e la storia continua…

il giorno 13 ottobre 2011 questo movimento ha presentato una nuova richiesta al comune di Tramutola per poter visionare ed estrarre copia dei certificati di agibilità e collaudo della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado (qualcuno di voi forse ricorderà la questione), sottoscritta  questa volta anche dai genitori degli alunni e da altri cittadini tramutolesi..

il risultato è stato, dopo un mese di attesa (tempi rapidi rispetto ai 111 giorni di attesa della richiesta precedente), che i genitori possono visionare i documenti richiesti che sono agli atti, mentre noi, ahimè, come movimento politico non possiamo farlo, perchè non siamo portatori di interessi legittimi e  diffusi..come se poi la sottoscritta ed altri sottoscrittori, non fossero cittadini di questo paese e non avessero vincoli di parentela con gli studenti..evidentemente non a tutti è garantito il diritto di accesso agli atti come la legge prevede..

ma oltre alla comunicazione in se stessa (e ci saranno novità in merito), l’importante è che un risultato questa volta lo abbiamo ottenuto, la visione “teorica” dei documenti (ci chiediamo infatti quale professionalità sia richiesta per capire se un pezzo di carta è relativo a degli interventi strutturali di cui invece non sarà data alcuna visione), ma il risultato per ora è che almeno qualcosa sarà mostrato, visto un pò di tempo fa, alla richiesta di alcuni genitori di poter visionare i certificati, gli venne semplicemente risposto che non era possibile non avere fiducia nell’amministrazione e in quello che diceva, anzi il sindaco si disse indignato di tael richiesta.. e dei certificati nemmeno l’ombra!

ma  anche a noi del resto, nella risposta  alla precedente richiesta, non è stato fatto alcun cenno che i suddetti certificati fossero agli atti e quindi visionabili … ne prendiamo allora atto con qualche mese di ritardo!!

certo è che ci siamo assunti un compito che forse spettava alla maggioranza stessa di questo comune o a quella parvenza di opposizione che pur siede in consiglio, il compito di  tranquillizzare i cittadini di tramutola circa la sicurezza delle scuole, e non  spettava certo a noi che non solo non siamo stati eletti in quel consiglio!!

..chissà perchè allora mentre noi otteniamo dei risultati, anche se piccoli, loro, tutti insieme in allegria, loro che sono i rappresentanti delle istanze dei cittadini continuano a sonnecchiare…si pensa piuttosto al menù per i turisti del prossimo mese di agosto, si abbatte una costruzione o s’allarga un balcone, si aprono cantieri per non perder contribut e nonn perchè l’oggetto dei lavori interessi realmente…la storia a quanto pare continua sempre allo stesso modo..

marica la salvia coordinatrice cittadina di comunità lucana-movimento no oil

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Consegnato il documento!!!

Oggi è stato consegnato il documento condiviso, di cui all’articolo precedente, ai consiglieri Regionali. Domattina consegneremo il documento agli esponenti della Giunta Regionale. Direi che, a questo punto, c’è solo da aspettare le risposte!!!

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pubblichiamo di seguito il documento sottoscritto da alcune associazioni sul caso fenice ed oggi inviato in regione, via mail a tutti i consiglieri regionali e protocollato presso il consiglio regionale per l’invio formale agli stessi ed alla giunta regionale

A Tutti i componenti Consiglio Regionale di Basilicata

DOCUMENTO COMUNE SU FENICE-EDF
Sottoscritto il 12 novembre 2011 presso WWF Basilicata a Potenza:

PREMESSA:

