13/05/2012

con la scusa dei piccoli numeri che genererebbe nessuna norma che colpisca i grandi patrimoni è stata messa in campo, riproducendosi in questo uno degli assunti dogmatici del neo-liberismo, “i ricchi non si toccano”, e continuando così allegramente la strada che finora ha portato allo sfacelo il paese, costruire un ordine socio-economico fondato sull’iniquità contributiva e sul privilegio come valore concorrenziale per determinare “chi conta” e “chi paga”

miko somma

12/05/2012

conoscendo per età (e quindi memoria) e struttura educazionale (e quindi capacità di leggere dentro le cose), tanto nel paese, tanto in regione, o c’è qualcuno che rimesta nel torbido delle tensioni sociali per alimentare reazioni “conservative” dell’opinione pubblica (una piccola stretegia della tensione) o c’è qualche idiota che crede di risolvere tutto con qualche “bravata” che danneggia il lavoro che molti, sottoscritto compreso, fin qui hanno fatto per mettere i temi concreti al centro delle cose (e posso solo definirla immaturità o semplicemente idiozia)…nel primo caso, non cedere alle strumentalizzazioni è d’obbligo, nel secondo isolare i cretini senza creare “martiri” è una prova di intelligenza per chi ha abbiastanza argomenti per costruire un paese ed una regione diversi

miko somma

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Comunicato stampa di Comunità Lucana

questo comunicato non è stato inviato al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

tale attività riprenderà solo a seguito delle scuse ufficiali del sito basilicatanet

 

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Non accettiamo sospetti

 

In ordine alle comunicazioni Eni apparse su media locali a riguardo di un presunto “intervento esterno” quale causa dello sversamento di greggio lungo l’oleodotto Viggiano-Taranto in agro di Bernalda e di una contaminazione dei terreni limitrofi, questo partito stigmatizza il tentativo di suggerire all’opinione pubblica la sola eventualità che tali eventi, sui quali crediamo opportune indagini degli enti preposti, siano in qualche modo riconducibili al variegato arcipelago di comitati, associazioni e singoli che in questi anni hanno espresso criticità rispetto alle estrazioni ed al trattamento di idrocarburi sul territorio regionale.

Ribadiamo che il carattere di democraticità ed assoluta civiltà di queste criticità, tali quindi da non potersi in alcun modo configurare in atti violenti o di autolesionismo del “tanto peggio, tanto meglio”, non è assolutamente da potersi mettere in discussione da parte di chiunque, tanto meno da parte di una compagnia che usualmente preferisce tacere in modo supponente, piuttosto che dare opportune spiegazioni in merito alle stesse criticità, emerse finora in un quadro di una bizzarra mancanza di punti di riferimento chiari ed inequivoci che riteniamo molto avrebbe potuto svelenire il clima creatosi.

Rigettiamo così al mittente, e crediamo di poterlo fare a nome di chiunque abbia espresso ed esprime tali criticità con i mezzi democratici e di comunicazione che gli sono più consoni, ogni “velina” che, nelle more di un accertamento che crediamo debba a questo punto essere giudiziario, immetta nella pubblica opinione dubbi o sospetti sulla correttezza dell’agire di quanti intravedono proprio negli idrocarburi la morte prossima di una regione che si avvia tristemente a divenire un unico campo di estrazioni petrolifere.

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana

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10/05/2012

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ieri a lavello ho ancora una volta espresso la più ferma intenzione di comunità lucana di chiudere l’impianto di termodistruzione fenice (edf) giudicandolo inutile all’economia dei rifiuti lucani (con un nostro piano a zero rifiuti e relativa proposta di legge in commissione ambiente alla regione), inutile alla gestione dei rifiuti industriali lucani (ancorchè leggi nazionali consentano la abnorme… mostruosità che vi si consuma in una percentuale enorme di distruzione di quelli nazionali, abbiamo la possibilità di fermarlo a leggi attuali), pericolosissimo per salute, ambiente e vocazione del territorio, mortale per l’etica politica che si arrotola nell’ipocrisia della eterna traslazione di responsabilità in merito all’evidenza che ha inquinato e continua ad inquinare, e per quella di cittadinanza che ormai si consuma in un modello di regione che deve ancora decidere se stare dalla parte degli interessi pubblici o continuare a fare da camera di compensazione in perdita perenne con quelli privati…QUEL MOSTRO INDUSTRIALE DEVE ESSERE CHIUSO!!!

