i due candidati premier

ormai i giochi sembrano fatti…bersani da un lato, fresco dell’inestitura delle primarie, dall’altro monti, in via diretta con una sua candidatura od indiretta attraverso un incarico di napolitano…

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santo-pontum agri-chirico

vi segnalo questo lancio da poco apparso su basilicatanet…

Santochirico su vicenda Metapontum Agrobios

02/12/2012 17:49Il consigliere regionale del Pd chiede che se ne discuta in Consiglio regionale

ACR  “Diventa sempre più evidente e necessario un approdo in Consiglio regionale della vicenda Metapontum Agrobios”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Pd, Vincenzo Santochirico che aggiunge: “Dobbiamo ringraziare l’emittente televisiva Trm per farci conoscere l’opinione, generica e contraddittoria, del presidente De Filippo, e quella, cauta ed ‘esplorativa’ dell’assessore Pittella, che preannuncia l’affidamento ‘ai dirigenti generali dei dipartimenti regionali Agricoltura e Attività Produttive l’incarico di ‘esaminare tutti gli aspetti normativi, organizzativi e tecnici per avviare la costituzione, tramite le proprie Agenzie strumentali, di un Polo dell’industria verde, della ricerca biotech e dell’innovazione dei processi produttivi nei settori dell’agricoltura e dell’industria’“.

Ma la realtà, effettiva e incontestabile – prosegue l’esponente del Pd – é che, a circa una settimana dall’ ancora misteriosa messa in liquidazione di Metapontum Agrobios, non sappiamo ancora chi ha deciso la messa in liquidazione e perché; chi è il Commissario liquidatore e quale missione gli é stata affidata; che fine facciano i dipendenti, le risorse strumentali e i progetti in corso di Metapontum Agrobios e quali tempi e risorse siano stati programmati per le risorse del ribattezzato ‘Polo dell’industria verde, della ricerca biotech e dell’innovazione dei processi produttivi nei settori dell’agricoltura e dell’industria’ (per stare agli annunci dell’assessore alle Attività Produttive)”.

“Sono questioni di tale rilevanza – sottolinea Santochirico – che non possono essere lasciate al pur meritorio spazio informativo di stampa ed emittenza radiotelevisiva, ma che vanno discusse e decise da chi ha il potere di rappresentanza e decisione nella nostra regione. Perciò, in mancanza di una tempestiva e autonoma iniziativa del Governo regionale, sarà inevitabile attivare procedure regolamentari per restituire il ruolo che gli é dovuto al Consiglio regionale, oltre che chiarezza e comprensibilità alle politiche regionali. In tempi di crisi – conclude – c’è bisogno di lucidità e lungimiranza, evitando improvvisazioni e approssimazioni”.

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segnalo perchè oltre al tema del metapontum agrobios e di questo polo dell’industria verde che aspettiamo di capire cosa sia e soprattutto quali saranno gli indirizzi (e ci sia lecito rabbrividire un po’ visti i precedenti legati al ruolo di conferma dati e monitoraggio che la struttura svolgeva per e con arpab, ma soprattutto vista la pratica corrente di certi affari in questa regione), santochirico solleva sulla scorta di una più che ragionevole richiesta di ritorno al consiglio regionale di temi che dovrebbero essere a ragione propri dela massima assise regionale e che oggi la giunta si arroga troppo spesso di risolvere a colpi di direttorio (è avvenuto simile tentativo anche sulla nostra proposta di legge sui rifiuti, ma per fortuna sventata dai consiglieri e dal presidente folino, con annessa figuraccia dell’assessore mazzocco)…

a tal proposito registrammo un intervento di santochirico simile nei toni proprio sulla nostra proposta, pur sottolinendo l’ex assessore all’ambiente con cui ho personalmente battagliato tanto, che gli premeva il metodo e non il merito della procedura (e mica ci illudiamo di avergli acmbiato testa!!!)…

