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l’incontro sarà trasmesso in diretta da radiocolor – villa d’agri

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precisazioni

niente paura, nessuna precisazione in merito al comunicato stampa, solo che la parola follaia non è un neologismo o una licenza poetica, solo un miserevole errore di battitura che non ho voglia di correggere altrimenti mi salta l’impaginazione dell’articolo, anzi dell’articoloio…ehehehe!!!

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comunicato stampa del comitato no oil lucania

alla fine non ho resistito a questa follaia ed ho inviato il seguente comunicato stampa:

E la montagna partorì il topolino

 

Una conferenza stampa che parve a tutti una montagna partorì un topolino che voleva apparire una rassicurazione buona per ogni stagione.

 

La fretta sospetta della giunta regionale di convocare in pompa magna un incontro con la stampa che potesse contrapporre un qualche stato dell’arte di governo alle sempre più forti voci di dissenso sulle politiche di gestione del territorio, in particolare sul petrolio e sulla situazione del centro olii di Viggiano, si è risolta in un penoso fallimento della sua stessa ragione causale, se pure questa fosse stata rassicurare la popolazione e non invece mostrare le mani salde sul timone della barca in previsione delle prossime amministrative, e ciò nonostante la massiccia presenza tecnica di apparatciki (trad. funzionari opportunisti e servili) del circo di via Anzio e dintorni a conferma di controlli, di monitoraggi, di indagini, di attività delle quali però non è stato citato un solo dato – uno, salvo poi leggere oggi sulla gazzetta dati molto allarmanti – che suffragasse altro che le tesi del generico “va tutto bene” che in questa regione pare diventato un dato scientifico incontrovertibile.

 

La tecnica, qualche volta la scienza, nella nostra epoca assumono valore di assioma teologico che si vorrebbe inoppugnabile di fronte al relativismo figlio della morte dell’assoluto hegeliano, e così di fronte a legittime richieste di una parte della società lucana che, per nulla rassicurata dai troppi generici ottimismi di questi anni di governance, chiede di far luce a chi forse non ha neppure dei fiammiferi per dar fuoco allo stoppino, abbiamo tutti assistito, via basilicatanet, all’ennesimo show  mediatico della strana coppia Santochirico – De Filippo, l’uno che più che l’assessore all’ambiente ci sembra diventato un mallevatore (trad. chi si obbliga per altri, impegnando se stesso e i propri averi), l’altro che pare un dottore della mistica o un re magio, dipende dai punti di vista.

 

Ora, tralasciando la mistica, attività fin troppo lontana dalla contingenza quotidiana, se il presidente De Filippo si è dunque aggiunto alla carovana guidata dalla stella cometa e composta da Gaspare, Baldassarre e  Melchiorre che portavano al bambino Gesù, oro, incenso e mirra, ci dica allora che porta lui, oltre all’Arpab ed all’Agrobios ed ai loro dati non dati, cioè non forniti, dal momento che tristemente mancano i rilievi per quasi tutte le sostanze inquinanti quali benzene, COV, IPA, etc. etc., senza parlare del fatto che vista la “specificità” della situazione petrolio adombrare impegni maggiori di quanto la legge richiederebbe ci sembra del tutto fuori luogo.

 

Citando testualmente il comunicato stampa del presidente – “Abbiamo costruito un piano di sorveglianza sanitaria delle popolazioni residenti nei territori interessati dalle attività di estrazione petrolifera che non ha precedenti nella storia del nostro Paese. E che la Giunta regionale ha deciso di mettere in campo, pur non essendo obbligata, con una delibera approvata ieri, per assicurare le più ampie condizioni di tranquillità ai cittadini” – e ciò significa che fino a ieri non esisteva affatto un piano, piano che, come continuo a citare – “prevede il coinvolgimento dell’Osservatorio epidemiologico regionale, del Registro tumori della Basilicata, delle Asl, del Dipartimento regionale all’Ambiente, dell’Arpab. In programma, a partire da subito una serie di iniziative che vanno dall’aggiornamento dei dati di contesto d’interesse epidemiologico al censimento di tutte le possibili sorgenti inquinanti, alla caratterizzazione dell’attività di estrazione petrolifera, alla definizione e classificazione delle patologie determinabili dalle sostanze rivenienti dalle diverse forni di emissione individuate dalle mappe a rischio ambientale” – ma che da dieci anni avrebbe dovuto essere già messo in campo.

