i cassonetti ed un crocicchio critico…

senza inutili brontolii di viscere o ribellismi web, vorrei segnalare che le civiche vie gabet, viggiani e l’inizio di c.so umberto a potenza sono al momento attuale fuori dal piano di raccolta cd. porta a porta in funzione nel resto della città, rientranti quindi nelle previsioni per il centro storico (al call center ampollosamente lo definiscono intra moenia), eppure già da tempo private dei vecchi cassonetti, nel paradosso che gli abitanti delle stesse vie, molto spesso anziani soli, sono costretti a penose risalite con i sacchi dei rifiuti fino all’incrocio via portasalza/via del popolo dove conseguentemente i cassonetti traboccano…

è una situazione che non fosse tragica proprio per anziani e disabili soli e infastidente per tutti gli altri, sarebbe comica e paradigmatica della confusione degli amministratori…

spero si provveda molto, ma molto presto o al posizionamento dei nuovi contenitori, quindi al rientro nel piano in funzione, o al ritorno ai vecchi fino al rientro del centro storico nel piano, visto che, da informazioni richieste dal sottoscritto, non si conosce la data dell’estensione dello stesso piano al centro storico…

non pubblico foto perchè credo di essere stato esauriente…

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il vero leader…

messaggio di francesco alla 23/ma sessione della conferenza sulla convenzione-quadro dell’onu sui cambiamenti climatici (COP-23), in corso a bonn…

Risultato immagine per francesco

francesco ricorda che “dovremmo evitare di cadere in questi quattro atteggiamenti perversi, che certo non aiutano alla ricerca onesta e al dialogo sincero e produttivo sulla costruzione del futuro del nostro pianeta: negazione, indifferenza, rassegnazione e fiducia in soluzioni inadeguate” e ricorda ancora che “…lo storico accordo di parigi sul clima indica un chiaro percorso di transizione verso un modello di sviluppo economico a basso o nullo consumo di carbonio, incoraggiando alla solidarietà e facendo leva sui forti legami esistenti tra la lotta al cambiamento climatico e quella alla povertà. tale transizione viene poi ulteriormente sollecitata dall’urgenza climatica che richiede maggiore impegno da parte dei paesi”…

ECCO COME DOVREBBE PARLARE UNA NUOVA SINISTRA IN ITALIA E NEL MONDO!!!

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troppo scemi…

troppo scemi…

di maio va a washington d.c. a farsi una passeggiata – ma chi volete che se lo fili? – e non comprende che aprire ad una qualunque prospettiva di alleanze scompaginerebbe un brutto quadro che prospetta, alla fine dei giochi elettorali, la vittoria di nessuno, lo scompaginamento di ogni coalizione, una ingovernabilità conclamata dal non raggiungimento del 40% (ma non era una legge elettorale che la incoraggiava?) ed una ammucchiata de facto pd-forza italia che s-governerà il paese?…

ok, fate come volete…di stupidaggini pure troppe ne ho sentite ed a tenere in voti in congelatore il dissenso lo si spegne per immobilismo ed inutilità conclamata che conduce alla stanchezza

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Comunicato stampa …O il cemento o la cultura

O il cemento o la cultura

A giudicare dalla Delibera di Giunta Regionale che rilascia il suo giudizio positivo di compatibilità ambientale ed autorizza un voluminoso incremento di combustibile secondario da rifiuti (CSS), oltre ad un ampliamento delle aree di stoccaggio e quasi sibillinamente di un “aggiornamento del quadro emissivo” per la Cementeria di Matera, verrebbe da dire che tra le due destinazioni che “impegnano” fortemente l’immagine della città, o il cemento o la cultura, la nostra giunta regionale, assente la non lucana vicepresidente Franconi, sceglie il cemento.

Ed è’ tale la sconvenienza, l’illogicità e la miopia di questa delibera di giunta regionale che autorizza un vero e proprio attentato all’immagine stessa di Matera capitale europea della cultura ed alla salute dei materani, che quasi si stenta a credere che ci si possa dare la zappa sui piedi con tanta violenta ignoranza e protervia senza neppure considerare due ovvietà che avrebbero dovuto spingere proprio in direzione opposta.

Ovvero una città che è un unicum storico-culturale e paesaggistico può concedersi contraddizioni così stridenti come l’utilizzo per un plesso produttivo di rifiuti – tali sono – come combustibile, senza divenire oggetto di quelle criticità che in Val d’Agri portano solo stolti ed interessati a credere che possa esistere il turismo proprio di fianco all’estrazione di idrocarburi?

E ancora, dopo la scoperta dell’inefficienza di ARPAB rispetto a molte matrici di emissioni, come si ha pretesa di convincere i materani che quell’aumento di combustibile da rifiuti ed un “aggiornamento del quadro emissivo” sono un particolare di poco conto?