ma ora la richiesta del tutto legittima e condivisibile di santochirico si condisce di venature d’altro genere…un conflitto ormai sempre più evidente e palese con de filippo, certo su un tema che a lui è caro essendo metapontum agrobios “roba di casa sua” per il quale non tollererebbe di essere scavalcato nella disposizione in campo di indirizzi altri della struttura e delle sue competenze, indirizzi che significano investimenti e quindi “lavoro sul territorio” per un politico navigato come lui…

un conflitto che nasce dalla ormai sempre più palese volontà di santochirico di volersi candidare come presidente della regione alla scadenza, naturale od artificiale di de filippo, nella ricerca di una investitura del pd (notare la delicatezza verso pittella ed i voti che costui controlla in regione, 11.000 alle scorse elezioni regionali) e delle sue “filiali locali” che di fatto gli aprirebbero le porte di via anzio…

chissà che non trovi invece qualche ostacolo?

e per la cronaca, leggetevi questo lancio che è il lancio da cui santochirico è stato inalberato…

 

01/12/2012 13:18
 
L’esperienza e le competenze di Metapontum Agrobios come potenziale per creare un Polo della ricerca biotecnologica, dell’industria verde e dell’innovazione dei processi produttivi nei settori dell’industria e dell’agricoltura

AGR   Mettere a frutto l’esperienza maturata e le conoscenze acquisite dalla società di ricerca, sviluppo e sperimentazione “Metapontum Agrobios”, per creare in Basilicata un vero e proprio “Polo dell’industria verde, della ricerca biotech e dell’innovazione dei processi produttivi” nei settori dell’agricoltura e dell’industria.
Con questo obiettivo la giunta regionale della Basilicata ha incaricato i dirigenti generali dei dipartimenti regionali Agricoltura e Attività Produttive, ad esaminare tutti gli aspetti normativi, organizzativi e tecnici per avviare la costituzione del “Polo” tramite le proprie Agenzie strumentali. Tra gli obiettivi del governo regionale c’è anche la sottoscrizione di accordi e l’avvio di partenariati con gli enti nazionali di ricerca che operano nel settore dell’Industria verde e delle biotecnologie.
E’ il momento di mettere a sistema il know-how acquisito da Metapontum Agrobios in quasi trent’anni di attività nel settore della ricerca ed in particolare delle agrobiotecnologie”, ha spiegato l’assessore regionale alle Attività produttive Marcello Pittella. “Le conoscenze conseguite dalle nostre agenzie nel campo dell’innovazione in agricoltura e nel sistema agroindustriale – ha aggiunto l’assessore – dovranno ora essere trasferite nei processi produttivi che puntano all’internazionalizzazione, all’innovazione e all’efficienza energetica in una logica di miglioramento continuo nel rispetto della sostenibilità. (ndr..?????)  Con questo primo provvedimento approvato dalla giunta – ha concluso Pittella – la Regione intende valorizzare le competenze di Metapontum Agrobios e nel contempo dare continuità all’attuazione della Strategia Regionale per la Ricerca, l’Innovazione e la Società dell’informazione 2007/13, approvata dal Consiglio regionale, che individua proprio la messa a sistema di una filiera ricerca, sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico fra i primari ambiti di intervento delle politiche di sviluppo dei nuovi piani industriali”.
“Il nostro percorso – ha evidenziato il presidente della giunta regionale Vito De Filippo – si muove in un solco nettamente delineato da una parte dalla volontà di salvaguardare le esperienze di rilievo esistenti, dall’altro di ottenere la migliore economicità di gestione. Ed è ciò che facciamo anche in questo caso”.

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e vedete come se è il consiglio che approva la strategia, il consiglio pure dovrebbe deliberare in merito alla sua attuazione, no?