 

Si continua con il monitoraggio ambientale – “Si tratta di un’attività che fin dal 2002 viene condotta dall’Arpab e da Metapontum Agrobios con un investimento, negli ultimi due – tre cicli finanziari, di circa 5 milioni di euro. Quotidianamente, anche con strumentazione e tecniche all’avanguardia, Agrobios controlla i valori dell’acqua, dell’aria e della sottosuolo redigendo rapporti minuziosi sull’area interessata all’attività estrattiva. L’Arpab svolge un’intensa attività di controllo attraverso 11 centraline distribuite su tutta la regione e 2 nell’area del petrolio. Un dato significativo se si considera che la legge prevede una centralina ogni 200 mila abitanti” – ma non si dice dove si possano trovare questi rapporti minuziosi e soprattutto che la legge si riferisce all’inquinamento nei centri abitati e non nei plessi industriali.

 

Ma si continua con la sicurezza – “…Eni ha già realizzato, da qualche tempo, una serie di iniziative in collaborazione con diversi enti. E insieme al Comune di Viggiano ha realizzato depliants e opuscoli informativi destinati alla comunità.” – forse delegando troppo agli opuscoli e poco ai piani di sicurezza veri e propri e soprattutto parlando a nome di chi pur avrebbe il dovere di dire qualcosa in merito, ENI, ma non dice nulla, e poi con i tumori – “Un dato è certo, per quel che riguarda la mortalità oncologica la Basilicata è fra le ultime regioni italiane e l’area della Val D’Agri registra indici inferiori rispetto alla media regionale”. Su questo tema è intervenuto l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza. “Allo stato attuale siamo al di sotto della curva nazionale della mortalità oncologica. Con il Piano di Sorveglianza riusciremo a capire meglio la situazione coinvolgendo diversi soggetti, ma i dati attualmente sono confortanti” – dimenticando che dati apparsi sulla stampa pongono la Basilicata al primo posto in Italia nell’aumento della curva di incidenza oncologica e sono dati dell’Istituto dei Tumori che letti alla luce di quel punto zero di cui si lamenta la mancanza di registrazione, quasi non fosse colpa di chi aveva il dovere di rilevarli, a qualcosa pure conducono, all’omissione.

 

Ma per finire si chiosa con – “L’assessore Santochirico, infine, ha ribadito, a chiare lettere, che non esistono autorizzazioni per nuove estrazioni petrolifere nel Parco della Val D’Agri” – che suona ben strano a fronte di nuove autorizzazioni per pozzi firmate appena nel dicembre del 2008.

 

Se la montagna dunque non ha partorito un topolino, allora ci chiediamo in tempi di dibattiti accesi sulle pratiche di eutanasia (trad. buona morte) e di eugenetica (trad. buona nascita), quale orrendo frutto bio-politico si sta preparando per i lucani con le prassi di quella che ormai potremmo definire come una eu-giunta regionale?

 

Miko Somma,portavoce del Comitato No Oil Lucania

guardiamoli in faccia

vitooooo1.bmpsenza-nome.bmpauti.bmpil-guercio.bmpgenny-straziuso.bmpantonio1.bmp e guardiamoli in faccia questi boiardi della giunta de filippo nonmiricordopiùquale (manca solo viti, ma francamente non avevo alcuna voglia di inserire un reperto di archeologia in questa gallerie de m.de toussaud dell’antropologia politica della contemporaneità lucana, meritando questi altri siti)…quelli che dicono sempre che tutto va bene!!!

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gli ultimi giorni di via anzio

avevo pensato di controbattere con un comunicato stampa allo spettacolo vergognoso della conferenza stampa di oggi in regione, ma in realtà cosa avrei potuto controbattere a chi vuole negare la realtà e pur di negarla si rifiuta di dare un dato, UNO SOLO, a sostegno delle proprie tesi tuttovabeniste…tutto il circo barnum di “esperti” ha pontificato infatti del nulla, non citando altro che se stessi in un penoso ciack de “gli ultimi giorni di pompei” che qui ribattezziamo “di via anzio” e non me ne vogliano i tanti autori di alcune di queste pellicole storiche…non valeva certo la pena sprecarsi per rispondere a gente a cui crediamo risponderà il popolo con le armi della democrazia  

 