E se alla prima domanda appare scontato che proprio quell’unicum storico-culturale e paesaggistico richiede soluzioni di approvvigionamento energetico per un plesso produttivo che non siano lo scarto di una società fondata sui consumi, ma soluzioni più moderne che proprio dallo “scarto” prescindano per questioni prima ancora che tecniche, di coerenza culturale ad un modello che si è usato e si usa come “motivo” della candidatura prima e del percorso verso il 2019 poi, alla seconda è evidente che fin quando non si sia fatta la più piena chiarezza sulle potenzialità di controllo di ARPAB e sulla sua  catena fiduciaria con l’ente regione, qualsiasi rassicurazione suonerà a “tutt’apposto” per i cittadini.

Non conosciamo quali motivi abbiano spinto la Giunta Regionale a scegliere, tra cemento e cultura, il primo e non la seconda, visto che pure l’osservanza dei dettati di legge che equiparano il CSS ad altre forme energetiche, e quindi rendono ammissibile e lecita la richiesta della società di revisione dell’AIA, non esonera certo sia da considerazioni più ampie circa la destinazione dei territori, sia da potestà legislative, che in materia di concorrenza ex art. 117 Cost., danno facoltà all’ente di imporre modelli produttivi ossequiosi proprio di quelle destinazioni e quindi non avrebbero costituito ostacolo o gravame al diniego espresso della richiesta.

Ciò nonostante, la Giunta Regionale imbocca una strada monocratica e non discussa affatto con i cittadini attraverso le loro istituzioni locali, di fatto imponendo un modello corto di relazione che lega, con l’ambiguità di tutte le relazioni corte pure nel rispetto della normativa, la struttura societaria, che esprime una domanda, al solo ente regionale, che esprime una risposta, e non al territorio sul quale opera, che invece subisce sia la sicura contraddizione culturale e d’immagine che in epoca di turismo consapevole conduce all’evidenziarsi della stessa in minore fascino ed attrattività di un unicum che sembra meno unico, sia l’eventualità di danno alla salute ed all’ambiente he non sappiamo se siamo in grado di monitorare e quindi di evitare.

In attesa di un ravvedimento della Giunta Regionale a cui faccio richiesta di ravvedimento, invito il sindaco de ruggeri, come massimo responsabile della sicurezza e della salute della città, a sollevare conflitto presso il TAR, precauzionalmente bloccando l’aumento con ordinanza sindacale urgente, o il consiglio comunale a proporre mozione in tale senso, dando modo ai cittadini materani di poter contare chi si oppone ai rifiuti come combustibile per la cementeria e chi invece approva.

Miko Somma, COMUNITÀ LUCANA verso la costituente del Partito Ambientalista Comunitario di Basilicata.

 

fascisti…su marte?…

se vi accorgete solo ora, e per una testata, che forme di fascismo sociale sono tornate nei territori e nelle periferie abbandonate dalle sinistre e devastate da un sistema economico che crea marginali, facili prede di chi necessita di un corpo sociale – ecco, siete dei piddini o post piddini che credevano che i fascisti fossero solo su marte

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de ruggeri blocchi quell’aumento…

o l’aumento del volume di combustibile da rifiuti nella cementeria di matera o matera capitale europea della cultura, perché non c’è mai botte piena e lucania ubriaca…

del tutto sconveniente, illogica, miope, la delibera di giunta regionale che autorizza questo attentato all’immagine di matera ed alla salute dei materani…

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

il sindaco de ruggeri si opponga come responsabile della sicurezza e della salute della città, sollevando il conflitto presso il tar e precauzionalmente bloccando l’aumento con ordinanza sindacale straordinaria ed urgente

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le stupidaggini di uolter…

veltroni dalla annunziata insiste sull’unità della sinistra con argomenti in parte condivisibili, ma ipocritamente non cita mai un particolare non da poco, l’apparizione di renzi e le sue politiche da ultimo giapponese del liberismo…

Risultato immagine per veltroni

ora, se dobbiamo ascoltare stupidaggini da uno che ha sbagliato tutto, preparando da lontano la strada proprio al bullo di rignano, dal mio piccolo posso dire che ogni unità da costruire parte da un presupposto irrinunciabile, ovvero renzi e le sue politiche fuori dalla sinistra…

non per acrimonia, vendetta o altro – per carità – ma proprio perché di sinistra non sono

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la droga social…

ansa – Non sono più solo le mamme preoccupate di vedere i figli sempre attaccati al telefono, o psicologi che misurano le distorsioni nei rapporti interpersonali causate dal web. A rivoltarsi contro i social network sono ormai sempre più i loro stessi creatori, un po’ come degli scienziati che vedono le terribili applicazioni di scoperte nate a fin di bene.