Fino a questo momento sembra che la questione Fenice-EDF abbia interessato e coinvolto tutti, Provincia, ARPAB, ASP, Tribunali, tranne l’unico soggetto che possa in qualche modo definire in modo autorevole ed inequivocabile tutta la vicenda: la Regione Basilicata.
La Regione
Basilicata
da 5 anni sta valutando il rilascio dell’A.I.A (Autorizzazione Integrata Ambientale) e dal mese di Marzo 2011, invece, sta valutando il rilascio dell’autorizzazione a far bruciare 39.000 tonn/anno di rifiuti urbani rispetto alle attuali 30.000.
La Regione Basilicata
non ha espresso pareri durante la Conferenza di Servizi del 20 settembre scorso, indetta dalla Provincia di Potenza all’indomani della pubblicazione dei dati a partire dal 2002, lasciando di fatto il “cerino acceso” in mano agli altri.
La Regione Basilicata
ha proposto ed istituito l’ennesima Commissione d’inchiesta, presieduta da Pagliuca,  immediatamente dopo la conclusione della III Commissione il cui presidente, Romaniello, ha sentenziato ed espresso una serie di inequivocabili giudizi in merito a Fenice.
La Regione Basilicata
sta per istituire un “tavolo della trasparenza” .
La Regione Basilicata
ha lasciato completamente sola la Provincia di fronte al TAR.
La Regione Basilicata
ha interpellato l’ISPRA per farsi dire che l’ARPAB ha dei laboratori di altissimo livello, pur non essendo in grado, fino ad oggi, di misurare le diossine.
Qualche giorno fa il Presidente De Filippo ha preso atto di una nuova coscienza ambientalista del popolo lucano. E’ vero, infatti il popolo lucano non ne può più di questo avvilente tergiversare su una questione seria e difficile.

RICHIESTE:

Non ci servono tavoli di trasparenza o commissioni di inchiesta ma azioni concrete. Le nostre richieste sono molto semplici, ma decise ed impongono una presa di coscienza di TUTTO IL CONSIGLIO REGIONALE:

  1. Respingere la richiesta di ampliamento da 30.000 a 39.000 tonn/ann di rifiuti urbani;
  2. Definire la richiesta di rilascio dell’A.I.A. e respingerla;
  3. Analizzare il piano di bonifica presentato da EDF con la consulenza di esperti regionali.
  4. Obbligare Fenice-EDF alla bonifica del sito e dell’area interessata dall’inquinamento fino al ripristino dello stato originario.
  5. Dotare l’ARPAB di strumenti idonei al controllo delle emissioni in aria (diossine, furani, ecc..);
  6. Dotare l’ARPAB degli strumenti normativi tali da conferire una maggiore “autorevolezza” all’ente ed una maggiore autonomia nei confronti delle imprese (EDF, ENI, SiderPotenza, ecc…);
  7. Sottoscrizione di un protocollo con l’Istituto Superiore di Sanità per l’avvio di una indagine epidemiologica tra le popolazioni della zona Vulture-Melfese;
  8. Avvio di una indagine biologica con supporto CNR e supervisione di ISDE-Italia (Medici per l’Ambiente).
  9. Adozione di un PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI URBANI entro i termini imposti dalla Legge che tenda al 100% del riciclo della materia finalizzato al riuso della stessa, che preveda esclusivamente il trattamento “a freddo ” dei rifiuti, in cui venga esplicitata l’avversità della Regione al reimpiego del rifiuto come combustile sotto qualsiasi denominazione o categoria.

Comitato “Diritto alla Salute” – Comunità Lucana NO-OIL – EHPA Associazione per la Tutela della Salute e dell’Ambiente di Basilicata – OLA Organizzazione Lucana Ambientalista – WWF Basilicata – Matera Città Plurale – Associazione SISMA Barile – Verdi di Basilicata – Policoro Karakteria – Vitamine per Paterno – Sui Generis Basilicata – Comitato terre joniche – “libero gruppo di ricerca sostenibile” di Taranto – Rifondazione Comunista-FdS di Basilicata – Movimento 5 Stelle di Poliporo – Giovani Democratici Melfi, Lavello, Venosa, Rapolla, Rionero – Gruppo “Bachelet” Azione Cattolica Melfi – Comitato Aria Pulita Basilicata – Comunisti Sinistra Popolare – Radicali Lucani – Ass. B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione Matera.

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