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nota di servizio

gli utenti del blog troveranno sia la richiesta al prefetto di potenza di sospensione dell’attività del centro olii di viggiano, sia la risposta contenuta nell’articolo “che ognuno si assuma le sue responsabilità” nella pagina “fermiamo il centro olii” in alto all’estrema destra della testata del sito 

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il pitecantropo corazzato

copincolon

LACORAZZA (PD): LEGGE COMPETITIVITA’ SEGNALE IMPORTANTE
 
11/02/2009 15.07.47
[Basilicata]

“L’approvazione della legge sulla competitività è un segnale importante che segue altri atti e fatti che dalla reindustrializzazione dei siti inattivi, passando per la legge sul consolidamento e per il fondo di garanzia, contenuto nella legge finanziaria già approvata, definiscono cornice e strumenti per dare risposte concrete al settore produttivo lucano”. E’ quanto ha dichiarato Piero Lacorazza, segretario regionale del PD di Basilicata nel dare atto al lavoro fatto a Vincenzo Folino e all’attuale Assessore alle Attività Produttive Gennaro Straziuso. “Considerando che la crisi in atto impone un aggiornamento continuo, la legge sulla competitività è un atto rilevante anche per il confronto e la condivisione del mondo economico e del lavoro, che ne hanno sostenuto l’impianto strategico e ne accompagneranno, questo è il nostro auspicio, la fase attuativa. La legge sulla competitività è anche una sfida al governo nazionale. Ancora non è chiaro, ai cittadini ed alle imprese, cosa si sta facendo per attrezzare il sistema produttivo a reggere alla crisi economica che attraversa il Paese. Si continua a togliere risorse dal Mezzogiorno e spostarle verso il Nord del Paese. I FAS sono la borsa di Mary Poppins, si finanzia di tutto e di più. Per le infrastrutture si è scelto solo il Ponte sullo Stretto per produrre economie utili a finanziare gli sgravi per l’ICI e il debito di Alitalia. Per le crisi industriali, si convocano tavoli e si rassicura con incontri con i Ministri competenti. Sull’energia si scippano le ragioni ed i territori di competenze e possibilità di controlli. Si potrebbe continuare negli esempi”.
Non voglio alimentare polemiche ma chi si prepara a governare nell’interesse dei lucani non solo dovrebbe dire cosa vuole fare, cosa già importante, ma anche cosa ci mette e cosa fa al governo del Paese; qual è il disegno strategico per l’Italia, per il Sud e per il sistema produttivo? Qual è il piano delle infrastrutture e per la logistica dentro il quale inserire il Mezzogiorno e la Basilicata? Quali gli automatismi e crediti di imposta che diano risorse e certezze agli investimenti soprattutto alle piccole e medie imprese che pagheranno nel 2009 più tasse che nel 2008? Come mantenere trasferimenti ordinari e necessari per far crescere l’Italia e ridurre il gap tra aree del Paese? Con la legge sulla competitività il governo regionale e il Centrosinistra indicano un progetto ed una strada, lanciano una sfida sulla quale è necessario che tutti facciano la propria parte”.

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terminiamo questa prima parte pomeridiana di commenti al bestiario di via anzio e dintorni con una dichiarazione del pitecantropo corazzato che siede al posto di guida (no, mi viene troppo da ridere!!!) del pd locale…un uomo dall’inutilità totale e di cui non si comprende quale sia la vera funzione, se dirigere un partito che pure governa questa regione o fare da paciere tra le tante fazioni che lo compongono…la sua attitudine alla cultura dell’impresa poi è un vero tic nervoso, anzi nevroticamente confindustriale…costui crede davvero che sia possibile delegare alla sola impresa il compito di dirigere l’economia, autoregolandosi in un certo qual modo i rapporti produttivi ed inevitabilmente quelli sociali che ne conseguono, e ci crede talmente tanto da averne fatto una fede, con un supporto teologico troppo “unipol-legacoop” per non credere che di qualche scuderia pure sarà un tifoso…e lui ci mette tanto, ma tanto lavoro, con umiltà…pulendo i tubi di scappamento di un sistema politico a bio-masse…buon lavoro!!!

p.s. e comunque stia molto attento ad indicare nel solo centro-destra il vostro avversario…a volte sa certe sorprese sorprendono, appunto!!!  