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altre idee sul bonus

Idrocarburi, la proposta: bonus a tutti e parte risorse a disabili

02/12/2012 15:31

BAS  Destinare il bonus idrocarburi a tutti i residenti senza discriminazione alcuna e una parte delle risorse rinvenienti dalle estrazioni in favore degli anziani non autosufficienti e delle persone con disabilità.
E’ quanto propone il documento “Bonus idrocarburi: proposte di Independent-Living” sottoscritto dalle associazioni: A.I.P.D. Potenza, AISM Potenza, AUSER Regionale, Filo d’Argento Basilicata, FISH Basilicata, UICI Potenza.
Il percorso che ha portato alla stesura del documento, fanno sapere le associazioni, “ha preso il via dall’idea di un singolo cittadino della Val d’Agri che fronteggia la non autosufficienza di un familiare e vive l’assenza di servizi e strutture sociali di supporto”. La proposta intende garantire i diritti umani fondamentali sanciti dai principi della Convezione ONU dove all’art. 5, recita: Gli Stati Parti riconoscono che tutte le persone sono uguali dinanzi alla legge ed hanno diritto, senza alcuna discriminazione, a uguale protezione e uguale beneficio dalla legge”.
Il documento sarà presentato in un’apposita conferenza stampa che si terrà il prossimo 13 dicembre e alla quale saranno invitate le massime autorità Istituzionali.

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mah, per carità che ognuno proponga ciò che vuole (noi in proposito abbiamo illustrato qualche mese fa una proposta di revisione dell’art 45 della legge 99/09 che istituisce questo strano bonus, proposta che ci pare voli abbastanza alto come dovrebbe essere naturale)…figurarsi poi se non è condivisibile un maggiore aiuto ai disabili in un momento in cui il governo nazionale crudelmente sforbicia i fondi per le persone più esposte ad una società che si va incattivendo in una guerra tra poveri e di conseguenza tanto si appresta a fare il governo regionale…

io dico che è a monte che occorre fare un ragionamento su quel fondo…attiviamo o no dei processi di ciclo economico con qualche spicciolo a tutti i residenti che poi costoro possono spendere come vogliono?…ecco l’indirizzo della spesa che andrebbe a finanziare quel bonus non è argomento secondario…anche in rapporto ai disabili che non dal bonus, ma dalle casse regionali e, se mi è consentito, da una struttura parentale più attenta dovrebbero ricevere un sacrosanto maggiore sostegno finanziario ed infrastrutturale (pensiamo all’assurdo perdurare di insormontabili barriere architettoniche) ed un maggiore sostegno affettivo, che è forse poi l’handicap maggiore di cui soffrono le persone più sfortunate…

segnalo comunque l’iniziativa

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se domani volete annoiarvi un po’…

se po domani volete annoiarvi un po’ con le solite fiabe sulle riduzioni di co2 in una regione dove si produce proprio il principale responsabile delle sue emissioni, vi segnalo questa iniziativa che ha tutte le carte in regola di quella banalità fintamente ecologista in salsa rifkiniana che nei fatti è la solita deviazione di senso dai problemi concreti…

tutti diranno è giusto, si deve fare, si deve dire, 20-20-20 e protocolli vari, sostenibilità (strano che nessuno invece parli della compatibiltà) e mentre introduciamo gli elementi edulcorati e buoni per qualche orecchio tardo-infantile dell’affarone green energy che qui come latrove si prepara, dopo aver disseminato la regione di pale eoliche e pannelli fotovoltaici sui terreni agricoli, intanto si continua a trivellare ed estrarre…

e che la mano destra non sappia mai cosa fa la sinistra!!!

