale della CdLT Nicola Allegretti.
Le conclusioni saranno affidate alla segretaria nazionale della Flai Cgil, Stefania Crogi.

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ovviamente sarebbe importante partecipare e magari riuscire a fare un intervento in merito al tema forestazione…non sarà quasi certamente possibile, visto il latente stalinismo che si muove in alcuni ambienti (ehi, ovviamente da altre parti si parla di fascismo, sia ben chiaro…fascismo a volte latente, a volte manifesto)…ma due cose andrebbero dette proprio sulla forestazione a questi personaggi che vedono soltanto alcuni aspetti delle cose, la perte occupazione cioè, argomento nobile e del tutto legittimo visti i tempi e vista la funzione che il sindacato dovrebbe avere…

il piano di forestazione regionale (44 milioni di euro) sarebbe cosa nobile e previdente, non solo per l’occupazione dei forestali, che ne risulterebbe corroborata (anche se va detto che la parola occupazione per i soggetti in questione si riduce spesso al solo raggiungimento del limite per la percezione dell’indennità di disoccupazione…cosa a cui si riduce l’intervento della regione), ma anche per le esigenze di difesa del territorio…

ma c’è un ma…se infatti incrociamo il piano sulla forestazione con i progetti per la costruzione di centralia bio-massa il sospetto è lecito…a cosa serviranno quegli alberi, anche e soprattuto perchè il piano di forestazione vede l’aggiunta del termine “produttiva” alla sua dizione?…

serviranno ad essere combusti in centrali a bio-massa e quindi impiantati in essenze a rapida crescita, così da essere del tutto estranei ai bio-tipi autoctoni?…serviranno per esigenze produttive legate all’industria del legno, così da essere ancora una volta impiantati sulla base della richiesta presumibile di mercato?…o magari, come auspicabile, saranno il frutto di piantumazioni effettuate sulla base delle fasce arboree prevalenti e puntuali del nostro clima, della conformazione del territorio e della nostra latitudine?…

non si sa…e c’è da scommettere che i sindacati in questione ne sappiano ancor meno del sottoscritto!!!

per la cronaca, le essenze da reimpiantare dovrebbero essere quercie, roverelle e le diverse specie di quercus nelle fasce adatte, e poi castagno, faggio, carpino bianco e nero, lentisco, sorbi e via discorrendo in una piantumazione che deve essere effettuata non in monocoltura, ma in associazione…il termine produttivo lasciamolo all’utilizzo tradizionale delle foreste, una volta cresciute, ben regolato e funzionale ai bisogni locali e non alle esigenze di un sistema dell’energia alquanto “strambo” come quello basato sulle bio-masse…

quando sono bio-masse e non rifiuti, si intende!!!

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