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balle spaziali

copincolon

PETROLIO, LE ATTIVITÀ DELLA GIUNTA SU SALUTE E AMBIENTE

 
11/02/2009 14.03.11
[Basilicata]

(AGR) – “I dati riguardanti le conseguenze delle estrazioni petrolifere nella Val D’Agri sulla salute, sull’ambiente e sul territorio sono assolutamente confortanti. Tuttavia, per venire incontro alle preoccupazioni della popolazione su temi di fondamentale importanza, abbiamo costruito una metodologia assai qualificata che punta ad allargare il quadro dell’osservazione ed a rendere più efficiente la comunicazione delle rilevazioni alla comunità”. Lo ha detto stamani il presidente della Regione, Vito De Filippo…All’incontro sono intervenuti anche il vicepresidente della Regione e assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, l’assessore alla Salute, Antonio Potenza, l’assessore alla Cultura e Formazione, Antonio Autilio e l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti. “Abbiamo costruito – ha aggiunto il presidente De Filippo – un piano di sorveglianza sanitaria delle popolazioni residenti nei territori interessati dalle attività di estrazione petrolifera che non ha precedenti nella storia del nostro Paese. E che la Giunta regionale ha deciso di mettere in campo, pur non essendo obbligata, con una delibera approvata ieri, per assicurare le più ampie condizioni di tranquillità ai cittadini”.
Il piano prevede il coinvolgimento dell’Osservatorio epidemiologico regionale, del Registro tumori della Basilicata delle Asl, del Dipartimento regionale all’Ambiente, dell’Arpab. In programma, a partire da subito una serie di iniziative che vanno dall’aggiornamento dei dati di contesto d’interesse epidemiologico al censimento di tutte le possibili sorgenti inquinanti, alla caratterizzazione dell’attività di estrazione petrolifera, alla definizione e classificazione delle patologie determinabili dalle sostanze rivenienti dalle diverse forni di emissione individuate dalle mappe a rischio ambientale.
L’altra azione riguarda l’ulteriore rafforzamento del monitoraggio ambientale. “Si tratta di un’attività che fin dal 2002 viene condotta dall’Arpab e da Metapontum Agrobios con un investimento, negli ultimi due – tre cicli finanziari, di circa 5 milioni di euro. Quotidianamente, anche con strumentazione e tecniche all’avanguardia, Agrobios controlla i valori dell’acqua, dell’aria e della sottosuolo redigendo rapporti minuziosi sull’area interessata all’attività estrattiva. L’Arpab svolge un’intensa attività di controllo attraverso 11 centraline distribuite su tutta la regione e 2 nell’area del petrolio. Un dato significativo se si considera che la legge prevede una centralina ogni 200 mila abitanti”….L’altro capitolo riguarda la sicurezza. L’Eni ha già realizzato, da qualche tempo, una serie di iniziative in collaborazione con diversi enti. E insieme al Comune di Viggiano ha realizzato depliants e opuscoli informativi destinati alla comunità.
Un dato è certo – ha continuato De Filippo – per quel che riguarda la mortalità oncologica la Basilicata è fra le ultime regioni italiane e l’area della Val D’Agri registra indici inferiori rispetto alla media regionale”. Su questo tema è intervenuto l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza. “Allo stato attuale siamo al di sotto della curva nazionale della mortalità oncologica…”.
Sul monitoraggio ambientale si è soffermato l’assessore Santochirico. “L’Arpab e Agrobios ci consegnano quotidianamente i dati su aria, suolo e acqua. L’accordo con l’Eni prevedeva la costituzione del Centro di monitoraggio ambientale, ma nel frattempo la Regione non è stata con le mani in mano ed ha affidato questo compito a un partner d’eccellenza come Agrobios….”.
L’assessore Santochirico, infine, ha ribadito, a chiare lettere, che non esistono autorizzazioni per nuove estrazioni petrolifere nel Parco della Val D’Agri.

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trovo inutile commentare questo vanaglorioso esempio di una giunta in crisi che si arrampica sugli specchi e pur di affermare che “tutto va bene” finisce di perdere la faccia di fronte ai pochi lucani che ancora credono nella capacità di governo di questi boiardi…se de filippo fosse uno dei personaggi di balle spaziali, sarebbe di certo ruttolomeo…purtroppo le facezie santarcopolesi di costui non ci fanno più ridere…noi non vi faremo sconti!!!