Green Culture Awards. Tavola rotonda su riduzione emissioni CO2

02/12/2012 14:46

BAS “Verso una società a basse emissioni di carbonio: strategie e prospettive di sviluppo per le comunità locali” è il titolo della tavola rotonda della seconda sessione del Primo Energy Lab: Abitare Basilicata – Green Culture Awards 2012, che si terrà domani, lunedì 3 dicembre, nell’aula consiliare di piazza Mario Pagano, dalle ore ore 15.30 alle ore 18.00.
Promosso dalla Provincia di Potenza, nell’ambito di Renergy, progetto europeo di iniziativa regionale Renergy-Strategie Regionali per le Comunità energeticamente consapevoli di cui l’Ente è capofila, il convegno vedrà la partecipazione di Regione Basilicata, Sel, Ance-Confindustria, Api, Camera di Commercio, Legambiente, WWF, oltre che di rappresentati di ordini professionali e sindacati, tecnici e sindaci dei comuni aderenti al Patto dei sindaci.

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avanti si trivella

i lavori del 1° congresso dei geologi

01/12/2012 19:33

BAS  Sono proseguiti oggi i lavori del 1° congresso dei Geologi di Basilicata sui temi della “Ricerca, Sviluppo ed Utilizzo delle Fonti Fossili: il ruolo del Geologo”.
Dopo una prima giornata fortemente caratterizzata da relazioni tecniche, – spiega un comunicato –  oggi gli interventi hanno posto al centro le questioni occupazionali e le opportunità offerte dal settore, anche relativamente alla professione del Geologo.
“Un maggiore coinvolgimento di professionisti qualificati – ha detto Raffaele Nardone, presidente dell’Ordine dei Geologi lucani – può costituire una risorsa per il territorio in termini di sicurezza e salvaguardia ambientale. Noi vogliamo interrogarci sul tema della responsabilità di chi opera nel settore delle Geoscienze, mettendo al centro delle questioni etiche il geologo, quale esperto del territorio e di tutte le sue pericolosità.”
Ha aperto i lavori Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, chiaro nel dichiarare che “il petrolio è una ricchezza a cui un territorio non può e non deve rinunciare. E sulle prospettive occupazionali si è soffermato anche Cristiano Re, responsabile progetti speciali della Fondazione Mattei, che, presentando uno studio realizzato dalla Fondazione stessa sulle ricadute occupazionali. Sono intervenuti iinoltre Antonio Pica direttore generale Sviluppo risorse naturali e Laurindo Saraiva dell’Università di Maputo. Il congresso prosegue domani a Marsico Nuovo, presso la sede del Parco dell’Appennino Lucano, dove si svolgerà la conclusione dei lavori.

e quindi

Primo congresso geologi di Basilicata, i lavori di oggi

02/12/2012 16:41

BAS  Sono proseguiti anche oggi i lavori del 1° congresso dei Geologi di Basilicata sui temi della “Ricerca, Sviluppo ed Utilizzo delle Fonti Fossili: il ruolo del Geologo”.
“Nella sede del Parco dell’Appennino Lucano-Val d’Agri–Lagonegrese – spiega l’ufficio stampa che cura la comunicazione del”evento – si è discusso della compatibilità dell’estrazione petrolifera con il patrimonio geologico-ambientale dell’Appennino Lucano. Sono intervenuti Mario Bentivenga, del Dipartimento di Scienze dell’Unibas, per il quale “è necessario considerare i geositi come un patrimonio alla stregua del patrimonio culturale, poichè questi sono altrettanto ricchi di diversità e tipicità legate al territorio”. Salvatore Lambiase, dirigente dell’Ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata, ha posto l’attenzione sulla necessità di tutelare il territorio poichè rappresenta una risorsa non rinnovabile. Sulle politiche regionali in tema di monitoraggio, ed in particolare sull’attività dell’Osservatorio Ambientale, si è soffermata Maria Marino. Si è parlato poi dei rischi idrogeologici, e sul tema è intervenuto Antonio Anatrone, segretario generale dell’Autorità di Bacino della Basilicata, per il quale “data la complessità del territorio lucano è necessario facilitare la comunicazione tra professioni. Più il geologo e l’ingegnere si scambieranno informazioni, più otterremo un lavoro migliore a costi minori”. Presenti in sala alcuni amministratori dell’area. In particolare il Sindaco di Marsico Nuovo che è intervenuto rimarcando come sia auspicabile una maggiore trasparenza nei controlli e sui controllori per coadiuvare il lavoro delle amministrazioni a tutela dei cittadini. Al termine dei lavori, i saluti del Presidente del Parco dell’Appennino Lucano-Val d’Agri-Lagonegrese Domenico Totaro, che ha riconosciuto nel congresso un’ottima vetrina per parlare di petrolio e ambiente, “temi in cui la coscienza critica deve rappresentare un punto di forza” e il senatore Viceconte che ha sottolineato il contributo straordinario della Basilicata nel mercato dell’energia poichè rappresenta un’importante piattaforma al centro del mediterraneo. Ultimo saluto riservato a Raffaele Nardone, che ha evidenziato come “l’incontro non era finalizzato ad una presa di posizione sullo sfruttamento delle risorse petrolifere, ma a chiarire il ruolo del geologo nel dibattito tra ricerca, industria e territorio” .