MIKO SOMMA

tra il 09 ed il 10/05/2012

sempre più chiara e condivisa l’idea che fenice debba essere chiusa…ed io credo fortemente che chiuderla sia diventato un dovere civico della politica lucana, politica che invece gioca a nascondino, mostrando così tutta la sua inadeguatezza…per comunità lucana quella chiusura è un punto programmatico

miko somma

Comunicato stampa di Comunità Lucana

questo comunicato non è stato inviato al sito istituzionale di basilicatanet, visto quanto già da noi espresso circa l’opera di confusione che puntualmente viene messa in atto o per imperizia (e ci può stare visti i criteri) o per cosciente manipolazione bulgara (cosa molto più probabile) delle affermazioni dei comunicati, il cui senso non andrebbe distorto, ma semmai solo adeguato alle esigenze di spazio concessogli in ciò che dovrebbe essere una sorta di rassegna dei comunicati inviati

tale attività riprenderà solo a seguito delle scuse ufficiali del sito basilicatanet

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Occorre ora unità da costruire a partire dai bisogno comune di cambiamento

 

Ciò che maggiormente emerge dal recente dato elettorale amministrativo lucano è la sostanziale, per molti versi attesa, tenuta del sistema partitico pur nella predominanza di liste civiche nelle quali questo si è diluito in attesa forse di tempi migliori e nella sperimentazione di inedite alleanze e non sorprende, in questo quadro conservazione, che le liste di cambiamento siano rimaste al palo testimoniale di una loro esistenza in vita.

 

 

Certo l’antropologia del voto amministrativo lucano, saldamente ancorata alle filiere di consenso locale che, ancorché legittimate da un voto sicuramente democratico, tali restano nella propensione ad uno scambio tra il diritto ed il favore fondato ancora in larga parte su ben noti elementi familistici e di ricatto reddituale/occupazionale, è l’antropologia di una regione dove è quella relazione corta, per molti versi largamente acritica e confusa tra l’economico ed il clan allargato, tra politica e cittadini a dominare la scelta dei secondi verso i primi, seppure in un quadro socio-economico mutato dalla scarsità di mezzi con i quali alimentare a più livelli le clientele solite che solo l’ipocrisia perbenista può ancora negare.

 

 

Diventa così evidente che ogni lista di cambiamento reale a quel dato antropologico, seppure nella più genuina simpatia popolare, prima ancora che dal voto realmente espresso sui loro programmi e sulle candidature, fosse condannata dal pessimismo di fondo sulla loro concreta possibilità di determinare sovvertimenti sul dato costruttivo del consenso lucano, la dazione puntuale di promesse personali nel quadro familistico dove i cittadini sono clientes o sudditi prima ancora che soggetti di diritto.

 

 

E se al dato tutto locale, che precipita nella migliore letteratura di Cervantes ogni soggetto proponente un diverso approccio valoriale al tema della polis e del suo governo, stante una differenza riconosciuta dalla cittadinanza come valore etico prima ancora che politico a questi soggetti, uniamo la sostanziale scollatura identitaria e personalistica che impedisce ad ognuno di questi di riconoscersi in movimenti di opinione più vasti dell’ambito locale, appare evidente che anche l’impegno più genuino di candidati oltre ogni dubbio e la ricerca di soluzioni programmatiche più rispondenti alle peculiarità dei bisogni ed alla necessità di praticare nuove forme economiche, è condannato ad un velleitarismo idealistico poco rispondente alla necessità di determinare cambiamenti reali.

 

 

In poche parole, non la forza e la novità dei programmi, non i volti puliti dei candidati, ma la splendida, quasi epica solitudine di ogni lista – ed aggiungeremmo di ogni movimento – mai sentita dai cittadini e dalle altre parti politiche nella misurazione del confronto possibile come parte di quel pensiero politico più vasto dell’ambito locale, e cogente così alla generalità delle problematiche territoriali, che forse era in qualche modo sentito come necessario per rispondere a sfide che pongono ogni locale nel globale.