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digilio

CENTRO OLI VIGGIANO,DIGILIO (PDL): INDAGINE CONOSCITIVA
 
11/02/2009 09.39.11
[Basilicata]

Un’indagine conoscitiva sull’attività del Centro Oli Agip di Viggiano e su quella di estrazione e ricerca di idrocarburi in Val d’Agri e nel Sauro-Camastra è stata proposta dal senatore del Pdl Egidio Digilio ad Antonio D’Alì, presidente della XIII Commissione del Senato (Territorio, Ambiente, Beni Ambientali), di cui è componente….Si tratta a questo punto e per il grave allarme provocato tra le comunità locali della Val d’Agri, anche a seguito dell’ultimo “incidente” del 2 febbraio scorso all’impianto del Centro Oli di Viggiano – ha sostenuto Digilio – di realizzare un’indagine specifica sulle fonti energetiche petrolifere in modo da occuparci dei differenti aspetti delle emissioni. Ho sempre ritenuto che la struttura di Viggiano costituisce un pericolo serio per i cittadini, da sempre sottovalutato. Mi è stato sufficiente trascorrere – ha sostenuto – una notte di presidio, come tutti ricorderanno quando da consigliere regionale ho avviato un’iniziativa di protesta (allora isolata), davanti i cancelli di ingresso del Centro Oli, per verificare di persona gli effetti diretti sulla respirazione provocati dall’impianto di trattamento dei prodotti petroliferi e consiglierei al presidente della Regione De Filippo di seguire il mio esempio per rendersene conto. Anche se la Regione e l’Arpab sembrano nelle ultime ore tentare di recuperare ritardi, inadempienze e sottovalutazioni, c’è bisogno di un intervento della XIII Commissione per mettere in campo strutture scientifiche, esperti, studiosi dell’effetto sull’uomo dell’acido solfidrico contenuto nei prodotti petroliferi, competenze di cui né la Regione né l’Arpab dispongono. Parallelamente – ha concluso – credo che anche la Commissione Sanità del Senato debba attivarsi per un’analoga indagine relativa ai casi di tumore che si sono registrati negli ultimi anni nello stesso comprensorio petrolifero”.

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ottimo, senatore digilio, ma me lo dice come fa un governo che ha deciso in consiglio dei ministri che la basilicata sia un distretto petrolifero con ciò che ne consegue, che pratica con il dl 1441 ter lo spossessamento della capacità decisoria delle regioni in materia con ciò che ne consegue, che per bocca di scajola dice di voler incrementare le estrazioni e rendere più celeri le procedure di autorizzazione con ciò che ne consegue, che conclude l’argomento royalties con l’elemosina dello sconto carburanti (chissa?), che fissa la militarizzazione dei plessi energetici, comprese le discariche (logico!), con ciò che ne consegue, come fa un simile governo a farsi carico della tutela di questa regione se i suoi progetti vanno esattamente in senso contrario?

crediamo nella sua buona fede e nell’enorme lavoro che ha fatto in quel rapporto consiliare, ma per quanto riguarda il suo governo, la sua maggioranza parlamentare ed i capibastone locali per noi siete esattamente uguali a de filippo & co…gente che risponde ad altri interessi!!!   

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che nessuno si tiri indietro

dopo l’ennesima pagliacciata di una conferenza stampa frettolosamente messa in piedi per “rassicurare” la popolazione (ed a tal scopo messa on-line) ed alla fine per non dire null’altro che non sia il solito “tutto a posto”, credo sia sempre più necessario dire basta allo stato di torpore indotto da questi boiardi…mandate quante più firme possibile alla prefettura di potenza…chiudiamo quel mostro che sta mettendo a rischio una intera valle…e cominciamo a predisporre tutti i mezzi di tutela democratica della nostra terra…denunciamo alla magistratura tutto quello che non ci appare chiaro…costituiamo un comitato pubblico di tutela della salute…mandiamo a casa questi mallevatori!!!…e tutti sappiamo come fare!!!…che nessuno si tiri indietro!!! 