Sean Parker, ex presidente Facebook (Credit: Conectica) © Ansa 
Sean Parker, ex presidente Facebook (Credit: Conectica) © ANSA/Ansa

    L’ultimo in ordine di tempo a sferzare la sua stessa creatura è Sean Parker, inventore di Napster e fra i primi collaboratori di Mark Zuckerberg fino a diventare presidente della società di Menlo Park. In un evento pubblico ha detto di considerarsi un ‘obiettore di coscienza’ delle piattaforme social. Facebook e gli altri, ha spiegato Parker, “approfittano delle vulnerabilità della psicologia umana” con un meccanismo che crea dipendenza come una droga, “Dio solo sa cosa stanno facendo alla mente dei bimbi”. “Il processo creativo dietro queste applicazioni, a partire da Facebook, è stato ‘come posso consumare più tempo e attenzione possibile?’ – ha sottolineato Parker, che ha fondato e dirige il Parker Institute for Cancer Immunotherapy -. E questo vuol dire cercare il modo di dare una piccola dose di dopamina ogni tanto, ad esempio un ‘like’ alla tua foto o al tuo post. E questo porta a produrre più contributi, che danno più interazioni e commenti. E’ un ‘loop’ di validazione sociale, si sta sfruttando una vulnerabilità della psicologia umana“.

Mark Zuckerberg (ANSA)

Mark Zuckerberg

    Le parole di Parker fanno subito tornare alla mente quelle di Evan Williams, uno dei fondatori di Twitter, che qualche mese fa era arrivato ad un vero e proprio ‘mea culpa’. “Internet si e’ rotto, si e’ incamminato su un percorso buio. E le cose andranno peggio, basta vedere le persone che su Facebook postano in diretta suicidi, pestaggi o assassinii”. Abusi che per l’imprenditore della Silicon Valley non risparmiano Twitter: “Una volta pensavo che il mondo sarebbe stato automaticamente migliore se ognuno fosse stato libero di parlare liberamente e scambiare informazioni ed idee. Mi sbagliavo”.
    Un altro detrattore dei social è Jerry Kaplan, pioniere della scienza dei computer, che in una recente lezione a Roma ha detto di “odiare i social media” e di considerarli una “distrazione“.
    Per Kaplan il ‘rovescio positivo’ della tecnologia è costituito dall’Intelligenza Artificiale. Giudizi completamente diversi su questa frontiera della tecnologia arrivano da altri esperti, da Elon Musk, secondo cui sarà questa tecnologia a causare la terza guerra mondiale a Stephen Hawking, che in diverse occasioni si è detto pessimista sulle sue applicazioni. “Non possiamo sapere se l’Intelligenza Artificiale ci aiuterà o ci distruggerà”, ha dichiarato anche pochi giorni fa il fisico. 

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educare al bello…

ogni discorso di rinascita del paese non può che non passare da un approfondito studio delle arti sin dalle elementari…

educare i futuri cittadini al bello, al profondo, al sublime, all’oltre che lo spirito riceve dai grandi e piccoli capolavori, ecco la cura contro le testate, contro i razzismi, contro i falsi profeti, contro la politica ridotta a far da cameriere di interessi

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più che interrogarci sulla violenza vigliacca di un delinquente che aderisce a casapound, interroghiamoci sulla sodalità mostratagli sui social per avere la misura della febbre che affligge il paese…

urge la cura della malattia, non l’analisi elegante, distaccata e salottiera, dei sintomi

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il meglio esiste ancora…

e sia chiaro che non mi rassegno all’idea che l’alternativa ad una banda di cialtroni, sia una manica di cazzari o un conclave di allegroni, fascisti e puttanieri…il paese moralmente è messo male e la politica ne è la sua rappresentazione plastica, ma io ci credo ancora che possa risollevarsi e tirare fuori quel meglio di se stesso che giocoforza essa deve ancora contenere

miko somma

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ormai nulla…

Oggi (ieri, nda), intervistato da un ente universitario sul tema energia, segnatamente il petrolio in val d’agri, dopo tante a cui ho risposto, alla domanda “cosa potrebbe migliorare i rapporti tra compagnie e territori” la mia risposta è stata netta, “ormai nulla, troppa arroganza, troppo spirito coloniale, troppe bugie, troppe malefatte…i lucani sono delusi ed arrabbiati”…

alla domanda poi se vi fosse qualcun altro in regione in grado di trattare il tema energia come trattato, in tutte le sue accezioni prospettiche, ci ho dovuto pensare e concludere che “no, purtroppo non c’è”

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discorsi da farsi…

cancelleri prende più voti della sua lista, conclusione il voto disgiunto da qualche parte è arrivato ed è arrivato dal pd e da sinistra…ora lasciando il pd alla sua deriva mistico-suicida, la sinistra si rende conto che per il suo popolo potenziale nelle urne l’argine alle destre papi-xenofobe-fratitaliote è il nulla 5 stelle? e qualche discorso pur bisogna farselo, no?

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coatti…

secondo dati confindustria, il manifatturiero italiano si conferma settimo nel mondo e secondo in europa, dietro la germania…e questa è la buona notizia…

aumenta il monte ore lavorativo del 5,2%, ma questo aumento dipende quasi solo dall’allungamento degli orari lavorativi…e questa è invece una cattivissima notizia per l’occupazione, che resta al palo (si recupera fatturato, ma non occupati), e per il diritto del lavoro che deve registrare un aumento coatto della giornata lavorativa

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