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immagino sia chiaro cosa ne possa pensare il sottoscritto ed eviterò quindi di disquisire di quanto simile congresso sia stato inopportuno perchè, al contrario di quanto afferma nardone, presidente dell’ordine dei geologi di basilicata, questo convegno è stato uno spot al petrolio…come mai allora apre i lavori proprio davide tabarelli, presidente di nomisma energia, che guarda caso dichiara che “il petrolio è una ricchezza a cui un territorio non può e non deve rinunciare”?…non so se vogliamo prenderci in giro possiamo anche pensare che sia un saluto “oleoso”, ma l’imprimatur ci sembra indichi una direzione consolidata in un motto “avanti si trivella!!!”…e di sicuro non sono mancati tutti quegli interventi tanto scientifici che ti fan venire voglia di non ascoltarla neppure certa scienza, se come ben ebbe modo non molto tempo fa di dirmi un ricercatore cnr, “la ricerca è un po’ una puttana…va con chi paga!!!”, con ciò chiarendo che chi mette soldi per la ricerca, indirizza i risultati della stessa…a meno di non pensare che i petrolieri siano dei mecenati!!!

molto inopportuno poi l’intervento, previsto per oggi, di salvatore lambiase, rinviato a giudizio per un reato commesso nell’esercizio del suo ufficio (arpab-fenice per intenderci)…del tutto ridicolo poi quello di viceconte, pdl, che ribadisce ancora una volta, per l’ennesima volta, un concetto chiaro che potremmo definire con un altro “avanti si trivella!!!” o se volete anche “venite, metto all’asta la mia regione!!!”…un convegno stucchevole che la lobby petroliera mette in campo per mobbizzare il già scarso meccanismo di formazione di pensiero autonomo da parte dei poltici locali sul merito delle estrazioni…

qualcuno ovviamente si sarà anche chiesto come mai non abbiamo proprio noi aderito alla manifestazione contro…beh, i motivi sono vari e vanno dai precedenti che ci sembrano tutti indirizzati verso un malpancismo ribellistico che secondo noi non risolve alcunchè nei fatti concreti ed anzi peggiora la considerazione della battaglia anti-petrolio poichè troppo facilmente stigmatizzabile proprio dai poteri che “reggono” l’affare petrolio in regione come puro visceralimo…abbiamo in questo senso detto in passato e non ripeteremo adesso se non in forma breve e lapidaria che fin quando il tema del petrolio lo trattiamo a slogan e royalties da aumentare poca strada faremo sia nella consapevolezza del tema stesso sia nella sua oggettiva difficoltà normativa (le leggi occorre conoscerle per criticarle), sia nella necessaria più ampia consapevolezza di “tutta” la regione che quello del petrolio è un tema su cui si gioca il nostro futuro sul quale gli identitarismi, ideologismi o malpancismi rischiano di dividere, allontanado la gente comune, e non unire in una rischiesta forte di mettere la soluzione di questo problema al primo punto dell’agenda politica regionale, anche e soprattutto attraverso le prossime elezioni politiche nazionali…

o devo essere ancora più chiaro?

