approvato regolamento per primarie 22 settembre

19/08/2013 19:26

(ANSA) – BAGHDAD, 19 AGO – Diciassette persone, tra le quali due donne e un cittadino egiziano, sono state giustiziate in Iraq.
Lo ha reso noto il ministero della Giustizia, precisando che 16 erano stati condannati per atti di terrorismo e uno per crimini comuni. Altre 21 persone condannate per terrorismo erano state impiccate il 16 aprile. Secondo Amnesty International, lo scorso anno le esecuzioni in Iraq sono state 129, il doppio del 2011.
L’Onu e la Ue hanno chiesto inutilmente una moratoria delle esecuzioni.

…e l’hanno chiamata esportazione di democrazia…

vi chiedo scusa per la foto molto cruda

19/08/2013

mi chiedo in quale paese del mondo un condannato definitivo pretenda ancora di determinare il corso della politica di un paese senza aver mai determinato l’etica della sua stessa vita politica?…le conseguenze di una decadenza dal senato di costui sul governo sono molto meno gravi delle conseguenze di un doppio binario del corso della giustizia…fatelo decadere!!!

miko somma

ancora falsi invalidi scoperti, questa volta in provincia di caserta…

mi prende una rabbia ogni volta che scoprono falsi invalidi che “rubano” le pensioni e mi chiedo…ma hanno una dignità costoro e soprattutto medici e commissioni inps che fanno le visite in quella che credo sia una vera industria criminale della pensione indebita?

miko somma

a questo che era un mio status di facebook, commenta un amico francesco c. con queste parole

f.c. Questo è il Paese dell’impunità.

ed io commento a mia volta

m.s. francesco hai ragione, ma credo che prima di tutto questo sia un paese dove devono essere gli stessi cittadini a comprendere che ogni beneficio illegittimamente estorto per se stessi pesa su tutti gli altri e smetterla, nella migliore delle ipotesi, di pensare alla “piccolezza” che la propria cifra personale estorta comporta al sistema, perché la somma di tutte quelle piccolezze fa un mare di danni…ecco, è la qualità etica del cittadino medio che fa la civiltà di un paese

e francesco c. aggiunge

Caro Miko hai toccato un tasto dolente. La società civile (e di conseguenza i cittadini hanno la maggiore responsabilità). Questo è il Paese della delega e dell’andate avanti voi io stò dietro le quinte. Che vergogna. Qui in Basilicata il tutto è più accentuato perché nessuno vuole esporsi se no poi non può chiedere la raccomandazione ecc. Altra vergogna.

19/08/2013

premettendo che, nonostante l’esigenza di uscire fuori finalmente dal XX° secolo, credo fermamente che esistano ancora idee di destra ed idee di sinistra, nella enorme varietà di sfaccettature, anche solo personali, che queste presentano al riverbero della realtà sulle stesse idee, ma dico anche che se in questa regione tutti avessimo come minimo comune denominatore che ci unisce la difesa di una piccola terra molto appetita da alcuni interessi, senza tuttavia accontentarci di come questa stessa è stata finora – ecco! – un pezzo di quella nostra identità che sottotraccia comunque condividiamo quando pensiamo a questa lucania come la nostra casa, sarebbe la base perfetta per affrontare tutti insieme il futuro che vogliamo e rigettare quello che non vogliamo

miko somma