 

 

Lontano così da noi di Comunità Lucana l’idea di suggerire preventivamente al momento elettorale la necessità di unirsi in un unico soggetto politico, pur avendo spesso parlato di tale necessità con alcuni dei soggetti protagonisti, in un’ottica di quale collaborazione possibile nel rispetto di differenze che pur esistono, ma è proprio il dato conservativo che emerge dalle urne che spinge in questa direzione che crediamo non possa più essere rimandata e che necessita di un momento di riflessione comune che è una scelta di responsabilità con la quale far di conto, se si intende rappresentare frazioni della società lucana e quindi di fatto “far politica”, e non una opzione personalistica od identitaria destinata a restare tale nell’isolamento dal dialogo a cui ci si costringe per mancanza di umiltà e spirito di condivisione.

 

 

Ci faremo così, prima dell’estate, portatori di un’ampia proposta politica comune e concreta che nasce dalla scelta di avere costituito un partito politico per far convivere nel dialogo democratico garantito da uno statuto la costruzione di un’alternativa a questo sistema politico regionale del tutto incapace ormai di risposte fuori dall’autoreferenza monocratica ed arrogante con cui ordinariamente affronta problemi di sistema non più elubili a riprogrammazione “altra” e però ridotti a questa continuità insostenibile.

 

 

Comunità Lucana vuol essere un punto di dialogo e condivisione per le migliori menti ed i migliori cuori della regione, perché occorre unità da costruire a partire dal bisogno comune di cambiamento. Ora.

 

 

Miko Somma, segretario regionale di Comunità Lucana

 

09/05/2012

troppi profeti e predicatori di verità in-dimostrabili e “facilistiche” affollano l’agora virtuale, ma nella realtà reale quanti se ne vedono in giro a lavorare con pazienza per costruire un senso comune progettuale nella partecipazione ad eventi e manifestazioni e nella conoscenza di atti e procedimenti amministrativi e legislativi sui quali deve essere costruito un progetto concreto?
…la politica, cari amici, è un lavoro quotidiano, paziente e faticoso nella costruzione e non mai uno slogan da agitare per un applauso!!!

miko somma

08/05/2012

la facilità estrema del rapido mutamento d’opinione sul movimento 5 stelle da parte dei partiti mi pare sintomatica di una grande confusione sul proprio ruolo che ci si illude di minimizzare, totemizzando quel movimento che pur prendendo molti voti, tuttavia non porta a casa neppure un sindaco, così da far apparire la paura dell’inadeguatezza propria (dei partiti) superiore alla paura dell’altro…

gente da mandare a casa con un programma serio e gambe adatte a portarlo in giro!!!

 

miko somma

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08/05/2012

ormai i consigli regionali finiscono quasi sempre per mancanza di numero legale su una votazione, quasi che decidere di tornarsene a casa sia più importante che decidere sui temi…in realtà forse quel consiglio è lo specchio di una ormai intollerabile monarchia della giunta

miko somma

trovo che questo sia il miglior commento allo spettacolo di oggi che, ancora una volta, ha posto la mancanza di numero legale come parola fine allo spettacolo di una democrazia ormai consunta 

08/05/2012

continuo ad essere l’unico cittadino presente ai consigli regionali…non sembra possibile, ma imparo molto

miko somma

il blog cerca redattori

il blog cerca redattori seri e motivati per allargare il raggio della sua azione e collaborare con il sottoscritto…lavoro del tutto gratuito, come intuibile…scriveteci per proporvi, accedendo alla mail dal banner in alto

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08/05/2012

il voto amministrativo a livello nazionale evidenzia nessuna vittoria per alcuno e qualche tracollo auspicabile (pdl)…grillo non sfonda, nonostante la buona percentuale…in basilicata vince la conservazione, evento forse normale in un periodo di crisi, stante l’antropologia politica lucana…comunità lucana serve!!!

miko somma

04/05/2012

la nascita di comunità lucana apre uno spazio all’intelligenza che vuol farsi governo della realtà nella costruzione di lucania altra…entrate e determinate

miko somma

04/05/2012

da comunità lucana…

un forte in bocca al lupo di cuore a tutte le liste civiche italiane impegnate nel cambiamento…
in caso di vittoria, governate con saggezza e nell’interesse del bene comune, in caso di ingresso nei consigli siate attivi propositori di democrazia, sia al governo che all’opposizione, in caso di sconfitta, continuate ad impegnarvi e proporre per la vostra comunità, perchè la Politica delle idee è ciò che salverà il paese!!!

miko somma