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che ognuno si assuma le sue responsabilità

ieri, lunedì 9 febbraio, ho ricevuto in risposta alla mia richiesta inoltrata al prefetto di potenza e relativa ad una istanza di sospensione delle attività del centro olii di viggiano per il tempo necessario alle opportune – crediamo – verifiche tecniche e di sicurezza dopo le recenti “manifestazioni eruttive” (chiamiamole così, visto che tutto va sempre bene!)

la risposta della prefettura, che comunque ringraziamo per la celerità, è qui in chiaro e nel file linkato per una migliore lettura risposta-prefetto.jpg 

risposta-prefetto-piccola.jpg

pubblicando, per maggiore completezza di informazione e per le opportune verifiche che chiunque voglia fare, i decreti a cui si fa riferimento, già a suo tempo pubblicati su questi sito e cioè:

dlgs-334-1999-attuazione-della-direttiva-96-82-ce-relativa-al-controllo-dei-__.htm

e dlgs-238-05.htm

sovvengono alcuni dubbi in merito a questa risposta

  1. anche a fronte dell’ottemperanza, da dimostrarsi, ai disposti normativi dei decreti in oggetto, ciò che si chiedeva non era se un piano di sicurezza interna era stato predisposto, ma se, presumendo che gli eventi fossero anomalie di funzionamento dell’impianto (e se vogliamo fidarci della sola parola dell’eni, facciamo allora finta di nulla), non fosse il caso di provvedere ad opportune verifiche tecniche, quindi ad una attività che con i decreti citati a poco a che vedere
  2. il principio di precauzione impone che visti i possibili rischi per l’incolumità della popolazione di una attività industriale si debbano porre in essere, in presenza di una proccupazione legittima delle stesse popolazioni, tutti i mezzi ordinari e straordinari di tutela delle stesse, ivi compresi provvedimenti di chiusura, sulla base delle norme sulla pubblica sicurezza e suul’ordine pubblico, ove un’attività ispettiva (mai avvenuta, a quanto è dato sapere, e se avvenuta, nulla in mancanza delle relative attività di informazione in merito alle stesse popolazioni)
  3. il piano di sicurezza esterno, se esiste davvero e se sia stato approvato dalla protezione civile nazionale e dalla commissione grandi rischi, va reso noto alle popolazioni anche attraverso specifiche pubblicazioni o indicazioni di semplice accessibilità alle informazioni medesime, cosa di cui non è dato disporre

non pretendiamo dal prefetto altro se non di adoperarsi per una reale salvaguardia delle popolazioni e quandi si intende salvaguardia, si intende anche informare sui rischi reali al fine di non allarmare le stesse e renderle edotte di una situazione che le riguarda

non essendo soddisfatti dalla risposta che giudichiamo frettolosa, chiediamo ai cittadini della val d’agri di farsi interpreti della richiesta di sospensione delle attività del centro olii di viggiano apponendo le proprie firme alla copia della stessa disponibile su questo blog, e già in possesso dei nostri referenti nella valle che vi preghiamo di contattare se a voi conosciuti, ed inviandone copia via fax al numero 0971 419 315 (centralino della prefettura di potenza) alla cortese attenzione del sig. prefetto di potenza, spedendo in seguito gli originali sottoscritti con copia della ricevuta fax al seguente indirizzo: comitato no oil lucania c/o wwf basilicata, scalinata IV novembre, 85100 potenza

chiediamo che ognuno si assuma le sue responsabilità…quel centro olii è una minaccia alla incolumità delle popolazioni…chiediamo che, prima che sia troppo tardi, si pongano in essere tutte le misure di salvaguardia delle popolazioni…il petrolio vale meno della salute e della sicurezza!!!

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la caccia e le lepri

ATC 2 POTENZA, INIZIATA IMMISSIONE LEPRI SUL TERRITORIO
 
10/02/2009 13.21.35
[Basilicata]
Il Comitato di gestione dell’Atc 2 di Potenza riferisce d’aver messo a punto un programma improntato alle operazioni di cattura e di immediata immissione sul territorio di lepri e si prefigge di ristabilire, in linea con i dettati del relativo regolamento, densità ottimali della specie nel territorio di propria competenza.
Alle catture della selvaggina partecipano componenti del Comitato di Gestione dell’Atc, che coordinano le operazioni, i proprietari dei recinti, le guardie volontarie di tutte le Associazioni venatorie e rappresentanti dei cacciatori. Le lepri vengono, poi, affidate alle guardie stesse che, accompagnate dai cacciatori e da tutte le persone disponibili, provvedono a liberarle nelle zone vocate preventivamente individuate dall’Atc anche su indicazione delle Associazioni Venatorie.

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notizia che si commenta da sola…non c’è bisogno di aggiungere altro!!!

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