 

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ma di quale agricoltura parliamo?

da un lancio di ieri di basilicatanet…

Conferenza Copagri, De Filippo: investiamo sui giovani

01/12/2012 19:24

La Regione ha voluto favorire il sostegno agli investimenti per l’adeguamento delle condizioni di competitività delle principali filiere agroalimentari regionali

AGR  “Per il settore primario lucano la Regione Basilicata intende investire sui giovani e sulle eccellenze per favorire con il ricambio generazionale una più alta qualità delle produzioni e una più diffusa collocazione dei prodotti sui mercati”.
E’ quanto ha dichiarato il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, in occasione della seconda Conferenza Economica della Confederazione Produttori Agricoli che si è svolta a Matera alla presenza del ministro alle Politiche Agricole alimentari e forestali Mario Catania.
“Per affrontare questa particolare fase congiunturale – ha aggiunto De Filippo – la Regione Basilicata ha messo in campo strumenti finanziari importanti ed ha prestato grande attenzione alla ricostruzione del potenziale agricolo delle strutture aziendali danneggiate a seguito di calamità naturali. Per non vanificarne gli sforzi economici degli imprenditori agricoli e con l’obiettivo di favorire nuovi investimenti – ha detto ancora il Presidente della Regione – abbiamo anche favorito l’utilizzo di risorse liberate da progetti non conclusi e da quelli interessati da procedure giudiziarie per il completamento dei progetti presentati con il Por Basilicata. Con i Progetti Integrati di Filiera e attraverso l’integrazione dei programmi cofinanziati dall’Unione Europea, abbiamo inoltre voluto favorire il sostegno agli investimenti per l’adeguamento delle condizioni di competitività delle principali filiere agroalimentari regionali. Contiamo su una cultura contadina solida in Basilicata. I nostri agricoltori conoscono luoghi e prodotti e rappresentano il più importante presidio di salvaguardia del territorio. Puntiamo in Basilicata ad una forte innovazione di processo e di prodotto, specie in alcuni comparti come l’ortofrutta e la zootecnia, anche grazie al sostegno economico-finanziario del PSR che prevede un investimento pubblico complessivo pari a circa 700 milioni di euro. Le nostre proposte di riforma della Pac sono in linea con il dibattito politico e scientifico che si è sviluppato sulle esigenze di riforma. L’auspicio è che la riforma della Pac tenga in considerazione le specificità del nostro mondo rurale, insieme all’esigenza di una semplificazione delle sue norme e dei controlli. La Regione Basilicata – ha concluso De Filippo – vuole favorire lo sviluppo di un’agricoltura multifunzionale che possa funzionare come una sorta di rete all’interno del sistema dell’agroalimentare in grado di produrre in maniera autonoma nuovi e più efficaci meccanismi di sviluppo del territorio”.

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forse è proprio una diversa filisofia, ma una cosa è certa, proprio non ci siamo…e non ci siamo non soltanto nel ricordare aiuti alle aziende calamitate che suonano quasi a monito elettorale, ma anche e soprattutto nell’affermare che sono stati finanziati progetti con “…risorse liberate da progetti non conclusi e da quelli interessati da procedure giudiziarie per il completamento dei progetti presentati con il Por Basilicata” come se fossero una garanzia proprio quei denari ricavati da progetti non conclusi per la conclusione di altri progetti…

sono infatti progetti non conclusi, quindi neppure avviati nei fatti concreti, e significano denari che la regione non è riuscita a spendere per l’inconsistenza progettuale e programmatica degli uffici, ma prima ancora della governance dei processi di creazione di assi di interventi che ci porta a non spendere decine di milioni di euro che pure sono stati assegnati dall’unione europea alla regione, in un problema che non è tanto quello di recuperare poi somme che andrebbero restituite (e che poi magari si recuperano anche) quanto nell’incapacità di avere un pensiero coeso e globale di cosa possa (e non cosa debba) diventare l’agricoltura lucana…

fuori da polemiche e da giri di parole…ma che ne è dell’agricoltura lucana oggi e conseguentemente cosa ne sarà domani?…quando si parla di eccellenze infatti, mi pare si dimentichi che, fatte salve queste che hanno un sicuro effetto traino (da dimostrarsi poi che sui mercati siano valorizzate adeguatamente), esiste un’agricoltura generalista che da’ da mangiare alla gente, quindi crea prodotti normali e non per questo meno degni di attenzione pur non avendo patenti igp, doc o quanto altro, prodotti normali che vediamo ogni giorno sulle tavole normali della gente e sui quali mi pare invece nulla si dica, soprattutto in rapporto allo scarsissimo potere contrattuale che i nostri agricoltori hanno di fronte ad un mercato che di fatto impone il prezzo, a volte nel giorno stesso del ritiro dei prodotti, nel ricatto che “o così o pomì” (non me ne vogliano i lettori, ma a volte ci si capisce meglio)…

parlare infatti di prodotti agricoli, quindi di agricoltura e di chi l’agricoltura la fa, significa in primis occuparsi delle condizioni delle condizione del mercato e dell’accesso allo stesso senza posizioni dominanti a determinarne le condizioni e su questo fronte siamo a zero, forse in ossequio ad una idea “liberista” del mercato stesso che, se pure predominante nella visione filo-concorrenziale europea, avermmo possibilità ed occasione di riuscire a rideterminare localmente con attività di supporto logistico regionale che invece, quando esistono, sono del tutto dedicate solo ai prodotti di punta…

in poche parole se non si interviene con strutture dedicate ad una collocazione dei prodotti locali in primis sul mercato locale (la nostra regione pur essendo una produttrice di derrate, paradossalmente ne importa percentuali importantissime il cui valore conseguentemente non rientra mai nel ciclo economico locale ad implementare gli effetti su altri settori, ma finisce altrove) poco o nulla di concreto si farà per i veri agricoltori, quelli che lavorano nei campi e nelle stalle, non quelli degli elenchi sui quali ancora si costruiscono gli accessi agli aiuti comunitari…

a questo proposito, infatti, ci sarebbero poi tutta un altra serie di considerazioni da fare e che rimandiamo per il momento perchè ci devierebbero verso un tema che ben altro spazio meriterebbe…

quindi, ma chi sono in questa regione realmente gli agricoltori?…e chi conosce la storia degli aiuti comunitari in questa regione avrà ben capito di cosa parlo…non la faccio lunga, ma vi posto il nostro programma per l’agricoltura (che “curiosamente” trattiamo con l’ambiente) per dare una idea di cosa significhi agricoltura in una regione che deve puntare sulla sua unica risorsa radicata e rinnovabile… http://www.comitatonooilpotenza.com/?cat=25&paged=2 (sfogliate verso il basso…è il primo punto del nostro programma, programma che a breve attualizzeremo) 

… e molto presto pubblicherò una serie di dati ed elenchi molto interessanti che aiuteranno a comprendere molte cose del passato, forse nella speranza di costruire un altro futuro alla nostra agricoltura!!!

ed ancora

Conferenza Copagri, Mastrosimone: verso agricoltura competitiva

01/12/2012 19:25

La semplificazione amministrativa, lo snellimento delle procedure e la riduzione degli oneri burocratici necessari per vincere la sfida della crescita e della produttività

AGR  “Occorre uno sforzo politico di consapevolezza che i valori espressi dal mondo agricolo cruciali ed insostituibili, sono i temi fondamentali sui quali puntare per il futuro del Paese”.
E’ quanto ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Rosa Mastrosimone in occasione della seconda Conferenza Economica della Confederazione Produttori Agricoli che si è svolta a Matera alla presenza del ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Mario Catania.
“I punti di criticità dell’agricoltura lucana – ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo regionale – possono trasformarsi in punti di forza e fornire nuove opportunità, attraverso strumenti d’intervento legati alla valorizzazione del territorio e dei suoi modelli organizzativi. Anche In Basilicata, come nel resto del Paese, la congiuntura economica sfavorevole ha colpito le imprese di tutti i comparti produttivi portando ad una notevole riduzione della loro redditività”. “Lo sfavorevole andamento dei prezzi all’origine dei prodotti agricoli e il forte incremento dei costi di produzione – ha proseguito l’assessore — hanno causato una condizione di sofferenza, infatti, le imprese agricole non riescono più a fronteggiare il debito e a richiederne la ristrutturazione agli Istituti di credito, poco attenti alle esigenze del territorio. La velocità della spesa pubblica, collegata alla fideiussione bancaria, è frenata e la Regione è chiamata a mediare spesso in un rapporto che dovrebbe essere regolato da una pura contrattazione tra le due parti”. Sul tema l’assessore ha rimarcato “ il forte impegno del governo regionale nel ridurre le difficoltà ed i tempi per l’accesso al credito da parte degli imprenditori agricoli lucani, attivando iniziative che tendono alla definizione di procedure per le sdebitazioni in agricoltura”.
“Tra le nostre priorità – ha spiegato Mastrosimone – anche lo snellimento delle procedure amministrative nell’ambito dell’istruttoria di domande di pagamento di aiuti comunitari. La semplificazione amministrativa, lo snellimento delle procedure e la riduzione degli oneri burocratici rappresentano, infatti, un’esigenza fondamentale per ridare competitività alle imprese agricole lucane. Auspico – ha concluso l’assessore all’Agricoltura – che le possibili soluzioni alle problematiche fin qui affrontate trovino spazio in un quadro organico di provvedimenti finanziari e legislativi a livello di Governo centrale”.

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tutte cose talmente banali quelle che ricorda l’assessore che vien quasi da sorridere per l’ovvietà stessa delle osservazioni, il mercato, il credito, cose che ormai conosciamo bene negli effetti su ogni settore…ma fermiamoci alla burocratizzazione

verrebbe quasi da chiedersi “ma và e fino ad ora cosa si è fatto visto che il problema lo si sente per ciò che riguarda la burocrazia da sempre”?…

forse dovremmo raccontare di quanto invece proprio quella burocratizzazione ha foraggiato una serie di figure di consulenti & co. che proprio su quell’eccesso, del tutto tollerato dalle amministrazioni e da molti funzionari, hanno costruito piccole fortune lobbystiche…

perchè di questo si parla, delle piccole lobbies di chi ti fa la progettazione (garantita negli assi di finaziamento e quindi nel pagamento da specifici parametri protezionistici), chi materialmente la prepara ed istruisce la pratica (magari falsando qui è lì qualche particolare o qualche “sostanziale”) e di chi la riceve e così dei controlli susseguenti (e qui ritorna il tema del sostanziale o particolare a cui accennavo…e gli agricoltori veri sanno benissimo di cosa sto parlando e che a voler essere pittoresco definirei “camurrìa”…

camurrìe che difficilmente passerebbero inosservate alla politica se la politica avesse occhi!!!

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02/12/2012

mi pare che l’imperativo assoluto, almeno per chiunque abbia ancora sale in zucca, sia portare in parlamento 945 persone credibili ed oneste di qualsiasi colore essi siano, poichè 945 persone credibili ed oneste impediscono qualsiasi “trucco” con il loro voto…il gioco dei guelfi e dei ghibellini rivela sempre un’immaturità storico-democratica del paese che è in sostanza il nostro principale nemico…così dico ai partiti tutti, APRITE LE VOSTRE LISTE ALLA GENTE E CHIUDETELE ALL’APPARATO o il paese precipita nel caos!!!
 
miko somma